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American way of life

Nel documento UNA STRATEGIA INNOVATIVA PER IL TURISMO (pagine 167-170)

Strategy per la Regione Veneto

2.2. Dal made in del prodotto esperenziale alla proposta d

2.2.2. American way of life

Gli Stati Uniti d’America sono stati la culla dei nuovi stili e delle tendenze di massa che sono esplosi alla fine degli anni Sessanta. Non a caso, il lifestyle più diffuso al mondo è quello americano, chiamato anche American dream. Questo modello di vita è riuscito ad influenzare le abitudini e la cultura delle società occidentali basate sul consumismo.

Gli USA sono stati veri maestri nel veicolare al mondo industrializzato i valori della loro società, agevolando anche il successo internazionale di attività commerciali

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americane. Un esempio su tutti è stata la catena di fast-food più famosa al mondo:

Mc Donald’s che nell’immaginario della gente raffigura la sintesi dello stile di vita

americano.

I metodi usati per esportare il proprio modello di vita sono stati molteplici, in Italia una modalità che ha preparato il terreno fertile per far prosperare l’American dream è stata la messa in onda, dagli anni 70 in poi, di programmi televisivi di matrice americana che riscontrarono molto successo tra il pubblico italiano. Un appuntamento quotidiano e irrinunciabile per i giovani spettatori televisivi fu la

situation comedy statunitense “Happy Days”. La serie narra le vicende di una

comune famiglia borghese degli anni cinquanta e sessanta (il periodo va, presumibilmente, dal 1953 al 1963) che vive nello stato del Wisconsin, in una piccola città. Vengono rappresentate le amicizie, gli amori, le feste, il cinema, la cultura, la musica e quindi il modo di vivere di quella generazione di adolescenti americani che hanno vissuto il "Sogno Americano" nella luminosa e prospera epoca degli Anni '50 (e primi '60). In maniera stilizzata viene presentato così il modello

dell'American Way of Life nei suoi aspetti più positivi. Questo telefilm ha riscontrato

un enorme successo sulla generazione dei giovani italiani di quel tempo, tanto da non sorprenderli quando in Italia sbarcò la sopraccitata catena di ristorazione Mc

Donald’s. Essi, di fatto, sapevano già come funzionava il fast-food di “Happy Days”

chiamato “Drive-in” dove i giovani attori della serie girarono molte scene.

Con tutte le rappresentazioni televisive, l’italiano medio è entrato in contatto con lo stile di vita americano basato sulla convinzione che ogni persona dotata di grande forza di volontà e voglia di lavorare può raggiungere un livello di vita migliore per benessere e ricchezza, con possibilità di ascesa secondo le proprie capacità e il merito. Non si tratta solo di puro materialismo, ma di un vero e proprio ordine sociale, l’aspirazione ad essere ciò che si vale, senza nessun limite.

Il sogno americano quindi è che tutti, indistintamente, siano in grado di ottenere una vita più alta, una vita migliore che si può raggiungere attraverso il lavoro e il perseguimento dei propri sogni. I desideri di ogni americano medio percepiti all’estero sono: avere una famiglia, dei figli, una casa di proprietà, una macchina lussuosa e un lavoro gratificante che permetta di comprarsi le cose che più desideriamo.

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«L’auto-realizzazione, la libera espressione del sé sono i termini cardine e guida del progetto individuale della larga élite nei primi anni del Novecento in molte città dell’Occidente, che poi sono diventati i valori di massa rilevanti, negli Stati Uniti, negli anni Cinquanta»194. Gli Stati Uniti si sono rivelati un Paese guida per quanto concerne i comportamenti di massa, a cui tutti erano uniformati e degli stili di vita del moderno immaginario dell’Occidente, questo perché favoriti dalla loro breve storia e per certi aspetti anche estrema. Per capire le radici della cultura USA bisogna menzionare le due tipologie di persone che hanno colonizzato l’America del Nord: i dissidenti religiosi che provavano un forte desiderio di separazione dalla Chiesa d’Inghilterra e gli avventurieri in cerca di nuove scoperte e di nuove avventure per rinnovare la loro persona. Questo ci può far comprendere come il desiderio di arrivare ad ottenere una vita migliore e più agiata è insita nella cultura americana. Se da una parte può essere positivo questo aspetto culturale, dall’altra può nascondere dei lati negativi. Robert Kennedy in un suo discorso del 1968, sostenne che gli americani per troppo tempo hanno cercato a tutti i costi la mera accumulazione di beni materiali, tralasciando la cura dell’eccellenza personale e dei valori delle loro comunità. E hanno puntato la loro attenzione sul calcolo del Prodotto Interno Lordo senza interessarsi di tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta. Lo spartito imposto dalla società americana, perciò, ha favorito l’aumento della velocità d’azione che ha causato ritmi di vita pesanti, talvolta difficili da sostenere. Nel corso degli anni sono cambiate le abitudini delle persone proprio per stare al passo del tempo che scorre velocissimo con questo format. Questa situazione ha creato spazi e luoghi preposti a soddisfare i bisogni delle persone in modo rapido, per non dover perdere troppo tempo. Uno dei bisogni fondamentali per la sopravvivenza dell’uomo che ha subito un forte cambiamento adattandosi al ritmo frenetico della quotidianità è l’alimentazione.

Sono nati locali e metodi d’alimentazione che soddisfano il bisogno di mangiare senza perdere tempo inutilmente: si tratta, come accennato in precedenza, di luoghi dove si consumano pasti definiti fast-food, dove si offre la possibilità di mangiare in modo abbastanza gustoso, ma con estrema velocità. Il tempo è diventato con il passare degli anni un lusso, tanto che le persone non si possono permettere di

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aspettare che vengano cucinati piatti complessi e, soprattutto, non c’è il tempo di sedersi ad aspettare che questi vengano serviti. Con il fast-food si è riusciti a unire il bisogno di mangiare e il poco tempo a disposizione, tralasciando però la qualità del cibo.

Il modello alimentare americano ha visto l’applicazione del proprio format con proposte di cibo differenti al classico hamburgher. Ad esempio possiamo trovare pranzi veloci a base di sandwiches, di pizza che può essere consumata senza troppa perdita di tempo e si presta a numerose variazioni di gusto. Infine, oggi si possono trovare sul mercato anche altri piatti veloci ispirati alla tradizione italiana, come i tortellini fast-food.

Nonostante il grandissimo successo ottenuto dall’ American dream sembrerebbe che, dopo la caduta delle Twins Towers a New York, le persone non vogliano più perseguire a tutti i costi il largo consumo americano ma vogliano puntare ad una vita che garantisca loro la possibilità di prendersi cura della propria persona.

Nel documento UNA STRATEGIA INNOVATIVA PER IL TURISMO (pagine 167-170)