Strategy per la Regione Veneto
2.2. Dal made in del prodotto esperenziale alla proposta d
2.2.4. Il Venice way of life
Venezia è una città unica al mondo, è costruita sopra oltre cento mila palafitte conficcate nel terreno paludoso per gettare le fondamenta solide su cui edificare palazzi e chiese. Questi tronchi con l’assenza di ossigeno sono diventati delle pietre sulle quali poggia la città che proprio a causa della precarietà della sua misteriosa e unica formazione, nei secoli, ha fatto annunciare da più parti la sua fine imminente. Ma la città continua a sopravvivere intatta nel tempo.
Il famoso architetto Le Corbusier ha definito Venezia come “il più prodigioso avvenimento urbanistico nella storia umana”. Venezia è un’icona di bellezza, storia e cultura riconosciuta in tutto il mondo e dal 1987 è diventata Patrimonio dell’umanità tutelato dall’UNESCO.
L’organizzazione delle Nazioni Unite le ha conferito questo riconoscimento per diverse peculiarità, in primo luogo per essere un capolavoro del genio creativo dell’uomo. Inoltre, la città rappresenta un importante luogo di interscambio di valori, in ogni tempo e in tutte le aree culturali, dall’architettura alla tecnologia, dalle arti monumentali all’urbanistica e alla paesaggistica. Continuando, essa è l’esempio unico di insediamento umano e rappresentazione di una cultura in cui è sempre viva l’interazione tra uomo e natura. In fine l’immagine della città e della sua Laguna è associata ai numerosi eventi e numerose tradizioni, a idee e credenze, a opere artistiche e letterarie di valore universale.
Pochi luoghi al mondo sono in grado di racchiudere in sé tali qualità e per questo Venezia è un luogo con un valore altissimo in termini di comunicazione, di occasioni commerciali e di manifestazioni di risonanza mondiale, risultando tra le capitali europee della cultura grazie alle innumerevoli mostre quali la Biennale, la Mostra Internazionale d’Arte e Cinematografia, l’Esposizione Internazionale d’Arte e la Mostra Internazionale di Architettura, il Festival di Musica e Teatro e il più recente festival di Danza. La capitale della vecchia Repubblica della Serenissima è l’esempio per eccellenza nella quale la cultura può fungere da bene primario per l’uomo. Non c’è altra città al mondo dove le persone possono vivere in un’atmosfera tranquilla, con uno stile di vita lento che favorisce esperienze relazionali molto forti immersi nella bellezza, nell’eleganza, nella cultura e nelle tradizioni artigianali.
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Il modello di vita veneziano è completamente opposto allo schema del consumismo americano dove domina la produzione piatta e l’uomo è visto come un numero che serve per portare incassi. Venezia rappresenta il contesto in cui l’individuo può coltivare la propria personalità senza dover uniformarsi agli altri poiché la città è ricca di intensità emotiva grazie al suo magnifico passato condiviso, e risulta essere un’opera d’arte.
Ogni volta che lavoratori, studenti e quindi tutte le persone pendolari, passeggiano per le calli di Venezia, si sentono immersi in uno stato di tranquillità. Questa dimensione è legata fortemente alla specifica formazione della città, che favorisce uno stile di vita lento a attento alla salute dell’individuo. Le vie d’acqua, infatti, sono quasi per antonomasia sinonimo di una sana lentezza. Ed è proprio questa “sana lentezza”, questa calma dei movimenti e dei ritmi, l’assenza di inquinamento acustico dovuto ai mezzi su ruote che provoca nelle persone una sensazione di relax e di alta qualità di vita. Venezia si presenta oggi come una delle città più vivibili al mondo poiché ogni veneziano si muove quasi sempre a piedi e solo quando è necessario prende il vaporetto. Essa è un mondo a parte, dove tutto diventa più vicino e le distanze si fanno più corte; è una città a misura d’uomo, straripante di ricchezze concrete e visibili, altre diffuse e impalpabili che diventano impossibili da descrivere o rappresentare se non si toccano con mano. I veneziani da sempre coltivano e curano una vita lenta fatta di piccoli riti condivisi, di vino, cibo e cordialità.
Arrigo Cipriani, personaggio emblematico della città lagunare sostiene che “Venezia è come una grande casa dove passeggiando per i corridoi ci si incontra, dove girando per le calli s’incrociano sempre persone conosciute; qui ci si sente protetti”. Il “salotto di casa” per i veneziani è il bacaro, vale a dire l’osteria dove si va a bere un'ombra - ossia un bicchiere - di vino e a mangiare cicheti, stuzzichini di pesce o a base di salumi o verdure, insieme agli amici o anche a colleghi di lavoro201.
Altra tradizione che continua a rimanere intatta è l’opportunità di fare la spesa nelle botteghe, come si faceva un tempo; a poca distanza dai giardini della Biennale, infatti, si possono ancora trovare i lattai, mentre nel sestiere di Dorsoduro la frutta e la verdura fresca si acquistano direttamente da una barca galleggiante, che è diventata una vera e propria istituzione cittadina.
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Un altro appuntamento settimanale per qualsiasi veneziano è il mercato di Rialto, dove ancora oggi è possibile trovare le merci più pregiate, sinonimo di tradizione, arte, cultura, ricercatezza e qualità della vita. Ogni sabato è possibile comprare il pesce, che si trasformerà in piatti tipici della cucina tradizionale come le sarde in
saor, gli scampi alla busara o le seppie col nero. Al mercato si possono trovare
inoltre fiori, frutta e verdura, senza perdere mai l'occasione per andare a bere lo
spritz, un aperitivo preparato secondo la consueta formula a base di Aperol o
Campari, vino bianco e un'oliva. Nel fine settimana, specialmente alla domenica, i veneziani prediligono prendere la loro barca o il battello pubblico per andare a fare una gita sulle isole della Laguna; possono scegliere tra una rilassante pedalata in bicicletta, una volta arrivati al Lido, oppure attrezzarsi per un pic-nic all'isola della Certosa o a Mazzorbo. Non si può dimenticare l'isola di Sant’Erasmo, soprannominata l’orto di Venezia, da cui provengono delizie come i carciofi novelli ma anche le pesche bianche, che sono l'ingrediente fondamentale del venezianissimo cocktail Bellini.
La città è l’esempio emblematico di come la modernità non sia riuscita a cancellare e distruggere la sua fastosa storia e le sue tradizioni antiche. Infatti il capoluogo veneto dai tempi del gran tour ad oggi è cambiato pochissimo e rappresenta uno specchio dove la vecchia Europa può ancora ammirare il suo passato preindustriale e sentirsi dentro la storia.
Venezia è ricca di paradossi che si fondono e si confondono. Uno di questi è senza alcun dubbio la percezione del tempo: nel museo a cielo aperto veneziano si trovano sovrapposizioni di stili e secoli diversi nelle facciate degli edifici, nei sapori delle pietanze e nella cantilena del suo dialetto.
Un esempio della convivenza dell’antichità e della modernità di Venezia sono i “casoni”, le prime abitazioni ecologiche fatte di paglia, canne e vimini dove vivevano i pescatori. Per di più, è una città che pur essendo ricca di storia e pressoché immutata, guarda al futuro ed è il comune più riguardoso a livello ambientale poiché è del tutto pedonale. Il centro veneziano riesce a collocarsi a metà tra il passato e il futuro, tra cultura e natura, storia e innovazione, tradizione e immaginazione, rappresenta in questo modo una nuova idea di città più sostenibile e più equilibrata. È immersa nel blu della laguna, il suo centro storico è punteggiato sia
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di parchi aperti al pubblico – come i Giardini Napoleonici e della Biennale, i Giardini Reali e i Giardini Papadopoli - sia di orti e giardini storici appartenenti a privati, alcuni di essi visitabili, ed è circondato da una quarantina di isole, più della metà di queste, come Burano, Torcello e l’isola di Sant’Erasmo, si trovano nella parte settentrionale della laguna, poste all’interno di un suggestivo parco naturale.
A due passi da Piazza San Marco si incontrano anche splendide oasi naturali come
l'Oasi Lipu Ca' Roman e l'Oasi WWF Dune degli Alberoni, che costituiscono
ambienti di notevole interesse ecologico-naturalistico.
Venezia è un luogo differente da qualsiasi altro e quindi inimitabile. Quando una persona entra nella laguna ha la percezione di essere catapultato in una realtà dove il tempo, la luce e anche il suono sono differenti. Non esistono somiglianze tra la città veneta e il resto del mondo perché anche i gesti, le attività e le opere dell’uomo sono diversi. Esistono però, molte affinità tra Venezia e tutto quello che nel suo territorio viene ideato, progettato e prodotto anche se con funzioni, utilizzi e significati diversi. Tali analogie sono il risultato delle tradizioni che determinano una particolare armonia tra tutte le attività che in essa si svolgono. La città conferisce ad ogni manufatto, servizio o esperienza veneziana una particolare identità che ne fa lievitare il valore.
Essa è portatrice di innumerevoli significati tutti orientati verso la sublimazione di ogni cosa che nasce all’interno della città; ogni esperienza vissuta a Venezia viene scolpita nella mente delle persone (ad esempio passeggiare nella Piazza San Marco e poi sedersi nei tavolini del Caffè Florian per gustare un caffè risulta essere un’esperienza di vita memorabile carica di emozioni che coinvolge tutti e cinque i sensi umani). Quindi qualsiasi esperienza svolta al suo interno viene percepita con un valore addizionale rispetto alle medesime vissute al di fuori di questo territorio. Uno degli asset vincenti che caratterizzano il Venice way of life è il concetto di qualità quotidiana, tangibile e accessibile. Un esempio chiaro è il settore enogastronomico: visto che Venezia ha sempre mantenuto contatti sia con l’entroterra, sia con i paesi diversi e lontani grazie al suo ruolo di porta dell’interscambio tra oriente e occidente. Intanto le ha permesso di coltivare un’arte culinaria al cui interno presenta una grande varietà di piatti legata alla diversa provenienza degli ingredienti. La cucina veneziana ha visto giungere dalle rotte del
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Baltico il famoso baccalà, dall’Asia le spezie e le verdure fresche, dalla laguna il pesce e dalla barena la selvaggina. Venezia è stata l’artefice dell’introduzione di nuovi prodotti e quindi nuovi piatti in tutto il territorio veneto, tanto la cucina veneta con queste innovazioni iniziò a distinguersi per la sua raffinatezza con l’utilizzo delle spezie, del mais americano, della patata e di altre verdure. Pertanto la sua arte culinaria si è rivelata si attenta alle tradizioni ma sempre aperta alle innovazioni e alla creatività, tanto che ai giorni nostri è stato inventato il famoso tramezzino veneziano composto da due fette di pane senza crosta che racchiudono qualsiasi alimento farcito con la maionese.
Altre importantissime introduzioni fatte dai commercianti veneziani furono il caffè importato dalla Turchia e la cioccolata, due elementi che rimandano al famosissimo storico Caffè Florian e alle prime botteghe del caffè, di fine 1500, in Piazza San Marco dove queste bevande sono riconosciute come strumento di cultura e socializzazione. Il percorso gastronomico di Venezia è ricchissimo ed eccezionale e diventa ancor più prezioso grazie alle prime stampe di libri di cucina, riconoscendo in Venezia la capitale della stampa e la casa delle presenze più insigne del settore come Aldo Manuzio.
Altro settore per cui la città lagunare è riconosciuta in tutto il mondo è quello dell’artigianato, esistono infatti molte realtà artigianali che sconfinano nel campo artistico, con radici profonde che arrivano dalle botteghe del Rinascimento, e producono manufatti di una qualità percepita e percepibile molto elevata. Famosi sono i tessuti Ribelli, Fortuny e Bevilacqua, quest’ultimi riproducono fedelmente i broccati del tempo della Serenissima e rivestono le pareti dello Studio Ovale alla Casa Bianca. Importante per la storia dell’artigianato veneziano sono i manufatti di vetro che provengono dall’Isola di Murano, le maschere in cartapesta di Mondonovo utilizzate nell’ultimo film di Stanley Kubrik, Eyes Wide Shut. Altre attività che recentemente hanno avuto fortuna ma sempre legate alle tradizioni veneziane sono la doratura di oggetti in legno, la fabbricazione di costumi di Carnevale, scarpe, cappelli e accessori vari, tutti realizzati artigianalmente.
In questa realtà veneziana ricca di manufatti, di una cucina gustosa e allo stesso tempo raffinata, di un patrimonio artistico e culturale immenso l’individuo può valorizzare la propria anima e prendersi cura di sé, lasciandosi trasportare dalle
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emozioni che Venezia trasmette. Va ricordato infine che la città sa anche divertire grazie alle innumerevoli manifestazioni culturali-artistiche e spettacoli organizzati in ogni angolo della città. Un esempio su tutti è il famoso Carnevale di Venezia, durante il quale è possibile visitare percorsi culturali e artistici, e assistere a spettacoli tradizionali, come il celeberrimo Volo dell’Angelo che propone il volo dalla cima del campanile di San Marco fino al centro della piazza di un ospite segreto della città di Venezia, la Festa delle Marie uno spettacolo unico che permette di ammirare i costumi della tradizione veneziana, e infine la Festa veneziana sull’acqua a Cannaregio, l’evento più folcloristico del Carnevale. Un grande corteo in partenza da Punta della Dogana, naviga lungo tutto il Canal Grande e giunge nel popolare Rio di Cannaregio, sostenuto dall'entusiasmo degli spettatori in attesa dell'acclamato “Svolo della Pantegana”. La regata è accompagnata dai canti della tradizione veneziana e all'arrivo delle barche si gustano le specialità veneziane compresi i dolci della tradizione del Carnevale: le frittole e galani. Nel corso della manifestazione carnevalesca, inoltre, sono previsti numerosi appuntamenti: musica, circo, teatro, cinema, scienza e il “Gran Teatro di San Marco”, la grande struttura realizzata in collaborazione con Expovenice che rimane in sede per tutta la durata della manifestazione. Il Carnevale di Venezia rappresenta una grande macchina culturale che ogni anno si maschera di tutta la magia del suo passato, svelando la vitalità che la caratterizza e che oggi tutti possono ammirare estasiati. Ogni anno viene individuato un tema centrale, un fil rouge che sviluppa il soggetto scelto sotto diversi punti di vista, nelle differenti rappresentazioni. Il tema del Carnevale 2012 aveva il titolo: “La vita è teatro! Tutti in maschera”, e si è sviluppato intorno alla teatralizzazione della vita quotidiana. Venezia è storicamente la capitale del teatro; personaggi illustri come Antonio Vivaldi, Antonio Guardi, Canaletto, ricoprirono incarichi artistici nell'organizzazione delle rappresentazioni e nelle scenografie di importanti allestimenti teatrali. Il Carnevale in laguna già dal Cinquecento, alla fine della Repubblica Serenissima, coincideva con la stagione teatrale e gli spettacoli si snodavano non solo al coperto, ma anche nelle piazze.
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