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ammettere di non essere sicuro se quei documenti erano stati, rilasciati in bianco o completi, e cioè con le false generalità della Mambro;

3) l’individuazione della persona che aveva materialmente effettuato la falsifi­

cazione dei due documenti: infetti, dopo aver affam ato che quella persona si ideatificava in un certo “Mario”, una volta identificato costui in M ario Ginesi, aveva chiarito che non di costui si trattava, bensì di Fausto D e Vecchi, 3 quale, a sua volta, era solito avvalersi dell’opera di Mario G inesi

•** La sentenza impugnata, contrariamente a quanto afferm ato dai ricorrenti nei loro rico rsi ha dato atto dell’esistaaza di tali contrasti, m a, nel contempo h a ricono­

sciuto che, rispetto al nucleo essenziale del racconto, essi avevano un carattere marginale, e, soprattutto, èrano più apparenti che sostanziali.

*

E tale valutazione è conseguente all’analisi del contenuto complessivo delle

^dichiarazioni di M assim o Sparti e, come tale, non è censurabile in questa sede:

\i non. v 'e dubbio, infetti, che i due documenti* fisM erano stati richiesti per la M am teo e ch e p o ’ acquisirli-Sparti si rivolse a D e V ecchi, cosi come da questi i •v conferm ato.

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}jon è neppure condivisibile il rilievo dedotto dai ricorrenti, secondo i quali la sentenza impugnata aveva trascurato di considerare che Spaiti aveva, nel corso del procedimento, modificato anche il nucleo essenziale del suo racconto.

Vero é, invece, che la sentenza impugnata ha analiticamente esammato quanto Sparti aveva affermato nell’interrogatorio del 5 maggio 1982, allorquando aveva dichiarato di non essere più certo che la visita di Valerio Fioravanti c di France­

sca Mambro era avvenuta 3 4 agosto 1980. D giudice di rinvio ha però a tal pro­

posito doverosamente ricordato che Sparti, sentito nel corso del giudizi© di pri­

mo grado, aveva spiegato che i dubbi da lui prospettati sul giorno in cui quell’incontro erg, avvenuto, « a n o stati conseguenti alle pressioni ofceiwàeasia alcune persone avevano su di lui esercitato affinchè la verità venisse nasco­

sta. E la sentenza impugnata, dopo aver verificato l’oggettiva attendibilità di quest’accusa, non ha potuto che-rikuare com e quella apparente ritrattazione, avente ad oggetto 3 nude© essenziale del racconto, accreditava l’origmaria

ver-?

I # sione, più volte ribadita dallo stesso Sparti.

-1 jjjp Si era infetti accertato che aflonjtisndo i Carabinieri avevano fatto im m one in ' ^ t m albergo (fi Fidenza, 3 21 .1 2 .1 9 8 6 , ed avevano perquisito la cam era occupata

da Fausto D e ‘V ecchi e da Massimo Sparti, avevano trovato, oltre a numerosi

arnesi da scasso, anche tm’tsteaza che Sparti aveva scritto e presentato a varie

wtoritè, e, <r, «ad* .1

' Rom a, Istanza risalente al gennaio del 1986: in questa istanza Sparti si lamentava

& del com portam ento della moglie, perchè, ottenuta dopo la separazione

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l’affidamento dei figli, aveva poi fatto in modo che costoro non avessero piò alcun rapporto con lui. Spaiti ricordava altresì che il consenso alla separazione gli era stato estorto con la com piacente disponibilità del professionista che lo

«reva assistito, fl defunto avvocato Francesco De Cataldo, ia quanto gli a » stato fitto credere che la separazione altro non era che un espediente al quale biso­

gnava ricorrere per salvaguardare la s ìc u re m dei figli, dopo le m inacce ricevu­

te, e che, quanto alla s ta g e di Bologna, vi « a n o stati dei “tentativi per fag li modificare l’ originaria versione”, oltre a numerosi “suggerimenti affinchè taees- ' se, o, comunque, non rivelasse ulteriori responsabilità” relative ad altri episodi di

terrorismo.

Interrogato sulla genesi c sul contenuto di quella istanza, Sparti confermò come gli autori di quelle iniziative menzionate nel documento erano stati F avvocato De Cataldo e la propria consorte ed aveva ricordato che particolarmente

^ quest'altana lo aveva ripetutamente esortato a “togliersi dai pasticci’',

propo-•rm * #

^ fce&dogii a tal fine che 3 mezzo più so ap lice come O ttaw e questo m ultato am

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quello di posticipar® la data dell’incontro con Fioravanti.

e

^P'D na volta spiegata la genesi storica d e l’nmc® m odifica sostanziale delle dichia- fanoni dello Sparti, la sentenza impugnate non si è neppure sottratta alla ricerca delle ragioni per le quali Valerio Fioravanti e Francese® Mastìbro» la quella oc­

casione» avrebbero .dovuto rivolgersi a S p a ti, amàedfaè agir appartenesti aQa organizzazione tam ristiea.

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è

£ tale interrogativo» compreso nei temi di indagine che le Sezioni Unite della C ote avevano delegato al giudice di rinvio» é stato congniam ente risolto attra­

verso una diligente ricostruzione dei rapporti intercorsi tra Valerio Fioravanti e Massimo Spartì. C he quest’ultimo rappresentasse, soprattutto a causa delia sua qualificata esperienza, f am ico disponìbile per qualsiasi improvvisa necessiti»

era dim ostrato, secondo la sentenza impugnata, da alcuni sintomatici episodi;

Cristiano Fioravanti, appena dimesso dal carcere di Regina Coeli 1 2 agosto 1980» com e prim o atto della sua riacquistata libertà» scelse di recarsi a casa di Massimo Sparti per ottenere i primi aiuti finanziari; poco prima, cioè 0 28 mag­

gio 1980, quando Luigi Ciavardini rimase ferito dopo l’uccisione dell’agente di polizia Evangelisti, ci si rivolse a Sparti per far sottoporre alle cure mediche, clandestinamente,, il giovane Ciavardini; ed alcuni anni prim a, e precisamente n 6 marzo 1978, entrambi i fiatdii Valerio e Cristiano Fioravanti, per loro esplicita ammissione, dopo 2. sanguinoso epilogo della rapina ai danni dell’ armeria C ar­

tolanti, nel corso della quale era stato ucciso Frane© Ansehni, si rifugiarono in

casa dello S p arti . "

^ D d resto, Cristiano Fioravanti, interrogato fl 9 .1 2 .1 9 8 1 , aveva esplicitamente

$ riconosciuto ch e allorquando occorrevano documenti 'falsi era allo Sparti e hot

ad s ta i che et si rivolgeva: e la riprova che Cristiano Fioravanti non avesse mentito è stata tratta «Mie stessè ammissioni di entrambi gK imputati ricorrenti»

H ' posto che costoro n e » barn© mai pagato di e s s a s i rivolti allo Sparti per ottenere

*•' due documenti falsi, m a hanno sempre affam ato di averlo fette non nell’agosto

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~jlA 1980, ma nell’aprile dello stesso anno, e nell’interesse di altri due giovani, '“ Appartenenti alla stessa organizzazione, Fiore e Adìnolfi.

La

Corte «li Assise

di

Appello di

Bologna per verificare l’attendibilità

delle

di- (Jjjarazioni rese da Sparti non si é neppure sottratta dall’onere di esaminare y f l e testimonianze che con quelle dichiarazioni non si armonizzavano, e preci­

samente quelle dritte m oglie e della dom estica dello Sparti.

* La Sentenza impugnata ha dato atto - e la circostanza non

é

stata mai contestata

«r dai ricorrenti - che la moglie di Massimo Sparti, Maria Teresa Venanzi, interro- Jg a ta per la prima volta i 5 .5 .1 9 8 2 , aveva dichiarato che, una volta chiuse le

^'scuole per le vacanze estive, nel luglio del 1980 si era trasferita con ì figli nella W casa di ca sta g n a di Cura di Vetralla, dov’cra stata poco dopo raggiunta dal marito, e dopo 0 2 agosto, si era trasferita, insieme al marito ed ai figli in Alto

■ Adige: la teste precisava però che prima di tale trasferimento, il m arito “poteva

essere tornato a Roma” ed essersi fermato in quella città “per qualche giorno”.

§ . ;

^R iesam inata nel corso del g ratta© di primo grado, la Venanzi conferm ava quella

|||V«aoBes avendo cura di precisare che, dato fl tempo trascorso, non poteva am ò *, s i i » quel racconto con alteTricordi. Seaondbè, nuovamente sentite T8 gennaio 1990, allorquando, nel corso dei-giudizio di appello, fu disposta la rinnovazione

del dibattimento, asseriva di e s s e » © ota che il marito il 4 agosto 1980 m rim a­

l o p er tatto fl giorno eon lei, nella essa di Cura & V etralla, dove o s t o stati raggiunti dalla domestica, L o d a r» Torchia.

SI

^

~Ajf

TU’,

is I&Sà"uà Luciauà "Toicliìa subiva io stesso, progressivo

^ j^fluppo che aveva avuto quello della moglie di Sparti

UT­

Sentita, infatti, il

5.5.1982,

Luciana Torclùa non era in grado di ricordare

se

prima

del trasferimento in

Alto Adige

Sparti si era

allontanato

da Cura

di Vetral- in nel corso

del giudizio di primo

grado, ammise,

che, a causa del

tempo

tra­

scorso,

non aveva alcun ricordo preciso di quei giorni, e,

infine,

nel giudizio d’appello, all’udienza dcll’8 .1 .1 9 9 0 , anche lei dichiarava di essere

certa

che Sparti era rim asto a Cura di Vetralla nei primi giorni dell’agosto 1980, e, in par­

ticolare sia 0 4 che fl 5 agosto. '

•_£ E sulla base di questi presupposti che la Corte di Assise di Appello di Bologna

» ha ritenuto di p o ta affermare che queste due testimonianze, lungi dallo scredita-[... re le accuse dello Sparti, finivano anch’esse per rappresentare la riprova di come lo Sparti non avesse mentito nell’indicare nel 4 .8 .1 9 8 0 il giorno in cui quella . richiesta di documenti falsi era stata a lui fatta da Fioravanti e Mambro.

i'ì»- .

Im * *

gli in cu tati eoa i propri ricorsi hanno, in san a tutto denunciato l’applicazione deU’art.192 c.p.p. ed il difetto di motivazione delTimpugnsta m relazione alla valutazione che il p od ice di rinvio ha effettuato con

; nferinaento alle dichiarazioni di M assimo Sparti.

> gli stessi ricorrenti la sentenza impugnate aveva, in particolare, omesso

| i M ssK krate che Sparti-non era rat testim one, m a n a Imputato di un reato ©oo- ), sicéh i era onere del ghtdice di rinvio, prim a di prestar fede a quelle di­

esarazion i, acquisire adegm tì. riscontri e poi verificare se essi potevano essere

■ f e

12

f

$*

^ su fficien ti

per accreditare quelle accuse.

Inoltre,

il giudice di rinvio, una volta

r commesso tale

errore

metodologico, era incoreo in

una

serie

di

omissioni, tutte

rilevanti, invece,

per dimostrare

l’intrinseca inattendibilità dello

Sparti:

non si

e s tenuto conto

che

questi era un

delinquente

professionale,,

già dichiarato semi-

«ate nel 1960, abitualmente aduso alla

m istificatone <

infam o <

verità,

com'era dimostrato dalle precedenti condanne per

trofia,

falso

e simulazione di