• Non ci sono risultati.

3. Le immobilizzazioni materiali Un confronto tra la disciplina nazionale e la

3.4 Aspetti teorici della disciplina internazionale Principio contabile IAS 16

3.4.5 Ammortamento: valore ammortizzabile, periodo di ammortamento e criteri utilizzabili

L’ammortamento deve essere determinato ogni esercizio e la quota va rilevata nel Prospetto di Conto Economico Complessivo, così come precisato nel principio contabile internazionale IAS 16.

Inoltre lo IAS 16 aggiunge che a volte può succedere che la quota di ammortamento, invece che essere rilevata nel Prospetto del Conto Economico Complessivo, sia assorbita nel valore contabile di un altro bene. Questo accade in quanto i benefici economici futuri di una determinata attività sono inclusi nella produzione di altre attività. Lo stesso IAS 16 riporta l’esempio di una quota di ammortamento che può essere inserita nei costi di trasformazione delle rimanenze per il motivo sopra indicato.

Per calcolare l’ammortamento è necessario determinare il valore ammortizzabile, il quale è dato dalla differenza tra il valore originario del bene ed il suo valore residuo. Molto spesso il valore residuo è esiguo e pertanto irrilevante. Il valore residuo è il valore stimato che l’impresa potrebbe

42 SAVIOLI G., op. cit.

ricevere, qualora andasse a dismettere il bene in quel momento ma considerando il bene come se fosse nelle condizioni e alla fine della sua vita utile, al netto dei costi di dismissione.

Il valore ammortizzabile così determinato dev’essere ammortizzato con un criterio sistematico che rispecchi il modo in cui l’impresa si avvale dei benefici economici forniti dall’immobilizzazione materiale considerata, lungo tutta la vita utile del bene. È importante controllare ad ogni fine esercizio il valore residuo e la vita utile del bene e qualora vi siano dei cambiamenti questi devono essere considerati alla stregua dello IAS 8, rubricato Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori.

Come si determina la vita utile di un’immobilizzazione materiale? Essa si determina in base all’utilità economica futura che questa può dare all’azienda tenendo conto dei seguenti fattori, indicati dallo IAS 16:

a) l’utilizzo che si prevedere di effettuare del bene in base alla capacità fisica attesa o alla produzione fisica del bene stesso,

b) il deterioramento fisico atteso che dipende da fattori operativi quali il programma di manutenzioni e riparazioni anche quando esso è inattivo, la cura e il numero di turni in cui si prevede che esso sarà impiegato,

c) l’obsolescenza tecnica o commerciale la quale deriva da miglioramenti tecnologici nella produzione introdotti nel mercato o da mutamenti nella domanda di mercato per quel prodotto o servizio,

d) le restrizioni legali o vincoli simili nell’utilizzo di quel determinato cespite materiale (ad esempio la scadenza del contratto di locazione)43.

In alcuni casi la vita utile di un cespite potrebbe essere inferiore rispetto alla sua vita economica, dipende dalla relazione specifica tra l’utilità economica attesa dal bene e l’entità che lo utilizza. Inoltre lo IAS 16 afferma che quando un’immobilizzazione materiale è costituita da più parti rilevanti, ciascuna di queste parti deve essere oggetto di un processo di ammortamento a sé stante. Un esempio riesce meglio a chiarire cosa vuole intendere lo IAS 16. Ad esempio se si considera un altoforno, questo è dotato di un rivestimento interno il quale viene sostituito dopo un determinato numero di ore di utilizzo. Quindi si calcola la quota di ammortamento dell’altoforno senza tener conto del rivestimento interno in quanto esso sarà soggetto ad un

calcolo d’ammortamento separato, per un periodo di tempo più breve, in base al tempo d’utilizzo44.

Come affermato anche nei principi contabili nazionali i terreni hanno durata di vita illimitata e pertanto non sono soggetti al processo d’ammortamento e quando terreni ed edifici sono acquisiti in maniera congiunta i loro valori devono essere separati per essere contabilizzati distintamente. L’ammortamento inizia quando l’immobilizzazione può essere utilizzata, ossia quando si trova nelle condizioni necessarie e nel luogo previsto per il suo funzionamento così come inteso dalla direzione aziendale.

Il calcolo dell’ammortamento termina alla data più lontana tra la data in cui l’immobilizzazione materiale è classificata per la vendita (di cui all’IFRS 5) e la data in cui l’immobilizzazione viene eliminata dal punto di vista contabile. Quindi nei casi in cui il bene è inutilizzato o ritirato dall’uso attivo non cessa il calcolo dell’ammortamento a meno che non sia applicato il metodo a quote decrescenti e quindi in quel caso si può usare un’aliquota pari a zero.

Lo stesso IAS 16 afferma che l’eliminazione contabile avviene quando vi è la dismissione o quando quel cespite non si trova più nelle condizioni tali da poter fornire benefici economici futuri tramite il suo uso o la sua alienazione.

L’ammortamento deve essere calcolato anche quando il fair value di un’immobilizzazione materiale è maggiore del suo valore contabile ma solo sino a che il valore residuo non va al di sopra del valore contabile.

Infine sono di seguito indicati i tre metodi di ammortamento che è possibile applicare per il calcolo dell’ammortamento, definiti dallo IAS 16, tenendo presente che il metodo utilizzato per la determinazione dell’ammortamento deve rispecchiare il modo in cui il cespite materiale darà il suo contributo nello svolgimento dell’attività dell’impresa. Il metodo di ammortamento deve essere verificato ad ogni chiusura d’esercizio e se vi sono mutamenti deve essere modificato in modo tale da rifletterli. In ogni caso il cambiamento di metodo rientra tra i cambiamenti nella stima contabile di cui allo IAS 8.

1. Criterio a quote costanti. Predispone il calcolo di una quota fissa lungo tutta la vita utile del cespite secondo il seguente calcolo:

(costo - valore residuo)

= quota di ammortamento costante totale anni vita utile

2. Criterio a quote scalari decrescenti. Prevede il calcolo di una quota decrescente in quanto si pensa che il bene riesca a dare un’utilità più elevata inizialmente e che questa utilità poi diminuisca mano a mano che passano gli anni di vita utile. Il calcolo da effettuare è di seguito riportato:

3. Criterio di ammortamento per unità di prodotto. La quota di ammortamento viene determinata in relazione alla produzione che si presume di ottenere e quindi si correla la produzione ottenibile all’utilità attesa. Si effettua il seguente calcolo:

(costo - valore residuo)

= quota di ammortamento per unità di prodotto totale prodotti ottenibili

I principi contabili internazionali, a differenza di quelli nazionali, non prevedono la possibilità di dimezzare il coefficiente d’ammortamento per il primo esercizio di entrata in funzione del bene.