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3. Le immobilizzazioni materiali Un confronto tra la disciplina nazionale e la

3.5 Ipotetica applicazione dello IAS 16 da parte del Gruppo Acciaierie Venete Spa nella

3.5.3 Definizione delle ipotesi di fair value delle immobilizzazioni materiali al termine dell’esercizio

L’analisi svolta dall’azienda nel 2010 costituisce, come affermato nel paragrafo precedente, la base di partenza per la definizione delle ipotesi di fair value dei cespiti presenti in azienda al 31 dicembre 2015.

Visto che i principi contabili internazionali non prescrivono l’osservanza di un tassativo criterio di classificazione delle voci in bilancio si è fatto riferimento al criterio previsto dai principi contabili nazionali.

Non avendo la possibilità di determinare in maniera precisa il valore corrente di utilizzo dei beni si prosegue ipotizzando tre possibili scenari che si potrebbero verificare tenendo presente che nella realtà vi potrebbe essere più elevata probabilità di manifestazione di uno dei tre scenari, di cui si dirà nel seguito.

Le tre possibilità che si potrebbero verificare consistono in a) un fair value dei cespiti superiore al loro valore contabile netto rilevato in bilancio (ipotesi con maggiori probabilità di concretizzazione), b) un fair value uguale al valore contabile netto iscritto a bilancio oppure c) un fair value inferiore al valore contabile netto del relativo bene. I tre scenari verranno di seguito trattati dettagliatamente.

Fair value > valore contabile netto (costo storico)

Si giunge ad un valore corrente di utilizzo superiore al valore contabile netto rilevato in bilancio. Il valore corrente di utilizzo sarà sempre determinato tenendo conto dei fattori elencati nel paragrafo precedente.

Nella figura 26 è riportata una tabella che mette in comparazione il costo storico con il fair value dei cespiti materiali. Il costo storico deriva dai dati contabilizzati in bilancio. Il fair value è stato determinato, superiore al costo storico, applicando delle ipotetiche percentuali di rivalutazione dei beni, tenendo conto dei dati che erano emersi nel 2010 e applicando delle percentuali simili, considerando anche ciò che emerge dalla Nota Integrativa al bilancio del 2015. I terreni e i fabbricati si ipotizza abbiano una rivalutazione del 50% rispetto al valore contabile netto. Gli impianti e macchinari invece sono rideterminati ad un valore superiore del 47% rispetto al loro valore contabile netto. Le attrezzature industriali e commerciali invece sono rideterminate ad un valore di fair value che supera il relativo valore contabile per una percentuale stimata pari al 35%. Gli altri beni sono stimati per un ipotetico valore superiore al valore contabile equivalente ad una percentuale pari al 30%. Infine le immobilizzazioni in corso sono rideterminate in base ad una percentuale pari al 35% rispetto al loro valore contabile netto.

Figura 26 - Rideterminazione del valore delle immobilizzazioni materiali al fair value per l’esercizio 2015

Voce Immobilizzazione

Metodo del costo Metodo della rideterminazione del valore - fair value

Costo storico Fondo ammortamento preesistente

Valore contabile

netto Valore ipotetico

BII-1) Terreni e fabbricati 146.304 71.877 74.427 111.641 BII-2) Impianti e macchinario 341.047 302.994 38.053 55.938 BII-3) Attrezzature industriali e

commerciali 10.707 9.659 1.048 1.415 BII-4) Altri beni 16.649 14.619 2.030 2.639 BII-5) Immobilizzazioni in corso 1.678 1.678 2.265

Totale 516.385 399.149 117.236 173.898

Ai fini della rilevazione in bilancio del valore rideterminato e con riferimento al fondo ammortamento sono percorribili due vie, in precedenza descritte, che verranno di seguito illustrate.

1. Adeguamento del fondo ammortamento preesistente

Di seguito verrà riportato un esempio, effettuato sulla voce impianti e macchinari, di come avviene effettivamente l’adeguamento del fondo ammortamento preesistente in maniera tale da ottenere un valore contabile netto da restituire in bilancio pari al valore rideterminato (fair value).

Esempio esplicativo con mastrini sulla voce impianti e macchinari

Il valore contabile lordo della voce impianti e macchinari, al 31/12/2015, ammonta a 341.047 mila euro.

Il fondo ammortamento pre-esistente è pari a 302.994.

Il fair value complessivo degli impianti e macchinari al 31/12/2015 è pari a 55.938. Valore contabile netto = 341.047 - 302.994 = 38.053 Ammontare della rivalutazione: 55.938 - 38.053 = 17.885

100 : X = 341.047 : 302.994 X = 88,84% 55.938 x 88,84% = 49.695

Per adeguare il f.do amm.to: 302.994 - 49.695 = 253.299 Riserva di rivalutazione

F.do amm.to Impianti e macchinari (a) 253.299 271.184 (b) 302.994 (preesist.) 17.885 253.299 (a) 556.293 (totale) Impianti e macchinari (preesest.) 341.047 (b) 271.184 (totale) 612.231

a) Adeguamento del fondo ammortamento con contropartita nella riserva di rivalutazione. b) Adeguamento del valore contabile lordo con contropartita nella riserva di rivalutazione.

La tabella della figura 27, di seguito riportata, indica i nuovi valori contabili lordo e fondi ammortamento adeguati in proporzione al fair value (valore contabile netto da rilevare in bilancio).

Figura 27 – Rideterminazione del valore contabile lordo e del fondo ammortamento delle voci di bilancio consolidato Voce Immobilizzazione Valore contabile lordo rideterminato Fondo ammortamento rideterminato

Fair value Riserva di rivalutazione BII-1) Terreni e fabbricati 200.546 88.905 111.641 37.214 BII-2) Impianti e macchinario 612.231 556.293 55.938 17.885 BII-3) Attrezzature industriali e commerciali 19.457 18.042 1.415 367 BII-4) Altri beni 19.575 16.936 2.639 609 BII-5) Immobilizzazioni in corso 1.678 differenza tutto a riserva di rivalutazione (587) 2.265 587 Totale 173.898

La riserva di rivalutazione è data pertanto dalla differenza tra il fair value e il precedente valore contabile netto.

2. Eliminazione del fondo ammortamento preesistente

Segue un esempio esplicativo con l’utilizzo di mastrini, attuato sulla voce impianti e macchinari, il quale indica come avviene l’eliminazione del fondo ammortamento preesistente a fronte della rilevazione in bilancio del fair value.

Esempio esplicativo con mastrini sulla voce impianti e macchinari

Il valore contabile lordo della voce impianti e macchinari, al 31/12/2015, ammonta a 341.047 mila euro.

Il fondo ammortamento pre-esistente è pari a 302.994.

Il fair value complessivo degli impianti e macchinari al 31/12/2015 è pari a 55.938.

Valore contabile netto = 341.047 - 302.994 = 38.053 Ammontare della rivalutazione: 55.938 - 38.053 = 17.885 Impianti e macchinari

F.do amm.to Impianti e macchinari

(preesist.) 341.047 285.109 (b) (a) 302.994 302.994 (preesist.)

(totale) 55.938 - (totale) Riserva di rivalutazione (b) 285.109 302.994 (a) 17.885 (totale)

a) Quest'operazione serve per eliminare il fondo ammortamento.

b) 341.047 - 55938 = 285.109. La riserva di rivalutazione è esattamente pari alla differenza tra il fair value e il valore contabile netto precedente.

La tabella della figura 28 illustra in maniera sintetica, per ciascuna classe di immobilizzazione materiale, i risultati ottenuti mediante l’applicazione del metodo dell’eliminazione del fondo ammortamento preesistente.

Figura 28 – Eliminazione del fondo ammortamento preesistente e determinazione della riserva di rivalutazione Voce Immobilizzazione Fair value in bilancio Riserva di rivalutazione BII-1) Terreni e fabbricati 111.641 37.214 BII-2) Impianti e macchinario 55.938 17.885 BII-3) Attrezzature industriali e commerciali

1.415 367 In ogni caso il fondo

ammortamento è pari a 0.

BII-4) Altri beni 2.639 609 BII-5)

Immobilizzazioni in corso

2.265 587

Fair value < valore contabile netto (costo storico)

In tale situazione invece il valore rideterminato risulta inferiore al costo storico. In questo caso si rileva il valore contabile netto dei cespiti, seguendo quindi il criterio del costo storico. Tale ipotesi si verifica quando un cespite perde valore nel mercato.

Siccome è alquanto irrealistico che questa situazione si verifichi per tutti i cespiti materiali dell’impresa, si ipotizza che questo accada per le attrezzature industriali e commerciali.

Supponiamo che non vi sia una riserva di rivalutazione preesistente, pertanto la differenza negativa tra fair value e valore contabile netto (da costo) va rilevata a conto economico.

Se il fair value al 31/12/2015 delle attrezzature industriali e commerciali ammonta a 915 mila euro vi è una differenza di 500 mila euro (1415 – 915) da imputare a conto economico come svalutazione.

Fair value = valore contabile netto (costo storico)

In questo caso abbiamo una coincidenza tra il fai value e il valore contabile netto e quindi non serve effettuare alcun tipo di operazione. È una situazione poco realistica.

3.5.4 Calcolo dell’ammortamento delle immobilizzazioni materiali del Gruppo Acciaierie