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Analisi ambientale e Rapporto sullo stato dell’Ambiente (RSA)

3.2 Analisi ambientale e reporting (ERA)

3.2.1 Analisi ambientale e Rapporto sullo stato dell’Ambiente (RSA)

L’analisi degli aspetti significativi opera su di un set già definito d’informazioni: l’elenco degli aspetti ambientali. Questo elenco o meglio “registro” per usare la corretta terminologia delle norme EMAS/ISO, non esaurisce però la domanda d’informazione e comprensione. Sia nell’ambito delle norme EMAS ed ISO sia nell’ambito di processi di governance improntati alla volontarietà è prescritto un rapporto ambientale. Qui va fatta una distinzione tra l’”analisi ambientale” documento necessario e richiesto per la norma EMAS e che ha per oggetto “il sito”, ovvero il campo operativo sotto il controllo di un’organizzazione, ed il rapporto sullo stato dell’ambiente (RSA) che ha per oggetto un territorio, caratterizzato da confini amministrativi.

3.2.1.1 IMPIANTO GENERALE

La Figura 58 mostra come i requisiti e le fasi richieste dal sistema di gestione, l’organizzazione dell’informazione ed i risultati delle analisi sono integrate tra di loro sul lato dei prodotti. L’Analisi ambientale comporta la produzione dell’Elenco degli Aspetti Ambientali, da cui, con l'applicazione del metodo di significatività si ottiene l’elenco degli aspetti significativi. La repertoriazione e l’analisi di conformità normativa attraverso il dispositivo visto in precedenza, permette di generare un elenco di non conformità. Da questi due rami analitici scaturisce la programmazione ambientale (“schede del miglioramento ambientale”).

IMPIANTO DOCUMENTALE

Figura 58 Relazioni tra i requisiti e le fasi richieste dal sistema di gestione, l’organizzazione dell’informazione ed i risultati delle analisi.

IMPIANTO PROCEDURALE

La realizzazione dell’Analisi Ambientale può essere schematizzata attraverso tre fasi: a. ricerca e acquisizione dati

b. descrizione del sistema

c. analisi, parametrizzazione e relazione.

Segue a queste fasi il processo editoriale e quello amministrativo che qui non vengono descritti.

La ricerca e l'acquisizione avviene già con una programmazione della ricerca e dell'organizzazione dei contenuti, secondo uno schema che ha seguito due principi applicativi diversi:

- a Faenza (2001-2003) l’Analisi Ambientale è scorporata dall;RSA, ha per oggetto solo le attività dell’azienda comunale ed è stata suddivisa per settori; l’RSA ha seguito il modello dell’EEA - DPSIR.

- presso i Comuni Collinari (2003-2005) l’Analisi Ambientale e l'RSA sono un documento unico organizzato come descritto in seguito.

Figura 59 lo schema generale di organizzazione per tempi e ambiti delle informazioni raccolte nel corso dell’Analisi Ambientale per il processo EMAS: dati e informazioni vengono ricercati ed acquisiti ai fini di una descrizione del sistema e divisi per “attività” “organizzazione” “territorio” e “norme” ciascuno facente capo ad una precisa necessità. Ad un successivo livello i dati vengono raffinati al fine di ottenere due principali informazioni: la significatività ambientale ed il livello di conformità normativa.

3.2.1.2 ANALISI AMBIENTALE DEI COMUNI DELLA COLLINA FAENTINA

L’Analisi Ambientale dei Comuni della Collina Faentina consiste di 3 documenti, uno per Comune, di circa 270 pagine ciascuno articolati in 4 parti (Figura 60).

Figura 60 Un’immagine relativa al documento di analisi ambientale – processo EMAS – Comune di Brisighella

PARTE I – “Introduzione al contesto di lavoro”

In questa parte viene descritto il particolare assetto amministrativo dei 3 Comuni che comprende elementi congiunti e associati, ovvero funzioni congiunte (sicurezza, formazione, gestione del personale, supporto giuridico amministrativo, sicurezza, ecc.), servizi associati (sportello unico attività produttive, servizio informatico, ecc.) e servizi gestiti da terzi. In particolare si vede come la via alla sostenibilità dei territori dei singoli Comuni sia necessariamente iscritta in una dimensione sovracomunale (vedere come esempio la Figura 61).

Figura 61: la mappa delle aree ad Obiettivo 2, ovvero delle aree soggetti a finanziamenti di tipo strutturale; molte azioni ambientali si collocano in questo quadro che merita perciò di essere evidenziato e riportato alla corretta scala spaziale.

La particolare difficoltà di questa parte risiede nella natura istituzionale dei Comuni: - Enti da considerare autonomi ai fini della certificazione EMAS;

- Enti collegati tra di loro attraverso il vincolo della “Unione dei Comuni” e della “Comunità Montana”.

La "mappatura" delle competenze è risultata una parte chiave nella realizzazione di questo lavoro in quanto consente di:

- identificare la natura delle responsabilità legali - identificare i detentori dell’informazione

- supportare la progettazione del SGA (funzione prodromica).

PARTE II - “LA GESTIONE AMBIENTALE”

In questa parte si trova l'analisi peculiare di ogni Comune condotta secondo il criterio della classificazione degli aspetti ambientali: aspetti ambientali generati direttamente dall'ente (ASPETTI DELL'ENTE), aspetti ambientali generati da attività a rilevanza pubblica (ASPETTI PUBBLICI), aspetti generati dai cittadini o presenti sul territorio (ASPETTI DEI CITTADINI, ASPETTI TERRITORIALI). Questo schema di classificazione, alternativo rispetto ad altri schemi di organizzazione delle informazioni, è un miglioramento di quanto sviluppato in precedenza (Marazza, 2003) e merita un approfondimento.

Le attività che fanno capo al Comune ricoprono uno spettro molto ampio e possono essere raggruppate in tre categorie, che corrispondono a tre diversi livelli gestionali (Figura 62):

A. il comune è soggetto che genera impatti, alla stregua di una qualsiasi altra azienda, organizzazione o sito, quindi consuma risorse, produce rifiuti, acquista beni, genera inquinamento; in questo caso si può parlare di aspetti ambientali

dell’Ente.

B. “Gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni ed attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali” (T.U. degli enti locali, art. 112 Servizi pubblici locali)”. Verranno quindi presi in considerazione gli appalti, i contratti di servizio, le convenzioni, le modalità di gestione (diretta o affidata a terzi) di servizi e/o beni aventi rilevanza pubblica. Gli aspetti ambientali associati a tali attività possono essere definiti come aspetti ambientali pubblici.

C. Il comune è l’ente preposto alla gestione del territorio, quindi dalle sue scelte, dalle sue politiche, dall’attuazione dei suoi strumenti di pianificazione dipendono gli impatti che “altri” generano su quel territorio, vale a dire i cittadini e gli operatori della sfera economico-produttiva. In questo livello di amministrazione, vengono presi in considerazione gli strumenti di pianificazione e programmazione (territorio, traffico urbano e urbanistica) e le funzioni di regolamentazione (rilascio autorizzazioni, controllo e repressione degli illeciti). Definiamo gli aspetti ambientali collegati a questo ordine come aspetti

Figura 62: Lo schema concettuale sviluppato mostra le relazioni tra struttura amministrativa comunale ed aspetti ambientali. Da sinistra verso destra cresce la capacità dell’Ente di poter esercitare un controllo su determinati aspetti, essendone competente per motivi di legge o di amministrazione. Dall’alto verso il basso si coglie la successione dei livelli amministrativi cioè delle funzioni e degli strumenti in mano all’Amministrazione

PARTE III – "IL TERRITORIO"

Il territorio dei tre comuni viene descritto secondo i diversi aspetti che lo caratterizzano (demografico, economico, geografico, ambientale, ecc.) per fornire un quadro generale delle dinamiche di sviluppo e degli aspetti ambientali rilevanti.

Qui di seguito un elenco degli argomenti coperti:

- INQUADRAMENTO STORICO-CULTURALE E NATURALISTICO - INQUADRAMENTO GEOGRAFICO -TERRITORIALE

o Idrografia

o Geologia e morfologia

o La tettonica dell’Appennino Romagnolo o La Vena del Gesso

o Pedologia

o Elementi vegetazionali e faunistici o Cenni meteoclimatici

- INQUADRAMENTO PROGRAMMATICO

o Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) o Piano di risanamento della qualità dell’aria: la zonizzazione - PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE

o Casse di Espansione - PIAE E PAE - LA ZONIZZAZIONE ACUSTICA - INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO o Andamento demografico o Mobilità e trasporti o I settori produttivi o Agricoltura e zootecnia o Colture tipiche o Turismo o Servizi generali - INQUADRAMENTO AMBIENTALE - ARIA - ACQUA

o Disponibilità di acque sotterranee - SUOLO E SOTTOSUOLO - RIFIUTI - SORGENTI ELETTROMAGNETICHE - RUMORE - ENERGIA - HABITAT TUTELATI

- PARTE IV – "ASPETTI AMBIENTALI"

In questa parte si introduce e si dichiara il metodo con il quale, sulla base delle evidenze riscontrate, vengono individuati gli aspetti ambientali diretti dell'ente, indiretti pubblici e dei cittadini, nonché la struttura dell'ente che ne è responsabile.