La via organizzata al miglioramento è tradotta in termini di ricerca – azione, ovvero in un percorso, ciclico, detto “ciclo di Deming” (1986) che può estrinsecarsi come segue:
• pianificare le attività e sottoporre a procedure l'agire (“plan”), • espletare la propria attività come pianificato (“do”),
• monitorare l'esecuzione e l'efficacia dell'esecuzione (“check”), • predisporre le necessarie correzioni (“act”).
Un' organizzazione è un insieme di processi interdipendenti che lavorano insieme per il raggiungimento di un obiettivo, in altre parole, è un sistema.
Figura 15: "Ciclo di Deming (1986)"
Il “policy maker” è il decisore pubblico o privato, singolo (ad es. un manager, un sindaco), oppure collegiale (un comitato esecutivo, un consiglio). Ogni decisione presa dal policy maker si ripercuote sul sistema nel suo complesso. Talvolta l'azione del policy maker è diretta ed incisiva, talaltra è mediata da altri soggetti che influenzano l'esito della decisione finale (soggetti intermedi). Si è visto come la gestione e la conoscenza siano strettamente legate. Gestione significa predire i risultati delle decisioni e, per far questo, avere a disposizioni informazioni corrette non basta. L'elemento necessario è la conoscenza profonda della organizzazione e dei processi che la costituiscono. Per acquisire una reale conoscenza dell'organizzazione dobbiamo fare in modo che i suoi processi raggiungano uno stato di stabilità o predicibilità. Il controllo è la comprensione profonda dei fattori che influenzano la variabilità in ognuno degli elementi del sistema. In altre parole controllo significa controllo “statistico” dei processi. Un sistema di gestione consente di raggiungere questo obiettivo. (Deming, 1986).
Un sistema di gestione ambientale (SGA) è uno specifico sistema di gestione, il cui obiettivo è il miglioramento delle performance ambientali, misurate attraverso appositi indicatori
1.4.1.1 STANDARD RELATIVI A SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE
La sigla ISO 14000 identifica una serie di standard internazionali relativi alla gestione ambientale delle organizzazioni; la sigla EMAS identifica uno standard valido nell’ambito dell’Unione Europea.
Nella serie ISO 14000 esistono altri tipi di norme, standard e rapporti tecnici, divisi in diversi "argomenti":
• ISO 1402x, riguardanti le etichette ambientali di prodotto • ISO 1403x, riguardanti le prestazioni ambientali
• ISO 1404x, riguardanti la valutazione del ciclo di vita del prodotto • ISO 1405x, riguardante, definizioni relativi alla gestione ambientale • ISO 1406x, riguardanti diversi tipi di argomenti ambientali.
EMAS sta per “Environmental Management Audit Scheme” ed è tradotto nella versione italiana della norma europea n. 761 del 2001, come “Sistema Comunitario di Ecogestione e Audit”. Come si vede dalla Figura 16, tale schema è basato, nella parte centrale, sul ciclo di Deming (come in Figura 15), in aggiunta è prevista, in entrata, una prima fase di analisi (Initial Environmental Review = Analisi Ambientale Iniziale) ed, in uscita, una dichiarazione ambientale (Environmental Statement). La dichiarazione attesta la realtà dei processi in atto ed i risultati conseguiti nelle fase PDCA.
Lo standard ISO 14001 (tradotto in italiano nella UNI EN ISO 14001:2004) o lo standard EMAS sono standard certificabili, ovvero è possibile ottenere, da un organismo di certificazione accreditato che operi entro determinate regole, attestazioni di conformità ai requisiti in essa contenuti.
1.4.1.2 REQUISITI STANDARD DI UN SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
I requisiti previsti nella norma sono del tutto generali, applicabili a qualsiasi tipo di organizzazione e schematizzabili secondo il modello del miglioramento continuo definito dalla metodologia PDCA (Plan-Do-Check-Act, "Pianificare-Attuare-Verificare- Correggere").
DEFINIZIONE DI UNA POLITICA AMBIENTALE
È la definizione del quadro di riferimento sul quale impostare le attività e definire gli obiettivi ambientali. In altre parole è la definizione della "mission" aziendale nei confronti dell'ambiente e costituisce l'impegno formale che l'alta direzione dell'organizzazione assume nei confronti del miglioramento continuo, adeguatezza e diffusione del sistema di gestione ambientale.
PIANIFICARE
- identificare gli "aspetti ambientali" dell'organizzazione, stabilire, cioè, in che modo le attività, i processi, i prodotti aziendali possono avere "impatto" sull'ambiente e definire un criterio di valutazione della significatività/criticità di tali impatti; - identificare e definire i criteri di applicazione delle "Prescrizioni legali e altre
prescrizioni";
- definire, attuare e mantenere gli "Obiettivi e Traguardi ambientali" ed i relativi "Programmi ambientali" per conseguirli, coerentemente con quanto stabilito dalla Politica ambientale e con le prescrizioni.
ATTUARE
Quanto definito nella Politica, negli obiettivi/traguardi e nei programmi ambientali deve poi essere concretamente realizzato tramite:
- definizione di "Risorse, ruoli, responsabilità e autorità" relative al sistema di gestione ambientale. In particolare è prevista la definizione di un "Rappresentante della Direzione", che nella maggior parte dei casi le aziende chiamano "Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale;
- definizione, attuazione e mantenimento di procedure affinché "Competenza, formazione e consapevolezza" delle persone (quelle che lavorano per l'organizzazione e per conto di essa) le cui attività hanno impatti ambientali significativi, siano sempre adeguate alle esigenze e congrue rispetto al perseguimento della politica ambientale;
- definizione, attuazione e mantenimento di procedure per stabilire un'efficace sistema di "Comunicazione" all'interno dell'organizzazione e verso l'esterno;
- definizione, attuazione e mantenimento di procedure per l'emissione, il riesame, la modifica, l'aggiornamento, la disponibilità, l'accessibilità, il controllo della "Documentazione" del sistema di gestione ambientale di cui fanno sempre parte: politica ambientale, obiettivi, traguardi, registrazioni, procedure;
- regolamentazione tramite opportune procedure, costituenti il "Controllo operativo" del sistema di gestione ambientale, delle attività e delle operazioni relative agli aspetti ambientali risultati significativi e quelle connesse al raggiungimento della politica e degli obiettivi;
- definizione, attuazione e mantenimento di procedure per l'individuazione e la riduzione del danno (riduzione degli impatti ambientali negativi) delle potenziali emergenze ambientali. Ciò costituisce il modo in cui l'organizzazione stabilisce la propria "Preparazione e risposta alle emergenze".
VERIFICARE
L'operatività definita e posta in essere secondo quanto sopra descritto deve essere sottoposta ad un opportuno regime di verifica, per dare evidenza e tenere sotto controllo l'efficacia e la correttezza dell'attuazione del sistema di gestione. Ciò deve avvenite tramite:
- sorveglianza e misurazione: vale a dire la definizione, l'attuazione ed il mantenimento di procedure per il continuo monitoraggio: delle operazioni che possono avere impatti ambientali significativi, del raggiungimento degli obiettivi prefissati, della corretta taratura della strumentazione di monitoraggio ambientale. - valutazione del rispetto delle prescrizioni: un sistema con cui l'organizzazione possa periodicamente verificare (e registrare) in che misura le prescrizioni legali e le altre eventuali prescrizioni sottoscritte siano rispettate;
- gestione delle non conformità, azioni correttive ed azioni preventive: è il modo con cui l'organizzazione imposta il proprio sistema per affrontare l'eventualità di un mancato soddisfacimento di un requisito, prevenirne le cause ed attenuarne gli effetti negativi, definire e controllare le contromisure;
- controllo delle registrazioni;
- audit interno.
AGIRE
Questa fase viene denominta anche "Riesame della Direzione". Essa consiste nel riesaminare i risultati dell’avanzamento dei programmi, il contenuto delle comunicazioni provenienti dall’esterno e dai dipendenti, il risultato delle fasi di verifica, al fine di mettere in atto le necesarie correzioni e progressioni. Questa fase permette di re-iniziare un nuovo ciclo di pianificazione avendo preso le dovute misure organizzative.
REQUISITI SPECIFICI PER LO STANDARD EMAS
L'adesione ad EMAS impegna l'organizzazione a svolgere determinate attività, che vengono sintetizzare nei passi descritti nel seguito. I requisiti specidici per lo standard EMAS sono:
1) identificazione degli aspetti ambientali e analisi iniziale del territorio;
2) messa a punto di un sistema di protezione ambientale articolato in una politica ambientale tale dagarantire gli standard ed il miglioramento continuo degli obiettivi da conseguire, un programma per il territorio, un audit (ovvero una verifica) del funzionamento del sistema stesso al fine di individuare le eventuali azioni correttive necessarie;
3) stesura di una dichiarazione ambientale;
4) convalida della dichiarazione ambientale da parte dei verificatori esterni autorizzati;
5) comunicazione all'organismo nazionale competente in caso di convalida della dichiarazione e registrazione su un apposito albo.
Figura 16 Lo schema di ecogestione ed audit previsto dal Regolamento n. 761/2001 (dal sito ufficiale EMAS della Commissione Ambiente della UE): Initial Environmental Review = Analisi
Ambientale Iniziale ; Environmental Policy and Programme = Politica Ambientale e Programmi; Environmental Management System = Sistema di gestione Ambientale;
Environmental Audit = Audit Ambientale; Corrective Actions = Azioni Correttive; Environmental Statement = Dichiarazione Ambientale; Validation Registration = certificazione
e registrazione
1.4.2 CONCETTO
EMAS, rappresenta uno strumento ad adesione volontaria che affianca gli strumenti tradizionali della regolazione diretta (che possono essere sintetizzati come strumenti "command and control"), punta ad internalizzare gli obiettivi di qualità ambientale nella gestione delle organizzazioni ed è quindi in grado di modificare i comportamenti produttivi e di consumo. Questo strumento offre la possibilità, alle organizzazioni che si impegnino ad allestire un sistema di gestione ambientale, di ottenere un riconoscimento pubblico per il conseguimento di miglioramenti nelle proprie prestazioni in campo ambientale e per la diffusione delle informazioni sulle proprie attività in relazione al proprio impatto sull'ambiente. Se viene riconosciuta la validità dei comportamenti ambientali, in quanto l'organizzazione dimostra di rispettare i requisiti previsti dal Regolamento europeo, il sito viene registrato in un elenco periodicamente pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale europea, e all'ente certificato è consentito di utilizzare uno specifico marchio di qualità europeo.
Nell'ambito del sistema definito nel Regolamento europeo, il rigore e la credibilità di EMAS sono affidati e garantiti dall'Organismo di accreditamento o verificatore esterno, che rilascia l'accreditamento ai verificatori ambientali, verifica la competenza dei verificatori a livello tecnico, giuridico e di gestione ambientale e garantisce la loro indipendenza, e dall'Organismo competente che provvede alla registrazione dei siti e garantisce la conformità ai requisiti EMAS ed alle normative ambientali in collaborazione con le autorità di controllo. Come è noto, queste due funzioni previste dal regolamento europeo in Italia sono state affidate ad un unico organismo: il Comitato Eco-audit e Ecolabel insediato presso l'Agenzia nazionale per la Protezione dell'Ambiente e del Territorio (APAT). L'EMAS non prescrive l'utilizzo di uno specifico standard per l'adozione del sistema di gestione ambientale. Non è pertanto in contrasto con le norme emanate dagli organismi internazionali o nazionali (serie ISO 14000 o BS 7750, per citare le più note) che possono essere utilizzate come strumento di riferimento per la costruzione, il mantenimento ed il miglioramento di un sistema di eco-gestione. L'EMAS si differenzia invece da tali standard, in quanto, oltre ad essere uno strumento volontario di mercato, ha una specifica finalità pubblica (iscrizione in un registro gestito dalla pubblica amministrazione), presuppone la conformità alle pertinenti disposizioni normative per la tutela dell'ambiente ed inoltre prevede la pubblicità della dichiarazione ambientale e la partecipazione del pubblico.