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Materiali e metod

ANNO ETA' MESE CAUSA DEL RICOVERO PATOLOGIA FOLLOW UP 2017 Adulto Febbraio IMBRIGLIAMENTO POLITRAUMA Eutanasia

7.1 Analisi di cause e patologie

In tot al e s ono st ati s occorsi 1282 capriol i e 78 daini nel peri odo oggett o di studio. Apparent em ent e il ridotto numero di daini s embra ess ere correl ato al minor quantit ativo di soggetti dell a s peci e presenti sul territ ori o Tos cano, 6.054 rispett o ai 182.575 capr ioli stim ati nel 2017. Le percentuali di pazienti nelle due s pecie rivel ano però che in 3 anni e mezzo sono stati soccorsi lo 0,7% dei caprioli toscani totali e l’1,2% dei dai ni. Bisogna s empre t ener present e, però, che l e s tim e vengono stil at e sui censime nti effettuati nei Dist rett i di cacci a e nel le Azi ende Fauni sti che. Se si considerano, infatti , anche i capi pres enti nell e aree a divi eto di caccia, 30 -40.000 caprioli e 7 -8.000 daini (tra il Parco di S. Rossore e il P arco dell a M aremm a) si ott iene una pe rcent ual e di soggetti soccorsi pari all o 0,6% dei capi per entram be l e speci e (R egione Tos cana, 201 8).

Il m aggi or num ero di capriol i e daini, rispetti vament e 420 e 28, sono pervenuti nel 2017, con valori del 33% del tot al e dei capriol i soccorsi e del 36% dei dai ni. Per il 2018 è necessario t ener pres ent e che i dat i raccolti si riferiscono solo ai primi 6 mesi dell’anno.

Il picco di interventi vet erinari effett uati nel 2017 per ent rambe le speci e, però, non coi nci de con i dati di consist enz a ril evati dalla Regi one, dove il m aggior numero di soggetti pres enti sul t erritorio, si a per il dai no che per il capriolo, si registra nel 2016 per poi cal are, con una m aggi ore incidenza, nel daino nel 2017.

Il trau ma sconosciu to si ri feri sce a t raumi di cui non si hanno notizie anamnesti che cert e e che quindi non possono essere collocati in nessuna

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dell e altre voci di caus a di ri covero. Nel la m aggior part e di ques ti soggetti , però, si tratt ava di sospett i traumi da investi ment o ed è per questo che, nei nost ri calcoli, i dati ri feriti al t raum a s conosciuto s ono stati ricollocati sotto la voce scont ro con vei col o.

Lo s con tro con vei colo , che accorpa qui ndi i t raumi da inves timento con quelli ad ori gi ne s conos ciut a, per i capri oli è l a più frequent e caus a di ricovero, con una percentuale del l’84%.

Nonost ant e i cinghi ali siano t ra gli ungulati s elvati ci l a prim a causa di inci dent e automobili stico, i caprioli sono quelli m aggi orm ente soccorsi su strada. Questo è probabilm ente l egat o all a morfologi a di quest a speci e, che ess e ndo più esil e e m eno pesant e, a parit à di forza d’im patto, subis ce t raumi di nat ura ort opedi ca più gravi rispett o al cinghi al e, impedendone la fuga dal luogo dell’incidente e permettendone così il successi vo soccorso (M as ciarelli, 2009).

Meno num eros a, ma comunque import ant e, è a nche l a caus a da imbri gli amento, 4%, ment re predazione, impat to con fal ci atri ce e feri ta da arm a da fuoco hanno rispet tivam ent e le percentuali del l’1,3%, 0,7% e 0,3%.

Nei cu cciol i di capri olo, 153 in tot al e, il 68% risultava s ano e prel evato incaut am ent e. Quest o dato si ot tiene sul cal col o della percent ual e dei cuccioli s ani sul tot ale dei cucci oli soccorsi, e non da cal coli sui soggetti con causa ricovero o patologia “in allattamento/cure parentali”, poiché questi comprendono anche capi adulti che non present avano al cuna lesi one, m a per i quali era st ato comunque ri chiesto un int ervent o vet erinari o.

Anche nel dain o lo scon tro con vei col o , com prendent e s empre i traumi da investi mento e di ori gine s conos ciuta, appare l a caus a più freq uent e di ricovero, con una prevalenza dell’81%. Per l’imbrigliamento si è rilevata una percentuale del 10% di tutti i ricoveri, per l’allattamento/cure parentali del 6% e per la ferita d’arma da fuoco del 3%. Non sono stati segnal ati casi di impatto con fa l ci atri ce e predazione a cari co di daini nel periodo oggetto di st udio.

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Dei cu ccioli di daino, in total e 9, il 33% è s tat o raccolto erroneamente dai citt adini; un dat o decis am ent e inferi ore ris petto a quello rilevat o per i capriol i.

Nel capriol o la p atol ogi a maggiorm ent e di agnosti cat a è stata il politrau ma, 23% del tot ale; subit o dopo il trauma crani co e lo shock traum ati co, ri spetti vam ent e 14% e 13%. Le f rattu re a cari co dell’apparato scheletrico appendicolare se considerate separatamente sembrano avere bas se percentuali, se s ommat e insi em e costituis cono invece il 22% dell e les ioni osservat e, per un totale di 277 sogget ti . Analizzando nel det tagli o i 277 caprioli em erge che il 28% pres ent ava fratt ure a cari co di uno o di entram bi gli art i ant eri ori , il 71 % a cari co di uno o ent ram bi gli arti pos teriori o dell a pelvi , con una nett a prevalenza dell e fratt ure pelviche, 50% dei p azi enti. Il tren o pos teri ore risult a, quindi, più s oggetto a lesioni rispetto a quello ant eri ore. Le fratture vert ebrali, l a parapl e gia e la tetrapl egia sono st at e raggruppate as si em e e ne risulta un val ore com pl essi vo del 10%. L’assenza di lesioni e la necessità di cure parentali/allattamento hanno frequenze dell’8%; la ferita, patologia di minor riscontro, del 2 %.

Studi ando l e diffe renze annuali si ril eva un m aggior numero di t raumi cranici (64), shock traum ati ci (66), frattura agli art i ant eri ori (31), fratt ure al treno posteriore (79) e assenza di l esi oni (41) nel 2017, coi nci denti fors e con il maggi or numero di soggetti pervenuti press o i Cent ri. Il m aggior t asso di frat ture vertebrali, paraplegi a e t etrapl egi a si ha, invece, nel 2016 (40). Nel 2015 si rit rova il num ero più alto di pazi enti bis ognosi di cure parent ali/ all att am ento (40) e di politra umi (112). In quest’ultimo caso si tratta del numero maggiore di diagnosi a cari co di una patol ogi a ril evato nei t re anni e m ezzo di st udi o; il valore in questione cal a progres sivam ent e negl i anni. Tenere s empre present e che i valori del 2018 si riferiscono solo a pri mi 6 m esi.

Anche nel daino il politrau ma è l ’event o di agnosti cato con maggio r frequenza, il 26% dei casi, ma se si considerano sotto un’unica voce i

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traumi a carico dell’apparato scheletrico appendicolare , sono questi i più num erosi con il 27%. Pi ù nel dett agli o, anche in questa specie i traumi sul posteriore hanno maggior frequenza di quelli sull’anteriore, rispetti vament e 71% e 29% con una prev al enz a dell e fratt ure agli art i post eriori (ad uno o ad entrambi) su quelle pel vi che. P ercent uali alt e si hanno anche a cari co del t ra um a cranico e dell ’ass enza di l esioni, ent rambi con il 14% di frequenza; l e fratture vertebrali e la parapl egi a, considerat e assi eme, hanno invece una prevalenza del 10%. A cari co dei dai ni non si s ono veri fi cati casi di tet rapl egi a nel peri odo oggetto di studi o.

La minor e frequenz a di polit raumi ri spetto alle fratt ure articol ari, al contrario di quanto osservato a carico dell’altra specie, è forse riconducibil e all a m aggiore alt ezza del daino (80 -110 cm al garres e) rispett o al capriol o (60 -70 cm al garres e). Il prim o nell ’impat to col vei col o (caus a più frequent e di ricovero) verrebbe col pito preval ent em ent e agl i arti, il s econdo, più basso, verrebbe i nvece interess ato in tutt a l a sua fi gura .

Da un’analisi annuale non si riscontrano correlazioni tra il num ero maggiore di lesioni e l’anno in cui sono stati soccorsi più soggetti (il 2017); anzi si oss ervano pi ù di agnosi di polit raum a nel 2015, il 10% di tutti i daini oggetto di studi o, e di l esi oni al treno posteri ore nel 2016 e 2018, l’8% dei casi in entramb i gli anni.

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