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Secondo il recente rapporto pubblicato dall’Osservatorio svizzero della salute (Obsan) “La santé en Suisse – Enfants, adolescents et jeunes adultes. Rapport national sur la santé 2020”, all’ora attuale in Svizzera mancano dati affidabili sulla salute mentale e sulla prevalenza dei disturbi mentali nei bambini e negli adolescenti. Solo pochi cantoni dispongono di dati sulla frequenza e sulla distribuzione delle manifestazioni d’instabilità

psicologica dei minorenni. Esistono pochi studi epidemiologici (non rappresentativi) sulla prevalenza delle malattie mentali e non ci sono dati rappresentativi recenti a livello svizzero sulla diffusione dei disturbi mentali nei bambini e negli adolescenti.

Quello che emerge è però un aumento importante del ricorso a cure psichiatriche, sia ambulatoriali che stazionarie, per i bambini e gli adolescenti. Il tasso di pazienti da 0 a 18 anni trattati da psichiatri/psicoterapeuti in ambulatorio è aumentato di oltre il 42.7% tra il 2012 e il 2018. Il tasso di ospedalizzazione per questi pazienti (numero di pazienti ogni 1000 abitanti) è aumentato del 27.7%. Nel 2019, l’OBSAN indica un tasso di ospedalizzazione in Svizzera per pazienti da 0 a 18 anni per malattie psichiche di 3.8 ogni 1000 abitanti (questo tasso applicato alla popolazione residente ticinese della stessa fascia di età porterebbe a 225 persone).

Osservando quanto accade in Ticino nei Servizi ambulatoriali del territorio (SMP) dell’OSC, si nota un progressivo incremento delle segnalazioni di adolescenti negli ultimi 5 anni, tanto che ormai quasi la metà dei casi in carico e delle nuove segnalazioni riguarda giovani della fascia d’età 12-18 anni. Sono aumentati altresì i cosiddetti casi complessi, vale a dire i pazienti la cui espressione sintomatologica della psicopatologia rende necessaria una presa a carico pluridisciplinare (pedopsichiatra, educatore e psicologo contemporaneamente).

Quando necessario si provvede ad ospedalizzare i pazienti all’interno del Reparto di pedopsichiatria OSC presso l’Ospedale Regionale di Lugano dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), attivo solo da metà novembre 2020 e con un numero massimo di 5 posti letto, in spazi estremamente esigui, tanto da pregiudicare il normale e minimo svolgimento dei colloqui clinici, degli incontri di rete necessari e, soprattutto, una importante proposta di attività terapeutiche/ricreative per i giovani degenti.

Trattandosi di un progetto transitorio, non sono state convenute nuove risorse di personale, che è rimasto lo stesso previsto per il precedente progetto di liaison con il reparto di pediatria del medesimo ospedale, vale a dire:

50% medico capo clinica

SMP di pazienti di 12-18 anni

dal 2012 al 2016

Il personale delle cure infermieristiche rimane sotto la direzione IPSI-EOC. Si tratta quindi, salvo rare eccezioni, di infermieri/e sprovvisti/e di specializzazione in salute mentale.

Seppur in poco tempo è stato già possibile accorgersi di alcuni limiti significativi nei ricoveri di giovani in questo Servizio:

• logistica inadeguata sia per i degenti sia per il personale (assenza di spazi comuni per attività ricreative, assenza di studi medici per colloqui e incontri di rete);

• personale medico-infermieristico insufficiente a garantire cure continuative adeguate;

• assenza di personale educativo (operatori sociali);

• età massima 16 anni, legata alla collaborazione unicamente con il PS pediatrico e con i medici pediatri di guardia nei fuori orario;

• assenza di formazione specifica in salute mentale da parte della maggior parte del personale infermieristico con conseguente limitazione della casistica ricoverabile (ad esempio ancora per l’età massima a 16 anni, la difficoltà a gestire pazienti con suicidalità importante, consumo di sostanze, aggressività estrema);

• numero limitato di posti letto che rende irrealizzabile ricoverare contemporaneamente più di un paziente con disturbo alimentare, poiché la prevedibile lungodegenza bloccherebbe più posti letto, rendendo impossibile garantire accoglienza ai pazienti acuti.

Per quanto riguarda i ricoveri in Ticino di pazienti minorenni in situazione di disagio psichiatrico, possiamo notare che gli istituti ospedalieri psichiatrici accolgono ogni anno un numero importante di minori (in media circa 60 ricoveri negli ultimi 4 anni, con una durata media della degenza di circa 40 giorni).

Minorenni (età all’ammissione <18 anni) ricoverati in un istituto psichiatrico in Ticino 2015-2020

Numero casi dimessi CPC Cliniche private Totale istituti

psichiatrici Ticino

2015 29 9 38

2016 28 10 38

2017 45 25 70

2018* 37 25 62

2019* 29 17 46

2020* 33 26 59

* l’introduzione di TARPSY dal 2018 ha comportato una modifica nel calcolo del numero di ricoveri avendo raggruppato come unica degenza i ricoveri che si svolgono a <18 giorni dalla dimissione precedente

Se osserviamo la presenza media giornaliera negli istituti psichiatrici cantonali di pazienti minori, possiamo notare che negli ultimi quattro anni in media ogni giorno erano presenti in tali strutture 6-7 pazienti.

Presenza media giornaliera di minorenni (età all’ammissione <18 anni) in un istituto psichiatrico in Ticino, 2015-2020

Presenza media giornaliera (giornate nell’anno/365(6))*

CPC Cliniche private Totale istituti psichiatrici Ticino

2015 3.2 0.9 4.1

2016 1.7 1.3 3.0

2017 4.5 2.6 7.1

2018 5.1 1.9 7.0

2019 4.4 1.5 5.9

2020 3.3 3.6 6.8

* per calcolare la presenza media giornaliera vengono utilizzate le giornate di degenza dell’anno solare e non la durata della degenza

La Commissione nazionale per la prevenzione della tortura, nel suo rapporto del 4 luglio 2018 sulla visita alla CPC del 31 agosto e 1° settembre 2017, ha ritenuto inadeguata la convivenza tra minorenni e adulti e ha invitato le autorità competenti a prendere misure urgenti per garantire una collocazione adeguata ai pazienti minorenni (rapporto citato, p.to 13, pag. 5).

È importante segnalare che la Clinica Santa Croce di Orselina accoglie minorenni anche molto giovani (13-15 anni) e viene spesso preferita dai medici invianti, dalle famiglie e dai giovani stessi rispetto alla CPC per l’esistenza di un reparto protetto (chiuso), a garanzia di protezione del minorenne dalla convivenza con l’utenza psichiatrica adulta. Analogamente a quanto accade presso la CPC, anche all’interno dell’équipe medico-infermieristica della Clinica Santa Croce non figurano però curanti specializzati in adolescenza.

È però opportuno aggiungere ai dati sulle degenze di minori in strutture psichiatriche riportati sopra, anche i ricoveri di pazienti minorenni con una diagnosi principale legata ai disturbi mentali negli ospedali acuti del Cantone.

La tabella mostra una media di circa 100 casi annui (tralasciando il 2020 che rappresenta una situazione anomala per gli ospedali somatici a causa della pandemia) di pazienti minorenni con diagnosi principale psichiatrica che sono stati ricoverati in un ospedale somatico-acuto, per una presenza media giornaliera di 4 pazienti minorenni curati prevalentemente per un disagio psichico.

Minorenni (età all’ammissione <18 anni) ricoverati in un ospedale somatico in Ticino, 2015-2020

Numero casi dimessi

ORL OSG OBV ODL Altri Totale*

2015 56 7 7 11 2 83

2016 49 9 5 30 0 93

2017 67 14 12 26 2 121

2018 52 21 5 21 6 105

2019 59 16 6 15 0 96

2020 46 17 9 5 1 78

* nel totale non sono conteggiati i ricoveri fuori Cantone

Presenza media giornaliera di minorenni (età all’ammissione <18 anni) in un istituto somatico in Ticino con diagnosi principale F, 2015-2020

Presenza media giornaliera Totale ospedali somatici in Ticino

2015 4.9

2016 4.2

2017 4.4

2018 3.9

2019 4.2

2020 3.2

In totale quindi negli ultimi anni in Ticino, ogni giorno ci sono stati in media 10-11 pazienti minorenni ricoverati per motivi psichiatrici in strutture psichiatriche per adulti o in ospedali somatici.

Delegare a strutture non specializzate e a medici psichiatri per adulti la cura stazionaria di questi pazienti, oltre a rappresentare una lacuna nell’applicazione di principi e prassi terapeutiche condivise a livello nazionale e internazionale, rende difficoltosa la possibilità di garantire la continuità delle cure (invio agli SMP per presa in carico pluridisciplinare o a specialisti dell’età evolutiva in privato) e di costruire un valido progetto per la post-dimissione. La permanenza del giovane in un reparto dedicato, oltre a garantire l’adeguatezza delle cure erogate da personale specializzato in pedopsichiatria, a impedire il contatto con pazienti psichiatrici adulti, o con bambini piccoli affetti da patologie somatiche e madri ricoverate insieme a loro, garantisce l’impostazione di un progetto post dimissione, laddove gli specialisti dell’età evolutiva, insieme ai colleghi dell’annesso ospedale di giorno, agli SMP territoriali, agli operatori della scuola e della formazione e dei servizi preposti alla tutela dei giovani, possono insieme all’adolescente e alla famiglia co-costruire un progetto di reinserimento nella realtà territoriale di appartenenza.