Per ciascun quesito rivolto sono stati creati diagrammi a torta o istogrammi, al fine di ottenere un’elaborazione statistica dei dati raccolti. Inoltre, ogni domanda analizzata fa seguito ad una discussione sui risultati salienti emersi.
Capitolo 5 Caso di studio
Risultati dei questionari sui medici Domanda n. 1: ”Anzianità di servizio”
10 45 20 25 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 %
meno di 1 anno 1-5 anni 6-10 anni oltre 10 anni
Il quesito ha lo scopo di indagare gli anni di esperienza lavorativa del personale medico. I dati riportati mettono in evidenza una maggioranza del 45% degli in- tervistati con ha un’anzianità di servizio compresa tra 1 e 5 anni.
Domanda n. 2: “Qual è il tempo medico d’attesa per i codici minori in Pronto Soccorso?”
A suddetta domanda, il 70% dei medici ritiene che il tempo medio d’attesa dei codici minori nei locali del PS sia maggiore a 60 minuti, il restante 30% sostiene sia compreso tra mezz’ora e un’ora.
È interessante notare come tali percentuali rispettino, grosso modo, i tempi d’at- tesa previsti per i codici minori. In particolare, si ricordi che per i codici verdi il tempo d’attesa medio è di circa 60 minuti, per gli azzurri è di circa 180 minuti, mentre i codici bianchi accedono dopo tutti gli altri.
Capitolo 5 Caso di studio 0 0 30 70 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 %
5-15 minuti 15-30 minuti 30-60 minuti più di 60 minuti
Domanda n. 3: ”Mediamente, quanti pazienti visita in 6 ore di ambulatorio codici a bassa priorità?” 0 5 40 55 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 %
1-5 pazienti 5-10 pazienti 10-15 pazienti più di 15 pazienti
Ebbene la maggioranza assoluta (55%) visita mediamente più di 15 pazienti in 6 ore di ambulatorio della bassa priorità.
Capitolo 5 Caso di studio
Domanda n. 4: ”Per quali patologie minori si recano più frequentemente i pazienti in Pronto Soccorso?” 9 4 4 21 2 16 18 13 13 0 20 40 60 80 100 % Oftalmologiche Odontostomatologiche Urologiche Traumatiche Ginecologiche Ferite Muscolo-scheletriche Dermatologiche Otorinolaringoiatriche
Considerando i dati più salienti, gli intervistati hanno indicato, tra le patologie più frequenti, quelle traumatiche (21%) in cui per completezza comprenderemo le ferite (16%), quelle muscolo-scheletriche (18%), a seguire da quelle dermatolo- giche e otorinolaringoiatriche (entrambe 13%).
Il presente grafico riflette quasi i dati statistici tratti dai casi clinici S&T elaborati durante la mia esperienza di internato [Figura4.1]. Ciò potrebbe voler significare che tante delle patologie minori trattabili in ambulatorio per la bassa priorità sa- rebbero gestibili anche, se non per la maggiore, in regime S&T.
Domanda n. 5: ”Conosce o ha mai sentito parlare del modello operativo See and Treat?”
90%
10% 0%
Si, lo conosco benissimo
Ne ho sen!to parlare, ma non so molto a riguardo No, non ne sono a conoscenza
Capitolo 5 Caso di studio
Domanda n. 6: ”Se sì, come ne è venuto/a a conoscenza?”
5%
15%
0%
75% 5%
Seguendo corsi di formazione
Me ne ha parlato un collega
Leggendo riviste, ar!coli, navigando via Web Testandolo personalmente sul posto di lavoro Altro
Alla domanda n. 5, il 90% della popolazione soggetta allo studio ha risposto in maniera affermativa al quesito rivolto, contro il 10% che dichiara di averne senti- to solo parlare. Inoltre, alla domanda n. 6, il 75% degli intervistati conosce il See and Treat avendolo testato personalmente sul posto di lavoro e il 15% seguendo corsi di formazione. Mentre un 5% dei medici è venuto a conoscenza del S&T “lavorando in altri ospedali” (casella Altro).
Domanda n. 7: ”Il modello S&T è adottato, da breve tempo e con grandi limiti, all’in- terno del DEU nel quale lavora. È favorevole all’applicazione del S&T presso l’AOUP?”
Si 100%
No 0%
Il 100% degli intervistati pensa che il See and Treat sia un sistema valido d’appli- care nel PS di Pisa.
Capitolo 5 Caso di studio
Domanda n. 8: ”Se sì, secondo Lei, quali benefici comporta l’applicazione del S&T nel Pronto Soccorso di Pisa?”
21%
13%
29% 21%
5%
11% 0% O!male ges"one del fenomeno del sovraffollamento in PS Aumento del livello di soddisfazione dei pazien"
Riduzione considerevole dei tempi d'a$esa per gli uten" con codici minori
Ges"one efficace delle risorse professionali: consente di impegnare i professionis" medici su casi più urgen" A$enzione rivolta al budget aziendale: risparmio di risorse, di esami diagnos"ci
Potrebbe contribuire a solidificare il rapporto medico- infermiere, in quanto lavoro di squadra all'interno del DEU Altro
Le percentuali ottenute son ben distribuite tra le varie opzioni proposte. Le più si- gnificative comprendono un’ottimale gestione del fenomeno del sovraffollamen- to in PS (21%) con la conseguente riduzione dei tempi d’attesa per i codici minori (29%) e una gestione efficace delle risorse professionali (21%).
Domanda n. 9: ”Se no, secondo Lei, quali sono i motivi generali per cui non è favorevo- le?”
Per questo quesito si è espresso lo 0% della popolazione, avendo ottenuto un 100% favorevole alla domanda cardine n. 6.
Rimane comunque il dubbio sui 3 moduli non riconsegnati dai professionisti. Si potrebbe ipotizzare che le mancate riconsegne dei questionari siano riconducibili o ad una carenza di tempo per la compilazione, oppure ad una personale avver- sità nei confronti del progetto S&T, dimostrando di conseguenza un disinteresse a partecipare al questionario. Inoltre, la popolazione medica di riferimento era composta dal 70% della totalità dell’organico di PS. Dunque, un limite dell’inda- gine è rappresentato dalla mancata consegna dei questionari a tutto il personale medico di PS, per accertare il punto di vista di chi, quasi certamente, continua ad opporsi al S&T.
Capitolo 5 Caso di studio
Domanda n. 10: A seconda della Sua esperienza lavorativa presso l’AOUP, avrebbe da suggerire delle migliorie inerenti il percorso S&T?
La domanda presentata è conclusiva del questionario d’indagine e comprende uno spazio libero utilizzato dal 35% degli intervistati. I suggerimenti comune- mente rilasciati sono sintetizzati così
• Il percorso See and Treat dovrebbe essere di esclusiva pertinenza infermie- ristica che dovrebbe godere di un ambulatorio dedicato.
• L’infermiere di S&T deve potersi prendere maggior carico del paziente, di- mettendolo in totale autonomia e mantenendosi indipendente dalla doppia firma del medico.
• Il percorso S&T funzionerebbe al meglio senza la figura del medico tutor. L’infermiere dovrebbe essere l’unico a firmare il verbale di S&T, per snellire veramente i tempi d’attesa dei pazienti. Qualunque medico, prima di op- porre una firma, richiede informazioni sul paziente trattato e, se impegnato su un altro caso, non ha tempo da dedicare all’infermiere. Il fattore “tempo” non migliorerebbe più di tanto e verrebbe meno lo scopo principale per cui è nato tale progetto.
• Un medico potrebbe essere infastidito all’idea di opporre la sua firma per la dimissione di un paziente che, in realtà, non ha visitato personalmente.
Capitolo 5 Caso di studio
Risultati dei questionari sugli infermieri Domanda n. 1: ”Anzianità di servizio”
5 12 38 45 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 %
meno di 1 anno 1-5 anni 6-10 anni oltre 10 anni
Lo studio rivela che il 45% degli infermieri ha un’esperienza lavorativa oltre de- cennale. Una maggioranza percentuale uguale ai colleghi medici ma equivalente al doppio d’anni (o quasi) d’esperienza.
Domanda n. 2: ”Titolo professionale di base e/o formazione post–base”
22 55 2 21 0 0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 %
Capitolo 5 Caso di studio
Dai questionari è emerso che il 55% degli intervistati è in possesso della laurea triennale e poco meno della metà (21%) ha conseguito un master di I livello.
Domanda n. 3: ”Conosce o ha mai sentito parlare del modello operativo See and Treat?”
81% 19%
0%
Si, lo conosco benissimo
Ne ho sen!to parlare, ma non so molto a riguardo No, non ne sono a conoscenza
Il personale infermieristico ha dato prova di conoscere benissimo il S&T (81%), mentre la percentuale di coloro che ne hanno solo sentito parlare è del 19%.
Domanda n. 4: ”Se sì, come ne è venuto/a a conoscenza?”
24%
20%
2% 50%
4%
Seguendo corsi di formazione
Me ne ha parlato un collega
Leggendo riviste, ar!coli, navigando via Web Testandolo personalmente sul posto di lavoro Altro
Il 50% delle risposte date indica una buona conoscenza del modello operativo S&T avendo occasione di testarlo personalmente sul posto di lavoro, mentre il 24% ne è a conoscenza tramite corsi di formazione. Inoltre un 4% degli infermieri ha sentito parlare del S&T “in altra U.O.” (casella Altro).
Capitolo 5 Caso di studio
Domanda n. 5: ”È formato/a per il See and Treat?”
17%
83%
Si No
Domanda n. 6: ”Se sì, dopo l’adeguata formazione si è sentito/a preparato/a, sicuro/a, responsabile ad applicare il nuovo percorso S&T attenendosi a dei protocolli operativi?”
14% 29% 57% Molto Abbastanza Per nulla
Domanda n. 7: ”Se no, sarebbe disposto/a a partecipare ad un programma di formazione per il S&T?”
89% 11%
Si No
Capitolo 5 Caso di studio
Alla domanda n. 5, solo il 17% della popolazione intervistata ha risposto d’aver seguito un corso di formazione per il S&T, di contro agli 83% infermieri non for- mati. Mentre alla domanda n. 6, sale al 57% la maggioranza degli intervistati che, pur formati, non si sono sentiti adeguatamente sicuri ad applicare il S&T. Inoltre, alla domanda n. 7, ammonta ad 89% la quota di professionisti disposti a parteci- pare a programmi di formazione.
Tali dati potrebbero essere degli eccellenti stimoli per una riformazione del per- sonale già formato e per rivedere un nuovo reclutamento del personale S&T.
Domanda n. 8: ”Il modello S&T è adottato, da breve tempo e con grandi limiti, all’in- terno del DEU nel quale lavora. È favorevole all’applicazione del S&T presso l’AOUP?”
86% 14%
Si No
L’86% degli infermieri si dichiara consenziente all’applicazione del S&T presso l’AOUP.
Domanda n. 9: ”Se sì, secondo Lei, quali benefici comporta l’applicazione del S&T nel Pronto Soccorso di Pisa?”
24% 17% 28% 16% 5% 7% 3%
O!male ges"one del fenomeno del sovraffollamento in PS Aumento del livello di soddisfazione dei pazien"
Riduzione considerevole dei tempi d'a$esa per gli uten" con codici minori
Ges"one efficace delle risorse professionali: consente di impegnare i professionis" medici su casi più urgen" A$enzione rivolta al budget aziendale: risparmio di risorse, di esami diagnos"ci
Potrebbe contribuire a solidificare il rapporto medico- infermiere, in quanto lavoro di squadra all'interno del DEU Altro
Capitolo 5 Caso di studio
Le opinioni favorevoli più significative sono l’ottimale gestione del fenomeno del sovraffollamento in PS (24%) con conseguente riduzione dei tempi d’attesa per gli utenti (28%) e un aumento del loro livello di soddisfazione (17%). Il 3% degli infermieri ha aggiunto delle proprie considerazioni: “ampliamento delle compe- tenze e conoscenze infermieristiche, da cui può derivarne una crescita professio- nale oltreché una soddisfazione personale” (casella Altro).
Domanda n. 10: ”Se no, quali sono i motivi generali per cui non è favorevole?”
50% 8% 0% 0% 25% 0%
17% Mancano retribuzioni aggiun!ve e il riconoscimento come infermierededicato per il S&T Temo per le responsabilità che ne derivano
Non ho interesse a scolvolgere il sistema a"uale
Non ho s!moli di crescita professionale
Sfiducia generale nel proge"o S&T, per la mancanza di un ambulatorio dedicato e la scarsa formazione del personale medico-infermieris!co Ne risento dei limi! di ruolo pos! dal personale medico
Altro
Tra gli intervistati non favorevoli, il 50% non ha interesse nel progetto per man- canza di retribuzioni aggiuntive e di riconoscimento professionale per il S&T. Inoltre, il 25% è sfiducioso nel progetto per la mancanza di un ambulatorio de- dicato e di formazione adeguata. Il 17% degli infermieri ritiene non necessaria l’applicazione del S&T in vista del buon funzionamento del percorso Fast Track. In più gli intervistati sottolineano il problema generale del deficit di risorse pro- fessionali, ragion per cui ritengono “quasi sacro l’impiego a tempo pieno di per- sonale infermieristico per il S&T” (casella Altro).
Capitolo 5 Caso di studio
Domanda n. 11: ”Ritiene che il See and Treat dia un valore aggiunto alla professione infermieristica e incrementi l’autonomia degli infermieri?”
95%
5%
Si No
Si desume che il 95% degli infermieri reputa il S&T uno dei traguardi vantaggiosi per acquisire nuove conoscenze e autonomia nella presa in carico dei cittadini.
Domanda n. 12: A seconda della Sua esperienza lavorativa presso l’AOUP, avrebbe da suggerire delle migliorie inerenti il percorso S&T?
Al termine del questionario d’indagine ai professionisti infermieri è stato messo a disposizione uno spazio libero su cui annotare eventuali consigli e considera- zioni. A tale domanda aperta ha riposto il 36% degli intervistati. I suggerimenti comunemente rilasciati sono sintetizzati così
• Necessità d’installare uno spazio adeguato e specifico per un ambulatorio dedicato h12 (dalle ore 8:00 alle ore 20:00).
• Predisporre un’unità infermieristica per il S&T: possibilmente ed esclusiva- mente dedicata a quest’attività durante il turno lavorativo.
• Per l’implementazione reale del modello operativo occorre formare il mag- gior numero di professionisti del PS, soprattutto gli operatori triage (capire quando e quali pazienti inviare al percorso).
• Riconoscimento professionale ed economico.
• Aumentare l’organico di PS per gestire al meglio le risorse formate S&T. • Possibilità di eseguire esami radiodiagnostici su distretti meno periferici e
medesimo trattamento per traumi lievi. Quindi, aumento del livello di trat- tamento delle problematiche già S&T e introduzioni di piccole varianti (es. faringodinia, abrasione corneale).
Capitolo 5 Caso di studio
• Richiedere la rimozione definitiva della doppia firma per le richieste di esa- mi radiodiagnostici Alcuni radiologi e tecnici di radiologia richiedono la doppia firma del medico tutor per eseguire gli esami richiesti.
In merito alla copresenza del medico tutor, gli intervistati hanno espresso opinio- ni leggermente diverse. C’è chi ritiene che
• l’ambulatorio S&T dovrebbe implicare la coesistenza medico–infermiere per cui le due figure lavorerebbero in autonomia e in collaborazione.
• dovrebbe esser garantita la vicinanza con il tutor clinico.
• l’ambulatorio S&T non dovrebbe prevedere la supervisione medica e gli infermieri dovrebbero poter essere autonomi dalla doppia firma per la di- missione del paziente.
Capitolo 5 Caso di studio
Risultati dei questionari sull’utenza Domanda n. 1: ”Sesso” 61 39 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 % Maschio Femmina Domanda n. 2: ”Età” 5 33 17 28 17 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 %
meno di 18 anni 18-29 anni 30-45 anni 46-60 anni più di 60 anni
Dai dati ricavati dalle domande n. 1 e n. 2 è possibile rilevare una netta pre- dominanza del sesso maschile (61%), rispetto a quello femminile (39%). Inoltre
Capitolo 5 Caso di studio
si osserva che il campione di utenti intervistati ha un’età che va da meno 18 anni a oltre 60 anni, con un picco del 33% nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 29 anni.
Domanda n. 3: ”Per quale patologia minore si è recato, oggi, in Pronto Soccorso?”
6 0 0 0 0 61 17 17 0 0 20 40 60 80 100 % Oftalmologiche Odontostomatologiche Urologiche Traumatiche Ginecologiche Ferite Muscolo-scheletriche Dermatologiche Otorinolaringoiatriche
Domanda n. 4: ”Quale codice colore Le è stato assegnato dall’infermiere di triage?”
0% 0% 28% 39% 11% 22% Rosso Giallo Verde Azzurro Bianco
Non sono a conoscenza del mio codice colore
Come si desume chiaramente dal grafico della domanda n. 3, il 61% degli accessi in S&T riguardano le ferite, di contro al 17% di pazienti con problematiche d’in- gresso dermatologiche o muscolo–scheletriche, e oftalmologiche per il solo 6%. Inoltre, dalla domanda n. 4 si evince che il 39% dei pazienti ha ricevuto un co- dice colore azzurro, il 28% verde e l’11% bianco. Sorprendentemente il 22% dei pazienti non conosce il proprio codice priorità.
Capitolo 5 Caso di studio
Domanda n. 5: ”Leggendo il paragrafo iniziale, ha avuto modo di comprendere cosa sia il progetto See and Treat in Pronto Soccorso. Cosa pensa riguardo a questo modello?”
35%
34% 28%
0% 3% 0% Credo nel proge!o perché ne trarrei il beneficio di non dover a!endere ore e ore in sala d'a!esa per una visita medica
Avendo un problema non urgente, ritengo o#mo l'esser preso in carico da un infermiere esperto in grado di ges$re il mio tra!amento Il S&T migliorerà in generale il servizio di PS
Sono preoccupato e mi sen$rei più sicuro nel farmi visitare da un medico
Non penso sia un proge!o u$le e non immagino i benefici che ne potrebbero derivare
Credo che le cure date da un infermiere, anche se qualificato, non siano equivalen$ e o#mali come quelle date da un medico
Occorre premettere che la popolazione soggetta allo studio era all’oscuro del per- corso S&T fino all’accoglienza nei locali del PS. Tuttavia, tramite le informazioni riguardarti l’argomento presenti all’interno del questionario d’indagine, i pazien- ti hanno espresso una propria opinione riguardo il S&T.
I risultati ottenuti non possono che esser positivi: il 35% degli utenti crede nel progetto in vista dei benefici che potrebbe trarne, il 34% ritiene che il suo caso non urgente possa essere gestito da un infermiere, il 28% ne deduce un migliora- mento generale del servizio di PS. Solo il 3% non pensa sia un progetto utile.
Domanda n. 6: ”Facendo una stima, quanto tempo ha atteso prima di essere visito/a dall’operatore?”
Il tempo d’attesa percepito dagli utenti è stimato, per la maggiore, nell’intervallo compreso tra i 5 e i 15 minuti (33%), nonostante i dati risultino distribuiti su tutte le risposte. Il 28% ritiene d’aver atteso da un minimo di 15 ad un massimo di 60 minuti, mentre solo l’11% ha aspettato più di un’ora.
Quindi, spesso non è stato possibile assicurare un giusto livello d’attesta, poiché l’infermiere non era dedicato semplicemente all’attività di S&T, ma doveva coor- dinare anche quella di PS, oltre a dover trovare ogni volta un luogo diverso e adatto in cui accogliere i pazienti S&T.
Capitolo 5 Caso di studio 33 28 28 11 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 %
5-15 minuti 15-30 minuti 30-60 minuti più di 60 minuti
Domanda n. 7: ”Da chi pensa sia stato/a preso/a in cura e abbia risolto il Suo problema di salute?” 6% 50% 33% 11% Medico Infermiere Entrambe le figure Non saprei
In premessa, occorre precisare che il trattamento dei pazienti in S&T non è stato preceduto quasi mai da una presentazione ufficiale del professionista sanitario, sicché le riposte rilasciate in merito alla domanda n. 7 sono frutto delle personali deduzioni dei pazienti.
Ad eccezione del 50% degli intervistati che ha riconosciuto un infermiere in quan- to operatore responsabile del suo trattamento, ciò che fa riflettere è il 33% dei pazienti che ritiene sia stato trattato da un medico e da un infermiere. L’inclu- sione di entrambe le figure professionali potrebbe far pensare ad una possibile confusione dei pazienti stessi nell’invertire i ruoli di coloro che avevano davanti
Capitolo 5 Caso di studio
a sé: l’infermiere S&T potrebbe esser stato scambiato per un medico, mentre la mia presenza da laureanda d’infermieristica potrebbe aver fatto credere di esser parte del personale infermieri. Ad ogni modo, l’11% degli intervistati ha riferito di non conoscere la qualifica professionale dell’operatore incaricato di trattare il suo problema di salute.
Domanda n. 8: ”Con un numero da 1 a 5, esprima il Suo giudizio su alcuni aspetti ri- guardanti il professionista che ha trattato il suo caso (Considerando 1=pessimo; 2=scarso; 3=sufficiente; 4=buono; 5=ottimo).
0 2 4 6 8 10 12 14 16 0% 6% 0% 11% 83% "Chiarezza e completezza delle informazioni ricevute"
5= O!mo 4= Buono 3= Sufficiente 2= Scarso 1= Pessimo 0 2 4 6 8 10 12 14 0% 6% 0% 18% 76%
"Coivolgimento personale nelle decisioni e nei traamen relavi la Sua cura"
5= O!mo 4= Buono 3= Sufficiente 2= Scarso 1= Pessimo
Capitolo 5 Caso di studio 0 2 4 6 8 10 12 14 0% 6% 0% 24% 70%
"Competenza del professionista nella gesone del Suo problema"
5= O!mo 4= Buono 3= Sufficiente 2= Scarso 1= Pessimo 0 2 4 6 8 10 12 14 16 0% 6% 0% 11% 83%
"Qualità del traamento ricevuto e Suo grado di soddisfazione per lo stesso"
5= O!mo 4= Buono 3= Sufficiente 2= Scarso 1= Pessimo 0 2 4 6 8 10 12 14 16 0% 6% 0% 11% 83%
"Fiducia riposta nel professionista"
5= O!mo 4= Buono 3= Sufficiente 2= Scarso 1= Pessimo
Capitolo 5 Caso di studio
Guardando complessivamente le valutazioni espresse dai pazienti S&T, emerge che, in media, il 79% ha manifestato un giudizio ottimale, il 15% ha rivelato un giudizio buono, e un 6% unanime si è dichiarato insoddisfatto su tutti e 5 gli aspetti pronunciando un giudizio scarso. In generale, la percentuale più alta ot- tenuta tra i pareri “ottimali” tocca l’83% e riguarda la chiarezza e la completezza delle informazioni rilasciate dal professionista, la qualità del servizio ricevuto e la fiducia riposta nel sanitario. Mentre la percentuale massima tra i pareri “buoni” è del 24% e riguarda la competenza del professionista nella gestione del problema.
Domanda n. 9: ”Ora che la Sua visita in regime See and Treat si è conclusa, ritiene che un infermiere sia in grado di gestire autonomamente problematiche minori, rientranti ovviamente nella sua sfera di competenza?”
94% 6% 0% 0% Si, certamente In parte No, assolutamente
Non saprei esprimere un giudizio a riguardo
Anche in questo caso la popolazione intervistata si dimostra più che favorevole (94%) ad affidare le proprie cure a personale infermieristico qualificato, di contro ad un parziale 6%.
Domanda n. 10: ”Il modello S&T è adottato, da breve tempo e con grandi limiti, al- l’interno del Pronto Soccorso di Pisa. Lei sarebbe favorevole a confermare e migliorare l’applicazione di tale modello?”
L’indagine sull’utenza si conclude con un entusiasmante 100% per l’approvazio- ne del percorso S&T presso l’AOUP.
Capitolo 5 Caso di studio
Si 100%
No 0%