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4.5 Esempio di caso clinico trattato in See and Treat

4.5.2 Dal protocollo al reale caso clinico

La paziente accede in DEA per un’ustione determinata da agente fisico, in seguito ad incidente domestico con olio bollente [Figura4.3]. Dopo una primaria valuta- zione dall’infermiere triagista e assegnazione di codice colore azzurro, la paziente viene fatta accomodare in area triage per esser trattata dall’infermiere di S&T. In prima fase, si è proceduto alla raccolta dell’anamnesi da cui sono emerse in- formazioni riguardanti la dinamica dell’evento, l’assenza di allergie e la terapia farmacologica in atto. Mentre per valutare il reale stato di sieroprotezione del- la paziente, si è ricorso al Tetanus Quick Stick (TQS), un test immunocromato- grafico per la determinazione rapida degli anticorpi antitetano in campione di sangue. Il test è risultato negativo per cui la paziente dovrà esser sottoposta a vaccinazione. Durante la valutazione ispettiva, si è provveduto a liberare l’arto della paziente dagli abiti per valutare direttamente la zona interessata dall’ustio- ne. La profondità della lesione è stata classificata di secondo grado superficiale con presenza di ampia flittena, ma senza perdita di sostanza. Le caratteristiche specifiche del caso hanno confermato l’eleggibilità al percorso con l’assenza di se- gnali d’allarme/esclusione. Successivamente, si è posta l’attenzione sulla gestio- ne della lesione, valutando e non ritenendo necessario somministrare un farmaco antidolorifico prima della medicazione.

Capitolo 4 See and Treat nel Pronto Soccorso di Pisa

Analgesia

Rimozione abiti/oggetti

Lavaggio e disinfezione Debridement (se occorre) Medicazione/bendaggio NO Consegna foglio informativo Rinvio a domicilio NO ustioni minori? SI segnali d’allarme/esclusione? NO PERCORSO See & Treat

Protocollo trasversale Protocollo trasversale Protocollo trasversale Controllo a 24-48 ore Valutazione stato vaccinale tetano

CONFERMA e invio percorso AREA SEE & TREAT

Valutazione ustione: sede, estensione, profondità, gravità

Prescrizione antibiotico/analgesico

• Ustione a spessore parziale profondo > 10% della superficie corporea del bambino o dell’anziano

• Ustione a tutto spessore > 2% di estensione nell’adulto e nel bambino (esclusi faccia, mani, perineo, piedi)

• Età < 10 anni • Grave comorbilità • Traumi associati

• Sospetto danno da inalazione

• Ustione a spessore parziale profondo > 15% della superficie corporea dell’adulto

Segnali d’allarme/esclusione

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In seguito alla disinfezione della cute lesionata con soluzione antisettica a base di iodopovidone, si è proceduto ad aspirare l’essudato sottostante la lesione [Fi- gura4.5], utilizzando una siringa da 20 ml connessa ad un ago da 18 G. Il tutto avendo premura nel mantenere integra la flittena [Figura4.6].

Figura 4.5: Primo step fase operativa

Figura 4.6: Secondo step fase operativa

Dopo aver stabilizzato l’epidermide, si è disinfettato nuovamente il sito con so- luzione antisettica a base di iodopovidone [Figura4.7]. Per la riparazione e la

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rigenerazione della cute lesionata, sono state applicate garze sterili impregnate con acido ialuronico sale sodico [Figura4.8].

Figura 4.7: Terzo step fase operativa

Figura 4.8: Quarto step fase operativa

Per poi coprire il sito con garze sterili e fissare il rivestimento con benda elastica autoaderente[Figura4.9].

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Figura 4.9: Quinto e ultimo step fase operativa

Dopo il trattamento si è proceduto con la registrazione delle attività svolte, for- mulazione della diagnosi di dimissione con prognosi di sette giorni clinici e pre- scrizione della terapia domiciliare inclusa di profilassi antitetanica.

Il caso è stato visionato dal medico tutor che ha espresso la propria approvazio- ne sul trattamento eseguito e sulle prescrizioni di dimissione da parte dell’infer- miere S&T, opponendo la sua firma digitale nel database del software First Aid [Figura4.10].

Figura 4.10: Scheda First Aid di dimissione

Nella fase conclusiva, si è consegnato il foglio di dimissione alla paziente dando- le adeguate istruzioni per la terapia da seguire a casa, educandola sulla gestio- ne della lesione e raccomandandole di porsi all’attenzione del proprio medico curante.

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Qui di seguito è allegata, in formato digitale, la cartella clinica di S&T del caso ri- portato, da cui sono state omesse le informazioni sensibili per garantire la privacy della paziente.

5

Caso di studio

5.1

Obiettivo della ricerca

Durante il mio percorso di studi ed esperienze di tirocinio in Pronto Soccorso, ho sentito parlare spesso del modello organizzativo See and Treat, con particolare riferimento alla sua origine anglosassone e alla sua sbalorditiva evoluzione nella Sanità pubblica britannica. Nonostante sia nato in un contesto culturale diverso da quello italiano, il S&T ha generato un sentimento di rinnovamento in alcuni Dipartimenti di Emergenza della Toscana, divenendo un’implementazione speri- mentale anche nel Pronto Soccorso di Pisa.

Spinta dalla curiosità per l’argomento in questione, in questo lavoro di tesi ho de- ciso di approfondirne gli aspetti intrinseci e di svelarne le novità, come l’ulterio- re crescita della professione infermieristica e una migliore gestione degli accessi minori in Pronto Soccorso.

L’indagine condotta ha avuto l’obiettivo di verificare la fattibilità del modello operativo See and Treat applicato nel PS dell’AOUP, e la volontà e la disponibilità del personale medico–infermieristico nell’attuazione concreta e stabile di questo progetto. Ulteriore scopo della ricerca è stato quello di constatare l’opinione del- le utenze sul percorso S&T e conoscerne il giudizio sulla qualità dell’assistenza ricevuta o il parere sul miglioramento dell’applicazione di tale modello.

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