• Non ci sono risultati.

Analisi dei dati e disegni sperimentali

L’analisi dei dati è stata svolta focalizzandosi, prima di tutto, sul confronto delle prestazioni tra i due gruppi linguistici e, successivamente, nei casi in cui ciò fosse necessario ai fini di un maggiore approfondimento, su quello intra- linguistico.

3.1. Valutazione delle capacità di lettura e cognitive

Inizialmente è stato svolto un confronto tra le abilità di lettura di dislessici e normo-lettori, francesi e italiani, considerando il campione totale di 132 soggetti (44 dislessici, 44 normo-lettori pari età cronologica e 44 normo-lettori pari età di lettura). A tale proposito si è proceduto con due analisi della varianza (ANOVA) per prove ripetute, una per il parametro di rapidità [sillabe al secondo (sill/sec)] e una per quello di accuratezza (percentuali di parole lette scorrettamente trasformate in valori di arcoseno) della prova di lettura di parole e pseudoparole effettuata alla fine della sessione sperimentale sugli stimoli presentati nel compito di identificazione. Tale prova, essendo l’unica in comune ad entrambi i gruppi linguistici, si presta al confronto inter-linguistico. Le prove di lettura e cognitive specifiche ad ogni gruppo, invece, verranno sottoposte ad un’analisi di confronto intra-linguistico.

Nell’analisi, dunque, sono stati considerati il tipo di materiale (due livelli: parole e pseudoparole) come fattore within subjects e la lingua (due livelli: Francese e Italiano) e il gruppo [tre livelli: dislessici (D), normo-lettori pari età

cronologica (CA) e normo-lettori pari età di lettura (RL)] come fattori between

subjects.

Successivamente, si sono operati dei confronti intra-linguistici sui risultati relativi alle prove specifiche per ogni gruppo linguistico: per quanto riguarda la lettura, sui dati del gruppo dei bambini francesi è stata eseguita un’ANOVA ad una via (accuratezza nella lettura di parole - subtest K.ABC), mentre su quelli degli italiani è stata eseguita un’ANOVA per prove ripetute in cui il tipo di

materiale (tre livelli: parole, pseudo-parole e brano) è stato considerato come

fattori within subjects, mentre il gruppo come fattore between subjects. I dati cognitivi relativi al funzionamento intellettivo e quelli visuo-percettivi degli italiani sono stati sottoposti a MANOVA; per la prova di memoria di cifre e per quella di attenzione sostenuta sono state eseguite delle ANOVA univariate.

Infine, è stata eseguita un’analisi della correlazione bivariata di Pearson tra le prove di lettura standardizzate e quelle sperimentali (lettura a voce alta di parole e pseudoparole del compito di identificazione) in modo da valutare l’attendibilità di quest’ultime.

3.2. Compito di identificazione

Per quanto riguarda l’analisi dell’accuratezza (risposte corrette) e dei tempi di risposta, relativi alle risposte corrette, del compito di identificazione, si è prima proceduto con la trasformazione delle percentuali di riposte corrette in valori di arcoseno e con il filtraggio dei tempi di risposta in modo da ottenere dei valori normalizzati delle due variabili. Il filtraggio dei TR è avvenuto eliminando tutti i valori che cadessero al di fuori dell’intervallo compreso tra ± 2,5 deviazioni standard calcolate sulla media e sulla d.s. dei TR di ogni soggetto, per ogni condizione (parole, pseudoparole, non-parole e stringhe di simboli). Sull’insieme dei TR così selezionati si è calcolata la media per ogni soggetto e per ogni condizione, valore poi sottoposto ad analisi statistica; lo stesso è stato fatto per l’accuratezza.

Anche per questo compito si è prima proceduto con l’analisi inter- linguistica utilizzando un’analisi della varianza (ANOVA) per prove ripetute nella quale sono stati considerati il tipo di materiale (quattro livelli: parole, pseudo-parole, non-parole e stringhe di simboli) e la condizione (due livelli: crowding e isolata) come fattori within-subjects e la lingua (due livelli: Francese e Italiano) e il gruppo [tre livelli: dislessici (D), normo-lettori pari età cronologica (CA) e normo-lettori pari età di lettura (RL)] come fattori between

subjects.

3.3. Legame tra il compito di identificazione e i compiti di lettura

Allo scopo di indagare e meglio chiarire la relazione esistente tra il riconoscimento delle parole nella condizione di crowding e le abilità di lettura, è stata eseguita una correlazione bivariata di Pearson differenziando gruppo per gruppo. In particolare, la correlazione è stata eseguita tra i TR riferiti al riconoscimento del materiale verbale del compito sperimentale (parole, pseudo- parole e non-parole) e i valori di rapidità (sill/sec) ottenuti dalla prova di lettura a voce alta di parole e pseudoparole. La stessa analisi è stata effettuata sul parametro di accuratezza, prendendo in considerazione i valori di arcoseno delle percentuali di risposte corrette nel compito di identificazione e quelle delle parole e pseudo-parole errate nel compito di lettura a voce alta.

3.4. Legame tra il compito di identificazione e i compiti cognitivi e visuo-percettivi

Per esplorare la relazione esistente tra il riconoscimento delle parole nella condizione di crowding e le abilità cognitive, è stata eseguita una correlazione bivariata di Pearson differenziando gruppo per gruppo. Nello specifico la correlazione è stata eseguita tra i TR, l’accuratezza (valori di arcoseno delle percentuali) nel compito di identificazione, i punteggi ottenuti alla prova di

attenzione sostenuta e a quella di memoria di cifre. La stessa procedura statistica è stata utilizzata per le due prove visuo-percettive.

Tale analisi è stata eseguita solamente sul campione italiano a cui erano state somministrate le prove cognitive e visuo-percettive.

3.5. Analisi delle differenze individuali

Infine, un ulteriore scopo dello studio era quello di valutare se anche nella nostra popolazione di dislessici fossero presenti dei sottogruppi manifestanti una marcata sensibilità al fenomeno del crowding. Si è perciò deciso di selezionare, all’interno del gruppo totale, quelli che manifestavano una media delle differenze tra condizione crowding e isolata per ogni materiale che cadesse al di fuori dell’intervallo compreso tra ± 2 deviazioni standard valutato sulla base delle prestazioni dei controlli di pari età cronologica. Se la condizione di crowding induce un effetto negativo, i tempi di risposta dovrebbero conseguentemente aumentare e, perciò, la differenza dovrebbe essere positiva, indicativa di un rallentamento del processamento; per tale motivo saranno presi in considerazione solo i valori di cut-off positivi. Sulle frequenze così ottenute è stato svolto un confronto tra gruppi con l’utilizzo della statistica del chi quadro (χ2).

Per un ulteriore approfondimento, sulla base delle distribuzioni dei punteggi relativi alle capacità di lettura dei dislessici, sono stati eseguiti dei confronti delle performance ottenute al compito di identificazione, tramite ANOVA per prove ripetute, sul modello di quelle sopra descritte: prima è stato eseguito un confronto tra i sottogruppi, poi uno tra sottogruppi dei dislessici e relativi sottogruppi di controllo. In quest’analisi la variabile dipendente presa in considerazione è circoscritta ai soli tempi di risposta relativi alle risposte corrette.

Tutte le analisi sono state svolte utilizzando il programma di analisi statistica SPSS® per Windows, versione 13.