• Non ci sono risultati.

Analisi economico finanziaria

Capitolo 3: Il riposizionamento strategico: La Bottega di Ado’

3.8 Analisi economico finanziaria

La situazione negativa della società è confermata dall’analisi di alcuni indici di bilancio calcolati in base ai dati consolidati riferiti agli ultimi bilanci approvati dalla società di cui l’ultimo relativo al 2015. Come si potrà analizzare successivamente, l’andamento dal 2012 al 2015 sarà caratterizzato da un miglioramento generale, risultato dal processo di turnaround prima esposto.

76

Di seguito si presentano i bilanci riclassificati:

31/12/12 31/12/13 31/12/14 31/12/15

Immobilizzazioni € 4.835.408,46 € 4.863.665,53 € 4.884.015,21 € 4.839.521,95 (fondo ammortamento) -€ 1.381.010,99 -€ 1.538.644,99 -€ 1.658.493,35 -€ 1.778.077,10 Partecipazioni ed altre imm finanz € 28.846,83 € 28.884,01 € 39.034,01 € 39.003,02

Capitale immobilizzato € 3.483.244,30 € 3.353.904,55 € 3.264.555,87 € 3.100.447,87

Rimanenze di magazzino € 668.101,00 € 668.101,00 € 727.168,27 € 498.913,80 Crediti verso Clienti € 666.704,44 € 712.793,30 € 810.615,91 € 831.208,34 Altri crediti € 75.888,05 € 147.030,08 € 22.349,57 € 14.605,54 Ratei e risconti attivi € 11.457,08 € 15.127,27 € 3.409,62 € 7.304,72

Attività d’esercizio a breve termine € 1.422.150,57 € 1.543.051,65 € 1.563.543,37 € 1.352.032,40

Debiti verso fornitori € 741.739,27 € 654.395,94 € 697.752,97 € 619.582,46 Debiti verso dipendenti € 26.544,42 € 32.310,52 € 30.996,96 € 28.360,30 Altri debiti € 32.915,91 € 115.523,17 € 77.445,13 € 162.912,71 Ratei e risconti passivi € 18.218,81 € 18.218,81 € 22.218,75 € 17.514,77 Passività d’esercizio a breve

te rmine € 819.418,41 € 820.448,44 € 828.413,81 € 828.370,24

Capitale d’esercizio netto € 4.085.976,46 € 4.076.507,76 € 3.999.685,43 € 3.624.110,03

T.F.R. € 138.742,42 € 128.687,31 € 150.055,69 € 185.540,64 Debiti tributari e previdenziali (oltre

12 mesi)

Altre passività a medio e lungo termine

Passività a me dio lungo te rmine € 138.742,42 € 128.687,31 € 150.055,69 € 185.540,64

Capitale investito € 3.947.234,04 € 3.947.820,45 € 3.849.629,74 € 3.438.569,39

Patrimonio netto € 436.121,91 € 113.185,51 € 794.300,53 € 566.101,83 risultato di esercizio -€ 260.528,49 -€ 186.589,20 -€ 74.435,95 € 5.190,40 Posizione finanziaria netta a medio

lungo termine € 3.490.373,11 € 3.746.956,39 € 3.551.132,22 € 2.979.785,75 Posizione finanziaria netta a breve

termine € 281.267,51 € 274.267,75 € 394.336,94 € 338.593,24 Mezzi propri e inde bitamento

finanziario ne tto € 3.947.234,04 € 3.947.820,45 € 3.849.629,74 € 3.438.569,39

Disponibilità liquide ed azioni proprie -€ 31.925,19 -€ 30.913,98 -€ 13.927,83 -€ 14.416,46 Attività finan che non costituiscono

imm

Debiti verso banche (entro 12 mesi) € 313.192,70 € 305.181,73 € 408.264,77 € 353.009,70 Posizione finanziaria a bre ve

te rmine € 281.267,51 € 274.267,75 € 394.336,94 € 338.593,24

Debiti verso soci per finanziamento

(oltre 12 mesi) € 628.493,70 € 852.493,70

Debiti verso banche (oltre 12 mesi) € 2.861.879,41 € 2.894.462,69 € 2.705.428,22 € 2.477.683,93 Debiti verso altri finanziatori (oltre 12

mesi) € 30.000,00 € 51.000,00

Posizione finanziaria netta a medio

e lungo te rmine € 3.490.373,11 € 3.746.956,39 € 3.551.132,22 € 2.979.785,75

77 Di seguito si riportano i conti economici:

31/12/2012 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2015 Ricavi vendite € 2.558.272,42 € 2.667.374,48 € 2.762.562,77 € 2.904.022,75 Altri ricavi € 8.983,95 € 8.004,76 € 4.764,82 € 4.192,58 RICAVI NETTI € 2.567.256,37 € 2.675.379,24 € 2.767.327,59 € 2.908.215,33 Acquisti produzione € 1.594.855,24 € 1.403.194,61 € 1.425.254,47 € 1.309.438,69 Acquisti rivendita € 93.711,69 € 130.993,92 € 99.082,49 € 130.908,98 Altri acquisti € 16.616,93 € 13.073,03 € 12.294,96 € 12.467,65 Variazione rimanenze -€ 249.951,00 € 0,00 -€ 0,39 € 181.186,20 energia + utenze € 104.379,04 € 92.420,33 € 105.037,33 € 71.890,02 certificazioni e consulenze € 28.771,32 € 20.563,92 € 22.607,46 € 20.308,83 Altri costi industriali € 5.281,30 € 3.292,18 € 1.956,50 € 1.116,50

COSTI DI PRODUZIO NE € 1.593.664,52 € 1.663.537,99 € 1.666.232,82 € 1.727.316,87 MARGINE INDUSTRIALE € 973.591,85 € 1.011.841,25 € 1.101.094,77 € 1.180.898,46 costi di commercializzazione € 175.039,42 € 145.613,10 € 110.801,53 € 151.695,89 perdite su crediti € 383,66 € 0,00 € 366,90 € 0,00 altri acquisti € 12.661,07 € 11.245,41 € 4.235,51 € 1.020,66 manutenzioni e riparazioni € 50.563,38 € 51.860,19 € 26.729,80 € 34.644,97 consulenze € 19.129,89 € 12.623,06 € 13.916,06 € 29.090,56 altri costi per servizi € 41.365,74 € 24.281,71 € 17.441,59 € 32.865,73 oneri diversi di gestione € 51.351,74 € 66.588,79 € 112.138,49 € 77.505,71

Costi R&S

COSTI VARIABILI DI STRUTTURA € 350.494,90 € 312.212,26 € 285.629,88 € 326.823,52

Costi personale € 535.826,86 € 518.985,49 € 476.895,57 € 494.591,83 costi collaboratori € 6.001,16 € 0,00 € 0,00 € 1.745,24

Affitti e leasing € 22.240,25 € 32.919,75 € 52.914,26 € 29.812,65

COSTI FISSI DI STRUTTURA € 564.068,27 € 551.905,24 € 529.809,83 € 526.149,72

EBITDA € 59.028,68 € 147.723,75 € 285.655,06 € 327.925,22 Ammortamenti € 184.930,00 € 157.634,00 € 157.634,00 € 172.404,05 svalutazioni REDDITO OPERATIVO -€ 125.901,32 -€ 9.910,25 € 128.021,06 € 155.521,17 Altri proventi/oneri Oneri/proventi finanziari -€ 154.285,93 -€ 180.670,88 -€ 202.594,76 -€ 173.603,05 Componenti straordinari € 19.659,31 € 3.991,93 -€ 1.452,18 € 23.272,28

UTILE ANTE IMPOSTE -€ 260.527,94 -€ 186.589,20 -€ 76.025,88 € 5.190,40

Imposte

UTILE N ETTO -€ 260.527,94 -€ 186.589,20 -€ 76.025,88 € 5.190,40

Come si può vedere dai prospetti sopra indicati dal 2012 nonostante la crisi, la società grazie alle azioni intraprese ha incrementato le proprie vendite. Gli indicatori di redditività e degli altri indicatori relativi alla situazione patrimoniale e finanziaria di seguito esposti hanno la capacità di esprimere e sintetizzare in termini quantitativi la redditività, la solidità e la liquidità di un’impresa.

78 2012 2013 2014 2015 ROI= Rn/Ci -6,60% -4,73% -1,97% 0,15% ROE= Rn/Pn -24,47% -19,32% -9,57% 0,92% ROS= Ro/Rv -4,90% -0,37% 4,63% 5,35% IGCN=Rn/Ro 2,07 18,83 -0,59 0,03 LEVERAGE =Ci/Pn 3,71 4,09 4,85 6,07 ROT=Rv/Ci 0,65 0,68 0,72 0,85

Fig.3.13: analisi indici

ROI(return on investement):

Indica la capacità dell’impresa di remunerare il capitale investito attraverso i redditi dell’area caratteristica; si ottiene rapportando il reddito operativo al capitale investito globale medio, il risultato come si osserva dai dati è negativo confermando le difficili condizioni economiche. Dal 2013 possiamo notare un aumento del ROI fino a raggiungere nel 2015 risultato positivo, seppur minimo, confermando le corrette decisioni del management.

Il ROI, in particolare, può essere scomposto in ROE, ROS, ROT, vediamo di seguito ognuna delle sue componenti:

ROE (return on equity) è il tasso di redditività del capitale proprio ed indica sinteticamente i risultati economici dell’azienda, ottenuto rapportando il reddito netto al patrimonio netto. Ne ll’analisi del nostro caso possiamo notare il suo minimo storico nel 2012 raggiungendo quasi i 25 punti percentuali sotto zero, migliorando costantemente negli anni successivi, raggiungendo un valore positivo nel 2015.

ROS(return on sales) si calcola come rapporto tra il Reddito operativo e le Vendite e indica i margini di utile che si realizzano per

79

il ciclo di “acquisto materie prime, trasformazione in prodotti finiti e loro vendita” come si può osservare dalla tabella di sotto il trend è crescente fino a raggiungere nel 2014 un valore positivo e addirittura superarlo nel 2015.

ROT(turnover del capitale) è un indice di rotazione ed indicata quante volte in un anno, il capitale investito ritorna in forma liquida grazie alla moneta recuperata con la vendita. È dato dal rapporto tra i ricavi di vendita e il totale degli impieghi. In questo caso il capitale investito ritorna sotto forma di vendite nemmeno 1 volta l’anno, nonostante ciò possiamo notare un miglioramento negli anni.

Adesso andiamo ad analizzare le componenti del ROE:

ROE: ROI * Leverage * IGNC

Leverage (rapporto di indebitamento) viene utilizzato per calcolare l’indebitamento dell’azienda ed è calcolato con il rapporto tra il capitale investito e il patrimonio netto. Ci mostra in che modo l’azienda finanzia i propri investimenti e più nel dettaglio se con prevalenza di capitale proprio o di terzi. Più il patrimonio netto sarà alto rispetto al capitale investito più l’indebitamento aumenterà. Importante sottolineare che il leverage influenza il ROE, quindi nel caso di un leverage >3 si segnala una situazione di indebitamento aziendale, che diventa più onerosa per l’azienda al crescere di tale indice. Nel nostro caso possiamo estrapolare un leverage crescente negli anni e rappresenta una struttura finanziaria squilibrata. Questo risultato soddisfa le aspettative, in quanto essendo in un operazione di ristrutturazione, l’indebitamento, soprattutto bancario, è una soluzione quasi obbligata per uscire dalla situazione di difficoltà e per mettere in atto i cambi di direzione previsti.

IGNC(incidenza della gestione non caratteristica) Esprime l’incidenza della gestione non caratteristica sul risultato operativo. In

80

pratica l’indice esprime l’ammontare dell’utile netto su 100 di risultato operativo. La differenza tra risultato operativo e risultato economico è dovuta in gran parte alla gestione finanziaria. Questo rapporto ci dice quanto utile netto rimane dall'utile operativo dopo l'effetto degli interessi passivi, degli eventi finanziari, degli eventi straordinari della gestione atipica e delle imposte. Evidenzia l’influenza della gestione finanziaria, straordinaria, e fiscale sul risultato d’esercizio; se queste gestioni influiscono negativamente sulla formazione del reddito, come frequentemente succede, il risultato di questo indice risulta < 1. Quindi molto spesso il peggioramento di questo indice è dovuto ad un maggiore indebitamento con conseguente incremento degli oneri finanziari. Se leggiamo questo indice non in termini percentuali, ma unitari, vediamo che un indice pari ad 1 (reddito operativo =utile di esercizio) evidenzia (caso abbastanza raro) una neutralità o assenza delle gestioni finanziarie, atipiche, straordinarie fiscali. Questo indice tenderà a diminuire scendendo al di sotto dell’unità quanto più le gestioni sopra dette e, in condizioni di normalità, la gestione finanziaria peseranno sul risultato economico.

Ritornando al ROE abbiamo detto che dipende in maniera diretta dal ROI, Leverage, e dall’incidenza della gestione non caratteristica. Quindi più l’azienda farà fruttare i propri investimenti (ROI), maggiore sarà il ROE; l’indebitamento essendo maggiore di uno fa lievitare il ROE svolgendo un effetto moltiplicativo; l’incidenza delle gestione extracaratteristica, essendo minore di uno, frena il ROE. Ad un maggior indebitamento corrisponde un miglioramento del leverage ma corrisponde anche un aumento degli interessi passivi e un peggioramento dell’incidenza della gestione extracaratteristica. Questo vuol dire che il ROE crescerà se l’effetto moltiplicativo dell’indebitamento sarà maggiore dell’effetto negativo causato dall’incidenza della gestione extracaratteristica, e questo è possibile come abbiamo visto prima se ROI>I. Per questo occorre, per avere effetti

81

positivi sul ROE, avere un alto ROI e ciò è possibile incrementando il ROS e ROT.

Andiamo ora ad analizzare altri indicatori dell’indebitamento dell’impresa, di solidità patrimoniale e di liquidità:

2012 2013 2014 2015 PFN/ EB ITDA 63,90 27,22 13,81 10,12 AUTONOMIA FINANZIARIA 0,28 0,24 0,20 0,17 QUOZIENT E DI LIQUIDITA’ 1,74 1,88 1,89 1,63 MARGINE DI STRUTTURA SECONDARIO € 1.100.591,25 € 1.387.615,06 € 1.119.910,89 € 484.442,72 MARGINE DI STRUTTURA € 570.806,97 € 691.689,23 € 721.201,73 € 509.245,70

Fig.3.14: analisi margini e quozienti

Debt/Ebitda, dato dal rapporto tra PFN e l’Ebitda. Si considera un buon valore di questo indicatore quando è inferiore a 2, sopra 3 invece c’è da preoccuparsi per la sostenibilità del debito (perchè significa appunto che il debito è 3 volte il valore aggiunto, inteso come ricavi – costi e spese operative). Dal 2012 la situazione è migliorata notevolmente anche se non sufficientemente in quanto nel 2014 il debito è superiore di quasi 14 volte al valore aggiunto inteso come ricavi meno costi e spese operative, però dimezzato rispetto al 2013. Quindi come si può evincere dalla tabella sopra, la situazione finanziaria aziendale è in tensione ma in miglioramento continuo, registrando nel 2015 un valore leggermente più soddisfacente rispetto agli anni precedenti

Indice di autonomia finanziaria che è dato dal rapporto tra il patrimonio netto e il totale dei finanziamenti , esprimendo il rapporto

82

tra mezzi propri e mezzi terzi, ci sintetizza il grado di indipendenza finanziaria dell’impresa. Nel caso analizzato rimane pressoché costante negli anni.

Indice del quoziente di liquidità è un rapporto tra attività e passività correnti, quindi assumerà valori maggiori o minori di 1, a seconda se le attività superano o meno le passività correnti - è importante che sia maggiore di 1, ciò indica che la società riesce a ripagare i debiti di breve.

Margine di struttura secondario, inteso dunque nel suo significato globale, permette di esaminare le

modalità di finanziamento dell'attivo immobilizzato ed è costituito, come abbiamo visto, dalla differenza tra il capitale permanente (capitale proprio + Passività consolidate) e l'Attivo immobilizzato. Un Margine di Struttura Secondario > 0 indica che il capitale permanente (P.N. + Debiti M/L) sono sufficienti al finanziamento delle immobilizzazioni. Un Margine di Struttura Secondario < 0 molto spesso comporta il sorgere di costi finanziari eccessivi per sostenere l’investimento in immobilizzazioni. Infatti, tale situazione prova che le immobilizzazioni sono finanziate in parte da un

indebitamento a breve con maggiori costi di sostenimento (tasso di

interesse) e con maggiori rischi di smobilizzo immediato in caso di

richiesta di rientro dalle linee di credito concesse dagli istituti di credito.

Margine di tesoreria, si utilizza per conoscere la situazione finanziaria e patrimoniale cosi come il capitale circolante netto e i l margine di struttura. Questo indice mostra la capacità di copertura dei debiti a breve attraverso la liquidità che l’impresa ha a disposizione. È dato:

MT: liquidità immediate + liquidità differite – Passività correnti83.

83

liquid ità immed iata(la banca e la cassa) liquidità differite(i crediti a breve termine, magazzino e i rate i e risconti attivi)passività correnti(debiti verso fornitori a b reve, ratei e risconti passivi e a ltri

83

Documenti correlati