Capitolo 3: Il riposizionamento strategico: La Bottega di Ado’
3.9 Situazione attuale
I dati che emergono dal bilancio 2015 rilasciato dalla Società, ci segnalano un fatturato in continua crescita e risultati gestionali in netto miglioramento. L’utile netto passa da un risultato negativo nel 2014 ad un risultato positivo, anche se minimo, nel 2015 pur in presenza di una congiuntura economica negativa e della contrazione dei consumi del periodo; ciò è dovuto all’aumento delle vendite del 5% rispetto all’anno precedente.
Fig.3.15: cella stagionatura sal ami
Inoltre si sono evidenziati i seguenti risultati gestionali: un miglioramento della posizione finanziaria netta di 627.090 € rispetto alla fine del 2014( da
debiti)questo indice mostra la capacità di copertura dei debiti a breve attraverso la liquidità che l’impresa ha a disposizione.
84
3,9 a 3,3 milioni). Il significativo intervento nell’aumento delle vendite e la progressiva diminuzione dei costi di struttura hanno consentito un aumento dell’EBITDA rispetto al 2014 del 14%. È possibile evidenziare i citati risultati nei prospetti contabili consolidati illustrati di seguito:
31/12/2014 31/12/2015
Ricavi vendite € 2.762.562,77 € 2.904.022,75
Altri ricavi € 4.764,82 € 4.192,58
RIC AVI N ETTI € 2.767.327,59 € 2.908.215,33
Acquisti produzione € 1.425.254,47 € 1.309.438,69 Acquisti rivendita € 99.082,49 € 130.908,98 Altri acquisti € 12.294,96 € 12.467,65 Variazione rimanenze -€ 0,39 € 181.186,20 energia + utenze € 105.037,33 € 71.890,02 certificazioni e consulenze € 22.607,46 € 20.308,83
Altri costi industriali € 1.956,50 € 1.116,50
COS TI DI PRODUZIONE € 1.666.232,82 € 1.727.316,87
MARGINE INDUS TRIALE € 1.101.094,77 € 1.180.898,46
costi di commercializzazione € 110.801,53 € 151.695,89
perdite su crediti € 366,90 € 0,00
altri acquisti € 4.235,51 € 1.020,66
manutenzioni e riparazioni € 26.729,80 € 34.644,97
consulenze € 13.916,06 € 29.090,56
altri costi per servizi € 17.441,59 € 32.865,73
oneri diversi di gestione € 112.138,49 € 77.505,71
Costi R&S
COS TI VARIABILI DI S TRUTTURA € 285.629,88 € 326.823,52
Costi personale € 476.895,57 € 494.591,83
costi collaboratori € 0,00 € 1.745,24
Affitti e leasing € 52.914,26 € 29.812,65
COS TI FISS I DI S TRUTTURA € 529.809,83 € 526.149,72
EBITDA € 285.655,06 € 327.925,22 Ammortamenti € 157.634,00 € 172.404,05 svalutazioni REDDITO OPERATIVO € 128.021,06 € 155.521,17 Altri proventi/oneri Oneri/proventi finanziari -€ 202.594,76 -€ 173.603,05 Componenti straordinari -€ 1.452,18 € 23.272,28
UTILE ANTE IMPOS TE -€ 76.025,88 € 5.190,40
Imposte
85
La tabella seguente rappresenta lo stato patrimoniale riclassificato secondo criterio finanziario evidenziando la posizione fi nanziaria netta della società:
31/12/14 31/12/15
Immobilizzazioni € 4.884.015,21 € 4.839.521,95
(fondo ammortamento) -€ 1.658.493,35 -€ 1.778.077,10
Partecipazioni ed altre imm finanz € 39.034,01 € 39.003,02
Capitale immobilizzato € 3.264.555,87 € 3.100.447,87
Rimanenze di magazzino € 727.168,27 € 498.913,80
Crediti verso Clienti € 810.615,91 € 831.208,34
Altri crediti € 22.349,57 € 14.605,54
Ratei e risconti attivi € 3.409,62 € 7.304,72
Attività d’esercizio a breve termine € 1.563.543,37 € 1.352.032,40
Debiti verso fornitori € 697.752,97 € 619.582,46
Debiti verso dipendenti € 30.996,96 € 28.360,30
Altri debiti € 77.445,13 € 162.912,71
Ratei e risconti passivi € 22.218,75 € 17.514,77
Passività d’esercizio a breve termine € 828.413,81 € 828.370,24
Capitale d’esercizio netto € 3.999.685,43 € 3.624.110,03
T.F.R. € 150.055,69 € 185.540,64
Debiti tributari e previdenziali (oltre 12 mesi)
Passività a medio lungo termine € 150.055,69 € 185.540,64
Capitale investito € 3.849.629,74 € 3.438.569,39
Patrimonio netto € 794.300,53 € 566.101,83
risultato di esercizio -€ 74.435,95 € 5.190,40
Posizione finanziaria netta a medio lungo termine € 3.551.132,22 € 2.979.785,75 Posizione finanziaria netta a breve termine € 394.336,94 € 338.593,24 Mezzi propri e indebitamento finanziario netto € 3.849.629,74 € 3.438.569,39
€ 0,00 € 0,00
Disponibilità liquide ed azioni proprie -€ 13.927,83 -€ 14.416,46
Debiti verso soci per finanziamento (entro 12 mesi)
Debiti verso banche (entro 12 mesi) € 408.264,77 € 353.009,70
Debiti verso altri finanziatori (entro 12 mesi)
Quota a breve di finanziamenti
Posizione finanziaria a breve termine € 394.336,94 € 338.593,24
Debiti verso soci per finanziamento (oltre 12 mesi)
Debiti verso banche (oltre 12 mesi) € 2.705.428,22 € 2.477.683,93 Debiti verso altri finanziatori (oltre 12 mesi) € 30.000,00 € 51.000,00
Quota a lungo di finanziamenti
Crediti finanziari
Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine € 3.551.132,22 € 2.979.785,75
86
Al 2015 la PFN della Bottega di Ado ’ è pari a 3,3 milioni di euro in calo del 18,90 % rispetto al 2014 e del 21,8% rispetto al 2013. Nel grafico seguente è evidenziata l’andamento della posizione finanziaria netta dal 2012 al 2015.
Fig.3.16:andamento della posizione finanziari a ne tta dal 2012 al 2015.
La diminuzione della posizione finanziaria netta è giustificata dalla diminuzione dei debiti a medio lungo termine, contratti per sostenere l’oneroso investimento, passando da 3,7 milioni a 2,9 nel 2015, però come anticipato precedentemente l’operazione di tornaround ha obbligato la società ad accendere linee di credito a breve termine per sostenere il piano di ristrutturazione aumentando, quindi, da 281.267 € a 394.336 €.
L’obiettivo di breve termine de la Bottega di Adò, in primis, è quello di risanare la situazione finanziaria attraverso gli interventi attuati, successivamente il management ha intenzione di incrementare le vendite del 30% nei prossimi 5 anni, puntando a consolidare i rapporti già in essere con le più grandi catene di distribuzione come Coop, Conad ed Esselunga, e di pari passo aumentare la presenza nei piccoli negozi della zona, i quali rappresentano l’embrione della società. Gli obiettivi di medio lungo termine si sostanziano in investimenti, quali celle per stagionatura di salami, conche
€ 0,00 € 500.000,00 € 1.000.000,00 € 1.500.000,00 € 2.000.000,00 € 2.500.000,00 € 3.000.000,00 € 3.500.000,00 € 4.000.000,00 € 4.500.000,00 2012 2013 2014 2015 Ti tol o as se PFN
87
di marmo per la produzione di lardo ai fini dell’incremento produttivo con conseguente aumento del fatturato (elemento ancora debole rispetto alla struttura) e infine la composizione di una rete commerciale ramificata, in modo che possa essere presente nei luoghi strategici nazionali e sovranazionali. Concentrandoci sul piano di risanamento attuato si può evincere dai commenti sopra che la situazione della Bottega di Ado’ SRL è in continuo miglioramento, grazie agli interventi strategici, operativi e finanziari intrapresi dal management, quindi il perseguime nto degli obiettivi di breve periodo sembra avere avuto buon esito.
89
CONCLUSIONI
La congiuntura attuale e complessa ha messo molte imprese di fronte a problematiche situazioni di crisi tali da poterne compromettere la loro sopravvivenza. Le cause hanno diverse origini che vanno capite, studiate e risolte per riavviare un processo di equilibrio economico e finanziario nella logica della continuità aziendale. Sono numerosi gli strumenti ai quali le imprese possono ricorrere nella soluzione delle critic ità affrontando processi di revisione profonda delle strategie, dell’organizzazione oltre che ad interventi di natura finanziaria. A questo proposito abbiamo analizzato la Bottega di Ado’, azienda Toscana nella produzione e commercializzazione di salumi tipici di alta qualità. Dall’analisi si è evidenziata una lunga crescita che è avvenuta a partire dall’inizio degli anni 90’ fino all’inizio del 2010 quando iniziano a manifestarsi i primi segnali di flessione dovuti a numerosi fattori, quali l’equilibrio economico e finanziario pregiudicato da scelte sbagliate del management aziendale, da una spietata concorrenza e da una crisi finanziaria interna. Il futuro prospettava aumenti dei costi energetici, aumento della competitività da parte delle industrie e riduzione delle risorse da destinare al reparto marketing. Diversi sono i piani di risanamento che l’azienda ha avviato nel corso del tempo, ma nonostante gli interventi di ristrutturazione sia a livello operativo che finanziario messi in atto a partire dal 2012 la ripresa si è manifestata molto lenta. Pur essendo essenziale il sostegno finanziario di Banche e di istituti di credito per la continuità di impresa, dobbiamo avere la consapevolezza che la natura della crisi non si riassume in una semplice difficoltà finanziaria, ma dobbiamo allargare la prospettiva strategica al piano di risanamento e ai fattori chiave sui quali l’azienda poggia per ritrovare condizioni di stabilità economica. Infatti l’accensione a nuove linee di credito, la rinegoziazione dei mutui e l’apporto di capitale proprio non hanno risolto le problematiche aziendali, ma hanno supportato la messa in atto del piano industriale. Quest’ultimo,
90
messo in atto dai vertici a partire dal 2012, si basa su tagli alle spese procrastinabili, potenziamento del ramo commerciale, intervento sui fornitori con lo scopo di cercare maggiore collaborazione e aumentando il potere contrattuale della società, inoltre viene avviato anche un rinnovamento della corporate identity.
Il mercato sembra dare le prime risposte positive, infatti, nella seconda metà del 2013 si registra un aumento del fatturato e di pari passo una riduzione dei costi.
Il management interviene anche nell’organizzazione riducendo il personale ormai in eccesso e razionalizzando i reparti mo dificando la mappa della responsabilità e riducendo i tempi di lead time.
Dal 2013 al 2015, la società continua la strada del miglioramento riducendo la posizione finanziaria netta di 700.000 € e aumentando il fatturato del 8,6%.
L’attuale presidente e amministratore delegato Maurizio Lorenzetti si ritiene soddisfatto per i risultati raggiunti, ma ci vuole più tempo perché le strategie conseguano gli effetti desiderati su ricavi e utili.
È ovvio che le aziende non debbano essere salvate a tutti i costi ma nello specifico “La Bottega di Ado’” è una società che si basa su un tessuto connettivo di fatica e sacrificio sul quale la famiglia si compatta ogni qual volta che emergono difficoltà per riuscire a salvarsi e salvaguardare le risorse umane. Grazie a ciò, in questo difficile percorso di turnaround l’azienda inizia oggi a registrare i primi risultati positivi. Altro punto che vorrei sottolineare è che le Banche dovrebbero sostenere le imprese e il paese nel quale sono insediate, soprattutto per salvare la “storia” del “made in Italy” e migliaia di posti di lavoro. Dall’insegnamento appreso nell’esperienza all’interno della mia realtà aziendale ho capito l’importanza di anteporre lo studio delle risorse, nella comprensione delle loro potenzialità, che consentiranno il rilancio, piuttosto che la ricerca spasmodica degli errori passati e le cause della crisi. Del resto, sono
91
pienamente in accordo con Peter Drucker quando afferma che “l’ultimo dei peccati mortali è correre dietro ai problemi e trascurare le opportunità”.
92
BIBLIOGRAF IA
A. Mazzoleni, E. Giacosa, Il progetto di risanamento dell’impresa in crisi:
la recente esperienza italiana, Rirea, Paper n. 116, giugno 2011
Commissione dei principi contabili, Il rischio di continuità aziendale nel
bilancio Ias e in quello OIC,cit.
G. Invernizzi, Le strategie competitive, McGraw-Hill, Milano, 2014.
G.Bertoli, Crisi d’impresa, ristrutturazione e ritorno al valore , Milano, Etas,
Garzella S., Il sistema d'azienda e la valorizzazione delle potenzialità
inespresse. Una “visione” strategica per il risanamento.
Giappichelli, 2005
L.F. Mariniello, Crisi e insolvenza d’impresa: la prospettiva aziendalistica , RIREA, settembre-ottobre 2006
L.Guatri Turnaround. Declino, crisi e ritorno al valore. Egea,Milano,1995,op.cit
L.Guatri, Crisi e risanamento delle imprese Giuffrè, Milano 1986; L.Guatri
Turnaround. Declino, crisi e ritorno al valore. Egea,Milano,1995
M.Galeotti, S.Garzella, Governo strategico dell’azienda, Giappichelli,2013.
M.Paoloni, tecnica e ristrutturazione di impresa.
M.Sandulli, La crisi dell’impresa. Il fallimento e le altre procedure
93
P. Bastia, Pianificazione e controllo dei risanamenti aziendali
P. Capaldo, Crisi d’impresa e suo risanamento, in Banche e Banchieri,2006
P.Varesi, il risanamento di impresa, Milano, Vita e Pensiero, 2011,
S. Sciarelli, La crisi di impresa. Il percorso gestionale di risanamento delle
piccole e medie imprese.
T. Pencarelli, Le crisi d’impresa: diagnosi, previsione e procedure di
94