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Analizzando le esportazioni dell’Emilia-Romagna dal punto di vista dei mercati di sbocco, il primo aspetto che può essere preso in considerazione riguarda la percentuale con la quale le stesse si ripartiscono tra le diverse aree geoeconomiche. Prendendo a riferimento le esportazioni (in valore) per il 2006, risulta che la maggior parte delle stesse sono dirette verso il continente europeo (69,5 per cento). In particolar modo, il 58,5 per cento delle nostre esportazioni si dirige verso l’Unione Europea nella sua nuova configurazione a 27 paesi. Dietro l’Europa, a grande distanza, si posiziona il continente americano che accoglie il 13,9 per cento delle esportazioni regionali. In terza posizione l’Asia con l’11,5 per cento, seguita a sua volta dall’Africa (3,7 per cento) e dall’Oceania (1,4 per cento). L’Europa Cento Orientale, considerata a se stante, riveste una considerevole importanza nelle esportazioni regionali poiché ne accoglie ben il 13,3 per cento. All’interno del continente americano, come c’era da attendersi, il peso maggiore sulle nostre esportazioni è attribuibile alla parte settentrionale che da sola ne assorbe il 10,9 per cento.

Tavola 32. Peso delle diverse aree geoeconomiche sulle esportazioni dell’Emilia-Romagna per l’anno 2006. In maiuscolo i continenti.

69,5%

Fonte: Elaborazione Area studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat.

Se si focalizza l’attenzione alla variazione subita dalle esportazioni nel 2006 è possibile analizzare la dinamicità del nostro export nei confronti delle diverse aree geoeconomiche. L’Europa Centro Orientale è l’area che ha visto la crescita più intensa facendo registrare un +25,0 per cento sul 2005. Alle spalle dell’Europa Centro Orientale si colloca l’America Cento Meridionale nei confronti della quale la nostra regione evidenzia un aumento dell’export pari al 17,4 per cento.

Tavola 33. Variazione % dell’export dell’Emilia-Romagna verso le principali aree geoeconomiche 2006 / 2005

10,5% 12,6% 11,2%

Fonte: Elaborazione Area studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat.

Riportano tassi di crescita superiori alla media 2006 (+10,5 per cento) anche le esportazioni verso L’Europa nel suo complesso (+12,6 per cento), l’Africa (+12,3 per cento) e l’Unione Europea a 27 (+11,2 per cento). L’UE a 25 ha fatto registrare una crescita del 10,9 per cento. Il divario di quest’ultima con l’UE a 27 mette in luce l’importanza in termini commerciali dei due nuovi entranti, Romania e Bulgaria. Crescono invece meno della media le esportazioni verso l’Asia (+7,0 per cento, compreso il Medio Oriente +5,6 per cento), l’Oceania (+2,5 per cento) e l’America Settentrionale (+1,1 per cento). Va notato che le esportazioni regionali, pur con i differenziali appena descritti, riportano aumenti verso tutte le macro aree geoeconomiche.

Una possibile analisi che dia conto contemporaneamente sia del peso complessivo che le diverse aree di destinazione hanno sul nostro export, sia della diversa dinamicità delle medesime è quella condotta relativamente alla composizione del solo aumento delle esportazioni registrato nel 2006 (mentre in precedenza è stata analizzata la composizione del valore complessivo delle esportazioni per l’anno passato).

Tavola 34. Peso delle diverse aree geoeconomiche sull’aumento delle esportazioni dell’Emilia-Romagna 2006 / 2005.

81,5%

Fonte: Elaborazione Area studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat.

L’Europa, che come visto rappresenta il 69,5 per cento delle esportazioni emiliano-romagnole per il 2006, ha un peso dell’81,5 per cento sull’aumento registrato per lo stesso periodo. Il combinarsi di questi fattori determina la crescita dell’incidenza di quest’area sulle esportazioni regionali nel corso del 2006. Tendenza analoga per l’UE a 27 (61,6 per cento), per l’Europa Centro Orientale (27,9 per cento), per l’Africa (4,3 per cento) e l’America Centro Meridionale (4,6 per cento). In situazione opposta si trovano le esportazioni verso le altre ripartizioni geografiche, con una conseguente contrazione della loro incidenza sulla commercializzazione all’estero della regione.

Tavola 35. Variazioni assolute in punti percentuali dell’incidenza delle aree geoeconomiche sulle esportazioni regionali 2006 / 2005.

1,3%

Fonte: Elaborazione Area studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat.

Adottando un’ottica di più lungo periodo è possibile analizzare quali siano state le evoluzioni più significative nella composizione dell’export regionale verso le diverse aree economiche intervenute negli ultimi 10 anni (1997 – 2006).

L’aumento del peso dell’Europa registrato nel 2006 non è un fenomeno di breve periodo, infatti, dal confronto decennale risulta che essa ha aumentato la propria incidenza sulle esportazioni regionali di 1,3 punti percentuali. Tale aumento è però il risultato di una dinamica non uniforme delle esportazioni verso l’intero Vecchio Continente. In particolare, mentre le esportazioni verso l’UE (a 27) hanno segnato una diminuzione di 2,0 punti percentuali, quelle verso l’Europa Centro Orientale hanno avuto un incremento di 5,6 punti, in conseguenza della sempre maggiore apertura di questa parte del continente al commercio mondiale dopo la caduta dei regimi comunisti.

Tavola 36. Variazioni assolute in punti percentuali dell’incidenza delle aree geoeconomiche sulle esportazioni regionali 2006 - 1997

1,3%

Fonte: Elaborazione Area studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat.

Nei confronti del continente americano le esportazione regionali mostrano nel breve periodo (2006 su 2005) un andamento opposto a quello del lungo periodo (2006 su 1997). In particolare il peso delle esportazioni verso l’America Settentrionale risulta in aumento di 1,7 punti nel passaggio dal 1997 al 2006.

All’opposto, le esportazioni verso l’America Centro Meridionale risultano in contrazione nell’orizzonte temporale di lungo periodo (-1,3 punti) ed in leggero aumento nell’ultimo anno (0,2 punti).

Andamento dissonante fra breve e lungo periodo anche per le esportazioni verso il Medio Oriente che mostrano un aumento nel lungo periodo (0,8 punti) ed una contrazione nell’ultimo anno (-0,2 punti percentuali).

L’Asia presenta invece un andamento uniforme sia nel breve, sia nel lungo periodo con un calo nel decennio pari a 1,8 punti percentuali e nell’anno a 0,4 punti percentuali. Lo stesso dicasi per l’Africa che fa registrare un leggero aumento pari allo 0,1 per cento sia nell’ultimo anno che nel decennio 1997 – 2006.

L’Oceania registra una variazione nulla nel decennio ed un leggero calo nell’ultimo anno (-0,1 punti percentuali).

Se si passa ad un livello di analisi più specifico è possibile esaminare la dinamica delle esportazioni regionali verso i singoli paesi.

Prendendo in considerazione l’ammontare complessivo del valore delle esportazioni per il 2006 emerge che il maggior partner commerciale dell’Emilia-Romagna è la Germania che assorbe il 12,2 per cento dell’export regionale. A seguire si collocano, nell’ordine, la Francia (11,2 per cento), gli Stati Uniti (9,9 per cento), la Spagna (6,9 per cento) e la Gran Bretagna (6,1 per cento).

Se invece di considerare il valore assoluto delle esportazioni per il 2006 si passa a considerare le performance esportative verso i diversi paesi, si nota che fra i primi 10 partner commerciali della nostra regione, il paese verso il quale l’export è aumentato percentualmente di più nell’ultimo anno è stata la Federazione Russa (+40,3 per cento) seguita, a lunga distanza, da Polonia (+23,0 per cento), Austria (+15,9 per cento) e Germania (+13,6 per cento). Fra i primi dieci partner, quello che registra una dinamica più

contenuta sono gli Stati Uniti nei confronti dei quali l’export regionale è aumentato nei dodici mesi considerati di un esiguo 0,3 per cento. Tale dinamica risente sicuramente dell’apprezzamento dell’Euro nei confronti del Dollaro USA che rende le nostre merci meno competitive oltre Atlantico.

Tavola 37. Variazione % dell’export emiliano-romagnolo verso i primi 10 partner commerciali 2006 / 2005.

13,6%

Fonte: Elaborazione Area studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat.

Tavola 38. I primi 20 partner commerciali dell’Emilia-Romagna

Allargando la visuale ai primi 20 partner commerciali della nostra regione, si osserva che nei confronti di un solo paese viene registrata una dinamica negativa dell’export per i 12 mesi in esame. Si tratta del Giappone verso il quale le esportazioni dell’Emilia-Romagna hanno accusato una diminuzione dello 0,9 per cento nel corso del 2006. Va però notato che l’incidenza dell’export verso questo paese sul totale regionale è limitato all’1,7 per cento. Possiamo quindi dire che l’espansione delle esportazioni registrata nel 2006 ha interessato la quasi totalità dei principali partner commerciali della nostra regione.

Per quel che riguarda più da vicino il fenomeno dei paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica: 5 paesi che hanno attirato l’attenzione degli studiosi nell’ultimo periodo a seguito di una notevole crescita economica), si può notare che due di questi sono fra i primi 20 partner commerciali dell’Emilia-Romagna. Si tratta, in primo luogo, della Federazione Russa che è arrivata ad essere il sesto partner commerciale dell’Emilia-Romagna nel corso del 2006, con una incidenza sulle esportazioni pari al 3,5 per cento e il maggior tasso di aumento fra i primi 10 partner commerciali regionali, pari al 40,3 per cento. Il secondo dei paesi BRICS che incontriamo nella graduatoria in esame è la Cina, quindicesimo partner commerciale della regione con una quota di assorbimento delle esportazioni pari all’1,5 per cento ed un tasso di aumento per il 2006 pari al 17,2 per cento.

Fonte: Elaborazione Area studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat.

6 Federazione Russa 3,5% 40,3%

7 Svizzera 2,8% 7,0%

Tavola 39. I primi 10 paesi per tasso crescita export regionale 2006

Cambiando l’angolo di osservazione e prendendo in considerazione i paesi verso i quali le esportazioni emiliano-romagnole sono cresciute maggiormente nel corso del 2006, emerge come alcuni paesi abbiano registrato tassi di aumento anche molto elevati. Si tratta, per lo più, di Paesi con un peso sulle esportazioni ancora molto limitato, alcuni dei quali non acquisiranno probabilmente mai una importanza determinante nell’ambito delle esportazioni emiliano-romagnole.

E’ il caso del Montenegro, del Kosovo, dell’Armenia, della Serbia e della Lituania, paesi con una dinamica economica interessante ma di dimensioni limitate. Più interessante l’aumento registrato dal Portogallo (+51,8 per cento) che rappresenta già il sedicesimo partner commerciale della regione. Interessante anche il fatto che le esportazioni emiliano-romagnole aumentino considerevolmente (anche se partendo da incidenze molto limitate) nei confronti di Cile e Argentina. Si tratta infatti di paesi che stanno conoscendo tassi di sviluppo elevati e che hanno grosse potenzialità di crescita.

Tavola 40. I primi 20 paesi per var % export ER 2006 e peso >0,5%

Modificando ancora la visuale di osservazione, è possibile combinare i criteri di analisi finora utilizzati ed esaminare i Paesi che presentano i maggiori tassi di crescita tra quelli con un peso sulle esportazioni regionali superiore allo 0,5 per cento. In questo modo vengono isolati quei Paesi nei confronti dei quali le esportazioni dell’Emilia-Romagna hanno dimostrato nel corso del 2006 le performance più elevate e che, allo stesso tempo, assorbono una quota significativa delle nostre esportazioni.

Tra questi Paesi si trova al primo posto (in un ordinamento basato sul tasso di crescita delle esportazioni registrato nel 2006) il Portogallo.

Seconda, terza e quarta posizione sono occupate da paesi dell’Est Europa, cioè, nell’ordine, dalla Russia, dall’Ucraina (che presenta un +37,3 per cento ed un peso dello 0,7 per cento) e della Bulgaria (paese di recente ingresso nell’Unione Europea che mostra un aumento del 29,4 per cento ed una incidenza dello 0,5 per cento).

Fatto significativo che merita di essere messo in luce è che tutti i paesi così detti BRICS sono fra le prime 10 posizioni di questa graduatoria. In particolare, oltre alla Russia, si colloca l’India (in quinta posizione con un aumento dell’export regionale del 21,8 per cento ed un peso pari allo 0,7 per cento), il Brasile (in sesta posizione col 21,3 per cento di aumento e lo 0,7 per cento del peso), il Sudafrica (in ottava posizione con un aumento del 18,0 per cento ed un peso dello 0,6 per cento) e la Cina (con un aumento del 17,2 per cento ed un peso dello 0,5 per cento).

Rank

Fonte: Elaborazione Area studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat.

Rank

2006 Paese Peso 2006 Var 2006-2005 1 Portogallo 1,5% 51,8%

Fonte: Elaborazione Area studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat.

Un’altra evidenza che merita di essere sottolineata è che i Paesi così identificati, caratterizzati da tassi di crescita elevati, hanno un peso complessivo del 33,6 per cento il che significa che oltre 1/3 delle esportazioni della regione è indirizzato verso questi Paesi. Positivo per la situazione economica dell’Emilia-Romagna che il maggior cliente, la Germania, sia presente in questa graduatoria al quattordicesimo posto con un aumento del 13,6 per cento.

Volendo analizzare più da vicino l’andamento delle nostre esportazioni verso i paesi BRICS, è possibile vedere come si siano sviluppate nel tempo le esportazioni (in valore) verso ciascuno di questi paesi.

Tavola 41. Andamento delle esportazioni emiliano-romagnole in valore assoluto verso Brasile e Russia. Periodo 1997 - 2006 Brasile

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Federazione russa

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Fonte: Elaborazione Area studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat.

Per quel che riguarda il Brasile, è possibile notare che le esportazioni della regione hanno avuto negli ultimi 10 anni un andamento altalenante, sicuramente condizionato dall’alternarsi di situazioni economiche positive e negative per il paese sud-americano. In particolare, nell’orizzonte temporale di riferimento (1997 – 2006), il massimo valore delle esportazioni è stato raggiunto nel 1997. Dopo tale anno le esportazioni hanno subito una contrazione fino al 1999 per poi riprendere nel biennio 2000 – 2001 e subire una ulteriore battuta di arresto fino al 2003. Da quell’anno l’aumento delle esportazioni è stato ininterrotto fino al 2006. L’attuale fase di crescita ha riportato le esportazioni vicino ai valori registrati nel 2001 ma si è ancora lontani dal massimo registrati nel 1997.

Spostando l’attenzione sulla Russia ed avendo come orizzonte temporale di riferimento sempre il decennio 1997 – 2006, è possibile notare come, dopo un iniziale andamento negativo per il triennio 1997 – 1999, le esportazioni abbiano sempre fatto registrare aumenti di anno in anno, anche se con un periodo di sostanziale stabilità tra il 2002 ed il 2003, fino al 2006, ultimo anno preso in analisi. Dal 2003 in poi si nota un’accelerazione nell’aumento del tasso annuo di crescita.

Tavola 42. Andamento delle esportazioni emiliano-romagnole in valore assoluto verso India e Cina. Periodo 1997 - 2006 India

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Cina

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Fonte: Elaborazione Area studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat.

Per quel che riguarda l’India, le esportazioni emiliano-romagnole si sono caratterizzate per un susseguirsi di alti e bassi nel periodo dal 1997 al 2000, dopo il quale esse hanno fatto segnare un aumento alternato a periodi di stabilità fino al 2003. Dal 2004 in poi la crescita sembra essere più marcata e decisa.

La dinamica delle esportazioni regionali verso la Cina si caratterizza per una tendenza all’aumento che conosce eccezioni solo nel 1999 e nel 2004. Anche nei confronti della Cina come dell’India, la dinamica esportativa dell’Emilia-Romagna sembra aver imboccato la strada di una crescita più sostenuta e decisa dopo il 2004.

Per quel che riguarda l’evoluzione delle esportazioni della regione verso il Sudafrica nell’ultimo decennio, emerge che a fronte di una sostanziale stabilità per il periodo che va dal 1997 al 2002 (che ha però conosciuto anche momenti di calo come nel 1999) si assiste, dal 2002 in poi, ad un periodo ininterrotto di crescita fino al 2006 che però non mostra saggi annuali particolarmente elevati.

L’appendice del presente lavoro riporta una serie di schede tecniche relative ai paesi BRICS che consentono una analisi anche merceologica delle esportazioni emiliano-romagnole verso questi paesi emergenti.

Tavola 43. Andamento delle esportazioni emiliano-romagnole in valore assoluto verso il Sudafrica. Periodo 1997 - 2006

Sudafrica

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Fonte: Elaborazione Area studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat.

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