l’internazionalizzazione del sistema produttivo regionale
4.4 Focus Paese: gli interventi sul mercato cinese
La Regione Emilia-Romagna ha dato molta enfasi alla fornitura di servizi di accompagnamento delle PMI sui BRIC. In particolare, anche nel 2006, la Cina ha rivestito un ruolo cruciale, enfatizzato dallo svolgimento dell’Anno dell’Italia in Cina, culminato con la partecipazione alla missione istituzionale ed economica promossa dal Governo italiano a settembre.
La Regione tramite lo SPRINT-ER e tramite l’appoggio al progetto “Servizi Avanzati per il Mercato Cinese – Centro Servizi di Shanghai”, ha percorso il duplice obiettivo di invertire il trend negativo del saldo commerciale e di favorire l’insediamento produttivo delle imprese interessate a penetrare il principale mercato asiatico. I dati analizzati nei primi capitoli di questo osservatorio mostrano come le esportazioni emiliano-romagnole verso questo mercato siano in crescita, a tassi che a partire dal 2004 superano quelli delle importazioni. Significativa è anche la presenza in Cina di aziende italiane originarie dell’Emilia-Romagna: sono 183, secondo i dati relativi al 2005 rilevati dall’Osservatorio Asia. Le “presenze” sul mercato sono però in numero maggiore perché in alcuni casi le “case madri” delle imprese emiliano-romagnole vantano più rappresentanze e diverse location commerciali e produttive in Cina.
Dal 2003 al 2005 si sono insediate in Cina oltre 30 imprese emiliano-romagnole nella sola area di Shanghai.
Non si tratta di delocalizzazioni, ma di veri e propri investimenti, soprattutto nel settore meccanico, finalizzati alla penetrazione nel vastissimo e dinamicissimo mercato cinese.
La Regione Emilia-Romagna ha avviato le proprie azioni di sostegno alle relazioni economiche con la Cina già a partire dal 1987 attraverso una serie di iniziative che vanno dallo scambio di missioni istituzionali e soprattutto economiche, alla firma di accordi di cooperazione economica e scientifico-tecnologica con alcune aree specifiche della Repubblica Popolare Cinese. Particolare rilevanza hanno assunto gli accordi firmati sulla cooperazione scientifica e tecnologica (S&T) con cui la Regione, assieme ad altri enti regionali, università e centri di ricerca presenti sul territorio regionale, ha avviato oppure sta per realizzare progetti di
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intervento e sostegno specifico alle attività cooperazione nei settori hi-tech tra soggetti appartenenti al mondo della ricerca ed imprese emiliano-romagnole interessate alle opportunità di cooperazione S&T con centri di ricerca ed imprese cinesi.
Tavola 11. Accordi di cooperazione della Regione Emilia-Romagna con la Cina DATA DOCUMENTO
Scambi imprenditoriali, collaborazione nel campo della medicina tradizionale cinese, assistenza tecnica nel campo del monitoraggio
dell'inquinamento ambientale
Regione Emilia-Romagna e la Provincia dello Liaoning
2001 Accordo di collaborazione
Incremento delle relazioni economiche, industriali e commerciali attraverso la costituzione del Centro Servizi di Shanghai
Municipalità di Shanghai e la CFIE di Shanghai
2002
Lettera di intenti per lo sviluppo di Relazioni Amichevoli
Economia, commercio, scienze, tecnologia, cultura
Regione Emilia-Romagna e Provincia dello Zhejiang (siglato a Hangzhou, Prov.
dello Zhejiang)
2004 Protocollo di Intenti
Cooperazione scientifica e tecnologica negli ambiti specifici:
2005 Protocollo di Intenti Adesione alla Rete Internazionale per il
Trasferimento Tecnologico di Shanghai SITTNet
Regione Emilia-Romagna e
collaborazione Formazione professionale e scambi culturali Regione Emilia-Romagna e Tongji University (Shnaghai)
4.4.1 I servizi alle imprese per il mercato cinese e le iniziative per la collaborazione economica e culturale
Per le aziende regionali interessate alla Cina un punto di riferimento continua ad essere costituito dal Centro Xintiandi Emilia-Romagna a Shanghai che compie quest’anno 5 anni di attività sul territorio cinese e che ha offerto, dal suo insediamento, assistenza a quasi 1000 imprese regionali attraverso l’organizzazione di incontri B2B, ricerca partner, missioni imprenditoriali e l’erogazione di informazioni di primo accesso al mercato cinese. Il Centro rappresenta una straordinaria iniziativa di concertazione e raccordo che vede coinvolte nella partnership di progetto, oltre alla Regione e il sistema camerale regionale, soprattutto gli enti fieristici della regione (Bologna Fiere, Rimini Fiera e Fiere di Parma) e APT Servizi. Il Centro si è affermato come un vero proprio “incubatore” e poi sede comune delle iniziative di presenza e di insediamento a Shanghai, e ospita oggi la sede di Bologna Fiere (BF China Fairs) anche con Rimini Fiera e Fiere di Parma che hanno dato vita ad una crescente attività fieristica a Shanghai. Attraverso APT Servizi si sono insediati gli uffici di tour operator come Italcamel che organizzano i primi programmi per il turismo cinese.
Il Centro dal 2006 è anche la sede operativa in Cina dell’Associazione Collegio di Cina e del Forum Permanente per la Collaborazione Industriale fra Italia e Cina. L’attenzione del Centro Servizi sarà pertanto ora anche rivolta alle esigenze delle imprese regionali che intendono avvalersi di risorse umane cinese qualificate e da inserire all’interno di iniziative di tirocini formativi e stage presso le proprie sedi operative in Cina.
L’Associazione Collegio di Cina è stata fondata nell’ottobre 2005 con lo scopo di sostenere la presenza di studenti cinesi presso l’università di Bologna e negli altri Atenei della Regione e di promuovere le relazioni culturali, formative e scientifiche fra Italia e Cina. L’obiettivo che la Regione si è posta, promuovendo la costituzione dell’Associazione, è di avviare azioni dirette a rafforzare i rapporti di collaborazione economica, industriale, scientifica e culturale. L’Associazione Collegio di Cina è un’iniziativa nata dalla collaborazione tra
Regione Emilia-Romagna, Università degli Studi di Bologna, Comune, Provincia e Camera di commercio di Bologna, Unioncamere Emilia-Romagna, le principali associazioni economiche e fondazioni del territorio regionale. Tra le iniziative avviate dall’Associazione Collegio di Cina ci sono l’erogazione di 15 borse di studio offerte a studenti cinesi per la frequenza a corsi universitari di primo e secondo livello e l’organizzazione di servizi per la frequenza di stage nelle aziende emiliano-romagnole.
Nell’ambito del Collegio di Cina, la Regione Emilia-Romagna ha promosso la costituzione del Forum Permanente per la Collaborazione Industriale fra Italia e Cina, centro per la cooperazione con la Cina sulla ricerca, formazione, cultura e sviluppo d’impresa. Il Forum vede la partecipazione, assieme alla Regione, dell’Università di Bologna con il Consorzio Alma, delle associazioni imprenditoriali (API Bologna, CNA Bologna, Assindustria Bologna assieme ai relativi enti di formazione: Cofimp, Ecipar e Fondazione Aldini Valeriani). Il programma del Forum prevede la realizzazione di corsi di formazione, l’offerta di un ciclo di seminari tecnici aventi per tema la cornice economico-giuridica cinese, i diritti di proprietà intellettuale, l’outsourcing, e l’analisi della struttura del mercato cinese. A completare il programma del Forum è il servizio orientamento, stage e tirocini offerto agli studenti cinesi per realizzare esperienze sul campo presso le sedi in Italia e in Cina delle imprese regionali.
All’interno delle azioni di sostengo all’internazionalizzazione e a favore degli interventi di filiera sul mercato cinese un ruolo importante è giocato dal sistema fieristico regionale, verso cui la Regione ha indirizzato azioni di supporto e finanziamenti per il rafforzamento delle manifestazioni fieristiche d’eccellenza anche su questo importante mercato. Le fiere dell’Emilia-Romagna guardano alla Cina con una serie di iniziative crescenti che propongono a Shanghai, Hong Kong e Guangzhou manifestazioni delle eccellenze regionali.
Bologna in particolare è attiva con 8 manifestazioni Expo Build China e Ceramics China per il settore dell’edilizia e dei materiali per le costruzioni; Cosmoprof Hong Kong, Guangzhou e Shanghai per il settore merceologici della cosmesi, profumeria, prodotti per capelli e attrezzature per acconciatori, prodotti ed attrezzature per saloni di estetica, prodotti per l’imballaggio e confezionamento, materie prime; Lineapelle Asia Guangzhou per il settore merceologico delle pelli, modelli, accessori e componenti per calzature, pelletteria, abbagliamento e arredamento.
Fiere di Parma è attiva nella promozione sul mercato cinese delle manifestazioni Cibus e Cibus Tec, la prima legata al settore agro-food e la seconda alle tecnologie pertinenti al settore alimentare e nel 2006 ha avuto luogo a Shanghai la prima manifestazione congiunta Cibus/Vinitaly, che verrà replicata nel 2007 e nel 2008.
Fiera di Rimini presenta a Shanghai la fiera Ecomondo Cina, manifestazione del settore ambiente, energia e delle tecnologie del riciclo e della tutela ambientale con una partnership con IFAT China.
4.4.2 Le iniziative per l’internazionalizzazione del sistema regionale dell’innovazione e della ricerca
Gli accordi fin qui siglati dalla Regione con istituzioni cinesi, riassunti nella precedente tabella 11, mostrano la rilevanza attribuita alla promozione di forme stabili di collaborazione fra centri di ricerca, Università e istituzioni coinvolte nel trasferimento tecnologico. Diverse sono le reti che si sono create con partner cinesi, in particolare dell’area di Shanghai. L’adesione al SITTNet da parte della Regione Emilia-Romagna, con la firma del Protocollo di Intenti (PdI) in data 29/04/2005 a Shanghai, è fra i più importanti, Innovazione e Trasferimento Tecnologico a favore di specifici interventi nei settori hi-tech in cui la Regione Emilia-Romagna dimostra una specializzazione in termini di capacità di produzione di conoscenza scientifica nonché dallo sviluppo di un numero crescente di imprese a forte contenuto tecnologico presenti a livello regionale. Il PdI per l’adesione al SITTNet contempla opportunità di cooperazione S&T, la realizzazione di attività congiunte in ambito del Trasferimento Tecnologico e ad iniziative di commercializzazione dei risultati della ricerca nei settori Hi-Tech. Tra le attività SITTNet previste vengono specificatamente elencate: la realizzazione di manifestazioni fieristiche, corsi di formazione, conferenze e seminari, organizzati all’interno della partnership SITTNet sia in Cina che all’estero. Lo stesso PdI prevede la possibilità che attraverso la rete SITTNet possano avere luogo iniziative di promozione e di comunicazione a favore delle imprese, e dei relativi prodotti, che aderiscono alla rete SITTNet6.
E’ attualmente in fase di elaborazione un intervento di promozione e supporto alla collaborazione industriale, scientifico-tecnologica e di trasferimento tecnologico (TT) fra l’Emilia-Romagna e la Cina rivolto alle imprese e ai referenti del sistema regionale della ricerca dell’Emilia-Romagna e della Cina, con particolare riguardo all’area di Shanghai, che vedrà coinvolti operativamente Aster e le controparti cinesi con le quali sono stati firmati gli accordi di collaborazione S&T. Le principali attività delineate sono: azioni di comunicazione in Regione e in Cina sulle opportunità di cooperazione S&T e di TT, predisposizione di profili di offerta e richiesta tecnologica sia da parte emiliano-romagnola sia cinese, matching dei profili nei due territori di riferimento, servizi di supporto nell’attivazione delle relazioni tra le imprese e/o centri di ricerca con i soggetti potenzialmente interessati e all'individuazione di possibili strumenti di supporto.
A partire dal 2006 si sviluppato un’intensa collaborazione con l’Università di Tongji, una delle più prestigiose università cinesi, con sede a Shanghai, che ospita, fra l’altro, il Campus Sino-Italiano nato dagli accordi presi nel 2006 dal Governo italiano e da quello cinese. A Campus partecipa anche l’Università degli di Bologna a riprova della solidità delle relazioni che le principali istituzioni emiliano-romagnole hanno saputo creare nel tempo in questo paese, sancite anche dalla partecipazione della Regione e dell’Università alle celebrazioni per il centenario della fondazione della Tongji University. In collaborazione con questa università, nel corso del 2007, è stato avviato un programma sperimentale per la formazione di laureandi cinesi in merito alle caratteristiche del modello produttivo e organizzativo delle imprese emiliano-romagnole;
grazie alla collaborazione delle imprese regionali insediate nell’area di Shanghai. il corso ha permesso l’attivazione di stage aziendali particolarmente qualificanti ed apprezzati. La finalità di questa sperimentazione è la creazione di strumenti a supporto delle imprese emiliano-romagnole insediate in Cina.
6 SITTNET, Shanghai International Technology Transfer Network, mira al rafforzamento e all’integrazione delle risorse, pubbliche e private, in ambito del trasferimento tecnologico internazionale, delle relazioni scienza-industria, delle collaborazioni S&T e della formazione. Promuove lo scambio di conoscenza e competenze scientifiche e tecniche, sostiene le produzioni hi-tech e promuove le collaborazioni internazionali e regionali nei settori ad alto contenuto tecnologico. Sostiene iniziative di valorizzazione e di commercializzazione di risultati della ricerca in particolare il trasferimento transnazionale di tecnologia industriale.
SITTNet, parte di “Shanghai Research & Development Public Service Platform System”, è coordinata dalla STCSM e i membri promotori sono: il Centro Nazionale per il Trasferimento Tecnologico di Shanghai, la Jiao Tong University, il Centro per l’Innovazione Tecnologica di Shanghai, Shanghai Co-Way International Company Ltd., l’Azienda speciale per il Trasferimento Tecnologico Internazionale di Shanghai, il Centro per il Trasferimento Tecnologico dell’Accademia della Scienza e Tecnologia di Shanghai, il Centro Servizi di Shanghai per le Piccole Imprese.
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