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La partecipazione ai bandi regionali per le imprese in forma aggregata

l’internazionalizzazione del sistema produttivo regionale

4.3 I risultati dell’attività nel periodo 2003-2006

4.3.3 La partecipazione ai bandi regionali per le imprese in forma aggregata

Per colmare il fattore cruciale di debolezza delle imprese regionali, il deficit dimensionale, il secondo Programma triennale per le Attività produttive della Regione ha previsto strumenti che incentivino l'aggregazione delle PMI attorno a progetti di internazionalizzazione di medio e lungo periodo. Questo tipo di intervento prevede l'impiego di diversi strumenti di aggregazione:

– per progetto promozionale di sistema;

– attraverso l’erogazione di servizi paese;

– attraverso bandi per aggregazioni temporanee;

– attraverso bandi per aggregazioni permanenti.

Lo Sportello ha svolto nel corso del periodo un’attività fondamentale di promozione e animazione territoriale relativa alle opportunità finanziarie offerte dalla Regione tramite due bandi per iniziative di internazionalizzazione in forma aggregata, sia in fase di lancio dei bandi sia di follow-up delle iniziative. I due bandi sono inseriti nell’ambito della Misura 5.2. del Programma triennale per le Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna:

1. riformando il bando preesistente per le aggregazioni permanenti in Consorzi Export (Mis. 5.2.C), cioè per le forme stabili di aggregazione, trasformandolo dal 2004 da una forma di contribuzione ex post ad una approvazione ex ante per programmi e progetti;

2. creando un nuovo bando per iniziative promozionali sui mercati prioritari tramite la costituzione di forme aggregate di scopo (Mis. 5.2.D) con un’attività promozionale e di assistenza tecnica volta a massimizzare la partecipazione delle imprese regionali.

La tendenza ad operare con percorsi di internazionalizzazione in forma aggregata, soprattutto per imprese della stessa filiera, è stato possibile grazie al supporto fondamentale delle Associazioni di categoria che hanno facilitato il coinvolgimento e la fidelizzazione di numerose imprese regionali, in particolare appartenenti alle filiere dell'automotive, della meccanica, dell'agroindustria, dell'abitare e costruire e, grazie al supporto degli Enti fieristici regionali, la partecipazione di imprese delle filiere abitare e costruire e salute e benessere.

4 D.Lgs 143/98, Capo II - Crediti agevolati all’esportazione.

Entrambi i bandi si sono rivelati strumenti in grado non solo di aggregare le imprese, ma anche di rispondere alle caratteristiche strutturali del tessuto produttivo regionale. Da un’analisi dei dati riportati di seguito, si evince, infatti, una buona rispondenza tra la rilevanza delle filiere, in termini di partecipazione al PIL regionale e la suddivisione tra i settori dei contributi erogati dalla Regione5.

Le tavole inserite qui di seguito illustrano la partecipazione delle diverse filiere all’erogazione del contributo regionale (Fig. 1). Nel caso del bando 5.2. C si indicano sia la partecipazione delle filiere al valore complessivo dei programmi promozionali presentati, sia la partecipazione al contributo totale calcolato sulle 5 edizioni del bando realizzate fino ad oggi (annualmente dal 2001 al 2006).

Per la specificità del bando, dove l’importo massimo del contributo dipende anche dal numero di imprese oltre che da massimali fissati dalla L. 83/1989, questa distinzione risulta opportuna in quanto il contributo regionale non può mai raggiungere il 50% del valore del programma promozionale.

Nel periodo considerato sono stati erogati 12.583.447 di Euro, a beneficio di 37 Consorzi che riuniscono quasi 1.000 imprese.

Per il bando 5.2.D si comparano i valori complessivi dei progetti presentati, in considerazione del fatto che il contributo è al 50% del valore ammissibile dell’iniziativa. Questo bando ha saputo, nella distribuzione dei contributi, fotografare con ancora maggiore precisione la struttura produttiva regionale. Le due edizioni hanno supportato i progetti di 451 PMI riunite in 46 ATI di scopo, attraverso una concessione di contributi pari a € 5.199.362.

5 Le diversità dei destinatari dei due bandi determinano asimmetrie nella distribuzione dei contributi. In particolare, la natura di alcuni Consorzi Export, che si caratterizzano per riunire imprese attive in diversi ambiti produttivi, rendono difficile una classificazione e un analisi omogenea dell’impatto dello strumento sulle filiere. Si deve però rilevare, che i Consorzi definibili multisettoriali, possono funzionare da agevolatori di iniziative che facilitino la collaborazione tra PMI operanti in ambiti produttivi diversi. In sostanza, nell’elaborazione di strategie promozionali per i propri associati, questa tipologia di Consorzi potrà più facilmente avere una visione di filiera dei mercati internazionali.

L’entità economica dei contributi erogati verso i Consorzi che riuniscono PMI e imprese artigiane della filiera della moda, e la parziale sottorappresentazione della filiera della meccanica, è riconducibile alla natura stessa dei Consorzi. Le imprese del tessile, notoriamente, sono state le prime a dover rilevare l’aggressività dei nuovi competitori internazionali; per prime si sono consorziate alla ricerca di alleanze strategiche e di efficaci strategie promozionali che consentano di recuperare e incrementare le quote di mercato. La meccanica regionale, con l’alto valore aggiunto delle tecnologie che utilizza e produce, è stata più riparata dall’emersione di nuovi produttori e dalla competizione basata sui bassi costi produttivi.

Figura 1. Partecipazione imprenditoriale ai bandi in forma aggregata per filiera produttiva.

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

45%

50%

2004 46% 15% 24% 10% 5% 0% 0%

2005 36% 13% 20% 5% 1% 13% 11%

meccanica abitare moda salute

benessere artigianato

artistico automotive agroindustria

Bando 5.2 Az.D

Incidenza % dei settori sul valore complessivo dei progetti comparazione 2004/2005

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

45%

abitare agroindustria artigianato artistico

automotive meccanica moda multisettoriali salute benessere incidenza % del valore delle iniziative sul valore tot incidenza % del valore dei contributi sul valore tot

Bando 5.2 Az.C

Incidenza % dei settori sul valore complessivo dei progetti sul valore complessivo dei contributi

(periodo 2001-2005)

Anche gli interventi correttivi realizzati nelle edizioni dei bandi sembrano aver ben interpretato le necessità delle PMI regionali. Relativamente al bando 5.2. C l’innovazione principale è stata la valutazione ex ante dei programmi promozionali, introdotta nel 2004 e confermata nell’edizione 2005 (che ha visto l’approvazione dei progetti ed il loro avvio nel 2006), che ha portato i Consorzi ad impegnarsi in una maggiore pianificazione strategica delle attività, dovendo presentare i progetti per una valutazione della Regione e una successiva concessione dei contributi.

Evidente è anche la maggiore attrattiva che ha assunto il bando 5.2. Az. D nella modalità prevista dalla sua seconda edizione. L’aumento delle domande pervenute è spiegabile sia in termini di maggiore familiarità con lo strumento, sia di una richiesta di maggiore flessibilità relativamente alla platea di soggetti che possono presentare la domanda.

Tavola 5. Comparazione bando 5.2.D annualità 2004 e annualità 2005

Il bando per le ATI sembra aver raggiunto un buon punto di equilibrio tra le necessità connesse ai procedimenti pubblici per la concessione di contributi alle imprese e le esigenze di flessibilità legate ai tempi aziendali e agli imprevisti che si incontrano durante la realizzazione di progetti complessi d’internazionalizzazione al fine di soddisfare le richieste delle imprese, focalizzate sulla necessità di ridurre i tempi e le energie necessari per la gestione dei progetti più che per la loro realizzazione.

L'edizione del 2005 dei due bandi, relativa ad iniziative da realizzarsi nel 2006, ha confermato i dati positivi riscontrati nelle edizioni precedenti:

- l’aumento costante di partecipazione delle imprese;

- la concentrazione dei progetti nei paesi prioritari individuati dai bandi (il 76% nel caso del Bando 5.2.

C e l’82% nel caso del bando 5.2 D);

- la possibilità di integrare l’intervento di promozione del tessuto economico realizzato dalla Regione attraverso il co-finanziamento di progetti di sistema con interventi più mirati realizzati direttamente dalle imprese con il supporto del contributo finanziario regionale.

L’evoluzione della partecipazione risulta evidente dalla Figura 2: i consorzi passano dai 27 del 2001 ai 32 odierni, con una rappresentatività di 950 imprese. Le ATI raddoppiano al secondo bando del 2005, raccogliendone oltre 330. In totale dunque oltre 1200 Piccole e Medie Imprese manifatturiere.

Bando 5.2 Az. D DGR N° 1350/2004

Bando 5.2 Az. D DGR N° 2308/2005 N° progetti Presentati 18 32 N° progetti ritirati 4

-Valore progetti presentati

(compresi quelli ritirati) 3.017.369 7.817.247

Valore progetti presentati

(esclusi quelli ritirati) 2.444.344 7.817.247 Valore contributi richiesti

(compresi progetti ritirati) 1.345.630 3.853.732 Valore contributi richiesti

(esclusi progetti ritirati) 1.114.942 3.853.732 stanziamento iniziale 2.950.000 3.004.371 stanziamento definitivo 2.950.000 3.853.732 Aziende beneficiarie 137 314

Figura 2. La partecipazione imprenditoriale ai bandi regionali in forma aggregata, 2003-2005