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Analisi quali-quantitativa delle precipitazioni atmosferiche a Palermo nello scenario attuale della qualità ambientale urbana

e del cambiamento del clima

Marianna Cangemi, Concetta Felli, Paolo Madonia, Loredana Napoli, Ygor Oliveri Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Palermo

Keywords Percorsi formativi; Idrologia; Cambiamenti climatici | Educational path; Hydrology; Climatic change

Introduzione 115

1. Descrizione dell’attività svolta 115

2. Analisi dell’attività svolta e considerazioni generali per future iniziative 116

Introduzione

Tra i mesi di Aprile e Maggio 2019 la Sezione di Palermo dell’INGV ha svolto un progetto di Alternanza Scuola Lavoro in convenzione con il Liceo Classico Statale “Giuseppe Garibaldi” di Palermo.

Il progetto, dal titolo “Analisi quali­quantitativa delle precipitazioni atmosferiche a Palermo nello scenario attuale della qualità ambientale urbana e del cambiamento del clima” ha avuto come destinatari 20 alunni delle quarte classi del liceo, per una durata complessiva di 20 ore, al netto di quelle destinate alla formazione obbligatoria sulla sicurezza ed alla valutazione del progetto. Scopo del progetto è stato quello di fare acquisire agli studenti conoscenze teorico­

pratiche che li mettessero in condizione di valutare le caratteristiche fisico­chimiche degli eventi piovosi che insistono sulla città di Palermo, mettendole in relazione agli scenari di cambiamento del clima.

1. Descrizione dell’attività svolta

L’attività è stata svolta interamente presso il plesso scolastico, ad eccezione del seminario introduttivo, con annessa visita ai laboratori geochimici, effettuato presso la sede della Sezione di Palermo dell’INGV. Tale scelta è dipesa dal fatto che la scuola possedeva un’aula informatica attrezzata con un adeguato numero di PC laptop e LIM, che è stata utilizzata per le elaborazioni dei dati effettuate dagli studenti.

Nel corso del primo incontro effettuato presso il plesso scolastico è stata installata, con il coinvolgimento degli studenti, una stazione meteorologica accoppiata ad un campionatore degli eventi piovosi, per l’acquisizione dei dati che gli studenti avrebbero dovuto analizzare nel corso del progetto (Fig.1).

Sfortunatamente non si sono verificati eventi piovosi significativi nell’arco dei due mesi di durata delle attività, per cui il progetto è stato incentrato totalmente sull’analisi spazio­temporale di dati giornalieri di pioggia, acquisiti nelle stazioni del Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (SIAS) ricadenti nell’area di Palermo, ossia le stazioni di Partinico, Palermo, Monreale e Misilmeri.

Attraverso l’utilizzo di software di larga diffusione, quali Microsoft Excel, Paint e PowerPoint, nonché Google Earth per la geolocalizzazione delle stazioni analizzate, attraverso l’assistenza dei formatori gli studenti hanno acquisito le seguenti competenze e svolto le seguenti attività:

importazione di files di testo in Microsoft Excel;

applicazione di funzioni statistiche per la ricerca di valori minimi, medi e massimi annuali

di una grandezza;

generazione di grafici per la ricostruzione dell’andamento temporale di una grandezza, con

visualizzazione di tendenze lineari e calcolo delle rispettive pendenze (derivata prima della grandezza rispetto al tempo);

creazione di un report conclusivo sotto forma di poster (Fig.2) realizzato in Microsoft

PowePoint, curando sia il contenuto informativo che la struttura grafica dello stesso (infografica).

2. Analisi dell’attività svolta e considerazioni generali per future iniziative

Dal punto di vista della valutazione dell’efficacia didattica dell’attività svolta, bisogna premettere che questa è stata sviluppata in un contesto caratterizzato da elementi di difficoltà di natura sia strutturale che contingente. Le difficoltà strutturali sono legate alla tipologia di scuola, un liceo classico, nel cui percorso formativo il settore delle materie scientifiche occupa una posizione secondaria rispetto al blocco umanistico, con la conseguenza che gli studenti soffrono dell’assenza di un background fisico­matematico sufficiente ad affrontare temi come quelli trattati anche al livello di approfondimento richiesto da un uditorio composto da studenti

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Figura 1 Installazione della stazione meteorologica e del campionatore di pioggia sul tetto dell’edificio che ospita il Liceo Classico “G.Garibaldi” di Palermo.

dell’ultimo ciclo di istruzione secondaria. Inoltre, trattandosi di un liceo classico, il livello di interesse degli studenti per gli argomenti di ambito scientifico risulta fortemente limitato, così come espresso dalle loro risposte al quesito sulle intenzioni in merito al proseguimento degli studi: una schiacciante maggioranza dichiarava di optare per la facoltà di giurisprudenza, seguita da medicina, mentre due soli studenti indicavano economia ed ingegneria. Tale difficoltà strutturale è stata ulteriormente amplificata da una contingenza legata al fatto che la proposta progettuale è stata definita in ritardo rispetto alla programmazione complessiva della scuola in merito alle attività di ASL, con la conseguenza che gli studenti che hanno aderito non erano i più interessati all’argomento, ma quelli che non avendo ancora optato per una scelta si trovavano nelle condizioni di aderire solo a quelle proposte per le quali vi erano ancora posti disponibili.

Per quanto concerne la metodologia di lavoro, gli studenti sono stati divisi in 4 gruppi composti da 5 persone ciascuno e messi a lavorare in parallelo ognuno sui dati provenienti da una delle stazioni considerate, con l’assistenza di due tutor INGV compresenti in aula, ed a produrre in prima persona le elaborazioni richieste. In questa maniera anche le persone con minore attitudine all’impegno si sono trovate comunque costrette a dovere produrre quanto richiesto, consentendo che tutti i destinatari dell’attività svolgessero un ruolo attivo facendo proprie le metodologie di lavoro proposte. Bisogna però osservare che a parte lo studente che aveva dichiarato di essere intenzionato ad iscriversi ad un corso di laurea in economia, e che ha svolto l’attività con estremo interesse e partecipazione, avendo colto che le metodologie statistiche proposte potevano essere applicate tranquillamente anche ad un ambito di tipo econometrico, tutti gli altri partecipanti hanno cooperato solo grazie ad una continua stimolazione in tal senso da parte dei tutors INGV presenti in aula.

Dal punto di vista della semantica scientifica, particolare attenzione è stata posta nel trasmettere i principi di verifica dell’attendibilità delle fonti e della complessità spazio­temporale intrinseca dei sistemi naturali, che per essere correttamente interpretati nelle loro fenomenologie richiedono un accurato lavoro di disambiguazione.

Tali consapevolezze sono state raggiunte ponendo loro la seguente domanda all’inizio del percorso: “Ritenete che nel corso degli ultimi 20 anni a Palermo piova di più o di meno?”

Gli studenti sono stati quindi guidati ad allontanarsi dall’approccio emotivo basato sulla acquisizione superficiale di informazione disponibile online, basandosi piuttosto sulle inferenze derivanti dall’applicazione di metodologie statistiche a dati provenienti da fonti qualificate (verifica dell’attendibilità delle fonti).

Il concetto della complessità dei sistemi naturali è stato rimarcato dalla verifica che la piovosità ha mostrato nel corso del periodo in studio (ambito temporale) una variabilità dipendente dalla posizione delle stazioni (ambito spaziale), in quanto due di queste presentavano incrementi, una era stabile, una era invece caratterizzata da decrementi. Da qui la necessità di calcolare un valore medio valido per l’area, che consentisse di esprimere una valutazione complessiva (continuum spazio­temporale), e che nel caso specifico è risultato positivo, con un aumento della quantità di pioggia pari a 2.81 mm/anno.

L’ottenimento dei risultati sopra descritti ha consentito agli studenti coinvolti di maturare una consapevolezza scientifica, basata su osservazioni quantitative interpretate statisticamente, del fenomeno studiato, superando così l’approccio “emozionale” con il quale si erano accostati inizialmente alla problematica.

La valutazione conclusiva dell’esperienza effettuata può così sintetizzarsi:

La proposizione di progetti ex ASL, oggi PCTO, a tema scientifico in un liceo classico

rappresenta una sfida impegnativa, in quanto si tratta di temi sui quali non si focalizza l’attenzione primaria degli studenti, i quali presentano inevitabili lacune nelle conoscenze di base necessarie per affrontare questi temi, e che invece non si riscontrano nei licei scientifici o negli istituti industriali.

Per i motivi di cui sopra risulta fondamentale la proposizione tempestiva di questi progetti

nell’ambito della programmazione di istituto, in modo da potere accogliere i partecipanti più interessati e motivati. A tal fine andrebbero evitati gruppi composti da studenti provenienti da una classe unica, in quanto è statisticamente probabile che vi sia un alto numero di soggetti poco interessati, ma si dovrebbero invece cercare composizioni multi­

classe, composte da soggetti che scelgono il progetto come individui singoli, piuttosto che subirlo in quanto componenti di una classe.

Nello svolgimento delle attività vanno il più possibile limitati i tempi destinati alla trattazione

di argomenti teorici, ma bisogna piuttosto agire con un procedimento inverso, ossia quello di ricavare i concetti generali dalla pratica sui dati. Tale approccio è reso necessario dalla scarsa attitudine delle nuove generazioni a tenere alta la concentrazione per tempi lunghi, e derivante dalle interazioni con il mondo della comunicazione telematica, che prevede contatti rapidi e veloci trasferimenti dell’attenzione su altri temi. Per rendere possibile questa metodologia didattica è necessario suddividere gli studenti in piccoli gruppi di lavoro composti da 4­5 soggetti, implicando con ciò la compresenza di almeno 2 operatori didattici per un gruppo di 20 studenti.

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Figura 2 Poster realizzato dagli studenti come elaborato finale del progetto di Alternanza Scuola Lavoro.

Il rischio sismico, le scienze polari e gli strumenti per la