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Durante ogni anno sono stati prodotti una serie di documenti del progetto di Alternanza Scuola­

Lavoro:

Progetto formativo: è il documento prodotto dai tutor dell’INGV relativo alle attività da 1.

svolgere contenenti gli obiettivi formativi del laboratorio, con i prerequisiti richiesti dagli studenti e la totale durata del laboratorio. Tale documento è rivolto al tutor scolastico.

Convenzione tra la Scuola e INGV: è il documento redatto tra il Dirigente Scolastico delle 2.

rispettive scuole e il Presidente dell’INGV.

Scheda valutativa degli studenti: è la scheda realizzata dal tutor scolastico e il coordinatore 3.

dell’ASL dell’INGV redatta per valutare gli studenti e presentata al Collegio di Classe. Il giudizio espresso dai tutor influisce sul giudizio finale degli studenti. La scala del giudizio, da 4 (scarso) a 10 (ottimo), è espressa seguendo degli indicatori che riguardavano:

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Tabella 3 Attività svolta nell’ambito del Laboratorio “Giocare con le Scienze della Terra, in formato 2.0”

per A.S. 2016­2017.

completezza e correttezza, rispetto dei tempi, uso degli strumenti e delle tecnologie, ricerca e gestione delle informazioni, comportamento e relazione con gli altri, uso del linguaggio settoriale­tecnico e curiosità.

Registro dell’Alternanza Scuola ­ Lavoro: è il documento redatto dai tutor contenente tutte 4.

le attività svolte dagli studenti in ogni incontro.

Tabella 4 Attività svolta nell’ambito del Laboratorio “Rischi Geologici” per A.S. 2017­2018.

Figura 1 Pagina rappresentativa del questionario delle competenze.

4. Considerazioni

I diversi progetti di ASL proposti nei tre anni, hanno avuto il duplice scopo di sensibilizzare i ragazzi ai rischi geologici nel territorio di residenza e di far avvicinare gli studenti al mondo della ricerca scientifica. Le modalità proposte, l'interdisciplinarietà delle materie affrontate sono state ampiamente apprezzate dagli studenti. Questa modalità formativa ha aumentato il coinvolgimento degli studenti e l’apprendimento degli argomenti scientifici che, proposti nelle aule scolastiche e sui libri di testo, possono risultare troppo nozionistici.

I questionari di gradimento hanno messo in evidenza che c’è stato un ampio consenso tra gli studenti nella modalità di svolgimento dei laboratori [Amici and D’Addezio, 2018; D’Addezio, 2021 in questo volume].

Ideare dei laboratori che abbiano una utilità per studenti e tutor non è impresa semplice. La progettazione di un gioco e dei suoi contenuti stimola la creatività e lo spirito collaborativo dei ragazzi ed è riutilizzabile per diffondere la cultura scientifica. Gioco e creatività possono fornire un livello sufficiente di competenze di base, ad esempio alfabetiche, matematiche, scientifiche e tecnologiche, che permetta ai giovani di accedere al mercato del lavoro. Infatti, ampie fasce (tra il 20 % e il 25 %) sia di giovani iscritti al primo ciclo dell’istruzione scolastico, come evidenziato dai risultati di PISA (2015), sia di adulti in età lavorativa, come evidenziato dai risultati del programma PIAAC (2012), non possiedono tali competenze di base. Numerosi paesi dell’Unione Europea registrano ancora percentuali elevate di quindicenni con competenze di base insufficienti in particolare per la matematica, la fisica e le scienze.

L’interesse e l’alto consenso per la qualità dell’offerta formativa proposta, potrebbero rappresentare il vero collegamento tra la scuola, il mondo del lavoro e la società civile. La contestualizzazione di un percorso sui rischi geologici del territorio dove i ragazzi risiedono ha stimolato i ragazzi a studiare anche al di fuori dell’orario previsto dall’ASL. Conoscere il territorio significa valorizzarlo e comprendere i rischi a cui potrebbe essere esposto. I laboratori rivolti a studenti tra i 15 e 18 anni di età hanno fornito sufficienti competenze delle geoscienze del territorio.

Quasi tutti i ragazzi coinvolti nei laboratori hanno raggiunto gli obiettivi previsti nel progetto dimostrando ottime capacità di relazione con l’ambiente di lavoro, assumendo impegni e portandoli a termine nei tempi e modi concordati.

Le strategie utilizzate per superare le criticità incontrate nei laboratori sono state:

Stimolare l’attività creativa dei ragazzi facendoli sentire ricercatori e suddividendo i 1.

compiti in base alle loro attitudini personali. I ragazzi sono poco abituati a lavorare autonomamente ed hanno bisogno di continue sollecitazioni.

Trovare un’attività lavorativa interessante ed accattivante per la loro età: la richiesta di 2.

preparazione di un gioco è risultata vincente. Solo una piccola parte dei ragazzi ha mostrato poca motivazione nel partecipare alle attività proposte.

Limitare l’utilizzo di portatili o di dispositivi elettronici nella realizzazione delle attività 3.

per rendere l’attività più manuale e allo stesso tempo creativa e collaborativa.

Maturare i tre anni continuativi previsti dai decreti ministeriali per lo stesso laboratorio.

4.

In nessun caso è stato possibile maturale questo ciclo. La mancanza di tempo non ha permesso ai ragazzi di sperimentare la fase di test dei giochi realizzati né tanto meno di analizzare i risultati ottenuti o di pubblicare un articolo come veri ricercatori.

Svolgere i laboratori di ASL comprimendo i tempi. Incontri programmati e concordati 5.

durante le pause scolastiche risulterebbero più efficienti.

Compilare i questionari cartacei ricordava troppo la dimensione scolastica. Per ottenere 6.

lo stesso risultato sono stati realizzati nel maggio 2018 questionari da compilazione su dispositivi elettronici.

L’impegno in tempo dei ricercatori non viene preso in considerazione dai decreti

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ministeriali. Bisogna considerare che un ricercatore aggiunge questo impegno al normale lavoro quotidiano. Tuttavia i risultati sono stati soddisfacenti.

5. Conclusioni

Prima di intraprendere questa esperienza lavorativa insieme ai ricercatori dell’INGV molti dei ragazzi non erano consapevoli dei reali rischi geologici che in passato hanno interessato e che in futuro potrebbero interessare il territorio in cui vivono.

Le tematiche di ricerca INGV avrebbero potuto “spaventarli”. L’empatia stabilitasi tra tutor e studenti li ha accompagnati nella comprensione delle geoscienze.

L’esperienza è stata costruttiva, le uscite didattiche molto apprezzate e la “sperimentazione” di un lavoro diverso dall’impegno scolastico sono confluiti nella realizzazione di un prodotto finale ben al di sopra delle aspettative.

La preparazione del mini convegno a chiusura dell’esperienza ha responsabilizzato i ragazzi che si sono misurati nell’esposizione in pubblico dei loro lavoro.

I ragazzi hanno mostrato di recepire le tematiche proposte e apprezzare l’esposizione dei nuovi temi con modalità diverse dalla didattica scolastica. La loro indole creativa è emersa nella progettazione di giochi scientifici ed ha innescato una competizione costruttiva volta a migliorare la realizzazione del lavoro finale.

Anche i tutor entusiasti dell’interesse e delle curiosità che le geoscienze hanno suscitato nei ragazzi, hanno sentito di poter approfondire materie come chimica, fisica e matematica per spiegare i processi alla base delle osservazioni naturali.

Ringraziamenti

Si ringraziano:

Chiara Palumbo, progetto di Alternanza Scuola­Lavoro nel A.S.2015­2016.

Gli studenti del Liceo Ginnasio Statale Ugo Foscolo di Albano Laziale (Roma), progetto di Alternanza Scuola­Lavoro A.S.2016­2017: Aurora Cicero, Alessia Coveccia, Chiara De Bernardini, Tiziano Giacomelli, Martina Neri, Giulia Scalzo, Carlotta Sanviti, Alessia Zinnanti; la Tutor prof.ssa Emerenziana Scotto di Tella e il Dirigente Scolastico Prof. Lucio Mariani.

Gli studenti del Liceo Scientifico “Primo Levi”, progetto di Alternanza Scuola­Lavoro A.S.2017­

2018: Arianna Lubrano, Camilla Camera, Claudia Berardi, Francesco Carnovale, Camilla Olshov;

la Tutor Prof.ssa Alvisia Marcantonio e il Dirigente Scolastico Prof. Stefano Sancandi.

Si ringraziano Lili Cafarella, Giuliana D’Addezio, Andrea Gasparini, Tiziana Lanza, Manuela Nazzari e Valeria Misiti per la collaborazione.

Daniela Riposati e Francesca Di Laura dell’Ufficio Grafica e Immagine dell’INGV per i preziosi consigli.

Dr. Giovanni Romeo responsabile del Laboratorio nuove tecnologie e strumenti (LNTS) per la realizzazione dei tesori con la stampante 3D.

Si ringraziano l’anonimo revisore e gli Editor.

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