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Analisi della Smart Strategy di Milano

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 89-95)

PARTE II: LA CITTÀ INTELLIGENTE NELL’AREA MEDITERRANEA

5. L’esperienza di Milano Smart City

5.1. Analisi della Smart Strategy di Milano

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rappresentanti della società civile, cittadini e centri di ricerca). L’evento ha permesso di avviare un processo di consultazione partecipativo con tutti gli attori della città e che ha portato alla creazione di diversi gruppi di lavoro tematici che corrispondono ai sei pilastri della Smart City (economy, living, people..) con un gruppo di lavoro dedicato all’Expo Milano 2015. Parallelamente al processo di consultazione è stato avviato un altro processo, e cioè quello di revisione dei documenti di programmazione già adottati per includere le linee direttive smart già enunciate in quelle della Smart Strategy. Tra i documenti di programmazione revisionato vi sono i Piani di Governo del Territorio, Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (Materiali didattici «Smart City», 2014).26

L’ultima fase che ha portato allo sviluppo di una Strategia Smart riguarda la mappatura dei progetti che vanno già nella direzione Smart City e che sono antecedenti l’iniziativa Milano Smart City. Il fatto di possedere un’infrastruttura tecnologica diventa elemento chiave per avviare un processo smart come nel caso di Barcellona Smart City che con i suoi 500 km di fibra ottica è riuscita ad attirare i maggiori players tecnologici a livello internazionale. Milano eredita da un precedente progetto chiamato Milano Digitale un sistema infrastrutturale tecnologico importante e che conta 350 km di fibra ottica e una rete wifi che copre quasi tutto il territorio comunale.

Nel 2014 il comune di Milano pubblica il primo documento strategico per la Milano Smart City: Le linee guida Milano Smart City(Linee Guida Milano Smart City, maggio 2014). Il documento si basa su sette pilastri:

1. Città globale, laboratorio nazionale ed europeo.

Descrizione: Milano essendo uno snodo commerciale ma anche culturale tra il sud ed il nord del mondo può trasferire e acquisire competenze in tema Smart City.

Azione: fare parte dei maggior network internazionali dove condividere esperienze e pratiche.

26 Si veda: https://www.cliclavoro.gov.it/Progetti/Green_Jobs/Documents/Smart_City/Milano

87 2. Laboratorio della mobilità urbana sostenibile.

Descrizione: Gestione della mobilità urbana attraverso una serie di azioni per una mobilità più sostenibile.

Azione: pedonalizzazione, Infomobilità e traffic calming.

3. Laboratorio delle politiche ambientali.

Descrizione: Migliorare la qualità dell’ambiente riducendo le emissioni attraverso azioni di efficientamento energetico degli edifici, gestione dei rifiuti etc..

Azione: Smart Building, illuminazione pubblica intelligente e gestione efficiente dei rifiuti.

4. Laboratorio d’inclusione sociale e diversity.

Descrizione: Favorire il coinvolgimento diretto e la partecipazione di tutti gli strati sociali della città indistintamente del loro sesso, etnia o orientamento religioso.

Azione: promuovere il multiculturalismo, inserimento sociale delle fasce più deboli e applicazione di nuove tipologie di assistenza grazie all’utilizzo delle tecnologie.

5. Laboratorio del benessere della città.

Descrizione: Promuovere il benessere dei cittadini, fruitori consapevoli e smart in grado di partecipare all’evoluzione della città.

Azione: riprogettazione degli spazi urbani.

6. Laboratorio di semplificazione della PA.

Descrizione: Semplificazione della burocrazia e accesso a dati informazioni della PA.

Azione: sviluppo di sistemi open data e Big Data.

7. Laboratorio della generazione d’impresa.

Descrizione: Favorire le partnership pubblico privato al fine di rendere fluido il processo di creazione e sviluppo di nuove realtà d’impresa innovative.

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Azione: processi deburocratizzazione e semplificazione elle pratiche di creazione e gestione delle PME e startup.

Figura 20: Linee Guida Milano Smart City – fonte: www.milanosmartcity.org

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La strategia smart adottata dalla città di Milano sarà analizzata secondo il sistema delle dicotomie messo appunto da Bolici (Bolici et al.,2018). Tale sistema permette di individuare quelle che sono le caratteristiche di una Smart Startegy. Il sistema delle dicotomie fa rifermento a quattro dicotomie principali:

1. approccio o visione (che può essere olistico, tecno centrico oppure misto);

2. struttura collaborativa (che può essere a doppia o quadrupla elica);

3 Tipologia di sviluppo (top-down o bottom-up);

4. logica d’intervento (monodimensionale o integrata).

1. Approccio

L’approccio riguarda la tipologia di fattori da tenere in considerazione per lo sviluppo di una Smart strategy. Esistono due approcci dominanti, il primo riguarda l’approccio tecno-centrico o aziendale, in cui si tende a considerare il fattore tecnologico come fattore determinante per la buona riuscita di una Smart City. L’approccio tecno-centrico è supportato dalle grandi multinazionali Tech come CISCO e IBM. L’approccio olistico. privilegia fattori come quello umano, culturale e sociale alla tecnologia, quest’ultima viene considerata come strumento per raggiungere obiettivi come la sostenibilità, l’inclusione e l’innovazione sociale. La Milano Smart Strategy ha optato per un approccio olistico in cui la componente tecnologica è secondaria rispetto ad altri fattori come l’inclusione sociale. Nelle linee guida pubblicate nel 2014 si trova la seguente definizione di visone dell’approccio: ―la visione sottesa a questo documento è dunque quella per cui una città smart non coltiva solo componente tecnologica ma deve coniugare sviluppo economico e inclusione sociale, innovazione e formazione, ricerca e partecipazione, dotandosi di tutti gli strumenti necessari al fine di garantire un quadro strategico, il coordinamento interno e la sinergia tra gli attori diversi‖ (Linee guida Milano Smart City, 2014, p.1).

2. Struttura collaborativa

Il comune di Milano ha optato per un Modello di governance partecipativo e che coinvolga tutti gli attori della città. Il partenariato pubblico e pubblico-privato diventa il fulcro della strategia in quanto permette all’amministrazione e ai

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soggetti privati coinvolti di condividere obiettivi e modalità di sviluppo. Gli attori coinvolti rappresentano tutte le anime della città e appartengono a diversi settori, dalle Università alla società civile. Il ruolo principale dell’amministrazione pubblica non è quello di leadership ma piuttosto di accompagnamento che mira a costruire un ambiente favorevole per permettere a tutti glia attori coinvolti di lavorare insieme condividendo stesso percorso e stessi obiettivi. (Linee Guida Milano Smart City, 2014).

3. Tipologia di Sviluppo

La tipologia di sviluppo riguarda la direzione dello sviluppo di una strategia o di un progetto e che può essere down o bottom-up. Secondo la dicotomia top-down è l’amministrazione pubblica a prendere le redini del processo avviando una serie di iniziative senza un coinvolgimento di altri attori giocando il ruolo di leadership. La dicotomia bottom-up privilegia un processo consultivo in cui altri attori della società sono coinvolti nel processo. Nel caso di Milano, il comune ha organizzato un evento di public hearning , momento di ascolto e di condivisione che punta a coinvolgere ed ascoltare tutti gli stakeholders (Università, imprese, rappresentanti della società civile, cittadini e centri di ricerca) invitati per parlare della possibilità di avviare un progetto ambiziosi di Smart City. L’evento ha permesso di avviare un processo di consultazione partecipativo con tutti gli attori della città e che ha portato alla creazione di diversi gruppi di lavoro tematici che corrispondono ai sei pilastri della Smart City (economy, living, people).

4. Logica d’intervento

La logica d’intervento riguarda lo spettro d’azione definito nella strategia.

Quest’ultima può essere monodimensionale o intergrata. La logica monodimensionale riguarda una dimensione della città mentre a logica d’intervento integrata prende in considerazione due o più dimensioni della città come nel caso di Barcellona Smart City, dove la giunta comunale ha messo in piedi un insieme di progetti che toccano trasversalmente diverse aree d’azione e che vanno dalla mobilità all’illuminazione pubblica. Milano come Barcellona, ha optato per una logica d’intervento integrata mettendo in piedi iniziative che

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riguardano diverse dimensioni del suo territorio urbano. I progetti previsti dalla Smart Strategy toccano trasversalmente tematiche che riguardano energia, ambiente, mobilità, semplificazione e dimensione sociale (Galliano, 2014).

Nel 2014, anno della pubblicazione delle Linee Guida Milano Smart City, il comune di Milano partecipa al bando ―Smart Cities & Communities‖ indetti dal Miur e dalla Regione nel quadro del progetto H2020 ottenendo finanziamenti per circa 90 milioni di euro al fine sviluppare 14 progetti smart. Tra i progetti avviati e poi integrati nella Smart stratetgy troviamo progetti che riguardano, la mobilità (Area C), l’efficientamento energetico degli edifici, l’open wifie l’open Data.

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 89-95)