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Casablanca: la Smart City frugale

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 128-133)

PARTE III: CASABLANCA SMART CITY

10. Il caso di Casablanca Smart City

10.2. Casablanca: la Smart City frugale

L’approccio proposto dal cluster E-madina per lo sviluppo della strategia Casablanca Smart City, si basava essenzialmente sulla creazione di un modello urbano intelligente ma allo stesso tempo frugale e low cost, prendendo come riferimento esperienze internazionali come quello di Barcellona Smart City cercando di evitare gli errori commessi da quest’ultime. La scelta di un approccio frugale deriva dal fatto che uno dei fattori determinanti per la buona riuscita di una strategiasmart è collegato alle risorse finanziare di cui un paese dispone. Il Marocco essendo un paese in via di sviluppo, dispone di limitate risorse

50Si veda: www.Oxfordbusinessgroup.com.

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finanziarie quindi l’approccio frugale diventa una scelta obbligata. Secondo la Prof.ssa Hayar l’approccio frugale è consigliabile perché tiene conto delle limitate risorse di cui dispongono paesi emergenti come il Marocco, l’importante è far coincidere queste risorse limitate con i benefici delle soluzioni tecnologiche offerte dal modello smart (Hayar et al. 2015).

Nonostante venga più volte ribadita la centralità dell’approccio frugale come visione strategica e come base per la Smart Strategy, a Casablanca vengono realizzati progetti infrastrutturali che hanno avuto un impatto importante sulla capitale economica del Regno ma che hanno richiesto investimenti importanti quindi non allineati con la logica frugale espressa sui documenti pubblicati dal cluster. Alcuni di questi progetti sono antecedenti l’iniziativa Smart City. Uno dei progetti più importanti riguarda la realizzazione di Casatram, un sistema tramway ad alimentazione elettrica che attraversa tutti i principali quartieri della città. Il progetto ebbe inizio nel 2009 (4 anni prima del lancio dell’iniziativa Smart City) e prevedeva la realizzazione della prima linea tramway di 31 km con un investimento pari a 380 milioni di euro finanziati in parte dal fondo statale francese. Il progetto ottenne nel 2012 il prestigioso premio Global Light Rail Awards 2012ottenendo il primo posto davanti a Francia e Spagna. La sua estensione ebbe luogo nel 2017 con la realizzazione della linea due e che ha richiesto un altro investimenti di 60 di milioni di euro finanziati dalla Banca Europea per gli Investimenti. L’obiettivo della Regione è quello di creare una linea 3 e 4 per coprire entro il 2030 il 40% della mobilità urbana. Il secondo progetto smart più importante riguarda la creazione di una zona offshore nella prossimità della città e che aveva come fine l’attrazione d’investimenti esteri da parte di multinazionali tecnologiche. Il progetto si chiama Casanearshore e si estende su un’area di 53 ettari e che ha richiesto un finanziamento di 300 milioni di euro. Tutti questi progetti hanno richiesto budget che superano di gran lunga le risorse di cui dispone il Regno e in particolare la città di Casablanca e ciò ha costretto le amministrazioni locali a chiedere finanziamenti da enti nazionali ed

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internazionali. Nel 2015 il debito di Casablanca ammontava a circa 30 milioni di euro causati in parte dal finanziamento dell’ambizioso progetto Casatram.51

Un altro fattore chiave ma anche elemento critico per realizzare una Smart City classica riguarda la realizzazione di una rete TIC moderna, un’infrastruttura importante ma che necessita di know-how e di risorse finanziarie considerevoli. Il Marocco attualmente possiede circa 6000 km di fibra ottica e che ha richiesto un investimento di 120 milioni euro. La rete di TIC di cui dispone il Regno è insufficiente per sostenere una Smart City moderna, basti pensare che in l’Italia la rete di fibra ottica è sei volte più grande di quella del Marocco.Nonostante le difficoltà finanziarie, il Marocco ambisce a realizzare 1000 km di fibra ottica all’anno. Tutte le iniziative smart promosse dalla regione sono in netto contrasto con il principio di frugalità proposto dai membri del cluster.

Nel 2016 Parallelamente alla realizzazione di Casanearshore e Casatram, GreenTic (partner scientifico di E-medina) decise di promuovere delle iniziative in cui adottare e sperimentare i criteri dell’approccio frugale. I principi identificati dal gruppo di lavoro GreenTic per la Social Frugal Smart City sono i seguenti:

• E-governance partecipativa ed equa,

• Innovazione sociale,

• coinvolgimento dei cittadini nello sviluppo della loro città,

• minimizzazione dei costi di implementazione dei servizi,

• Lo sviluppo di approcci sostenibili per lo sfruttamento delle risorse naturali,

• Economia basata sui dati aperti,

• La trasformazione della città in un laboratorio (Living lab).

(Hayar et al., 2015).

51Si veda: www.leconomiste.com

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I sette principi della Social Frugal Smart City rappresentano sette silos verticali connessi tra loro da una struttura orizzontale che fa riferimento a un’infrastruttura TIC esistente e cioè quella composta dalla rete di dispositivi mobili, connessi e Ubiquitari. Aawatif Hayarvice, presidente del Cluster E-medina e presidente del centro di ricerca Greentic, sostiene che il modello di Smart City frugale “s‘appuie sur des outils TIC mobiquitaires (mobiles et omniprésents) pour offrir des services utiles pour les citoyens et collecter des données qui seront ensuite traitées et analysées pour offrir d‘autres services plus appropriés dans le but d‘une prospérité sociale globale durable et équitable‖(Hayar et al. 2015, p.15).

I ricercatori del centro Greentic oltre a proporre un’infrastruttura TIC low cost come quella della rete di smartphone facendo leva sul fatto che secondo alcuni dati divulgati dall’ANRT il 75% dei marocchini possiede uno smartphone.52 Non potendo contare sull’appoggio di multinazionali tecnologiche come IBM e CISCO come accaduto in altre esperienze analoghe come, ad esempio, nella città di Barcellona e Milano, Greentic propone di affidarsi a startup locali fondate da giovani talenti marocchini. Le applicazioni e i servizi innovativi proposti da queste startup venivano presentate durante l’vento annuale chiamato Smart City Expo Casablanca(SCEC), organizzato da Casablanca Event et Animation, società di diritto privato con capitale pubblico creata nel 2014 al fine di promuovere a livello nazionale e internazionale il brand Casablanca Smart City. Durante l’evento SCEC viene organizzata ogni anno un Hackathon in cui vengono coinvolti studenti, ricercatori al fine di sviluppare idee innovative che poi vengono premiate e realizzate grazie al supporto di aziende partners di Casablanca Smart City.

Il primo progetto pilota promosso dal centro di ricerca Greentic su cui applicare i principi Social Frugal Smart City è il villaggio intelligente o E-douar.

L’iniziativa E-douar prevedeva la realizzazione di due case pilota intelligenti sociali e sostenibili sul sito del villaggio di Al Khoudoud. Gli edifici costruiti in terra e secondo tecniche locali, vennero dotati di soluzioni tecnologiche per

52Si veda: https://www.medias24.com/plus-de-75-des-marocains-possedent-un-smartphone-3539.html

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ottimizzare la gestione delle energie rinnovabili e migliorare il comfort quotidiano e l'inclusione sociale (Khedoui, 2015).

Figura 32: Casanearshore park smart village – fonte:https://www.e-madina.org/

Figura 33: Casa Tramway – fonte: https://technirail.transurb.com/

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Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 128-133)