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L’esperienza italiana: Smart City Index e Icity Rate

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 53-59)

PARTE I: LA CITTÀ INTELLIGENTE E LA SUA MISURA

2. Classificare le Smart City

2.4. L’esperienza italiana: Smart City Index e Icity Rate

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2.4. L’esperienza italiana: Smart City Index e Icity

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intelligenti, sostenibili e competitive sia a livello nazionale e internazionale. Tra gli strumenti del Icity Lab troviamo un rapporto annuale che si chiama Icity Rank e che ha come obiettivo la misura dell’intelligenza delle città secondo una serie di indici e di indicatori. L’elaborato Icity Rank prende come riferimento teorico i sistemi di benchmarking internazionali come il Ranking of European Medium-sized Cities, misurando ―la capacità di adattamento (intelligenza) nel percorso verso città più dinamiche, più funzionali, più ecologiche, più vivibili, più gestibili, più innovative e più capaci di promuovere uno sviluppo sostenibile reagendo ai cambiamenti in atto attraverso l‘utilizzo delle nuove tecnologie‖(Icity Rank 2019).9 L’ultimo rapporto del 2019 di FPA scompone una città in sei indici (solidità economica, mobilità sostenibile, tutela ambientale, qualità sociale e capacità di governo) definiti ed elaborati da circa 100 indicatori che utilizzano più di 200 variabili. I dati che implementano gli indicatori e che forniscono una panoramica generale dell’indice a cui sono riferiti, provengono per lo più da centri istituzionali statali come L’Istat, Inail, Anci, Banca d’Italia, e ciò aumenta l’affidabilità dei risultati finali.

Gli indicatori sono classificati per codice, una breve descrizione, fonte (comunale, provinciale o statale, livello territoriale e infine anno di riferimento (la maggior parte degli indicatori sono aggiornati all’anno 2018 e 2019). Ogni indice è valutato prendendo in considerazione indici e variabili e che sfociano in una classifica finale che si avvale di un punteggio che va 0 a 1000 punti. La classifica per indici con l’obiettivo d’indicare quelli che sono i punti forti di una città secondo diversi aspetti. Se si prende esempio l’indice che riguarda la solidità economica, troviamo in vetta alla classifica la città di Milano valutata secondo indicatori come reddito irpef annuo, numero imprese, numero startup, occupazione, disponibilità di credito. Mentre se si prende in considerazione l’indice di tutela ambientale, troviamo in prima posizione la città di Trento con 696 punti percentuali, valutati secondo i seguenti indicatori come il consumo del suolo, incidenza verde, gestione, verde, emissione PM10.

9Si veda: https://www.forumpa.it/

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La media dei punteggi di tutti gli indici dà vita a una classifica complessiva che vede in cima la città di Milano che ha punteggi sopra la media in tutti gli indici mentre in fondo alla classifica troviamo città del sud Italia come Crotone e Agrigento.

Il rapporto Smart City Index invece è stato sviluppato dalla società EY, legata a servizi nell’ambito del business e delle tecnologie digitali. La società in questione ha sviluppato il protocollo di ranking Smart City Index che mira a valutare l’intelligenza delle città italiane suddivise per città metropolitane, città di medie dimensioni e quelle di piccole dimensioni. Lo Smart City Index è stato pensato come strumento per la città per aiutarla a migliorare quelle che sono le sue capacità di sviluppo in ambito Smart. Per il ranking Smart City index una città intelligente si articola secondo quattro starti fondamentali: Infrastrutture di base, sensoristica, service delivery platform e applicazioni verticali.

INFRASTRUTTURA: Reti e dotazioni tecnologiche abilitanti (reti TLC, trasporti, energia, territorio e ambiente) per la costruzione di una città intelligente

SENSORISTICA: IoT per raccogliere i Big Data dagli oggetti connessi della città che raccolgono i dati sull’infrastruttura, sull’ambiente, sui comportamenti degli utenti

SERVICE DELIVERY PLATFORM: Una piattaforma di delivery dei servizi in grado di elaborare e valorizzare i Big Data del territorio generati dagli altri strati al fine di migliorare i servizi esistenti e crearne dei nuovi

APPLICAZIONI E SERVIZI: È lo strato delle applicazioni di servizi, forniti tramite applicativi mobile e web, che rappresenta il punto di contatto con gli utenti finali

(Smart City Index 2018).

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Nel rapporto si parla di città intelligenti come delle polis 4.0, luoghi in grado di fornire servizi innovativi ed efficienti e dove vi è un’alta qualità della vita, ma che presentano un grande limite e cioè quello di una partecipazione passiva dei cittadini (Smart City Index 2018)

Per lo Smart City Index una città intelligente non può prescindere dalla sua componente umana, cuore di una strategia smart e che crea valore attraverso la partecipazione dei cittadini. Gli Smartcitizen sono in grado di acquisire informazioni in tempo reale per mettere in atto azioni intelligenti che vanno nella direzione del bene pubblico e quindi della città nel suo insieme. Per questo motivo il sistema di ranking ha deciso di introdurre 3 ambiti aggiuntivi ai 4 starti esistenti, tra cui l’ambito Smart Citizen, Vision e strategia e Smart Economy.

SMART CITIZENS: L’impatto dei servizi smart sul comportamento dei cittadini

VISION E STRATEGIA: La redazione di piani strategici e politiche istituzionali in ambito Smart City

SMART ECONOMY: La capacità della città di sviluppare un ecosistema di innovazione locale basata sul digitale

(Smart City Index 2018).

Tutti gli starti della città Smart vengono descritti da oltre 480 indicatori totali e che danno vita a una classifica finale dove viene indicata la città più intelligente e quella meno intelligente. La classifica finale dello Smart City Index è rappresentabile su un grafico a diamante. Ad ogni città viene assegnato un punteggio che misura il livello di Smartness con un punteggio che va da 0 a 100.

L’ultimo rapporto si riferisce all’anno 2018 ed ha analizzato e valutato circa 117 città capoluogo e in cui spicca Milano come città più intelligente seguita da Torino e Bologna. L’analisi dei due protocolli italiani fornisce una panoramica generale della situazione attuale per quanto riguarda le iniziative delle città italiane che hanno scommesso su un nuovo modello di sviluppo urbano, la Smart City. I risultati hanno scelto metodologie di valutazione differente come anche gli ambiti e gli indicatori e ciò comporta una differente classifica finale e quindi

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difficilmente confrontabili. Secondo Giuliano Dall’Ò i due Ranking italiani per misurare la Smartness delle città, Icity Rate e Smart City Index, toccano gran parte delle tematiche, tuttavia un confronto tra i due metodi è impossibile dal momento che le aree di valutazione sono differenti ma che anche gli stessi indicatori all’interno delle stesse aree sono diversi. Considerando una classifica globale osserviamo come le città si collochino in modo differente in funzione della metodologia adottata (Dall’Ò, 2014).

Figura 17: Smart City Index 2018 (Classifica) – fonte: https://www.ey.com/

Figura 16: Smart City Index 2018 (Classifica) – fonte: https://www.ey.com/

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Figura 14: Icity Rate – fonte: https://www.forumpa.it/

Figura 15: Icity Rate - fonte: https://www.forumpa.it/

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PARTE II:LA CITTÀ INTELLIGENTE

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 53-59)