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1. INTRODUZIONE

3.3 Inquadramento meteorologico dei casi studio

3.3.1 Anno 2007 – Evento del 23 luglio

Il mese di luglio del 2007 è stato caratterizzato da ampie variazioni nelle temperature durante tutto il mese, nonché dall'assenza quasi totale di precipitazioni.

Il mese si è aperto con un periodo di alta pressione che ha investito l‘isola, alternata ad episodi di ciclogenesi alpina di breve durata che hanno portato venti dei quadranti occidentali di intensità moderata-forte.

Questo avvicendarsi è durato sino al giorno 13, quando il Mediterraneo Centrale viene investito da una nuova area di alta pressione, accompagnata da una vasta saccatura estesa dal Mediterraneo occidentale ad una ampia porzione dell‘Atlantico Settentrionale. Condizioni propizie all‘instaurarsi di una condizione di blocco, destinata a durare sino al 24 del mese e caratterizzate da alte temperature e livelli di umidità atmosferica particolarmente bassi. Nel corso della giornata del 24 sopraggiungono venti da maestrale a causa di una perturbazione atlantica che attraversa rapidamente il Mediterraneo (Dipartimento IMC, 2007) facendo cessare la situazione di blocco (Figura 9).

L‘evento considerato, del giorno 23, è accaduto pertanto all‘apice delle condizioni meteorologiche particolarmente critiche, favorevoli al propagarsi degli incendi boschivi.

Figura 9: Mappe delle condizioni meteorologiche sinottiche relative al 23 e 24 Luglio 2007 (ore 00:00 e ore 12:00) (www.centrometeo.com)

Tale configurazione barica favorisce un‘avvezione dall‘entroterra nordafricano di aria calda e con contenuto di umidità relativa molto basso, la quale innalza velocemente le temperature della Sardegna mantenendole stabili su valori elevati anche durante la notte, con dei picchi di 40° osservati il 23 luglio, giornata dell‘evento.

Le temperature massime che si registrano nella seconda metà del mese portano al superamento dei 35°C soprattutto nelle zone interne che non beneficiano come le aree di costa dei regimi di brezza, con una media delle stesse che si attesta sui 30- 33°C. È comunque interessante il fatto che valori di 35°C e oltre si siano mantenuti anche per 9 ore consecutive.

Relativamente alle precipitazioni, a causa della persistenza del campo di alta pressione nord-africana che ha interessato il Mediterraneo sin dall‘inizio dell‘anno, il 2007 si è aperto con un gennaio caratterizzato da poche giornate di pioggia e di scarsa entità. Su quasi tutta la Sardegna è piovuto infatti solo tra 2 e 7 giorni.

Le zone più piovose nel periodo sono state la Planargia, il Marghine ed il Goceano dove le giornate di pioggia salgono a 9 ed in cui si sono raggiunti i 60 mm/mese, corrispondenti al 40-60% della media climatologica (1961-1990). Tale valore scende al 20-40% nella restante regione in cui non si sono superati i 40 mm/mese.

A febbraio le piogge sono state poco abbondanti sebbene frequenti, raggiungendo un cumulato di precipitazioni con andamento crescente da circa 20-40 mm/mese nel Sud-Est dell‘isola a 70-100 mm/mese nel settore Nord-orientale.

Si deve aspettare ad aprile per avere fenomeni piovosi più abbondanti, sia come cumulati che come numero di giorni. I valori, rispetto ai mesi precedenti, risultano superiori o comunque uguali alla media climatica e sono compresi tra i 100-160 mm/mese. Le piogge, nel periodo successivo e sino a settembre sono state molto scarse, con eccezione di quelle verificatesi a maggio, che si attestano o superano la media climatologica. Per il resto si è registrato qualche evento isolato a giugno, luglio e ad agosto così come a settembre. Il periodo quindi si presenta particolarmente secco. Uno dei più asciutti degli ultimi dieci anni (Figura 10).

Figura 10: Indice del cumulato di precipitazione relativo al periodo maggio-settembre 2007 e confronto con i decenni precedenti (Fonte: ARPAS, Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna nel periodo ottobre 2006 – settembre 2007)

Per via della variabilità dell‘andamento spazio-temporale delle precipitazioni e considerando l‘evapotraspirazione si è registrato un deficit idrico che, paragonato alle medie di anni passati, ha mostrato un comportamento insolito tra il versante orientale (più siccitoso) e occidentale in cui si sono registrati dei valori meno negativi (Figura 11). Il mese di luglio è stato quello che ha presentato il più elevato deficit idrico.

Figura 11: Bilancio idrometeorologico del periodo maggio-settembre 2007, anomalia rispetto all‟anno precedente e ai valori medi trentennali (Fonte: ARPAS, Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna nel periodo ottobre 2006 – settembre 2007)

Altro aspetto da non trascurare è rappresentato dall‘umidità relativa che, associata alle alte temperature del mese, ha favorito la propagazione degli incendi. I valori medi (Figura 12) sono inferiori alle medie stagionali con la media dell‘umidità minima con valori anche del 20% su quasi tutta l‘isola e del 30% solo nella Sardegna settentrionale, ed un‘umidità massima che presenta dei valori comunque molto bassi come ad esempio quello del 42% registrato ad Aritzo.

Figura 12: Mappa mensile dell‟umidità media minima e umidità media massima del mese di luglio (Fonte: ARPAS, Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna nel periodo ottobre 2006 – settembre 2007)

Le particolari condizioni meteorologiche del 23 luglio con temperature molto elevate, umidità relativa decisamente bassa e venti da moderati a sostenuti, indicano una giornata con un‘alta probabilità del verificarsi di un incendio difficile da controllare. Nuoro ha registrato un valore di 43.8 °C ma anche nelle aree vicino l‘incendio le temperature risultano rilevanti (Oliena 42.2°C alle 14; Benetutti 39.6°C alle 14; Ottana 40.8°C alle 11; Orani 39.2°C alle 13). L‘umidità relativa si aggira attorno al 15-20%. I venti predominati sono quelli del III quadrante, con direzione variabile dai 180° ai 270° e con intensità significativa tra i 15 e i 25 km/h, anche se si sono registrati (in base a diverse testimonianze) valori di 30 km/h per importanti periodo di tempo. La presenza del libeccio proveniente dal Sahara è spiegata dall‘alta pressione che ha interessato la Sardegna.

Bisogna aspettare il giorno seguente per assistere ad un abbassamento delle temperature di 3-4°C grazie all‘arrivo del ponente e successivamente del maestrale.