CAPITOLO III 78
3.3 Appeal economico del brevetto unitario dopo la Brexit
ha giudicato compatibile con i Trattati la decisione del Consiglio del 10 marzo 2011226. Nello specifico, la Corte ha stabilito che le competenze sulla creazione di titoli di proprietà intellettuale rientrino nella competenza concorrente fra Stati membri ed Unione e non nella competenza esclusiva (per la quale non sarebbe possibile il ricorso alla cooperazione rafforzata) ed ha escluso che vi fosse violazione dell'art. 118 del Trattato sul funzionamento Europeo227. Pertanto, la cooperazione rafforzata si propone anche di tutelare la proprietà intellettuale che, a causa delle diverse discipline normative, non è uniforme in tutti gli Stati membri dell'Unione.
In aggiunta, un elemento fondamentale volto all'incremento dell'appeal economico del Patent Package potrebbe essere svolto dall'ubicazione della sede sostitutiva a quella londinese prevista dal TUB230. La questione controversa della sede del Tribunale Unificato è tornata di recente alla ribalta a causa del fatto che l’Italia ha visto sfumare l’opportunità di ospitare la sede dell'EMA (European Medicine Agency)231: ora la sfida è quella di ottenere almeno la sede del Tribunale unificato, per un giro d'affari che si potrebbe aggirare intorno ai 200 milioni di euro annui.
Milano, a dire il vero, è gia sede di una divisione locale del TUB, ma si tratta di una delle tante sedi ubicate in Europa e la divisione centrale avrebbe chiaramente tutt'altro peso.
Nel mese di marzo 2017, il Consiglio regionale lombardo ha approvato una risoluzione a sostegno della candidatura di Milano anche perchè le oltre 4mila richieste di brevetti presentate nel corso del 2016 fanno dell'Italia il Paese con il maggior aumento di domande in Europa dopo il Belgio, confermando così l'inversione della tendenza che ci aveva visto perdere posizioni dal 2012 al 2015232. Dunque, il Bel Paese si classifica in decima posizione in Europa tra quelli che chiedono la protezione brevettuale, con una quota del 3% di tutte le domande pervenute. In contemporanea, assistiamo anche ad incrementi non trascurabili di domande provenienti dall'Asia, nonostante le aziende europee rimangano i driver del rinnovamento e della crescita nei mercati domestici, dimostrando flessibilità a
maggiore attenzione all'europeismo, come emerge dai sondaggi dell'Eurobarometro pubblicati dal Parlamento in vista delle elezioni europee del 26 maggio 2019 su https://www.labsus.org/2019/05/il-futuro-delleuropa-leuropa-del-futur o
230 Si veda, in proposito il paragrafo sull'ubicazione della sede londinese del TUB.
231 Secondo le informazioni riportate dal Sole 24 ore in http://argomenti.ilsole24ore.com .
232 Joint Report dei negoziatori del Regno Unito e dell'Unione Europea sull'avanzamento della prima fase dei negoziati, 8 dicembre 2017, http://ec.europa.eu /commission/sites/betapolitical/files/joint_report.pdf .
prescindere dalle difficili condizioni economiche instabili233. Tuttavia, un ostacolo da non sottovalutare per la ricollocazione della divisione centrale del TUB a Milano, è rappresentato dal fatto che l'Accordo sul Tribunale unificato è di natura intergovernativa, e quindi non vi dovrebbe essere incompatibilità fra il nuovo sistema di gestione dei brevetti e le trattative per il recesso inglese dall'Unione234. Gli accordi intergovernativi, difatti, richiedono l'adesione dei singoli Stati, a prescindere dall'appartenenza di questi a determinate organizzazioni.
L'ex Primo Ministro Inglese, Theresa May, ha affermato più volte che, fino a quando il Regno Unito continuerà ad essere membro dell'Ue, potrà continuare a giocare ruolo attivo nella sua politica ma, condivisibilmente, il Presidente di LES Italia235, parla di “situazione paradossale” poiché la Gran Bretagna è intenzionata ad uscire dall'Unione ma non vuole rinunciare ad essere coinvolta negli affari europei. Inoltre, va considerato anche il fatto che la ricollocazione della sede londinese del Tribunale Unificato dei brevetti in altri Stati potrebbe avere effetti utili sul piano della riduzione dei costi del contenzioso brevettuale in quanto i costi delle prestazioni professionali in Gran Bretagna sono di gran lunga superiori a quelli di altri Stati membri e si otterrebbe così un rilevante risparmio economico grazie anche alla riparametrazione dei costi dei giudici UPC a standard meno elevati di quelli dei giudici britannici.
Dunque, la denunciata riduzione di appeal del Patent Package inciderebbe, necessariamente, sui flusso di risorse economiche destinate all'UEB e al TUB che, in tale maniera, verrebbero ridotte. Tuttavia, seguendo una lineare logica di
233 Ibidem.
234 Secondo quanto riportato dalla Comunicazione della Commissione al Consiglio Europeo sullo stato di avanzamento dei negoziati con il Regno Unito, 8 dicembre 2017, COM (2017) 784 Final http://ec.europa.eu/commission/sites/betapolitical/files/1_en_act_communication.pdf.
235 Licensing Executives Society (LES) è un'associazione internazionale che non persegue scopo di lucro e che opera nel campo del diritto d'impresa, del licensing delle tecnologie e della proprietà industriale. Al LES Italia aderiscono più di 300 soci in rappresentanza delle maggiori imprese industriali e di ricerca, studi legali e brevettuali.
pensiero, viene da chiedersi se l'eventuale riduzione di risorse economiche non potrebbe essere riequilibrata da una buona politica economica e di bilancio.
Dal punto di vista più strettamente giuridico è necessario domandarsi se, anche una volta che si saranno compiuti gli effetti della Brexit, il Regno Unito possa ancora partecipare al Patent Package o abbia ancora senso che vi partecipi236. In effetti, per le ragioni che andremo ad esaminare, pare condivisibile l'opinione secondo cui, una volta che si sarà compiuta effettivamente la Brexit, la partecipazione di Londra al sistema del pacchetto brevettuale, diverrebbe giuridicamente impossibile, oltre che poco opportuna, mentre altri ancora azzardano a sostenere la posizione opposta237. A sostegno di questa seconda tesi, si trova l’allora presidente dell'UEB Benoit Battistelli238, il quale auspica che il Patent Package possa continuare la sua strada, seppur costellata da battute d'arresto e difficoltà, per entrare in vigore il più presto possibile239.
Il presidente dell'UEB aveva previsto da lungo tempo che il Regno Unito avrebbe ratificato l'Accordo sul Tribunale Unificato (senza prevedere però la successiva smentita) e ciò avrebbe consentito che, nelle trattative instaurate tra Londra e Bruxelles, il Regno Unito avrebbe potuto rivestire un ruolo di maggiore importanza, in qualità di Stato partecipante al Tribunale unificato240. Battistelli
236 Gli Orientamenti per i negoziati sulla Brexit del Consiglio Europeo, 15 dicembre 2017, EUCO
XT 20011/17, sono consultabili al sito internet
http://www.consilium.europa.eu/media/32236/15-euco-art50-guidelines-en.pdf.
237 In tal senso, si veda T. MULLER-STOY e R. TESCHEMACHER, The Unitary Patent & Unified Patent Court System-Perspectives after the Brexit Referendum, su https://www.bardehle.com/it/ip-news-conoscenza/ip-news/dettagli-news/the-unitary-patent-unified-patent-court-system-perspectives-after-the-brexit-referendum.html .
238 Si noti come il presidente UEB mantenga costantemente uno statement ottimista e positivo circa le possibilità di riuscire ad estendere anche al Regno Unito il brevetto unitario una volta che sarà uscito definitivamente dall'Unione europea.
239 Per avere un quadro d'insieme sull'opinione del presidente Battistelli, si veda l'articolo The future of the Unitary Patent Package, su www.blog.epo.org .
240 Per un approfondimento in tal senso, si vedano gli Orientamenti per i negoziati sulla Brexit del Consiglio Europeo, 15 dicembre 2017, EUCO XT 20011/17 http://www.consilium.europa.eu/media/32236/15-euco-art50-guidelines-en.pdf.
giustificava questa posizione sulla base del fatto che la Gran Bretagna, nonostante le vicissitudini successive, avesse fatto parte fin dall'inizio dell'intero sistema del brevetto unitario241 e perciò gli altri Stati membri avrebbero dovuto ben tollerare che il Regno Unito potesse ancora ratificare l'Accordo a prescindere dalla notifica del recesso.
Vero è che, essendo questa una tesi di ricerca, è stato necessario esaminare alcune questioni che la Brexit ha posto al brevetto ad effetto unitario, in primo luogo le questioni relative al diritto attualmente vigente che, a parere di chi scrive e supportato dalla citata dottrina, escluderebbe il Regno Unito dalla cooperazione rafforzata in materia di brevetti e da tutti gli atti facenti parte del Patent Package, oltre che dalla sua partecipazione al TUB242.
3.4 Gli effetti del recesso del Regno Unito sul brevetto ad effetto unitario