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Capitolo 10 – Fattore di pericolosità da radon e protocollo di valutazione

10.2 Applicazione del metodo RP

Nei paragrafi 3.8.1 e 3.8.2 sono state illustrate le metodologie di indagine proposte da alcuni autori che utilizzano contemporaneamente la concentrazione di radon e la permeabilità intrinseca del suolo. Neznal et al. (2004) propongono un indice definito radon potential (RP) calcolato tramite l’equazione (3). Johner e Surbeck (2001) propongono un radon availability

index (RAI) calcolato tramite l’equazione (4). Utilizzando i dati di soil radon e permeabilità

intrinseca acquisiti con le campagne di misura del 2010, effettuate in valle della Caffarella (vedere paragrafo 8.4), sono state utilizzate le metodologie proposte nei due diversi lavori, per quanto possibile in base alle caratteristiche del data set a disposizione.

Partendo dal metodo proposto da Neznal et al. (2004), sono state utilizzate le definizioni di

radon index (RI) e di radon potential (RP). In funzione del valore numerico di RP di un

determinato sito di costruzione, viene definita la classe di RI, che serve ad esprimere il grado di protezione dalle radiazioni di cui un edificio necessita per essere messo in opera su quel sito. La corrispondenza tra i due indici è la seguente:

RP < 10 RI è basso

10 ≤ RP < 35 RI è medio

RP ≥ 35 RI è alto

Per quanto riguarda la metodologia di indagine ci sono differenze nella densità di campionamento: gli autori suggeriscono una griglia di punti di misura di 10 x 10 m, mentre nel lavoro in valle della Caffarella la griglia utilizzata è di 30 x 30 m. Nell’appendice K sono riportati, oltre ai valori misurati di soil radon e permeabilità intrinseca, i valori calcolati di RP e la relativa classe di RI per ognuno dei punti di misura, relativamente alle campagne invernale ed estiva del 2010 e al loro valore medio. Nel corso delle campagne del 2010 sono

FATTORE DI PERICOLOSITÀ DA RADON E PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE CAPITOLO 10

stati indagati due diversi settori in valle della Caffarella, riferiti come sito 1 e sito 2 (figura 41, pagina 137), per un totale di 27 punti di misura. Il sito 1 ha una superficie di 5400 m2 coperta da 12 punti di misura, il sito 2 si estende per 7200 m2 con 15 punti di misura.

I dati di appendice K mostrano come l’elaborazione dei valori misurati sia in inverno, sia in estate, porti ad ottenere valori di RP sempre piuttosto elevati. In particolare per la campagna invernale 25 punti rientrano nella classe di RI alto e 2 in quella di RI medio, mentre per quanto riguarda la campagna estiva 15 punti hanno RI alto, 10 medio e 2 basso. Si evidenzia quindi una differenza nei risultati in funzione della stagione in cui si effettuano le misure. Pertanto un’indicazione generale del fattore di pericolosità, che non sia funzione della variabilità stagionale dei parametri considerati, può essere ottenuta dall’elaborazione dei valori medi di soil radon e k delle due campagne di misura del 2010. Analizzando i valori di

RP calcolati in questo modo, si osserva che per 22 punti si ottiene una classe di RI alto e per 5

punti un RI medio.

Utilizzando i valori medi del 2010 di soil radon e di permeabilità intrinseca, è stata costruita, tramite il software “Surfer”, una mappa di pericolosità da radon espressa come radon

potential (tavola XII). Tramite essa è quindi possibile visualizzare la distribuzione nello

spazio dei valori di RP. Risulta evidente come la quasi totalità dell’area possa essere definita da una classe di RI alto (RP maggiore di 35). Nel definire le classi di RP per l’elaborazione cartografica è stata aggiunta, rispetto alle 3 sopra illustrate, un’ulteriore classe per valori superiori a 100, allo scopo di mettere in evidenza che in alcuni punti il valore di RP supera di molto la soglia di 35 che definisce la classe più alta del fattore di pericolosità.

Il metodo proposto da Neznal et al. (2004) prevede che per ogni sito di costruzione sia definito, utilizzando i dati di tutti i punti di misura, un unico valore di RP, attraverso il metodo del terzo quartile (vedere paragrafo 3.8.1). Considerando i due settori definiti all’interno della valle della Caffarella, sito 1 e sito 2, come due ipotetici siti di costruzione, sono stati calcolati i valori stagionali e il valore medio di RP per ognuno di essi (il valore medio è calcolato applicando il metodo del terzo quartile ai valori medi di soil radon e permeabilità intrinseca). I risultati sono presentati in tabella 38.

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Tabella 38. Valore del radon potential calcolato per sito 1 e sito 2, relativamente a periodo invernale, periodo estivo e utilizzando i valori medi di soil radon e permeabilità intrinseca.

Sito 1 Sito2

Inverno 2010 154 88

Estate 2010 66 71

Valore medio 2010 115 82

Tutti i valori di RP in tabella sono ben al di sopra di 35, pertanto entrambi i siti vanno classificati con un RI alto. Da mettere in evidenza ancora una volta come i valori di RP siano differenti in funzione della stagione di misura (variazione particolarmente accentuata nel caso di sito 1), con una diminuzione nel periodo estivo. Gli autori riferiscono che utilizzando l’equazione (3), per un determinato sito, il valore di RP rimane all’incirca invariato nel corso dell’anno. Evidentemente tale considerazione è valida per alcune condizioni climatiche e non per altre, ed è comunque funzione del tipo di substrato geologico. Utilizzando l’equazione con i dati rilevati in valle della Caffarella, gli alti valori di soil radon registrati nel periodo invernale hanno un peso maggiore rispetto alla diminuzione di permeabilità intrinseca in questo periodo. Una ragionevole valutazione del fattore di pericolosità può essere fatta utilizzando i valori medi di concentrazione di radon e permeabilità del suolo. In alternativa si può decidere di valutare la situazione in termini di massima pericolosità, facendo quindi riferimento ai valori invernali.