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Approccio concettuale ed approccio composito

Partendo da queste definizioni, è possibile concettualizzare il benessere sia come entità atomica a se stante oppure come composizione di blocchi costitutivi differenti.

Nell’approccio composito viene strutturata un’epistemiologia oggettiva che prevede l’utilizzo di sistemi rigorosi di misura di tipo oggettivo che producono indicatori compositi a partire da dati semplici rilevati tramite sistemi di misura tradizionali come quelli citati in precedenza.

In questo approccio la salute diventa uno dei blocchi che compone il benessere; esso è definito come funzione multifattoriale delle opportunità della vita e dei successi, insieme ad altri elementi come i consumi, la sicurezza personale, le capacità, le condizioni oggettive nelle quali le scelte di vita vengono fatte, che saranno poi artefici della forma dell’abilità delle persone di trasformare risorse in risultati.

Nell’approccio concettuale invece vediamo un metodo ontologico puro affiancato ad una epistemiologia soggettiva, nel quale la conoscenza relativa al benessere viene acquisita dal reporting da parte della popolazione delle proprie percezioni soggettive. Il concetto in questo caso non è più quindi quello di derivare da dati semplici un indicatore complesso, ma quello di basarsi sulle percezioni soggettive delle persone, spostando l’importanza dalle opportunità ai sentimenti.

35 Questo approccio è soggetto a svariate critiche che riguardano innanzitutto la bassa oggettività e ripetibilità di un sistema cosi soggettivo, passando poi alle critiche rivolte alla poca applicabilità in fase di decisione delle politiche sociali. Anche per misurare le impressioni soggettive e le esperienze degli individui bisogna strutturare un sistema formale, che può essere costruito in modi differenti. Seguendo le direttive OECD esistono tre aree separate, ognuna in grado di fornire informazioni importanti, che insieme costituiscono il benessere soggettivo.

Le tre parti sono:

 Benessere eudemonico: autopercezione di autonomia, competenza, scopo della vita, locus of control

 Stato positivo e negativo: esperienza di gioia, felicità, ansia, tristezza  Valutazione della vita: giudizio riflessivo

I policy-makers di tutto il mondo insieme ai professionisti della sanità e ai membri delle comunità in europa concordano sul fatto che il concetto di benessere sottenda quello di salute come parte essenziale, addirittura come prerequisito. Non ci può essere infatti benessere definito in quanto tale senza una buona salute alla base che ci permetta di vivere tutti gli altri aspetti della nostra vita, in particolare dal punto di vista sociale e mentale, in condizioni definibili come normali. La definizione moderna di salute dell’organizzazione mondiale della sanità potrebbe far pensare ad una sovrapposizione totale tra I due concetti, ma la realtà è che nonostante esista un parziale overlap tra benessere e salute, essi restano due concetti distinti; la relazione che intercorre tra questi deve quindi essere analizzata in modo rigoroso per rendere affidabile e validato il nostro sistema di misurazione.

La salute, intesa nei suoi aspetti fisici, mentali e sociali influenza il benessere. E’ infatti possibile rappresentare questo legame tramite una relazione a doppio senso in quanto sappiamo che la salute sia fisica che mentale influenza il benessere del quale è uno dei principali determinanti e che il benessere influenza

36 in modo significativo la salute futura, tramite una serie di meccanismi piuttosto complessi, al pari di altri fattori.

Questa relazione a doppio senso può essere ulteriormente scomposta e chiarita analizzando le influenze reciproche tra particolari aree del benessere e della salute. Esistono innanzitutto dei determinanti comuni ad entrambi i concetti come ad esempio il sistema sanitario, il sistema politico, il contesto socio-economico, il grado di stratificazione sociale.

Analizzando la relazione dapprima dalla parte dell’influenza che la salute ha su benessere, vediamo che tale influenza può essere suddivisa in tre aree distinte:

 Influenza della salute fisica sul benessere soggettivo  Influenza della salute mentale sul benessere soggettivo

 Influenza globale della salute come determinante del benessere

L’influenza della salute fisica sul benessere è sicuramente significativa ma non tanto forte quanto ci si aspetterebbe, e ciò è probabilmente dovuto al fatto che il benessere sia qualcosa di soggettivo e personale, mentre I tradizionali indicatori di morbosità non lo sono. Soggetti affetti da patologie croniche nel tempo possono compensare lo stato morboso recuperando in benessere, ma mai completamente.

La correlazione tra salute mentale e benessere è decisamente più forte di quella della salute fisica, e ciò è legato al fatto che in assenza di salute mentale non sussiste nessun meccanismo di compensazione in grado di recuperare un buon livello di benessere, che quando verrà riportato dal soggetto patologico sarà sicuramente basso.

Passando poi all’influenza che il benessere soggettivo ha sulla salute, e in particolare sull’aspettativa di vita, vediamo anche in questo caso che la relazione può essere suddivisa in:

 Meccanismi biologici influenzati dal benessere  Influenza globale del benessere sulla salute

37 Uno stato di benessere soggettivo percepito ha dimostrato di avere un’influenza non solo psicologia sul soggetto, ma una vera e propria influenza biologica su un ampio range di processi fisiologici. In particolare un soggetto che percepisce di trovarsi in uno stato di benessere trarrà da tale percezione effetti positivi sul sistema cardiovascolare, sul sistema immunitaro, sull’accorciamento dei telomeri (invecchiamento genetico), sul sistema riproduttivo e infine sulla longevità (anche come minore probabilità di suicidio).

L’influenza globale del benessere sulla salute è rispecchiata nelle analisi statistiche di correlazione tra il benessere soggettivo percepito e gli indicatori oggettivi di salute. Gli effetti di una percezione di alto benessere nella propria vita sono paragonabili da un punto di vista statistico a quelli di una vita sana e di un’alimentazione controllata ricca di frutta e verdura, in generale simile a quella dovuta alla prevenzione delle malattie tramite controllo dei cosiddetti “fattori di rischio”.

Sommando tutti questi aspetti diversi dell’influenza del benessere percepito sulla salute si può giungere ad una conclusione pratica comprovata dagli studi statistici che associa ad esso un’aumento dell’aspettativa di vita che va dai 7 ai 10 anni. In Figura 6 sono evidenziate schematicamente le interazioni che intercorrono tra Salute e Benessere in quanto determinanti reciproci.

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Figura 6: Interazione reciproca tra Salute e Bnessere. The European health report 2012 Charting the way to well-being

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