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La rappresentazione dei dati

Una volta comprese le motivazioni alla base della misurazione del benessere, chiarita la definizione concettuale di quest’ultimo e aver strutturato un sistema di misura, è necessario stabilire come rappresentare l’output del sistema, cioè il livello di benessere rilevato.

La rappresentazione dei dati relativi al benessere presenta una sfida intrinseca dovuta alla natura stessa dell’entità misurata, e questa sfida è dovuta alla multidimensionalità. Il benessere infatti per come è stato definito è generato da una serie di determinanti molto diversi tra loro. Dal punto di vista tecnico questa diversità concettuale si riflette nella presenza contemporanea di numerose classi di dati di entità diversa con unità di misura differenti, che devono tuttavia essere rappresentate in modo coerente, aggregato e di facile interpretazione. Senza una rappresentazione efficiente i dati rilevati rischiano di restare troppo astratti per essere utilizzati in modo efficace dalle istituzioni e dai policy makers.

Analizzando gli sforzi compiuti dalle organizzazioni che hanno lavorato per perseguire questo obiettivo, emergono due approcci diversi.

Il primo approccio consiste nell’utilizzare le cosiddette “dashboards”, o tabelle, che consistono in una rappresentazione grafica di tutti i fattori che contribuiscono al benessere tramite una simbologia definita che vengono riassunti in specchietti grafici di semplice lettura. L’interpretazione dei dati diventa quindi lineare e non richiede assunzioni preliminari specifiche. Una rappresentazione multifattoriale di questo tipo presenta il vantaggio di rendere esplorabile il benessere in tutte le sue sfaccettature contemporaneamente. Tuttavia immagini di questo tipo potrebbero rendere difficoltosa per il lettore la comprensione del messaggio globale.

49 Il secondo approccio è definito “composito” in quanto consiste nel costruire degli indici sintetici che a partire dai livelli misurati nei rispettivi fattori determinanti generano una visione globale del livello di benessere. Il vantaggio di questo approccio è appunto quello di consentire una più efficace ed immediata comunicazione del valore globale misurato generando una panoramica che può essere utile nella fase di decision making per stabilire quali siano le priorità. Tuttavia la creazione degli indici sintetici presuppone l’introduzione di alcune assunzioni di base per aggregare attraverso degli strumenti matematici i fattori diversi, assunzioni che vengono scelte in modo più o meno arbitrario, generando una mancanza di trasparenza che a partire dall’indice globale non permette di risalire ai fattori determinanti.

Rappresentare un fenomeno complesso come quello del benessere della popolazione attraverso un unico indice sintetico potrebbe inoltre portare ad una rappresentazione troppo semplicistica che non sarebbe quindi in grado di catturare le reali dinamiche alla base di esso.

La scelta migliore è quella di utilizzare entrambi i metodi in modo complementare, utilizzando i dashboard per analizzare in dettaglio i singoli componenti rendendo immediata l’interpretazione e ricorrendo agli indici sintetici per evidenziare le situazioni notevoli e per stabilire le priorità.

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6 Il lavoro della OECD: Your Better Life Index

L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), in inglese Organization for Economic Co-operation and Development (OECD), è un’organizzazione sovranazionale che si occupa dello svolgimento di studi socio- economici riguardanti tutti i paesi membri. I paesi che ne fanno parte sono paesi definibili come “sviluppati”, aventi cioè un sistema di governo di tipo democratico ed una libera economia di mercato. Il ruolo della OECD è di tipo consultivo, i paesi membri si riuniscono infatti in assemblea col fine di confrontare le proprie esperienze politiche, economiche e sociali, risolvendo problemi comuni che necessitano una collaborazione su vasta scala, quali la normazione delle pratiche commerciali internazionali ed il coordinamento di tutte le politiche locali dei paesi membri. L'OECD conta 35 paesi membri e ha sede a Parigi, nello Château de la Muette. La struttura dell’organizzazione dal punto di vista istituzionale è costituita da un consiglio, composto da un rappresentante per ogni stato, che viene riunito periodicamente, un comitato esecutivo composto da delegazioni permanenti e gruppi di lavoro/studio specializzati.

La missione dell’organizzazione è quindi quella di promuovere politiche che possano migliorare le condizioni socio-economiche e di benessere delle popolazioni del mondo. Al benessere viene riservata una citazione esplicita nel mandato dell’organizzazione, in quanto esso rappresenta, affiancato ad altri obiettivi fondamentai per i popoli quali la tutela dell’ambiente e di un’economia sostenibile, uno dei punti cardine del suo operato. Per perseguire questi fini, sinergicamente con i governi locali, l’organizzazione compie un’operazione sistematica di misurazione dei cambiamenti ambientali e socio-economici, per misurare la produttività globale e utilizza questi dati per costruire un sistema di predizione utile in fase di definizione delle decisioni strategiche. Di fianco ai più conosciuti ed utilizzati sistemi di misura e predizione dei trend economici, l’OECD riserva una particolare attenzione per la comprensione dei fattori che possono innalzare la qualità della vita di tutti i giorni delle popolazioni e della loro misurazione. In questo contesto il dominio legato alla salute ed al benessere

51 diventa un punto fondamentale, cosi come di conseguenza lo diventa la strutturazione di un adeguato sistema di misurazione.

Il lavoro svolto dalla OECD sulla realizzazione di un sistema di misura del benessere rappresenta certamente lo sforzo più significativo compiuto da un’organizzazione internazionale in merito, sia per quanto riguarda l’aspetto vocazionale di quest’ultima, sia per quanto riguarda i contenuti. L’interesse per lo sviluppo di nuove misure è emerso da un lungo dibattito sui limiti e sulle criticità dei sistemi tradizionali, quali il Prodotto Interno Lordo pro capite, per quantificare il benessere della popolazione. Le evidenze emerse dagli studi sul benessere compiuti in Europa negli ultimi anni hanno ampiamente dimostrato che per catturare la vera condizione di vita della popolazione è necessario oltrepassare la tradizionale identificazione tra reddito e felicità.

Il risultato di questa iniziativa per il quale l’organizzazione ha lavorato nel corso degli anni è un nuovo sistema di misurazione descritto nel report annuale del 2011 denominato “How’s life” definito come “Your Better Life Index”, costruito in quasi 10 anni di lavoro.

Questo nuovo sistema è stato sviluppato nel contesto della “Better Life Initiative” (letteralmente “iniziativa per una vita migliore”) dell'OECD fornisce statistiche volte a misurare gli aspetti della vita che contano per i cittadini. Ciò consente una migliore comprensione di ciò che determina il benessere delle persone e delle nazioni e di quanto occorra fare per assicurare a tutti maggiori progressi.

Ispirandosi alle raccomandazioni della Commissione sulla misurazione della performance economica e del progresso sociale , l'OECD ha identificato le dimensioni essenziali per il benessere, che spaziano dalla salute e l'istruzione all’ambiente, alla sicurezza e alla soddisfazione generale per la propria vita, tenendo altresì conto di parametri più tradizionali quali il reddito. Nell’iniziativa affiancato al “Your Better Life Index” vediamo il periodico rapporto “How’s Life?” che viene redatto per descrivere la situazione corrente e quanto prodotto fino a quel momento in ottica di benessere della popolazione.

In questo framework il benessere è articolato in due entità diverse ma strettamente legate, cioè il benessere individuale, che viene convertito attraverso

52 lo strumento Media (su tutti gli individui) nel benessere della popolazione, e la sostenibilità del benessere nel tempo, cioè la capacità di preservare il capitale economico, naturale, umano e sociale nel tempo. I fattori determinanti per il benessere vengono suddivisi in due aree differenti, la prima riguarda la qualità della vita intesa come condizioni di salute, lavoro, educazione, mentre la seconda riguarda le condizioni materiali di vita che comprendono il reddito, l’impiego e l’abitazione.

Le caratteristiche principali del framework sono quattro:

 Focus sull’individuo: l’attenzione è rivolta alle caratteristiche dell’individuo e alle sue interazioni sociali nella comunità dove vive e nell’ambiente lavorativo.

 Superamento dei fattori economici puri: lo sguardo è rivolto al benessere non più inteso come reddito ma come entità multidimensionale determinata da tutti i fattori

 Visione globale e locale: si considera sia il benessere medio della popolazione sia la disuguaglianza tra gli individui

 Visione sul presente e sul futuro: non solo il benessere attuale della popolazione ha importanza, ma deve essere considerata anche la sua sostenibilità nel tempo.

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