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Educazione letteraria e didattica della letteratura

APPROCCIO fondato/infondato

sulle teorie - generativo/sterile di metodi METODO - adeguato/non adeguato a realizzare l’approccio - coerente/incoerente al suo interno Metodologia, mondo dell’azione didattica Spazio dell’AZIONE della didattica della letteratura

Figura 4: modello sullo spazio della ricerca e dell’azione della didattica della letteratura

Come la glottodidattica, anche la didattica della letteratura è una disciplina teorico-pratica.

Osservando il modello nel suo insieme, è possibile notare che lo spazio della ricerca della didattica della letteratura comprende sia la conoscenza teorica derivante dalle teorie di riferimento o formulata in proprio (approccio), sia l’uso di questa conoscenza per la progettazione operativa (metodo). Le frecce bidirezionali attestano l’esistenza di un’influenza reciproca tra la ricerca della didattica della letteratura e il mondo delle idee, da una parte, e quello dell’insegnamento, dall’altra. Quest’ultima dimensione costituisce lo spazio dell’azione della didattica della letteratura.

L’educazione letteraria si realizza nell’approccio, definito come “la filosofia di fondo” (Balboni 2012: 6), ovvero l’idea che si ha di letteratura, insegnamento, docente e studente. Per essere coerente all’interno del modello, l’approccio deve fondarsi sulle teorie di riferimento ed essere a sua volta generativo di metodi. Come vedremo, le teorie su cui si basano gli approcci che definiscono l’educazione letteraria possono mutare nel corso del tempo e avere delle ricadute molto diverse sul piano didattico (par. 2.2).

La didattica della letteratura si realizza nel metodo e nella metodologia, ovvero nella progettazione e nella realizzazione dell’approccio mediante procedure operative. Il metodo corrisponde all’insieme degli strumenti organizzativi (creazione del curricolo, strutturazione di moduli, unità didattiche e

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unità di apprendimento, definizione dei livelli, individuazione degli strumenti di programmazione, costruzione delle verifiche, spiegazione dei criteri di valutazione ecc.). La metodologia equivale alle tecniche didattiche (diagramma a ragno, scelta multipla, drammatizzazione ecc.). Affinché l’intero modello sia valido sul piano contenutistico e operativo, il metodo deve essere adeguato a realizzare l’approccio a cui fa riferimento, mantenersi coerente al suo interno e stabilire un rapporto di scambio reciproco con la metodologia, per potersi applicare nelle diverse realtà scolastiche e modificare a seconda delle caratteristiche di queste ultime.

Pertanto, l’educazione letteraria si può intendere come una “iniziazione alla letteratura” (Balboni 2004b: 6). Concretamente, questo significa che:

[…] lo studente deve essere portato a scoprire l’esistenza della letteratura (al di là del semplice contatto con testi letterari di variegata natura che ha avuto nella sua vita), a scoprirne i valori di verità, di testimonianza storico-culturale, di espressione estetica ottenuta tramite un uso particolare della lingua, talvolta da sola, talvolta in associazione con gesti, scene, musica, danza ecc. (Balboni 2004b: 6).

A partire da tale definizione si deduce che l’educazione letteraria si prefigge molteplici finalità (par. 2.3), ma che innanzitutto si propone di guidare gli studenti verso un’esperienza consapevole della letteratura. Con questo non si vuole escludere la possibilità di incontri letterari precedenti, nel contesto familiare e/o nella scuola dell’infanzia o primaria (come l’ascolto di favole lette dai genitori, la memorizzazione di filastrocche, la lettura di brevi testi narrativi o componimenti poetici), ma sottolineare come essi siano avvenuti con fini diversi dall’esplicito studio letterario delle opere. L’educazione letteraria, quindi, è un processo formativo finalizzato ad insegnare a ‘leggere’ i testi letterari, ovvero a cogliere gli aspetti di letterarietà che li caratterizzano, saperli analizzare e commentare ed esprimere un giudizio critico su di essi.

In questa prospettiva, l’educazione letteraria colloca al centro del processo di apprendimento il lettore-studente. In quanto ‘educazione’ supera la visione ristretta di ‘insegnamento’, inteso come ‘istruzione’, e approda alla più ampia visione di ‘formazione’, che travalica i confini spazio- temporali del percorso scolastico per inserirsi nella prospettiva dell’intera vita, così come la intendeva Seneca con la massima ‘non scholae sed vitae’. L’acquisizione delle conoscenze linguistiche e storiche ma soprattutto lo sviluppo delle competenze di rielaborazione critica e personale possono consentire agli studenti di impadronirsi degli strumenti per una fruizione consapevole delle opere da continuare ad allenare e utilizzare anche dopo la conclusione del percorso scolastico.

Per tali ragioni, posti gli opportuni distinguo di finalità, è possibile accostare i compiti dei critici letterari individuati da Eco (2002) alle funzioni svolte dai docenti di letteratura, tale per cui questi

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a. “recensori”, poiché “riferiscono sulle opere e sugli autori raccomandandone alcuni sulla base di parametri critici da condividere con gli studenti per farli diventare autonomi”;

b. “storici della cultura”, in quanto “inseriscono l’opera e l’autore nel contesto storico originario e poi ne seguono le alterne fortune fino al giorno d’oggi”;

c. “critici testuali”, perché “cercano di far scoprire agli studenti i meccanismi della testualità e della letterarietà e di far maturare in loro dei metri di giudizio” (Balboni 2004b: 6).

Parallelamente, la didattica della letteratura si può definire come la disciplina incaricata di: […] stabilire obiettivi, programmare percorsi, scegliere modelli operativi per condurre le attività, selezionare testi in base a criteri didattici e non solo di altezza estetica o filosofica, definire i ruoli dell’insegnante, del gruppo di studenti, del singolo studente, progettare attività per la classe, per il lavoro domestico, per la valutazione, per il recupero, ipotizzare l’uso delle tecnologie disponibili per sostenere queste possibilità […] (Balboni 2004b: 22).

Sulla mutua implicazione tra educazione letteraria e didattica della letteratura, da intendersi come due facce della stessa medaglia, Balboni (2004b: 22) afferma:

Senza le riflessioni sull’educazione letteraria […] la didattica della letteratura si riduce a ben poca cosa, si trasforma in mero tecnicismo operativo; ma senza una riflessione metodologica sulla didattica della letteratura […] il concetto di educazione letteraria rimane un inno velleitario alla forza della poesia.

Inoltre, come la glottodidattica, anche la didattica della letteratura ha un carattere interdisciplinare. Secondo Camps e Milian (1990), le discipline di riferimento della didattica della letteratura sono molteplici e appartengono ai quattro grandi ambiti indicati nel seguente schema (tratto e adattato da Ballester 2015: 26):

47 Marco epistemológico  Lingüística  Estudios literarios  Lingüística textual  Pragmática  Comparatismo literario

 Paradigma científico de las disciplinas que tienen por objeto de estudio la lengua y la literatura

Marco sociocultural

 Sociolingüística:

incidencia de los factores sociales en los usos lingüísticos y en el desarrollo lingüístico.

 Sociología:

factores sociales y culturales que inciden en el aprendizaje y en la educación.

Marco educacional

(pedagogía y metodología)

 Factores que inciden en la enseñanza de la literatura y la lengua: política

educativa, organización escolar, diseño curricular.

 Métodos/sistemas pedagógicos para la enseñanza de la lengua y su evaluación.

Marco individual

 Psicolingüística:

desarrollo lingüístico y comunicativo del individuo, procesos psicológicos

implicados en las habilidades lingüísticas.

 Psicología:

características del individuo en su evolución: desarrollo cognitivo, oricesos de aprendizaje, factores de diversidad.

Figura 5: interdisciplinarità della didattica della letteratura (Camps e Milian 1990)

Per Mendoza, Lopez e Martos (1996), le discipline su cui si basa la didattica della letteratura afferiscono ai due grandi settori della scienza dell’educazione e della scienza della lingua e della letteratura, riportati nello schema a continuazione (tratto e adattato da Ballester 2015: 18):

Ciencias de la educación:

 Psicología

 Pedagogía

 Didáctica general

Ciencias de la literatura y la lengua:

 Lingüística

 Pragmática

 Estudios literarios