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IL RUOLO DELLA SOCIAL NETWORK ANALYSIS NEL PROCESSO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PM

2. L’approccio del Network

La Social Network Analysis (SNA) consiste in un insieme di tecniche finalizzate a misurare le relazioni sociali che scaturiscono da legami di diversa natura (in caso di aziendale: commerciali con altre imprese e clienti, legami istituzionali), è quindi, una prospettiva teorico-metodologica che studia e analizza la realtà sociale a partire dalla sua struttura reticolare. Tale approccio pone la relazione sociale come unità minima di osservazione a scapito degli attributi individuali (genere,

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Piccole e medie imprese (acronimo PMI): Small and Medium-sized Enterprises. An enterprise is defined to be “any entity engaged in an economic

activity, irrespective of its legal form”. Threedifferent categories are defined to include micro, small and medium-sized enterprises. Micro enterprises

have less than 10 employees and an annual turnover below €2 million, small enterprises have less than 50 employeesand an annualturnover below

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età, istruzione, status socio-economico ecc.), i quali non sono esclusi dall’analisi, ma ricondotti a uno dei tre possibili livelli d’interdipendenza dei fenomeni sociali: quello degli attori, quello delle relazioni che li connettono e quello delle reti che ne costituiscono la struttura d’insieme (Trobia & Milia, 2011).

La condotta economica è incorporata in reti di relazioni (Granovetter, 1985) e le aziende, come tutte le organizzazioni, sono unità di comportamenti interconnessi in cui gli individui non agiscono in isolamento poiché, interagendo, la loro azione diventa organizzata (Håkansson & Snehota 1995). La SNA, quindi, si focalizza sulle relazioni tra imprese coinvolte nella produzione, distribuzione e utilizzo di beni e servizi, all’interno di un sistema industriale (Johanson & Mattsson 1987; Håkansson & Snehota 1995; Welch, Welch, Wilkinson, Young 1996; Coviello & Munro, 1997). Secondo tale visione, le imprese si internazionalizzano stabilendo e coltivando relazioni con partner appartenenti a network stranieri attraverso tre possibili modalità: un’estensione internazionale, in cui le imprese stabiliscono nuove relazioni con partner in network locali in altri paesi; una penetrazione, sviluppando relazioni e crescenti coinvolgimenti di risorse all’interno dei network esteri dove le imprese stanno già cooperando; un’integrazione internazionale attraverso una crescente coordinazione con network differenti.

Le reti sociali, nel campo degli studi aziendali, hanno in generale ricevuto una quantità crescente di attenzione nella letteratura (Möller & Halinen, 1999; Carson, Gilmore, Rocks, 2004; Håkansson & Snehota, 2006). Secondo Axelsson (Axelsson, 1992) l’interesse è in aumento perché le reti offrono una visione del mondo più vicina al "mondo reale".

Per quanto riguarda la rete sociale nel contesto aziendale potremmo rifarci a molteplici definizioni, ma quella che si ritiene essere più adatta a questo lavoro è quella degli studiosi Zain e Ng (2006, p. 184):

In the context of internationalization of SMEs, a network is the relationships between a firm’s management team and employees with customers, suppliers, competitors, government, distributors, bankers, families, friends, or any other party that enables it to internationalize its business activities.

Le PMI sono spesso caratterizzate da incompletezza dovuta alla mancanza di risorse, di competenze e di tecnologie, elemento che le porta a dipendere da quelle dei fornitori, dei distributori, dei clienti e dei concorrenti. L’ostacolo maggiore per le PMI che intraprendono operazioni internazionali riguarda infatti la scarsità di risorse (O'Farrell & Hitchens, 1988; Rönning 1991, Christensen & Lindmark, 1993; Kaufmann, 1994). Inoltre Malecki e Veldhoen (Malecki & Veldhoen, 1993) ritengono che le PMI sono maggiormente afflitte da un problema generale di inadeguate competenze e abilità a vari livelli dipendenti da gestione, supervisione e produzione. Facendo

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riferimento al processo di internazionalizzazione, questa scarsa disponibilità di risorse e competenza comporta un più elevato rischio di prendere decisioni poco adeguate e proficue sia nella scelta dei mercati e sia nelle modalità di accesso (Alon, 2004).

In questo senso un’impresa dovrebbe considerare la rete di rapporti in cui opera e la relazione che si può venir a creare è bidirezionale: l'impresa con le sue decisioni influenza la rete e la rete influisce contemporaneamente sul comportamento dell'azienda. Per le PMI, il network rafforza i processi di apprendimento interni e fornisce accesso a nuovi clienti e fornitori situati all'estero. Le reti aiutano le PMI anche a pensare e agire in grande (Selz, 1991), consentendo loro di accedere a conoscenze, risorse e clienti che potrebbero essere disponibili solo per aziende di maggiori dimensioni.

Attraverso l'approccio di rete, l'azienda può iniziare a cambiare le proprie strategie e sfruttare i rapporti nazionali e internazionali della rete di cui fa parte. In questo modo può avere accesso alle risorse appartenenti a terzi collegati, direttamente o indirettamente, all'azienda, senza modificare radicalmente la propria struttura e minimizzare gli svantaggi provenienti dalle limitate dimensioni (Rutashobya & Jaensson, 2003).

Infine, si può affermare che tali network hanno il potenziale di agire da catalizzatori per l’espansione del business al livello internazionale (Johanson, Vahlne, 1990; Bell, 1995; Merrilees et al., 1998; Coviello, McAuley, 1999; Rundh, 2001) e può provocare ad una PMI di entrare in mercati distanti da quelli domestici di origine. L’espansione internazionale attraverso le reti è condotta dalla formazione e sfruttamento del gruppo di reti di relazioni dell’impresa (Coviello, McAuley, 1999). Questi gruppo di network internazionali possono essere raggiunti su due livelli: stabilendo e costruendo nuove relazioni in nuovi mercati oppure collegandosi a network esistenti in altri paesi (Fillis, 2001). Tali relazioni agiscono, pertanto, da ponti verso i mercati stranieri, fornendo alle PMI sia l’opportunità che la motivazione all’internazionalizzazione. L’importanza dei

network per l’espansione delle PMI può essere spiegata in termini di guadagno di accesso a

conoscenza ed esperienza altrimenti assente all’interno dell’impresa. Secondo Vida et al (2000) le piccole e medie imprese possono utilizzare le opportunità del networking per superare l’insufficienza di know-how e di formazione necessaria nelle operazioni internazionali. Questo potrebbe arginare la varietà di informali e formali contatti in mercati chiave e target estendendosi da legami familiari e di amicizia esteri a contatti con organizzazioni governative e di business (Coviello et al., 1998). In termini di contatti informali, recenti ricerche di Holmund e Kock (1998) and Apfelthaler (2000) hanno sottolineato l’importanza di contatti personali e sociali via famiglia o legami di amicizia come forze convincenti all’internazionalizzazione delle PMI. Probabilmente queste tipologie di relazioni permettono alle PMI di superare i percepiti svantaggi di dimensione mentre allo stesso tempo mantengono la flessibilità che è la forza delle imprese di minori

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dimensioni (Coviello et al., 1998). Da una prospettiva formale, il networking internazionale può coinvolgere in una partecipazione attiva a fiere internazionali, esposizioni, alla condivisione di medesimi fornitori e acquirenti o clienti (Koch, 2001) e può portare a comunicare con esperti al di fuori dell’impresa (Terzioski, 2003), proprio attraverso alleanze strategiche, joint ventures e scambi di management o di ownership (Bell et al., 2001; Lindsay et al., 2003).