Capitolo 2 – Verso una gestione integrata della sostenibilità
2.2 Ricerca di un modello manageriale sostenibile
2.2.4 Approccio Twin-track
Il terzo approccio gestionale che si è andato diffondendo è, pertanto, proprio un mix dei due precedenti, e viene spesso definito come approccio twin-track. Come sopra accennato infatti i due approcci, per quanto ricchi di pregi rispetto ai tradizionali sistemi di gestione e di contabilità presi singolarmente presentano numerose lacune. La loro messa a sistema, al contrario, permette di superare la maggior parte dei limiti che essi presentano. Non a caso infatti, la diffusione dell’Integrated Report è stata accompagnata anche dalla diffusione del twin-track approach, in cui le due anime inside-out e outside-
in si fondono.
Come già evidenziato nel corso del lavoro, infatti, al fine di redigere un efficace Report Integrato è necessario poi che le imprese sviluppino anche un sistema di gestione volto
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alla sostenibilità sociale ed ambientale oltre che economica ed un coerente sistema di contabilità della sostenibilità.
Adottare la reportistica integrata richiede alle imprese in primo luogo di ascoltare anche le esigenze manifestate dai portatori di interesse esterni all’impresa82. A differenza di
quanto si potrebbe pensare infatti il primo step consiste proprio nel comprendere le aspettative degli stakeholders – attraverso il sistema di contabilità della sostenibilità – mentre solo in un secondo momento l’impresa passerà a concentrarsi su quelle che sono le esigenze prettamente interne – sempre avvalendosi del sistema di contabilità della sostenibilità. Va da sé che l’ascolto delle esigenze interne ed esterne non deve essere limitato a quelle di natura economica, bensì deve tenere in considerazione anche gli elementi sociali ed ambientali. L’adozione dell’approccio manageriale twin-track – anche definito management integrato perché volto a supportare l’implementazione dell’<IR> – prevede, poi, che dopo la fase di comprensione delle aspettative interne ed esterne, vi sia una fase di definizione degli obiettivi coerente con tali aspettative ed infine una fase di misurazione dei risultati raggiunti nel perseguire i suddetti obiettivi, cui seguirà la comunicazione verso l’esterno di tali risultati raggiunti83.
Scendendo ad un maggior grado di dettaglio, le informazioni ed i dati necessari per implementare efficacemente l’approccio manageriale integrato sono essenzialmente di quattro tipologie:
Per monitorare il rispetto delle politiche e delle normative ambientali; Per migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’impresa;
Per supportare il processo decisionale interno; Per alimentare la comunicazione verso l’esterno.
Dall’elenco sopra riportato risulta evidente che solo uno dei quattro tipi di dati è prettamente legato alla dimensione esterna, mentre le altre tre tipologie hanno un focus più interno. Ciò non significa però che la dimensione esterna dell’impresa sia poco
82 Burritt R.L., Schaltegger S., 2010, Sustainability accounting and reporting: fad or trend?,
Accounting, Auditing & Accountability Journal, Vol. 23 No. 7, pp. 829 – 846.
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Henri J.F., Journeault M., 2010, Eco-control: the influence of management control systems on
environmental and economic performance, Accounting, Organizations and Society, Vol. 35 No.
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importante, anzi è proprio la messa a sistema dei dati esterni ed interni che orienta la strategia e guida la gestione aziendale. L’intersezione della dimensione interna ed esterna permette infatti di ottenere una visione olistica di tutti gli aspetti collegati all’ambiente a allo sviluppo dell’impresa – come la conformità alle normative, i miglioramenti e le innovazioni di prodotto e di processo, gli impatti finanziari e le relazioni con i portatori di interessi.
Va poi evidenziato che la messa a sistema delle tematiche ambientali, sociali ed economiche (relative alle esigenze interne ed esterne) non è un processo semplice e univoco. Ovvero, esistono diversi meccanismi che permettono di mettere a sistema le dimensioni ambientale, sociale ed economica.
Ciascuna impresa sceglierà quindi gli indicatori ed i sistemi più affini alle proprie necessità. Chiaramente, indipendentemente da quali sono che siano gli indicatori ed i meccanismi di integrazione (della dimensione economica, sociale ed ambientale) scelti, è importante che essi permettano all’impresa di raggiungere l’obiettivo di perseguire una sostenibilità non solo economica ma anche sociale ed ambientale. Ovvero di approcciarsi alla sostenibilità in maniera “vera” – attraverso un adeguato sistema di
management – con l’intento di portare avanti uno sviluppo sostenibile, e quindi di non
sfruttarla come semplice strumento pubblicitario per migliorare la propria immagine (greenwashig84).
Come più volte sottolineato nel corso del presente Lavoro, la contabilità tradizionale non permette di integrare le variabili economiche con quelle sociali ed ambientali. Essa si rivela pertanto inadeguata per tutte le imprese che si pongono l’obiettivo di perseguire uno sviluppo sostenibile. Infatti, i tradizionali strumenti di accounting, tenendo in considerazione le sole variabili economico-finanziarie e le esigenze interne (o al più quelle degli shareholders) non consentono ai vertici aziendali di prendere decisioni che ponderino le diverse dimensioni sociale, ambientale ed economica e quindi di adottare un management integrato. Tale limite si riflette anche nell’incapacità di raggiungere obiettivi diversi da quelli prettamente economici, rendendo impossibile (e inutile) comunicare all’esterno i progressi fatti nel soddisfare le esigenze della società di riferimento.
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La contabilità della sostenibilità e la reportistica integrata nascono quindi dalla consapevolezza dei limiti insiti nei modelli di contabilità e reportistica tradizionali. Chiaramente, anche il sistema di reportistica integrato (<IR>) presenta alcuni limiti e molte aree di miglioramento. Si tratta infatti di uno strumento alquanto recente. Inoltre, essendo legato a temi di difficile definizione e misurazione (tematiche sociali ed ambientali), esiste ancora un ampio margine di miglioramento.
Pertanto, come menzionato nel precedente Capitolo, le critiche mosse a tale modello rimangono numerose. Tali critiche sono però importanti in quanto consentono di individuare e superare i limiti insiti nel modello85. Le aziende e la letteratura dovranno
lavorare assieme per porre in essere un processo di affinamento del modello. Esso non sarà tuttavia facile e richiederà, senza dubbio, il coinvolgimento dei vertici aziendali e il loro impegno a livello strategico e manageriale.