Capitolo 4 – Management control system e Sustainability control system
4.5 SCS ed MCS integrati ed interattivi per una strategia sostenibile
Per operare in ottica di sviluppo sostenibile non è sufficiente redigere l’Integrated Reprot. Quest’ultimo, infatti, se redato con onestà (e non impiegato come strumento di
greenwashing193) deve riflettere le azioni sostenibili compiute dall’azienda. È pertanto necessario che l’impresa si comporti “sostenibilmente” e, perché ciò avvenga, essa deve operare in ottica di management integrato, adottare una forma di pensiero integrato ed infine definire ed implementare una strategia capace di integrare le tematiche sociali ed ambientali a quelle di natura economico-finanziaria.
A ben vedere, poi, nella definizione e nell’implementazione di una tale strategia giocano un ruolo fondamentale i sistemi di management control e di sustainability control. Non è dunque chiaro perché anche tale argomento sia stato alquanto trascurato in Letteratura così come nello studio dei casi empirici.
143
Nel presente Capitolo si è pertanto cercato di comprendere quali sistemi di MCS e SCS possono aiutare i vertici a definire ed implementare una strategia che integri la sostenibilità e come utilizzare tali sistemi.
Ciò che è emerso nel corso del Capitolo è infatti che sebbene i sistemi di controllo della sostenibilità siano nati con l’intento di superare i limiti insiti nei tradizionali sistemi di controllo di gestione (ovvero la loro eccessiva focalizzazione sull’ambito economico), essi (i sistemi SCS) possono non essere sufficienti per aiutare i manager a definire ed implementare una strategia che integri la sostenibilità. È infatti possibile che il sistema SCS venga impiegato dall’azienda solo in maniera periferica e non integrata rispetto al sistema MCS, oppure che venga utilizzato solo in maniera diagnostica.
Perché la strategia riesca a tenere in considerazione obiettivi di natura economica e altresì di natura sociale ed ambientale non è pertanto sufficiente che l’impresa sviluppi un sistema di controllo della sostenibilità ma è indispensabile che essa lo usi in maniera interattiva e integrata rispetto al tradizionale sistema di controllo di gestione. Le aziende che vogliono implementare una strategia che integri la sostenibilità devono dunque affiancare al sistema MCS utilizzato in maniera interattiva un sistema SCS da impiegare anch’esso in maniera interattiva così che possano entrambi concorrere a delineare la strategia aziendale.
Le difficoltà che le imprese si trovano ad affrontare son quindi molteplici: la prima può essere considerata quella di rischiare di utilizzare solo uno dei due sistemi di controllo (MCS o SCS); la seconda consiste invece nel rischiare di utilizzare uno dei due sistemi – o entrambi – in maniera diagnostica (e quindi al solo fine di implementare la strategia e non di contribuire a definirla); la terza consiste invece nel rischio di implementare i due sistemi in maniera disaccoppiata, ovvero non integrati tra loro.
Le aziende possono dunque fallire nell’ottenere un processo di definizione della strategia in grado di incorporare le tematiche sociali ed ambientali pur avendo implementato un sistema di controllo della sostenibilità.
Il primo caso, ovvero quello di una strategia dormiente e disaccoppiata, è infatti rappresentato proprio da un’azienda che pur avendo impiegato entrambi i sistemi MCS e SCS non è riuscita ad utilizzarli in maniera interattiva né tanto meno integrata tra loro. Ottenendo così il risultato in cui nessuno dei due sistemi entra a far parte del processo di definizione della strategia, fallendo così non solo nell’avere una strategia che incorpori
144
le tematiche sociali ed ambientali ma persino nell’ottenere una strategia capace di aiutare l’impresa i propri obiettivi economici.
Un secondo caso in cui l’impresa fallisce nell’ottenere una strategia integrata è rappresentato dalla strategia che nasce dalla sostenibilità, in cui i vertici aziendali utilizzano solo il sistema SCS in maniera interattiva e lo fanno in maniera disaccoppiata rispetto all’utilizzo (diagnostico), finendo così per avere una strategia prevalentemente orientata al perseguimento di obiettivi sociali e ambientali e incapace di focalizzarsi su quelli economici.
Il terzo caso, strategia che incorpora la sostenibilità solo per essere conforme alla legge, rappresenta invece il caso opposto. L’azienda in questione utilizza infatti solo il sistema MCS (in maniera interattiva) per definire la strategia mentre si limita ad utilizzare il sistema SCS in ottica diagnostica e disaccoppiata, appunto al solo scopo di ottenere una strategia che permetta all’impresa di rispettare le normative di carattere sociale e/o ambientale.
Il quarto caso in cui i due sistemi vengono impiegati in maniera disaccoppiata è rappresentato dalla strategia schizoide. In tale situazione infatti l’impresa, pur impiegando i sistemi in maniera interattiva, fallisce nel tentativo di ottenere una strategia che integra la sostenibilità perché non riesce ad utilizzare i due sistemi in maniera congiunta.
Il quinto caso in cui l’impresa fallisce nell’intento di ottenere una strategia che integri le tre dimensioni economica, sociale ed ambientale è quello della strategia integrata e dormiente. Ovvero il caso in cui l’azienda, pur impiegando i due sistemi in maniera congiunta (integrata), continua ad utilizzarli in maniera diagnostica e quindi solo per implementare la strategia già definita e non per definire una strategia ad hoc.
Il sesto caso, quello della strategia guidata dalla sostenibilità, vede l’impresa riuscire ad impiegare i due sistemi SCS e MCS in ottica integrata, ma fallire nell’utilizzare entrambi in maniera interattiva. Essa infatti utilizzando solo il sistema di controllo della sostenibilità in maniera interattiva, finisce con ottenere una strategia prettamente focalizzata sulle variabili sociale ed ambientali e non su quelle economiche.
Il settimo caso, quello della strategia che integra la sostenibilità solo in maniera periferica, rappresenta uno dei più comuni a livello empirico. In tale situazione infatti l’azienda, pur impiegando entrambi i sistemi, MCS e SCS, congiuntamente, impiega
145
solo il primo in maniera interattiva. Essa finisce dunque con l’ottenere una strategia assai stabile nel lungo termine in quanto capace di perseguire efficientemente gli obiettivi di natura economica e al contempo in grado di tenere in considerazione le variabili sociali ed ambientali in sede di implementazione (ma non in sede di definizione della strategia).
Per concludere solo nell’ottavo caso (ideale) in cui l’impresa riesce ad utilizzare entrambi i sistemi in maniera integrata ed interattiva, essa sarà in grado di ottenere un processo di definizione della strategia capace di incorporare le tematiche sociali ed ambientali a quelle economiche. Ovvero, in altre parole, riuscirà ad ottenere una strategia integrata.
La sfida che devono affrontare i vertici aziendali consiste dunque – dopo aver scelto quali sistemi di controllo di gestione e di controllo della sostenibilità implementare – nell’impiegare entrambi i sistemi in maniera interattiva e riuscire ad utilizzarli congiuntamente, ovvero integrarli tra loro.
146