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APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER LA TUTELA DEL VERDE PUBBLICO E PRIVATO -

Presidente

Relaziona l'Assessora all’ambiente.

Assessore Tura

Lo date per illustrato? Okay. No, semplicemente…

(interventi in sottofondo)

… avevo chiesto appunto al tecnico comunale Cerea, che oltretutto è anche Presidente dell’Associazione italiana dei tecnici del verde, di così…

(applausi)

… relazionare un attimo, rispetto alla necessità che comunque c’era nel nostro Comune di un Regolamento per la tutela del verde, sia di tipo privato, ma anche per guidare meglio quelli che sono gli interventi pubblici, proprio che l’Amministrazione compie quando comunque va a disegnare il proprio territorio.

Dott. Cerea

Niente, vi illustro un attimino due parole sul Regolamento, l’avete già letto, devo essere stringato…

Presidente

… studiato a memoria…

Dott. Cerea

… sì, ne abbiamo già parlato. Niente, cioè, attualmente comunque, va be’, ciò che può tutelare il verde è presente in un articolo del Regolamento di Polizia locale, penso l’art. 57, che regola così la gestione delle rive e delle rogge e dei riali, è una paginetta stringata nel Regolamento edilizio, che regola il verde esistente nel centro storico che però è molto… è poco insomma. C’era comunque bisogno di uno strumento che tutelasse, che comunque gestisse un attimino quello che

è il verde, regolasse il verde, sia della città che del territorio, se ne sta parlando dal ’95, nel ’95 partecipai a un gruppo di studio con altri Comuni a Brignano, alla fine tutti i Comuni che parteciparono a questo studio del Regolamento approvarono il Regolamento, Brignano, Spirano, Arcene e Fara d’Adda e comunque Treviglio ne restò sprovvisto, ecco, non lo approvò mai.

Si è arrivati adesso a mettere insieme questo Regolamento, basandoci anche su delle esigenze che mano a mano sono emerse nel corso degli anni in cui ci siamo trovati davanti, non avevamo comunque in mano uno strumento per poter comunque dare delle linee guida; posso fare tanti esempi, può esserci ad esempio, non so, la progettazione della nuova zona industriale al P.I.P. 2, dove comunque il Comune si è adoperato per fare questa fascia di verde, di mitigazione ambientale sulla via Redipuglia e sulla via Calvenzano, però quando poi si entra all’interno appunto della zona industriale, noi vediamo solamente cemento e prefabbricati, asfalto, però nessuno che comunque ha progettato un capannone ha pensato comunque a inserire delle piante, del verde in questo contesto, per cui rimane un qualcosa di chiaramente non bello. Un altro esempio così può essere quello ad esempio dei parcheggi, dove comunque il Comune si è adoperato ogni volta che fa un nuovo parcheggio, non so, dico quello del cimitero, a inserire comunque all’interno delle alberature, dopo noi ci rendiamo conto che ad esempio, non so, tutti i parcheggi dei supermercati, basta vedere, non so, andare in via Bergamo, Ld, Superdì, Lidl, eccetera, sono comunque scarni, spogli, sono delle grosse distese di asfalto però non esiste un albero all’interno del parcheggio. Le piante comunque non sono tutelate.

L’importante è che chi approva questo Regolamento è comunque convinto e consapevole che il verde migliora comunque la qualità della nostra vita. Non solamente della nostra, ma quella dei nostri figli e insomma, delle generazioni future, ecco.

Presidente

Sì, sì, ho visto. Qualche ulteriore precisazione?

Dott. Cerea

Comunque se qualcuno, esatto, ha qualche domanda da fare o…

Presidente

Ha chiesto la parola la Consigliera Patrizia Siliprandi…

(intervento fuori microfono)

… Manenti Eugenio.

Consigliere Manenti

Allora, mi dispiace che questo Regolamento del verde, anzi questo argomento venga all’ordine del giorno a dieci alle undici, quando tutti hanno fretta, tutti hanno voglia di andarsene a casa, anche per mettere qualcosa sotto i denti, perché comincia a girar la testa. Perché questo Regolamento, che è un capo miliare del Comune di Treviglio, non abbiamo niente sul verde, oltre che essere fatto anche bene, magari andrà integrato nei prossimi anni, però è un buon inizio. A mio modo di vedere meritava un intero Consiglio Comunale, sia per il lavoro che è stato fatto, per l’analisi di quello che c’è scritto e sia perché è estremamente importante. Perciò magari dovevamo spendere meno parole ancora a discutere dell’amianto, che dev’essere arrivato a otto volte nel Comune di Treviglio, ormai penso di poter ripetere tutte le parole che si dicono e tutti gli interventi, posso dire a memoria quello che dirà uno e quello che dirà l’altro e dirà l’altro… e invece vogliamo e per forza di cose, perché mancano dieci minuti alla fine del Consiglio Comunale, licenzieremo questo importantissimo argomento senza dargli secondo me non tanto la dovuta importanza, perché presumo che lo voteremo all’unanimità, ma tanto dargli quella pubblicità nei confronti dei cittadini trevigliesi e di chi ha operato per farlo e per costruirlo, che merita.

Secondo me è importante, ma in un eventuale confronto o dibattito politico su questo Regolamento, penso che oltre ai Consiglieri Comunali io avrei invitato anche tutti i dirigenti e i tecnici del Comune di Treviglio a sedersi nel pubblico per capire che cosa è il verde, cioè per capire quale l’importanza del verde e per capire che forse il rispetto del verde, in una città come Treviglio che ama gli alberi, penso che sia una delle città più alberate che io conosca, ne giro tante, però Treviglio è bella perché è alberata e poi complimenti a Cerea, negli ultimi anni abbiamo evitato queste potature che facevano male allo stomaco di chi ama il verde e i nostri viali stanno tornando ad essere veramente belli e invidiati da tanti. Dico che secondo me necessitava che il Sindaco invitasse tutti i dirigenti del Comune di Treviglio e tutti i funzionari dei lavori pubblici e forse anche gli altri, a leggerselo questo benedetto Regolamento del verde, che deve essere quasi la Costituzione nostra in futuro per andare avanti, sia nell’edificazione, però ai privati sarà difficile imporlo, sia proprio per quello che è il Comune di Treviglio, il modo di operare, il volere il verde.

Mi riferisco a questo fatto perché ad esempio, di fronte a principi condivisibili, estremamente condivisibili, ad esempio però ci troviamo sempre il risvolto della medaglia, perché è difficile far capire. Ad esempio in questi giorni alla Geromina stiamo realizzando l’ultimo tratto di via Canonica, quello che va in su e ho visto non dico rovinare, ma massacrare le radici delle piante; io non so quale impresa c’è lì a costruire questo benedetto marciapiede, hanno costruito un marciapiede riducendo le piante che io penso abbiano più di 50 anni, io me le ricordo da sempre lì, queste seconde piante, non il filare dei pianta; durerà un anno, durerà due, durerà cinque, ma la pianta ormai è destinata a morire, come vengono capizzate sul ---- la pianta è destinata a morire. Se la pianta campa cent’anni, quella pianta lì ne camperà solo 20.

Ecco, per quello che dico, bisogna educare a gestire il verde, questo Regolamento è un buon inizio, ma imporrei a chi fa quei tipi di lavoro, a chi li dirige, di leggerselo il Regolamento del verde e di rispettare le piante, perché se, tipo la Geromina, se al posto di avere fatto uno scavo per mettere un tubo dell’elettricità contro le piante e l’avessero messo in mezzo alla strada, dove già ce ne sono altre, non avrebbero rovinato niente, nessuno, non avrebbero rovinato nessuno, ma delle piante, non voglio usare un termine scortese, ma se ne sbattono tutti, puntini puntini… Allora, è un esempio di questi giorni, io lo vedo perché la mattina vado fuori presto a correre e pertanto nel passare ho visto che hanno tragicamente danneggiato le radici delle piante.

Per il resto, complimenti a Cerea che l’ha messo, secondo me, nel Regolamento del verde un domani va integrato facendo il T.U. dove mettiamo anche il verde, dove facciamo passeggiare i cani, mettiamo anche quello che riguarda i parchi pubblici… cioè, dovrebbe diventare non dico una Costituzione, ma come in tanti Comuni, io mi sono letto ad esempio il Regolamento del verde del Comune di Pisa, sono ben 95 pagine, è un esempio di civiltà di una città. Treviglio oggi parte con un Regolamento del verde che dev’essere un esempio di civiltà, ma un esempio di civiltà da far studiare ai ragazzi nelle scuole. Il rispettare il verde, il rispettare i giardini, rispettare le piante, penso che sia una delle basi fondamentali oggi del vivere civile. Perciò complimenti a Cerea e avanti così nel rispettare il verde a prescindere poi dal piantone dove --- del Cerreto. È sempre stato un dispiacere per tutti anche quello. Grazie.

Presidente

Patrizia Siliprandi, Consigliera.

Consigliera Siliprandi

Grazie. Perché, avevi dei dubbi che non lo fossi più?

Presidente

… per completare la frase…

Consigliera Siliprandi

… a quest’ora concedetemi una battuta. Anch’io mi associo ai complimenti, è chiaro, è uno strumento importantissimo. Una domanda e una proposta, la domanda è, che fine ha fatto o forse io non ne sono a conoscenza, dell’iniziativa di piantumare un albero per ogni nuovo nato? Che io trovo importantissima. E poi la proposta è, visto il dilagare estremamente preoccupante di allergie, mai come in questi ultimi tempi e sempre di più, anche fra i bambini piccoli, dove noi mettiamo, art. 3, tutela degli arbusti e degli alberi, perché non mettere anche, promuovere la piantumazione di alberi privi di allergeni? Che io trovo molto importante, soprattutto nella prospettiva poi di un futuro che sarà sempre più inquinato e quindi sempre più, come dire, preoccupante proprio dal punto di vista della salute e anche delle allergie. E poi, la mia perplessità dove… quindi promuove le piante prive di allergene.

Ecco, una mia perplessità, dove, aspetta, ho perso… dove c’è il parere, assenso, di 60 giorni per la richiesta di… pag. 6… occorre inoltrare la domanda all’ufficio competente almeno 15 giorni prima dell’abbattimento, domanda che si intende accolta se non c’è … l’assenza di comunicazione da parte dell’ufficio entro i successivi 15.

Invece per gli alberi di pregio 60. Ecco, io trovo che comunque 15 siano pochi, ne avrei messi 30 e 60. Va be’, una piccola proposta.

Presidente

Bene. La parola al Consigliere Enzo Riganti.

Consigliere Riganti

Grazie. Chiedo, ho visto nell’art. 37, forse non è ben chiaro, non è specificato o forse non c’è, la norma per la salvaguardia del patrimonio

arboreo che è monumento storico e culturale, il platano di via Guido Reni era un monumento di questo genere, è stato tagliato perché dichiarato ammalato. Io forse basterebbe aggiungere che in questi casi non basta la valutazione di un tecnico, ma quando si tocca un monumento ci dovrebbe essere, ci sono delle Commissioni comunali preposte, il parere di queste Commissioni, ambiente o paesaggistica, che dicano la loro su una situazione del genere. Per quanto riguarda anche le strade e i fossi, i reticoli delle strade e dei fossi che conosco, della campagna a nord di Treviglio, che stanno sparendo un po' alla volta per lasciare spazio a coltivazioni in serre o altre coltivazioni. A questo aggiungo il prato stabile che viene arato per fare altre situazioni, il prato stabile è un patrimonio anche questo come l’albero monumentale, evitiamo o curiamo queste situazioni, non lasciamole solo ai tecnici, ma diamo la possibilità alle Commissioni preposte di dare il loro parere. Grazie.

Presidente

Grazie. La parola a Carla Bonfichi.

Consigliera Bonfichi

Mi associo ai ringraziamenti a Stefano Cerea per il lavoro svolto, mi spiace davvero che questa illustrazione arrivi a quest’ora del Consiglio Comunale, però c’è una cosa che aggiungo a quanto detto dal Consigliere Manenti, per cui siccome è il primo passo, però siccome in questo Regolamento si parla di, entro sei mesi dall’approvazione del Regolamento di, si rimanda a sei mesi l’individuazione delle essenze di pregio ecc., credo al di là invito il Sindaco e invito Stefano a magari entro la fine dell’anno a chiederci o a venire a relazionare in Consiglio Comunale, perché io penso che nel nostro territorio anche in centro storico potremmo trovare delle essenze arboree di pregio e piuttosto interessanti, che vanno tutelate e curate, al di là della tutela paesistica prevista dalla legge della tutela dei beni artistici e architettonici, ivi compresi i parchi già soggetti a tutela, che non so se ne abbiamo, ma non credo che ne abbiamo di quel tipo, previsti dalla normativa nazionale. Quindi penso che potrebbe essere più allettante e interessante una illustrazione in cui si visualizzino o si facciano visualizzare ai Consiglieri Comunali e ai funzionari comunali la bellezza di una serie di essenze arboree mappate e esistenti sul nostro territorio in centro storico piuttosto che in periferia. Grazie.

Presidente

Grazie. Dunque Bruno Brambilla.

Consigliere Brambilla

Perché a me dici sempre il nome anche…

Presidente

Consigliere Bruno Brambilla.

Consigliere Brambilla

No, solo Brambilla, senza… … grazie. Velocissimo, sottoscrivo quello che ha detto Manenti e la Bonfichi, ma aggiungerei una cosa, cioè è vero che stasera dedichiamo poco tempo a discutere questa cosa importantissima, ma non è mica detto che debba fermarsi qua il discorso della diffusione, della promozione di un Regolamento così importante per la vita e la bellezza della città. Quindi se al di là del discorso della verifica che diceva Carla, si potessero promuovere convegni o produrre pubblicazioni o usare tutti i mezzi che attualmente abbiamo a disposizione per una maggiore diffusione e una maggiore promozione anche nelle scuole, eccetera, di questa materia importantissima, credo che abbiamo, come si può dire, un argomento da portare avanti e da coinvolgere, diciamo, tutta la città. Ecco, in questo senso, perché Treviglio fortunatamente è famosa per le sue alberature, i suoi viali alberati e per il suo verde, fortunatamente, vediamo di incrementarlo, vediamo di conservarlo, di mantenerlo, ma soprattutto di creare una mentalità della gente, attraverso soprattutto i giovani, a mantenere questo stato di cose e magari anche a migliorarlo. Grazie.

Presidente

Grazie. Il Consigliere Federico Merisi.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Angelo Maria giacché c’è…

(intervento fuori microfono)

Questo possiamo tralasciarlo. Volevo ringraziare anch’io Stefano Giorgio Remì e André Cerea e volevo, era una questione tecnica la mia, apprezzo la sensibilità antiallergica della Consigliera Siliprandi, però volevo capire quali sono…

(interventi in sottofondo)

… ecco, non so se poi dopo si intona con…

(interventi in sottofondo)

… no, ecco, però magari, adesso, mi scuso con Stefano Giorgio Remì e Andrè Cerea, però magari Cerea ne sa più di noi sulle piante anallergiche. A me interessa l’aspetto sottolineato dalla dott.ssa Siliprandi, effettivamente stanno aumentando le allergie, se possiamo, se è possibile, per carità, limitare anche questo problema sanitario con la piantumazione di piante anallergiche, ben venga. Smazzatevela fra voi, grazie. Patrizia, scusami il secondo nome tuo qual è?

(interventi in sottofondo) Presidente

Ha chiesto la parola il Consigliere Luigi Reduzzi.

Consigliere Reduzzi

Rapidissimamente per dire che siamo d’accordo con questo Regolamento, una battuta sul fatto che a Calvenzano l’abbiano fatto, io e Cerea 15 anni fa quindi insomma non è mai troppo tardi, chiusa la battuta…. Però volevo fare presente che è passata l’ora e o il Consiglio si dà un’altra mezz’ora e esauriamo gli altri due punti all'ordine del giorno, oppure chiudiamo insomma, cioè. Io sono per l’altra mezz’ora e così finiamo e domani sera non ci troviamo, però voglio dire, il Consiglio è sovrano, decida.

Presidente

Cominciamo a concludere questo argomento e poi facciamo la proposta.

Bene, allora qualche altro intervento sul documento, ah, c’era qualche risposta che doveva dare il nostro tecnico.

(interventi in sottofondo)

Doveva dare qualche risposta.

Dott. Cerea

Per rispondere a Patrizia Siliprandi. Quello sulle piante per un nuovo nato penso ti riferisci alla legge Rutelli? Che era quella della pianta per un nuovo nato, quella che avevano fatto…

(intervento fuori microfono)

Lì è nato un grosso problema, nel senso che per quanto pochi siano, comunque i bambini nati ogni anno sono comunque sempre molti, infatti ha iniziato il Comune di Milano ad avere 9.800 bambini all’anno e il Comune di Milano doveva ogni anno attrezzarsi per trovare un’area dove mettere 9.800 alberi. Allora hanno praticamente cercato di variare un po' questa legge, dicendo, sì, più che fare un’area e dare un nome ad ogni pianta, mettendo il cartellino del nome del bambino, cerchiamo

di fare delle ripiantumazioni, cioè dove ci sono le piante mancanti, sulle alberate stradali, hanno inserito delle piante nuove e devo dire che il Comune di Treviglio negli ultimi dieci mediamente ha messo 350/400 piante all’anno nuove. Se pensate che ci sono circa 200 bambini all’anno nati nel Comune di Treviglio, per cui penso che da questo punto di vista ci siamo, non esistono aree nuove comunque dove poter fare quella che è poi la forestazione urbana, cioè fare il bosco di città, purtroppo non è che abbiamo tantissimo territorio, però ci stiamo pensando.

Poi invece c’era il discorso delle piante allergiche, ecco, lì noi faremo, come Associazione direttori e tecnici l’anno prossimo, un convegno a Milano al Centro di allergologia del Policlinico, il primario è già stato giù a Treviglio, abbiamo avuto una riunione, perché lo vorremmo fare proprio in collaborazione con l’ASL di Milano, perché il Comune di Milano già si è attrezzato per questo. Non è facile perché ad esempio una delle piante più allergiche è la betulla, il nocciolo, l’ilex, per cui sono piante abbastanza comuni nei nostri giardini e non è facile, per cui si voleva cominciare quanto meno a usare questo accorgimento nella progettualità, ad esempio negli asili nido, nelle scuole materne, in spazi comunque dove si può evitare questo, soprattutto dove ci sono tanti bambini. Ecco, poi farlo sempre e comunque dappertutto vuol dire eliminare una tipologia di pianta, lì non è facile, ad esempio il nocciolo è una pianta proprio tipica della pianura padana, insomma toglierlo vorrebbe dire cambiare anche…

(interventi in sottofondo)

Sicuramente questo accorgimento ci deve essere.

Volevo rispondere a Enzo Riganti in merito a quel grande platano che è stato tagliato, poi sono stati quattro, ma quello effettivamente era il più grande, aveva circa 120 anni e qui stiamo parlando di decreti ministeriali. Sui decreti ministeriali, Signori, non si scherza, cioè ci sono le penali, ma c’è anche la reclusione. Cioè quando praticamente la Regione Lombardia manda fuori i suoi ispettori e mi segnalano che c’è una pianta e impongono un abbattimento sul decreto ministeriale del 1997, noi non possiamo stare lì a discutere se e come e perché, ma dobbiamo eseguire, se c’è un documento della Regione che ci impone di farlo. Per giunta il legname che viene comunque asportato dev’essere smaltito in autoclave, per cui oltre al costo dell’abbattimento ci deve essere appunto il costo proprio dello smaltimento in autoclave.

Il decreto ministeriale è stato fatto per la ceratocistis imbriata, o cancro colorato del platano, che è un fungo, è un fungo che si diffonde come tutti i funghi per spore, va a infettare altri platani, per cui questo provoca comunque la moria; sulla Costa Azzurra sono morte centinai di

migliaia di piante. È arrivato in Italia tramite le casse di munizioni dell’esercito americano, arrivavano queste casse di munizioni dall’America col legno fatto proprio col platano, per cui queste spore di funghi da Napoli praticamente si sono diffusi poi su tutto il territorio nazionale ed è diventato veramente una… non da scherzo insomma.

Per giunta non si può ripiantumare uno stesso tipo di essenza, in questo caso il platano, dove già c’è stato il platano, per cui noi abbiamo anche dei problemi, per esempio in via Tasso, dove sono morti tre o quattro platani proprio per il cancro colorato, dovremmo comunque alternare queste essenze al platano con altre essenze; ma questo sta già succedendo a Crema, se vedete sul viale della stazione, alternati ai platani ci sono i liriodendri, che sono piante similari, ma che comunque non sono platani.

Poi volevo, c’era qualcos’altro? No. Dai vostri interventi ho capito che mi volete tutti bene e per questo vi ringrazio e niente…

(interventi in sottofondo)

… sul silenzio-assenzo?

(interventi in sottofondo) Sì, è già una prassi che…

(intervento fuori microfono)

… ho capito…

(interventi fuori microfono) Presidente

Bene. A questo punto l’Assessore Tura.

Assessore Tura

Soltanto perché il silenzio assenso valeva comunque per le specie di

Soltanto perché il silenzio assenso valeva comunque per le specie di