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PIANO DI RECUPERO IN VARIANTE AL PRG VIGENTE, DI UNA PORZIONE DEL COMPLESSO EDILIZIO DELLA <CASCINA DELLE

MONACHE>, DI PROPRIETA’ DEL SIG. GIULIANI GIOVANBATTISTA, AI SENSI DELL’ART. 25, COMMA 1, DELLA L.R. 11-3-2005, N. 12 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI, ED AI SENSI DEGLI ARTT. 2 E 3 DELLA L.R. 23/97. ESAME DELL’OSSERVAZIONE E APPROVAZIONE DEFINITIVA -

Presidente

Chiede la parola, prima della illustrazione il Consigliere Pignatelli.

Consigliere Pignatelli

Per gli stessi motivi che non sono di incompatibilità, ma quantomeno di opportunità, non partecipo alla discussione e alla votazione.

(interventi in sottofondo) Presidente

Va bene, grazie. Il numero legale è garantito. Per opportunità si assentano i tre Consiglieri. Bene, l’illustrazione da parte dell’Assessore.

Grazie.

Assessore Adobati

Grazie Presidente. Si tratta del Piano di recupero in variante al Prg denominato Cascina delle Monache, in via Bergamo, Piano di recupero che è adottato da questo Consiglio Comunale con delibera 119 del 21 dicembre del 2009; la delibera di adozione riguarda appunto un Piano di recupero stralcio, rispetto al plesso edilizio della <Cascina delle Monache>. Nel periodo di deposito e aperto alle osservazioni è pervenuta una osservazione che pone alcune questioni tecniche, di cui l’arch. Morabito darà conto e in sostanza pone un’obiezione di fondo, che però avevamo già ampiamente dibattuto in sede istruttoria prima dell’adozione, circa l’opportunità di una pianificazione unitaria di tutto il complesso della Cascina delle Monache. Pregherei l’Arch. Morabito di dare conto dell’osservazione e delle controdeduzioni dell’ufficio.

Arch. Morabito

Grazie, buona sera. Allora, l’osservazione che è pervenuta nei termini previsti dal periodo per la presentazione delle osservazioni, è stata presentata dalla sig.ra Anna Maria Giuliani, residente in Arzago d’Adda, che è una comproprietaria dell’intero complesso della Cascina delle Monache. L’oggetto dell’osservazione è una richiesta di una pianificazione e progettazione unitaria dell’intero complesso della Cascina delle Monache. L’osservante fa presente che l’intera Cascina delle Monache è suddivisa in più proprietà, in cinque proprietà esclusive, che sono della sig.ra Anna Maria Giuliani, del sig. Angelo Giuliani, della sig.ra Carla Giuliani, del Sig. Giovanbattista Giuliani e degli Eredi Galbiati, oltre alle proprietà comuni e fa presente che il proponente, il sig Giuliani Giovanbattista, ha chiamato in causa gli altri comproprietari per dividere le parti comuni e che il procedimento giudiziario non è ancora iniziato. Le parti comuni, cortile, portici, logge e ballatoi, androne, scale e tetto costituiscono parti caratteristiche fondamentali dell’architettura della cascina e non fanno parte del Piano di recupero adottato.

Nel Piano di recupero proposto e adottato la particellazione della cascina è stata occultata, non c’è disegno che raffigura l’intera cascina con le proprietà particellizzate. Il Piano di recupero adottato è stato proposto da una sola proprietà e pertanto non è in grado di normare il contesto e nemmeno di disciplinare e garantire un risultato omogeneo.

Il complesso della Cascina delle Monache richiede un progetto unitario per tutto l’insediamento e che è intenzione della sig.ra Anna Maria Giuliani, che è l’osservante, unitamente alla sig.ra Carla Giuliani e degli eredi Galbiati, di sistemare le loro porzioni della Cascina delle Monache con un progetto univoco. Pertanto l’osservante richiede di non procedere all’approvazione del Piano di recupero riguardante una porzione di immobile, propone di avviare la procedura di un Piano di recupero d’ufficio, segnala la mancanza di opere di urbanizzazione nel Piano di recupero e fa presente l’opportunità di recuperare l’intera Cascina delle Monache con la conservazione e risanamento e la ricostruzione e la migliore utilizzazione dell’intero complesso edilizio.

Le controdeduzioni tecniche. L’opportunità di consentire la presentazione al Consiglio Comunale di un Piano di recupero limitato alla sola parte di proprietà del proponente, il sig. Giuliani Giovanbattista, è stata valutata dalla Giunta Comunale e ritenuta ammissibile con la delibera 17 del 23 febbraio 2009.

La documentazione pervenuta riporta la situazione sulla suddivisione immobiliare delle proprietà, valutazione e progetto divisionale, redatta dal geom. Ruggero Longhi Zanardi, che è consulente tecnico d’ufficio

nominato dal Tribunale di Bergamo e depositata presso la Cancelleria del Tribunale il 14 maggio del 2003. A seguito di questa deposizione della perizia presso il Tribunale è seguita un’assegnazione, per estrazione a sorte, dal Giudice istruttore del Tribunale di Bergamo, il 1°

giugno del 2004 e l’estratto dell’atto giudiziario di assegnazione è allegato alla delibera consiliare 119/2009, di adozione del Piano di recupero.

La Commissione comunale per il paesaggio nelle sedute del 10 febbraio 2009 e 17 novembre 2009, seppur contraria alla presentazione di un Piano di recupero non esteso a tutto il complesso, ha dato indicazioni circa le soluzioni tipologiche da effettuarsi nel rispetto della cascina storica lombarda, aperture con rapporto uno su due, ritmo delle aperture regolari, aperture allineate su più file verticali e centrate nelle campate, materiali tipici delle cascine, quali coperture in coppi, canali in rame, colori tipici dell’edilizia storica ecc. Sempre nella seduta del 3-12-2009, la Commissione ha preso atto dell’indirizzo politico espresso con delibera della Giunta comunale 17 del 2009, ribadendo tuttavia nuovamente il proprio parere contrario allo stralcio del Piano di recupero, ritenendo comunque che i caratteri tipologici e morfologici del progetto presentato sono in linea di massima compatibili con l’edilizia rurale, ma saranno valutati nel dettaglio in sede di eventuale presentazione di richiesta di Permesso di costruire o Denuncia inizio attività.

Una porzione dell’edificio oggetto del Piano di recupero è già stata oggetto di Permesso di costruire n. 85, rilasciato il 17 maggio del 2006, mediante il quale è stata demolita e ricostruita una parte dell’immobile.

La Seconda Commissione Consiliare permanente nella seduta del 15.12.2009, nell’autorizzare il passaggio in Consiglio Comunale del piano relativamente all’adozione dello stesso, ha espresso il seguente indirizzo, da declinare nel redigendo Piano delle regole del Piano di governo del territorio: in considerazione del carattere storico dell’intero complesso rurale della Cascina delle monache, l’attuale intervento, così come eventuali altri interventi successivi, dovranno mantenere la connotazione storico-architettonica dell’intero complesso edilizio. La proposta progettuale di PR inoltrata è rivolta alla conservazione dell’impianto storico della Cascina delle Monache, proponendo la ricostruzione della porzione di edificio di proprietà del proponente nel suo ingombro planoaltimetrico, non altera le caratteristiche morfologiche e architettoniche tipiche della cascina lombarda e non pregiudica la conservazione, il risanamento e la ricostruzione e la migliore utilizzazione dell’intero complesso edilizio della restante parte di immobile, che gli altri comproprietari potranno recuperare, ai sensi dell’art. 50 delle norme del vigente Piano regolatore, con operazioni

manutentive senza modifica della destinazione d’uso, oppure attraverso presentazione di altri Piani di recupero qualora intendano modificare la destinazione d’uso attuale.

Per quanto riguarda la segnalazione circa la mancanza di opere di urbanizzazione primaria, si fa presente che all’art. 5 dello schema di convenzione il proponente si impegna a realizzare a sue spese tutti gli allacciamenti necessari al PR e ai servizi attualmente esistenti nella zona. Per quanto riguarda lo scarico fognario, il proponente ha inoltrato alla Provincia di Bergamo richiesta di scarico negli strati superficiali del sottosuolo il 15.4.2009, ottenendo un’autorizzazione il 29.10.2009, con determina del dirigente dalla Provincia n. 3271. Per quanto riguarda le opere di urbanizzazione secondaria, è stata prevista l’intera monetizzazione, ai sensi dell’art. 46, della legge 12 del 2005.

Assessore Adobati

Grazie. In sintesi quindi permane la situazione con la quale si è andati all’adozione, stante tutte le, come dire, le considerazioni tecniche di riscontro rispetto all’osservazione. In buona sostanza si ritiene praticabile l’intervento, pur parziale, perché rispondente, come dire, all’assetto storico-architettonico dettato dalla Commissione paesaggio, perché non pregiudica la fattibilità delle altre porzioni della cascina che sono in mano ad altre proprietà e comunque rimane agli atti da trasferire al Piano delle regole un livello di attenzione alto per il livello di qualità, come dire, architettonica, di edilizia rurale, che la Cascina delle Monache manifesta e quindi attenzione che dovrà essere raccolta nel redigendo Piano delle regole. Grazie.

Presidente

Grazie, allora ci sono interventi, chiarimenti, su questo tema? Basilio Mangano.

Consigliere Mangano

Grazie. Un intervento brevissimo. L’argomento era già stato affrontato in sede di prima adozione, le obiezioni fatte dall’osservante le avevamo già discusse prioritariamente in sede di Commissione Seconda, quella Commissione aveva partorito la nota che lei ha letto e che dev’essere --- nel Piano delle regole del P.G.T., tutto il resto mi pare che è la riproposizione di quello che avevamo già discusso in sede di adozione del Consiglio, viene riproposto, per quanto mi riguarda condivido le controdeduzioni tecniche, per cui preannuncio il voto favorevole.

Presidente

Altre considerazioni o interventi? Allora, non ci sono altri interventi, dichiarazioni di voto? Pietro Guzzetti.

Consigliere Guzzetti

Grazie Presidente. Mah, devo dire che su questa pratica, questo ordine del giorno, sinceramente ne abbiamo già discusso altre volte, in più sedi e anche nelle Commissioni. Diciamo che l’ideale era quello di avere un progetto unitario da portare avanti assieme; poi va be’, ci siamo resi conto che molto probabilmente questo non si riesce a fare e si arriva alla … Le osservazioni fatte dicono addirittura di fare un progetto d’ufficio, che questo, insomma, mi sembra un po'… però, sinceramente, il fatto di non avere un progetto unitario su una cascina che è un po' una cascina particolare, che sinceramente ha anche una connotazione forse unica nella nostra bassa bergamasca, perché è fatta anche in un modo chiuso, diverso dalla cascina tradizionale della bassa bergamasca e quindi dal mio punto di vista, ma dal punto di vista anche della Commissione paesaggio, di tutti noi, è sicuramente da conservare come impianto, come struttura, come valore anche della nostra storia, della bassa bergamasca.

Detto questo, mi auguro, l’abbiamo anche scritto, l’abbiamo anche messo nella Seconda Commissione, è stato riportato nelle controdeduzioni tecniche, il fatto di dare la possibilità di interventi successivi, mantenendo la connotazione storico-architettonica dell’intero complesso edilizio. Ci tengo a sottolineare questo aspetto, comunque indubbiamente le segnalazioni ci sono, darò il voto favorevole con questa precisazione e augurandomi che il tutto prosegua veramente senza, diciamo, difficoltà sotto questo punto di vista. Grazie.

Presidente

Bene. Altre dichiarazioni di voto? Nessuno?… Scarpellino Giuseppe.

Consigliere Scarpellino

Grazie Presidente. A scanso di equivoci, per indicare che chi ovviamente si oppone alle controdeduzioni deve votare no, quindi il voto del mio gruppo è di respingere le controdeduzioni al progetto, perché altrimenti creiamo sicuramente…

(interventi in sottofondo)

… le osservazioni, chiedo scusa, le osservazioni, sì, sì.

Presidente

Ha chiesto la parola la Consigliera Bonfichi.

Consigliera Bonfichi

Il Partito Democratico esprime il proprio voto contrario alle osservazioni e il proprio voto favorevole all’approvazione definitiva di questo piano.

Aggiungo solo un auspicio, che il proseguire di ristrutturazioni in questa zona di via Bergamo, spinga in qualche modo anche la Cogeide a investire nel collegamento fognario di questo tratto di strada ancora mancante, in modo da garantire ai cittadini, magari fino anche alle Battaglie, fino al confine con Arcene, il poter utilizzare questa risorsa.

Mi rendo conto che non è una scelta di competenza comunale, però auspico che rientri nei Piani pluriennali della società che se ne deve far carico. Grazie.

Presidente

Grazie. Allora se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione il respingimento dell’osservazione… accoglimento respingimento dell’osservazione. Allora precisando, chi vota no è contrario all’osservazione e fa procedere il piano, chi vota sì accoglie l’osservazione.

(interventi in sottofondo) Bene. Possiamo votare?

(interventi in sottofondo) Sono aperte le votazioni.

(interventi fuori microfono)

Guardiamo i risultati, il voto è andato bene. Quello che conta poi…

Allora, hanno votato in 17. Presenti 17, votanti 17, 17 no. All’unanimità è respinta l’osservazione.

Per completare tutta la procedura, respinta l’osservazione, bisogna rivotare complessivamente il Piano di recupero che prevede l’approvazione definitiva e allora, se non ci sono particolari dichiarazioni di voto, non mi pare, si vota. Questa volta si vota l’approvazione del Piano di recupero complessivo. 17 presenti, 17 votanti, 17 sì, all’unanimità. Tutti a favore. È necessario adesso definire l’immediata eseguibilità della delibera… esecutività, per cui un’altra votazione, l’immediata esecutività, la votazione è aperta. 17 votanti, 17 sì, all’unanimità.

Procediamo allora con il punto n. 8.

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 10 maggio 2010 Punto n. 8)

DEROGA ALLE NORME DEL PRG VIGENTE PER REALIZZAZIONE