Contrasto alla dispersione scolastica - Azioni di prevenzione Allegato n° 24 “Azioni per il contrasto alla dispersione scolastica”
Nel primo biennio delle superiori è presente una fascia di giovani che vive con disagio la transizione dal primo al secondo ciclo di istruzione. Gli studenti manifestano perduranti difficoltà d’inserimento, non sanno se la scelta compiuta sia quella giusta e incontrano difficoltà nel modificarla, manifestano direttamente o indirettamente disagio e frustrazione.
In questa età il disagio non rischia di tramutarsi solo in insuccesso formale (bocciatura o esclusione dal percorso scolastico) ma va considerato come una condizione psicologica che rende difficile il rapporto tra lo studente e la propria esperienza. Nella maggior parte dei casi, il rapporto problematico con la scuola si ripercuote anche in altri ambiti del percorso di sviluppo adolescenziale (con comportamenti di evasione dalle regole sanzionabili nell’ambito scolastico, conflitto con i genitori, emarginazione dal gruppo dei compagni di classe, ecc.).
È necessario pertanto, attivare strategie ed azioni finalizzate contro la dispersione, volte a sostenere l’efficienza e l’apertura dei percorsi educativi e formativi per impedire che il soggetto debole venga respinto dalle scuole dopo un primo abbandono ed un insuccesso scolastico, evitando così di scegliere, come unica soluzione dell’insuccesso scolastico, la bocciatura.
La rete tra scuole e soggetti della formazione specialistici e non, lavorerà per prevenire o risolvere situazioni di disagio, monitorare costantemente le situazioni a rischio di dispersione e organizzare interventi coordinati per garantire a tutti gli studenti la possibilità di svolgere un percorso scolastico formativo, attivando interventi personalizzati integrati, volti alla
valorizzazione delle risorse di ciascun allievo.
a) Recupero delle competenze di base con metodologie innovative b) Didattica laboratoriale delle competenze
c) Strategie e strumenti della didattica personalizzata d) Piattaforme per la formazione
e) Esperienze di cooperative learning con studenti tutor f) Inserimento in progetti pomeridiani
g) Counselling individuale
h) Riorientamento condiviso: passerelle senza bocciature i) Formazione professionale contro la dispersione
Recupero scolastico
Allegato n°25 – Procedura validata per i corsi di recupero
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DM n. 42 del 22/5/2007, DM n. 80 del 3/10/2007, OM. n. 92 del 5/11/2007 .
a) Potenziamento dell’ambito linguistico e logico-matematico nel corso nel Tecnico Economico “G. Luosi” e nel professionale “C. Cattaneo”.
b) Il sostegno all’apprendimento è svolto prevalentemente prima degli scrutini, o dopo, per un numero ridotto di ore. Il recupero pomeridiano per singole materie può essere breve e generalizzato oppure, come prevedono le norme citate in premessa, per almeno 15 ore e con un percorso personalizzato con verifica di recupero effettivo. In relazione alle ridotte possibilità fornite dal finanziamento statale il recupero, di norma di almeno 15 ore, può essere svolto in periodo estivo per alcune materie. Il docente che svolge il corso convoca gli studenti, e verifica che il genitore abbia esplicitamente aderito (la famiglia può scegliere di non aderire al corso). Nella convocazione
saranno indicati il programma ed il numero totale di ore che si intendono svolgere.
Per alcune attività di recupero è possibile la formazione di gruppi interclasse di livello: la programmazione per dipartimenti lo consente, anche in relazione al rapporto costi/benefici..
c) Sportello metodologico: si intende un’azione di sostegno agli studenti di tipo metodologico interdisciplinare (modalità di apprendimento, organizzazione dello studio e dei compiti...
Ri-orientamento e passaggi tra scuole Allegato n° 25 bis
La normativa sull’obbligo scolastico DM 139/2007 e quella sull’obbligo formativo Legge 53/
2005 prevede l’assolvimento dell’obbligo finalizzato al conseguimento almeno di una qualifica. Pertanto si prevede per tutti gli studenti un percorso definito e concluso e un’azione di accompagnamento per il successo scolastico, in raccordo con la famiglia.
L’IIS G. Luosi favorisce il riorientamento in particolare verso l’istituto professionale servizi commerciali che preveda soluzioni anche diverse dalla ripetenza. La scuola definisce i criteri per proporre una soluzione di riorientamento, finalizzato ad evitare gli abbandoni e la
dispersione scolastica, nonché ripetizione, che potrebbero rivelarsi inefficaci.
I passaggi fra le scuole del territorio da scuole di diverso indirizzo avvengono mediante esame integrativo come previsto dal TU 249/1994.
L’IIS G. Luosi ravvisa la necessità di formalizzare entro l’anno scolastico 2014/15 un regolamento che preveda comportamenti da assumere in situazioni particolari quali:
a) Iscrizioni dalla classe prima e seconda di scuole a diverso indirizzo b) Iscrizioni da scuole a diverso indirizzo nel triennio,
c) azioni di accompagnamento d) iscrizioni di studenti privatisti
Inserimento degli studenti stranieri Allegato n°26 “Protocollo stranieri”
L’iscrizione non richiede la presentazione di documenti che attestino la regolarità del soggiorno in Italia. La documentazione sanitaria può essere richiesta per particolari ragioni (malattie, idoneità fisica …). Documentazione importante è quella concernente il percorso scolastico svolto dal minore. La documentazione scolastica è costituita da:
a) Traduzione autentica in lingua italiana, redatta dall’autorità diplomatica consolare competente oppure da un traduttore giurato;
b) Legalizzazione di documenti provenienti dal paese d’origine;
c) Attestazione sulla scolarità complessiva rispetto al percorso scolastico italiano.
Inserimento nella classe
L’inserimento scolastico dell’alunno, avviene secondo i seguenti criteri:
● età anagrafica e ragioni di natura relazionale;
● competenza linguistica e condizioni di apprendimento;
● corrispondenza del percorso scolastico, se documentato, con la scuola di nuovo inserimento.
Accertamento sulla conoscenza della lingua italiana (lingua 2)al fine di un apprendimento progressivo supportato dal miglioramento linguistico.
Qualora, fatte le diverse valutazioni anche mediante prove di conoscenza della lingua italiana per la comunicazione ed in modalità scritta, venisse decisa una collocazione in una classe inferiore a quella anagrafica è opportuno che la famiglia sia coinvolta nella scelta.
L’alunno neo arrivato di cittadinanza extra – europea, con età corrispondente alla scuola di II° grado e non in possesso del titolo di scuola conclusivo dl ciclo di I° grado, può essere ammesso alla scuola di II° grado.
La scuola quando accoglie studenti con queste caratteristiche attiva gli opportuni contatti con il CPA di Mirandola per il conseguimento del titolo conclusivo di scuola media entro il 16° anno di età.
L’alunno neo-arrivato di cittadinanza comunitaria o di Stato aderente all’accordo sullo spazio economico europeo e della Confederazione Elvetica può ottenere il riconoscimento di equipollenza dei titoli in base all’arte. 13 della Legge N. 29/96.
Gli aspetti da rilevare e concernenti l’inserimento degli studenti stranieri sono inoltre i seguenti:
● Accoglienza nella classe e comunicazione con le famiglie
● Piano personalizzato studenti stranieri
● Corsi di alfabetizzazione
● Personalizzazione del percorso di L2 (lingua italiana)
● Personalizzazione dei criteri di valutazione
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Interventi per il successo formativo Integrazione disabili
Allegato n° 27 “Protocollo disabili”
L’adozione del Protocollo di Accoglienza degli alunni disabili consente di attuare le indicazioni normative che si riferiscono alla Legge Quadro n. 104/92, ai successivi decreti applicativi e alle Linee guida del Ministero, nonché all’applicazione dell’ “Accordo di
Programma 2012-2017” della Provincia di Modena per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Tale protocollo si propone di:
• definire pratiche condivise di inclusione tra tutto il personale all’interno della nostra scuola;
• facilitare l’ingresso a scuola degli allievi disabili e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo
• promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola ed Enti territoriali.
Il Protocollo definisce i seguenti aspetti inerenti l’integrazione:
• amministrativo e burocratico (documentazione necessaria);
• comunicativo e relazionale (prima conoscenza);
• educativo – didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento delle famiglie degli alunni);
• sociale (rapporti e collaborazione della scuola con il territorio per la costruzione del
“progetto di vita).
I criteri e gli strumenti sulla base dei quali si attua l'integrazione nella nostra scuola sono:
a) conoscenza dei bisogni educativi del soggetto in situazione di “diversa-abilità”;
b) formulazione del Profilo Dinamico Funzionale (PDF) nei passaggi da un ordine di scuola ad un altro;
c) formulazione annuale del Piano Educativo Individualizzato (PEI);
d) collegialità degli interventi;
e) attivazione di progetti d’Istituto per l’integrazione;
f) verifica intermedia e finale degli interventi attuati e valutazione;
Azioni di compensazione per il disturbo di apprendimento (DSA) Allegato n°28 “Protocollo compensazione dei disturbi dell’apprendimento”
La legge 170/2010 stabilisce diritti degli studenti, condizioni e doveri della scuola, e responsabilità dei singoli docenti rispetto al trattamento dei casi segnalati di Disturbo
Specifico di Apprendimento. La scuola, inottemperanza alla L.170 ha individuato la figura del referente con il compito di:
a) Monitorare i singoli casi segnalati per riscontrare il rispetto degli adempimenti formali e sostanziali;
b) Individuare problematiche specifiche connesse a situazioni singole più complesse e a situazioni nelle quali, pur nel rispetto dei compiti richiesti ai docenti, non è
raggiungibile un positivo risultato sul piano della valutazione finale;
c) Fornire consulenza ai singoli docenti e, in particolare ai docenti provenienti da altre scuole, privi di specifiche conoscenze e competenze in merito.
Poiché la legge nel II° grado di istruzione si inserisce con novità rilevanti sul pano delle azioni didattiche da intraprendere l’Istituto Luosi attiva, con un’azione in continuità alcuni interventi, in particolare:
a) Partecipazione certificazione dei docenti in formazione sui DSA;
b) Diffusione delle esperienze personali in modalità di formazione in servizio;
c) Approfondimento sulle tecnologie innovative disponibili ed impegno di tipo finanziario in tale direzione;
d) Formazione metodologica, in orario scolastico o pomeridiano, degli studenti nella ricerca dei comportamenti di studio e di apprendimento adeguati al superamento delle loro difficoltà.
e) Azione di accompagnamento agli studenti DSA lungo il corso degli studi fino all’Esame di Stato.
1 - Bisogni educativi speciali
Allegato n°29 “Bisogni Educativi Speciali”
L’area dei Bisogni Educativi Speciali comprende oltre alla disabilità, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici anche difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana, lo svantaggio culturale e sociale, gravi e situazioni di malattia che compromettono fortemente i risultati e la frequenza scolastica.
Le norme recenti estendono il diritto alla personalizzazione dell’insegnamento dalla legge 517/1977 alla legge 53/2003 a tutti gli studenti con difficoltà riconducibili alle categorie sopra indicate. I consigli di classe pertanto dovranno, per un’azione inclusiva, prendersi carico in modo globale di tutti gli studenti con l’adozione di misure compensative e dispensative idonee. Lo strumento a disposizione è quello del Piano Didattico Personalizzato che è adottato dal consiglio di classe. Nel caso in cui sia il consiglio di classe a stabilire
l’appartenenza al BES è lo stesso consiglio che delibera motivandone le ragioni, se possibile con il parere di servizi preposti o con dati oggettivi (assenze, ricoveri ospedalieri,
dichiarazioni psicologi …).
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adottare sono da considerare transitori per il miglioramento di una determinata situazione educativa e didattica.
2 - Piano per l’inclusione (PAI)
Allegato n°30 “Piano annuale per l’inclusione”
La scuola elabora annualmente il piano per l’inclusione. Il GLHI (in passato destinato esclusivamente ali casi di disabili) prende il nome di GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione) e avrà un’adeguata composizione. Il GLI avrà i seguenti compiti:
a) Predisporre le modalità per la deliberazione dei BES, verificare e monitorare il lavoro svolto dai consigli di classe;
b) Valorizzare le migliori pratiche all’interno della scuola;
c) Affrontare casi particolari significativi al fine di migliorare l’inclusività della scuola;
d) Elaborare il piano per l’inclusività della scuola.
3 - Consulenza educativa e sportello psicologico
E’ riconosciuta l’importanza della consulenza di psicologi nella fase dell’adolescenza per un aiuto nei momenti in cui conflitti famigliari, relazioni scolastiche difficili e rapporti fra pari complicano la vita dei giovani con problemi che possono aver effetti elevati, sia sulla crescita, che sull’apprendimento.
Pertanto l’Istituto con risorse proprie e/o pubbliche cerca di assicurare il massimo possibile di consulenza psicologica agli studenti.
La consulenza può avvenire a livello a individuale (sportello psicologico) con l’intermediazione di un insegnante o per scelta dello studente.
Lo sportello può essere attivato sia in orario del mattino, che in orario pomeridiano.
L’intervento psicologico è comunque previsto anche per piccoli gruppi di studenti e o per l’intera classe, in risposta a problemi da affrontare e su richiesta di uno o più docenti o del consiglio di classe.
All’atto della iscrizione è prevista l’accettazione da parte delle famiglie dello sportello di ascolto e delle sue azioni operative.