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IIS G Luosi Mirandola PtOF

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Academic year: 2022

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Istituto di Istruzione Superiore “Giuseppe Luosi”

Mirandola, Modena www.iisgluosi.com

PIANO OFFERTA FORMATIVA

anni 2016 - 2019

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Piano Offerta Formativa

a cura di Giorgio Siena iisgluosi Edizioni http://www.iisgluosi.com via Barozzi 6, Mirandola, MO I edizione, Febbraio 2016

Licenza: Creative Commons BY- NC - SA 4.0 Italia ebook a cura di Emanuela Zibordi

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E’ l’impostazione per cui l’apprendimento è un’esperienza di carattere sociale anche se al termine di un apprendimento di carattere sociale le competenze sono comunque individuali. Tutta l’esperienza è un’esperienza sociale non solo perché siamo insieme a imparare, ma anche perché impariamo interagendo tra persone che hanno competenze diverse.

Sergio Neri

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Indice

Note sulla compilazione Pag 7

1 Priorità strategiche 1.1 Identità dell’Istituto “Giuseppe Luosi”

1.2 Finalità educative 1.3 Obiettivi formativi

1.4 L’istruzione nel Liceo Classico e Linguistico di Mirandola 1.5 Istruzione tecnica (ITE – Istituto Tecnico Economico “G.Luosi”) 1.6 L’istruzione e la formazione professionale

1.7 Linee della progettazione

Pag 8

2 Piano di miglioramento

2.1 Rapporto di autovalutazione RAV 2.2 Area logico – matematica

2.3 Area Scuola Inclusiva

2.4 Area Formazione per competenze 2.5 Area Organizzazione e risorse

Pag 16

3 Progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa 3.1 Territorio, economia e servizi

3.2 Orari e calendario scolastico 3.3 Corsi in “Autonomia Scolastica”

3.4 Attuazione nel Piano triennale Offerta Formativa 2016 – 2018 3.5 Offerta formativa IPsC “C. Cattaneo”

3.6 Offerta Formativa ITE “G. Luosi”

3.7 Offerta Formativa Liceo classico e linguistico “G. Pico”

3.8 Programma dei Dipartimenti disciplinari 3.9 Orientamento

Pag 20

4 Aree di carattere multidisciplinare

4.1 Area educazione alla salute e al civismo 4.2 Area formazione per competenze 4.3 Area sviluppo europeo

4.4 Area ambienti per l'apprendimento e PNSD 4.5 Area alternanza scuola-lavoro

4.6 Area scuola inclusiva 4.7 Area valutazione

4.8 Area organizzazione e risorse

Pag 32

5 Progetti condivisi e qualificanti

5.1 Progetto CLIL (Content and Language Integrated Learning) 5.2 Progetto Certificazione delle eccellenze

5.3 Progetto Certilingue

5.4 Progetto Campus biomedicale 5.5 Progetto Scuola Aperta

5.6 Progetto Curriculum dello studente 5.7 Progetto Officina delle competenze 5.8 progetto E-twinning

5.9 Progetto Madrelingua

Pag 6

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Note sulla compilazione

Il PtOF è vincolante per la parte approvata che esplicita tutti gli impegni che richiedono un tempo di attuazione continuativa almeno triennale, e oltre. La componente flessibile è costituita dagli allegati. Questi possono essere modificati, integrati annualmente; essi sono funzionali al PtOF e lo realizzano in modo coerente.

N.B. Per la lettura degli allegati si rinvia ai singoli link contenuti nel testo o all'archivio:

Allegati PtOF 2016-18 (pdf) Alcuni degli allegati sono in elaborazione.

L'auditorium del “Luosi”

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1 - Priorità strategiche

Le scelte in autonomia scolastica

ai sensi del DPR 257/’99 del DPR 87-88-89/010 e della Legge 107/2015, comma 7

Laboratorio biomedicale

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1.1 - Identità dell’Istituto “Giuseppe Luosi”

Laboratorio multimediale

Origine dell’Istituto di Istruzione Superiore

Il Liceo Classico “G. Pico” è stato istituito nel 1923.

L’Istituto Tecnico “G. Luosi” è presente sul territorio a partire dal 1 ottobre 1962 ed acquista autonomia giuridica dal 1 ottobre 1968.

L’Istituto Professionale “C. Cattaneo” è stato istituito nell’anno scolastico 1960-1961. Si è articolato, inizialmente, solo sui primi tre anni di corso, in seguito ha acquisito il biennio post- qualifica.

Dal 1 settembre 1997 l’Istituto è stato aggregato all’ITC “G. Luosi”.

Dal 1 settembre 2000, nasce l’Istituto di Istruzione Superiore “G.Luosi”. con il Liceo

”Giovanni Pico” come scuola associata.

Il Luosi oggi

L’istituto G. Luosi ha adottato a partire dall’anno scolastico 2011/12 un piano di offerta formativa che prevede la realizzazione della formazione per competenze.

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dell’obbligo scolastico (DM 139/2007) e del riordino dell’istruzione di II° grado nelle linee generali di orientamento a partire dalle indicazioni del Parlamento Europeo (DPR 87/88/89 del 2010) alla Legge 107/2015 comma 3 e comma 7.

La scuola per persone competenti si propone di valorizzare i giovani ad agire responsabilmente nel mondo e a educarli anche attraverso le competenze chiave di cittadinanza a dare senso e valore sociale e di orientamento alle conoscenze tecnico- scientifiche e alle risorse culturali in via di acquisizione.

La responsabilità culturale e sociale di questa scelta, così come quella di organizzare un ambiente di apprendimento aperto al mondo reale, all'extra - scuola, al web cooperativo capace di coniugare apprendimenti formali e non formali, non è solo individuale, richiede interazione e condivisione a vari livelli all'interno e all'esterno dell'istituto.

Gli indirizzi

Liceo Classico e Linguistico “Giovanni Pico”

Istituto Tecnico Economico “Giuseppe Luosi”

con gli indirizzi

• Amministrazione, Finanza e Marketing (AFM)

• Relazioni internazionali per il Marketing (RIM)

• Sistemi informativi Aziendali (SIA)

Istituto Professionale Servizi Commerciali “Carlo Cattaneo”

con qualifiche IeFP

• Operatore Amministrativo Segretariale

• Operatore del Punto Vendita

1.2 - Finalità educative

Premessa

Tra gli interventi che sono stati attuati all’interno del sistema scolastico italiano, negli anni, e affidati al ministero vi è quello di "coordinare e promuovere attività di educazione alla salute" nella scuola.

A spiegare la rilevanza di questa scelta è il testo della Costituzione Italiana. Il titolo II° sotto il nome "Rapporti etico sociali" fissa alcune norme fondamentali relative alla famiglia (artt.

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29-30-31) e alla scuola (artt.33 e 34) e fra questi articoli vi è l'articolo 32, dedicato appunto alla salute.

Si dice dunque che la Repubblica "riconosce i diritti della famiglia", "detta le norme generali sull'istruzione e istituisce scuole statali" e infine "tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività".

La scuola è coinvolta in molti ambiti educativi: educazione alla democrazia, ai diritti umani, alla libertà, al lavoro, alla legalità, alla pace, allo sviluppo, alla salute, alla sessualità, alla sicurezza stradale, allo sport, all’identità, all'inter-cultura, all'ambiente, all’alimentazione, all’Italia, all'Europa, al Mondo.

In questa dimensione le discipline di studio e le attività d’insegnamento non sono fini, ma mezzi del processo educativo di apprendimento ed ogni docente non è soltanto chiamato ad insegnare la propria disciplina, bensì è invitato a mettere a disposizione l’intero bagaglio delle proprie competenze professionali ed umane per realizzare nel complesso il profilo educativo, culturale e professionale conclusivo del ciclo e gli obiettivi specifici di apprendimento.

1.3 - Obiettivi formativi

Gli obiettivi che caratterizzano le scelte del Luosi, in coerenza con indirizzi nazionali ed europei, nel territorio della Provincia di Modena e dell’Area Nord si orientano a:

● Introdurre una didattica di laboratorio ed attivare un sapere multidisciplinare per l’orientamento e l’occupazione possibile e la prosecuzione degli studi;

● Favorire il successo formativo nel percorso scolastico e prevenire la dispersione scolastica;

● Sviluppare la cultura del lavoro ed acquisire la consapevolezza dell’importanza dell’impegno personale;

● Sviluppare le competenze europee di cittadinanza e disciplinari;

● Comprendere le modalità di funzionamento dell’organizzazione del lavoro, dell’impresa nella dimensione globale;

● Sviluppare il concetto di imprenditorialità e promuovere l’iniziativa personale degli studenti.

1.4 - L’istruzione nel Liceo Classico e Linguistico di Mirandola

Il liceo di Mirandola è orientato, nell’ambito dell’indirizzo prevalente rivolto alla formazione umanistica e linguistica, a sviluppare la formazione anche verso le facoltà scientifiche e giuridico - economiche. In attuazione del Regolamento dell’autonomia scolastica DPR 257/99 e nei limiti fissati dal DPR 89/2010 art.10 si prevede:

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Liceo Classico

L’aumento di un’ora settimanale di Scienze (Biologia e Chimica) per le classi seconde, terze, quarte e quinte del Liceo Classico con la contemporanea riduzione nelle stesse classi di un’ora di Storia e Geografia, Latino, Storia e Filosofia e Scienze Motorie.

A Mirandola, dal 2013/14, si attiva un nuovo Liceo Classico orientato alla formazione per l’Università con una curvatura verso le lauree scientifiche, in modo particolare biologia e chimica.

Esso prevede il potenziamento delle materie scientifiche, anche nella parte di laboratorio, con la donazione del laboratorio biomedicale all’IIS G. Luosi all’interno del progetto

“Campus biomedicale”.

La Regione ER ha attivato dal 2014 l’ITS Tecnologie della vita a Mirandola e un forte investimento nella creazione del tecnopolo del biomedicale, polo di ricerca per il supporto dell’innovazione al distretto biomedicale.

1.5 – Istruzione tecnica (ITE – Istituto Tecnico Economico “G.Luosi”)

Riordino del DPR 88/2010

“I percorsi dei nuovi istituti tecnici danno ampio spazio alle metodologie finalizzate a sviluppare le competenze degli allievi attraverso la didattica di laboratorio e le esperienze in contesti applicativi, l’analisi e la soluzione di problemi ispirati a situazioni reali, il lavoro per progetti; prevedono, altresì, un collegamento organico con il mondo del lavoro e delle professioni, attraverso stage, tirocini, alternanza scuola-lavoro.

Essi tendono a promuovere un orientamento che sostenga l’esplorazione delle possibilità di sviluppo personale e professionale, che valorizzi la dimensione

orientativa delle discipline che favorisca il collegamento e l’interazione della scuola con il territorio e il mondo produttivo, soprattutto attraverso gli stage e l’alternanza, che proponga agli studenti attività coinvolgenti, utilizzando diffusamente metodologie attive e contesti applicativi”.

Nella formazione tecnica le discipline dovranno prevedere una coprogettazione di unità di apprendimento di carattere multidisciplinare con i seguenti punti in evidenza:

● individuazione della competenza di riferimento (e delle relative abilità e conoscenze);

● interdisciplinarità o multidisciplinarietà grazie alla collaborazione di più docenti e più discipline;

● ruolo attivo degli studenti attraverso attività di laboratorio e occasioni esperienziali anche sul territorio che favoriscano la contestualizzazione delle conoscenze e il loro trasferimento e uso in contesti nuovi, per la soluzione di problemi;

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● presenza di momenti riflessivi, nei quali l’allievo viene sollecitato a ricostruire le procedure attivate e le conoscenze acquisite;

● clima e ambiente cooperativo;

● coinvolgimento dell’allievo rispetto alla competenza da raggiungere;

● trasparenza dei criteri di valutazione e attività di autovalutazione degli allievi;

● verifica finale tramite prova in situazione reale o simulata.

1.6 - L’istruzione e la formazione professionale

Con la Legge Regionale n. 5 del 30/06/2011 la Regione Emilia-Romagna ha delineato il Sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), che ha preso avvio con l’anno scolastico e formativo 2011/2012 mentre il percorso del diploma della durata di 5 anni è regolato dal DPR 87/2010.

Accanto alla possibilità data agli studenti iscritti alla classe prima di conseguire il diploma al termine di un percorso formativo di 5 anni, l’Istituto potrà rilasciare, in regime di

sussidiarietà integrata e nel rispetto della competenza esclusiva della Regione Emilia Romagna in materia, due qualifiche triennali:

● operatore amministrativo segretariale

● operatore del punto vendita

Per favorire il successo formativo di tutti gli allievi, per sostenerne la motivazione, al fine di prevenire la dispersione scolastica che in passato si è manifestata in percentuali non

trascurabili soprattutto nelle classi iniziali dei corsi di studio, per recuperare e sviluppare le competenze di base, l’Istituto Cattaneo ha scelto di svolgere un ruolo integrativo e

complementare rispetto all’IeFP regionale.

La IeFP in Emilia-Romagna ambisce a essere un modello didattico che pone al centro i bisogni della persona e del territorio. Essa, mettendo in contatto fattori culturali che sono caratteristici dei saperi scolastici con elementi professionali che appartengono al saper fare degli enti di formazione accreditati, rappresenta un’occasione per irrobustire il sistema formativo regionale.

D’altra parte, il fatto stesso che gli allievi iscritti al percorso quinquennale per acquisire il diploma frequentino le classi di chi ha scelto il percorso triennale della qualifica può

rappresentare un’opportunità per le istituzioni scolastiche per innovare la didattica e la loro proposta formativa che molto spesso non corrisponde agli stili di apprendimento dei ragazzi che le frequentano, più spiccatamente propensi ad una dimensione applicativa e per questo demotivati di fronte ad una proposta teorica e di aula.

In base a tali indicazioni di fondo, la progettazione didattica dei trienni di IeFp deve:

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ciascuno, dove l’apprendere è uno strumento di libertà delle persone e condizione di buone potenzialità occupazionali;

b) rendere flessibile, arricchire e adattare i curricoli, anche allo scopo di ridurre insuccessi e dispersione;

c) valorizzare il rapporto tra cultura del lavoro, cultura scientifica e cultura tecnologica, come strumento attraverso cui lo stesso diritto all’istruzione si trasforma in un diritto di cittadinanza sociale.

Sono pertanto paradigmi dell’offerta di Istruzione e Formazione Professionale:

• l’integrazione formativa e organizzativa dei sistemi;

• il raccordo tra i percorsi;

• la permeabilità e continuità orizzontale e verticale dei percorsi;

• la centralità dei luoghi formativi;

• l’accesso alla formazione ed alle qualifiche in modo flessibile;

• la flessibilità curricolare, organizzativa e didattica;

• le azioni di sostegno e riallineamento, anche per consentire la reversibilità delle scelte degli studenti.

Lo sviluppo contemporaneo del percorso di qualifica e di quello per il conseguimento del diploma di istruzione professionale evidenzia la necessità di realizzare gli obiettivi

dell’istruzione professionale secondo le competenze previste dal testo ministeriale di riordino dell’istruzione professionale.

1.7 - Linee della progettazione

Allegato n°01 “Atto d’indirizzo del Dirigente scolastico”

Le azioni che si potranno intraprendere per un miglioramento complessivo dell’azione formativa riguardano ambiti diversi e obiettivi che dovranno essere necessariamente programmati nel medio periodo e che si articolano su aspetti diversi.

• Nuova modalità di programmazione per competenze, per assi disciplinari e per aree disciplinari generali, di indirizzo (tecnico e professionale), di orientamento nel successivo percorso (liceale in particolare);

• Collocazione dei percorsi introdotti nel curricolo sulla base dell’applicazione della flessibilità curricolare del 20% e 30% (laboratori, campus biomedicale), integrazione con gli assi disciplinari e modalità di valutazione;

• Laboratori per le competenze da attivare nel triennio dell’istituto tecnico e nel biennio terminale dell’istituto professionale

• Progettazione dell’alternanza scuola lavoro con la realizzazione di stage aziendali della durata di 5/10 settimane;

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• Attivazione di opportunità di mobilità transnazionale;

• Realizzazione di attività ponte di orientamento con la formazione post-diploma e sportello di placement (assistenza e promozione della collocazione nel lavoro di diplomati Luosi).

• Modalità di apprendimento nelle diverse metodologie: frontale, pratico-induttivo, problema solving, interattivo, Cooperative Learning .. e con i momenti di recupero scolastico e di studio guidato. Nell’ambito delle metodologie sarà rafforzato e perfezionato sul piano qualitativo l’utilizzo della LIM e delle nuove tecnologie multimediali e interattive (tablet, Ipad …).

• Adozione di strumenti e sussidi didattici funzionali alla revisione del progetto formativo in particolare sull’utilizzo della LIM, del tablet, sulla produzione di documentazione multimediale del laboratorio e dei progetti di ricerca, sulla produzione di libri digitali dell’istituto e/o di libri in formato cartaceo integrati con l’utilizzo delle nuove tecnologie.

• Sviluppare il rapporto con il territorio per la valorizzazione dell’istituito e dei suoi indirizzi e per il completamento del progetto formativo con le quote di flessibilità dell’autonomia scolastica.

• Valorizzare le esperienze in corso di diversa organizzazione delle classi e sperimentazione di flessibilità organizzativa nel triennio.

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2 - Piano di miglioramento

Aree di intervento

arredamento di materiale ecologico

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2.1 - Rapporto di autovalutazione RAV

Allegato n°03 “Rapporto di Autovalutazione”

2.2 - Area logico – matematica

Allegato n°04 “Piano di miglioramento nell’area logico matematica”

Nel rapporto di autovalutazione è stata individuata un’area d’insoddisfazione nei risultati dell’area logico-matematica. Nonostante gli indicatori finali, riferiti alla prosecuzione degli studi Universitari in ambito economico siano soddisfacenti, l’istituto ha ritenuto di individuare nel miglioramento dell’area logico – matematica del biennio tecnico, uno degli obiettivi principali del Piano di Miglioramento.

Con accordo condiviso il Dipartimento di Matematica ha deciso di avviare un progetto di durata triennale basato sulla modalità di ricerca/azione avanzando alcune ipotesi di lavoro da verificare nel corso della realizzazione con gli strumenti più idonei per la

valutazione dei risultati.

2.3 - Area Scuola Inclusiva

Altri ambiti di miglioramento interessano la riduzione della dispersione scolastica e degli abbandoni nell’indirizzo professionale anche con una azione di miglioramento che riguardi del percorso scolastico degli studenti stranieri con:

• Azione verso le famiglie degli studenti stranieri in particolare per una loro partecipazione attiva alla vita scolastica;

• Miglioramento dell’alfabetizzazione secondaria per il successo formativo;.

Altre azioni per ridurre gli abbandoni e le cause di insuccesso sono destinate al recupero delle competenze di base da attuare in modalità curricolare (prevalente) con classi aperte.

Ulteriori azioni per il miglioramento riguardano:

• Supporto psicologico a sportello o con attività nella classe.

• Orientamento e riorientamento anche con la creazione di una rete territoriale.

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Ambienti di apprendimento

2.4 - Area Formazione per competenze

In tale ambito sono attivati importanti progetti strutturali come “Officina delle competenze”

e “Laboratori di competenze del biennio liceale”.

L’azione di miglioramento in questo caso riguarda la progettazione completa e la

valutazione secondo le metodologie che prevedono la costruzione di rubriche e di evidenze sulle quali misurare i livelli di competenze raggiunti. Il piano di lavoro è triennale ed include alcuni obiettivi:

• Attuare la formazione in servizio nei laboratori con esperti esterni. Essa si

concretizzerà con l’apprendimento e l’approfondimento di competenze professionali derivate dal mondo del lavoro e con la progettazione specifica per UdA.

• Strutturare, in collaborazione tra docenti di dipartimento di discipline diverse, assieme agli studenti, la progettazione del laboratorio con UdA ed adottare la valutazione per competenze.

• Creare uno staff di progetto interno con docenti già formati, almeno in parte, e con un formatore esterno per la progettazione.

2.5 - Area Organizzazione e risorse

L’adozione di procedure di qualità validate richiede un maggiore controllo sulle criticità e sui processi attivati. Nel contempo si ritiene molto opportuna l’adozione di nuove procedure di qualità per migliorare l’efficienza organizzativa.

Allegato n°05 “RAV – Piano di miglioramento – POF”

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3 - Progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa

Festa dell'accoglienza

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3.1 - Territorio, economia e servizi

L’Istituto di Istruzione Superiore “Giuseppe Luosi” si trova a Mirandola (Modena) in un’area di pianura fra le città di Modena, Ferrara, Verona e Bologna.

A Mirandola e comuni limitrofi il 20 e 29 maggio 2012 è accaduto un rovinoso sisma che ha distrutto molte parti del centro storico: dagli edifici culturali agli edifici pubblici ai beni privati ed alle costruzioni industriali. Da allora è iniziata un’intensa ricostruzione anche in considerazione dell’elevato interesse economico dell’area nell’ambito dell’economia nazionale.

Il Piano di offerta formativa parte dalle esigenze e dalle opportunità che una fase di ricostruzione in più direzioni presenta a chi ne assume le responsabilità: istituzioni pubbliche, imprese, scuola e associazionismo.

Il territorio dell’Area Nord di Modena, nella quale il comune di Mirandola è il maggiore di 9 comuni, sono presenti alcune importanti eccellenze che fanno parte della tradizione agroalimentare e quindi dello stile di vita delle popolazioni (Parmigiano-Reggiano, aceto balsamico, vino lambrusco, trasformazione delle carni suine).

Esistono importanti specializzazioni produttive come la meccanica di precisione, il tessile - abbigliamento, l'industria del mobile, la ceramica, il settore cartotecnico.

A partire dagli anni ’60 vi è stata un’intesa trasformazione grazie a diffuse capacità imprenditoriali che hanno portato a costruire a Mirandola e dintorni uno dei più importanti distretti in Europa del settore Biomedicale, dedicato alla ricerca e produzione di “disposable”

per le cure ospedaliere.

Il distretto di Mirandola ha più di 100 aziende del settore e 5 grandi gruppi multinazionali con sedi in tutto il mondo.

“Il sistema formativo si trova quindi ad agire in un contesto che punta alla qualità

agroalimentare e alla elevata tecnologia nel campo della salute: un sistema che richiede la costruzione di un terziario particolarmente avanzato in grado di supportare qualità del lavoro ed internazionalizzazione dei mercati.

Riconosce nella comunicazione e nella promozione dei valori culturali, di qualificazione formativa e professionale del territorio un fattore di sviluppo economico ed un sostegno alla ricerca attiva del lavoro”.

In modo specifico in una maggiore articolazione si vogliono sviluppare i seguenti argomenti:

• I valori culturali e di marketing territoriale nella ricostruzione post sisma;

• Azioni di marketing per l’inserimento nella rete internet dei livelli economici imprenditoriali che caratterizzano il territorio ad elevato valore tecnologico;

• Rappresentazione e valorizzazione del territorio.

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• Innovazione metodologica ed organizzativa del sistema formativo territoriale in vista della realizzazione del tecnopolo di ricerca (delibera della Regione ER del 2013) e della costituzione dell’ITS “Disposable biomedicali”.

3.2 - Orari e calendario scolastico

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Calendario scolastico

Il Calendario scolastico è determinato in base alla delibera regionale prevede complessivi 204/205 gg di lezione per 34 settimane. Il consiglio di Istituto può deliberare annualmente modifiche di calendario, nel rispetto delle date di inizio e termine dell’anno scolastico e della durata complessiva dell’anno scolastico in numero di ore di lezione per ciascun indirizzo.

3.3 - Corsi in “Autonomia Scolastica”

Premesse normative

Il DPR 257/’99 introducendo la flessibilità organizzativa e curricolare prevede cambiamenti delle ore destinate alle singole materie rispetto al curricolo ministeriale, l’introduzione di attività e materie nuove, l’organizzazione complessiva dell’orario scolastico e delle discipline anche su base pluriennale.

I DPR 87/88/89/2010 indicano il monte ore annuale di ogni singola materia .

La recente Legge 107//2015 afferma il carattere modulare degli insegnamnti impartiti nel rispetto del solo monte ore annuale delle discipline, tolte le quote di flessibilità previste..

Le quote di flessibilità curricolare sono determinate in misura del a) 20% per gli istituti tecnici e professionali.

b) 30% per il II° biennio dei licei e il 20% per i restanti anni,

Si evince allora che i limiti per l’attuazione della flessibilità curricolare sono i seguenti:

a) Il monte ore complessivo di I° - II° bIennio e classe quinta fissato da parametri percentuali (20% o 30%);

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b) La riduzione di ogni materia non può essere superiore al 33,3% nell’arco dei cinque anni (1/3 dell’orario quinquennale);

c) Lo svolgimento previsto delle materie, secondo i parametri numerici, può essere su base pluriennale;

d) Non possono essere eliminate completamente materie del quinto anno.

Le modifiche deliberate dagli organi competenti DPR 257/99 ed ai sensi dell’art.117 della Costituzione sono immediatamente esecutive e sono quindi presentate alle famiglie ed al territorio; esse rappresentano l’offerta formativa sulla base della quale sono fatte le iscrizioni.

3.4 - Attuazione nel Piano triennale Offerta Formativa 2016 - 2018

In attuazione del DPR 257/’99 art.5, dei DPR 87/88/89 del 2010 e della Legge 107/2015 comma 3 sono attivate:

• Flessibilità organizzativa

• Flessibilità organizzativa con modifica del curricolo

• Classi aperte e di livello

• Flessibilità pluriennale del curricolo

• Flessibilità annuale con modifiche del curricolo

• Potenziamento curricolare

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3.5 - Offerta formativa IPsC “C. Cattaneo”

Allegato n°06 “Programmazione annuale e pluriennale”

Allegato n°06a “OAS”

Allegato n°06b “OPV”

Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto di Istruzione Professionale “Servizi Commerciali”

“C. Cattaneo” di Mirandola rispetto al curricolo nazionale del DPR ’87/2010 presenta modifiche mediante:

a) Attivare il sistema di Istruzione e Formazione Professionale con la Regione Emilia Romagna – IeFP (L. R. n° 5 del 2010) per il conferimento delle qualifiche di:

-Operatore Amministrativo Segretariale -Operatore del Punto di Vendita

E’ stata apportata, mediante la flessibilità organizzativa con riduzione di 5’ su ciascuna ora, una modifica sulle ore di matematica e d’italiano nelle classi prime (in aumento di 1 ora ciascuno) con un potenziamento delle materie scritte al fine di uniformare gli studenti in ingresso e di alzare i livello di alfabetizzazione linguistica e matematica che spesso si presenta precaria e con forti ritardi, per avviare il programma previsto.

b) Rafforzare l’ambito professionale del settore servizi commerciali in preparazione della qualifica del terzo anno di IeFP e nel percorso diploma dell’IP con esperienze di laboratorio, con progetti, compiti e prodotti definibili e valutabili in termini di competenze di cittadinanza, degli assi culturali e di tipo professionale.

3.6 - Offerta Formativa ITE “G. Luosi”

Allegato n°07 “Programmazione annuale e pluriennale”

Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto di Istruzione Tecnico Economico “G. Luosi” di Mirandola rispetto al curricolo nazionale del DPR ’89/2010 presenta modifiche mediante:

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Consolidamento di conoscenze, abilità e competenze nell’ambito della lingua italiana finalizzate all’acquisizione di un metodo di studio trasversale, efficace ma soprattutto consapevole, e dell’area logico-matematica, finalizzate ad un riallineamento dei programmi svolti nella scuola secondaria di primo grado.

Biennio - classi seconde ITE Diritto e storia svilupperanno un programma

coordinato per contribuire, in modalità di laboratorio ed integrato, alla competenza di cittadinanza in relazione al tema "cittadinanza e costituzione" mediante UdA.

Geografia: integrazione programma. Scienze, progetti anche a classi aperte per l'educazione alla salute ed ambientale.

Triennio ITE Potenziamento delle articolazioni con le seguenti modifiche:

○ AFM: un’ora in più di Economia Aziendale nella classe terza.

○ RIM: un’ora in più di Inglese in classe nella classe terza.

○ SIM: un’ora in più di Informatica in classe terza.

Flessibilità organizzativa con modifica di moduli didattici

“Officina delle competenze”

• Laboratori delle competenze del trienni

Il progetto è finalizzato a rafforzare l’ambito tecnico-professionale del settore economico nelle articolazioni AFM – SIA – RIM con esperienze di laboratorio, con progetti, compiti e prodotti definibili e valutabili in termini di competenze di cittadinanza, degli assi culturali e di tipo professionale.

Il laboratorio delle competenze sarà, per i docenti, un luogo di autoformazione e di stimolo e verifica personale dell’innovazione, nella formazione per competenze, che in futuro potrà essere regolato e introdotto nell’ambito di ciascuna disciplina.

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3.7 - Offerta Formativa Liceo classico e linguistico “G. Pico”

Allegato n°08 “Nuovo Liceo”

Allegato n°09 “OF Liceo Classico e linguistico”

Allegato n°10 “Piano orario e formativo Liceo”

Nuovo Liceo Classico

A Mirandola, a partire dal 2014, si attiva un nuovo Liceo classico orientato alla formazione per l’Università con una curvatura verso le lauree scientifiche, in modo particolare biologia, chimica e medicina. Prevede l’aumento di un’ora settimanale di scienze (biologia e chimica) per le classi seconde, terze, quarte e quinte del liceo classico con la contemporanea

riduzione nelle stesse classi di un’ora di Storia e geografia, latino, storia e filosofia e scienze motorie. Esso prevede il potenziamento delle materie scientifiche, anche nella parte di laboratorio, con la donazione del laboratorio biomedicale all’IIS G. Luosi all’interno del progetto “Campus biomedicale”.

La Regione ER ha attivato dal 2014 l’ITS Tecnologie della vita a Mirandola e un forte investimento nella creazione del tecnopolo del biomedicale, polo di ricerca per il supporto dell’innovazione al distretto biomedicale.

Liceo linguistico

Corso ESABAC – doppio diploma Italiano/francese (a partire dall’ a.s. 2013/14).

Il progetto prevede un piano di studi integrato a partire dal primo anno del secondo biennio. Il curricolo include lo studio, a livello approfondito, della lingua e della letteratura francese (4 ore settimanali) e di una disciplina non linguistica (la storia) insegnata in lingua francese (2 ore settimanali).

Potenziamento nelle lingue: Inglese, Francese, Tedesco con lo sdoppiamento di alcune ore della docente di madrelingua rispetto all’insegnamento in compresenza.

Sdoppiamento della compresenza del madrelingua: la modifica apportata nel 2014 aggiunge all’orario 1 ora autonoma dell’insegnate madrelingua che si dedicherà a potenziare la comunicazione linguistica

Liceo classico e linguistico

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1. La riduzione dell’unità oraria di 5’ con contemporanea realizzazione di moduli di formazione competenze nel primo biennio e di moduli di orientamento all’università nel secondo biennio e nella classe quinta.

2. Il percorso triennale dei “Laboratori di orientamento all’Università” della durata di 2 ore settimanali consentono, a scelta dello studente, di aggiungere altre 2 ore di Scienze o 2 ore di Matematica-Fisica potenziando al massimo livello l’area scientifica, oppure di scegliere un percorso giuridico-economico (Diritto ed Economia) o il potenziamento di laboratorio dell’ambito linguistico e classico- umanistico (modulo comunicazione e beni culturali).

I biennio

Laboratori di competenza della durata di 2 unità lezione per 27 settimane

II biennio – classe V

Moduli di orientamento all’Università della durata di 2 ore settimanali per 25 settimane articolati in moduli curricolari a scelta fra:

• Modulo scientifico

○ con potenziamento di fisica e matematica,

○ con potenziamento in chimica e biologia.

Orientamento universitario: Medicina, Biologia, Chimica, Ingegneria, Fisica e Matematica

Modulo delle scienze giuridiche ed economiche con lezioni propedeutiche di diritto ed economia.

Orientamento Giurisprudenza, Scienze politiche ed Economia, Sociologia

• Modulo comunicazione e beni culturali

Con laboratorio di scrittura e di analisi critica con potenziamento nelle materie specifiche dell’area classico-linguistica. Orientamento universitario Lettere, Storia, Lingue.

Progetto Madrelingua

E' già attiva una estensione dell'intervento del docente madrelingua nei corsi RIM e nelle classi terminali del corso professionale.

Annualmente sarà stabilito il contingente di ore disponibili tenuto conto delle risorse che si potranno mettere a disposizione del progetto. In corso d'anno sarà opportunamente rilevato l'esito delle azioni di eventuali criticità per la prima stesura del progetto formale.

Risorse di carattere esterno potranno provenire da progetti europei su programmi esistenti e finanziati dall'Europa: assistente di lingua, programma Jules Verne...

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3.8 – Programma dei Dipartimenti disciplinari

Progettazione dei dipartimenti

L'IIS Luosi ha attivato, con modalità concordate e procedure validate, la progettazione dei dipartimenti disciplinari (come previsti dalle norme di riordino del 2010) nella quale sono possibili le varianti, nel rispetto della libertà metodologica di insegnamento, senza tuttavia pregiudicare l'importanza di un percorso formativo concordato con obiettivi intermedi e finali verificabili anche mediante prove di verifica d'Istituto.

3.9 – Orientamento

Un deciso impulso al valore strategico dell'orientamento è stato espresso dal DL 12 Settembre 2013 n°104, convertito nella Legge 8 Novembre 2013 , n°128.

Nel testo ministeriale si prospetta il potenziamento delle attività di orientamento intese come progetti formativi e professionali in rapporto alle istituzioni locali, alla Camera di commercio e alle Agenzie del Lavoro.

L'orientamento formativo, che va oltre alla comune dimensione della proposizione dell'offerta formativa di ciascuna scuola di II grado, è finalizzata ai seguenti risultati:

• valorizzare le buone pratiche e condividerle nel sistema formativo

• rendere possibile la transizioni fra gli indirizzi scolastici

• sviluppare alcuni curricoli verticali

• riconoscere e promuovere le metodologie di successo

Gli interventi sopra elencati sono destinati a favorire l’inclusione e la riduzione della dispersione scolastica. In modo specifico hanno carattere orientante se definite in modo evidente e chiaro anche per gli studenti:

• la formazione delle competenze di base

• le competenze di cittadinanza del quadro europeo

• lo sviluppo delle lingue straniere e delle TIC

• la creazione di un efficace sistema di istruzione formazione professionale

Nella scuola si attiverà con azioni definite un’attività di accompagnamento nei seguenti momenti di particolare significato:

• la scelta delle articolazioni nel percorso tecnico al termine del secondo anno e la scelta delle qualifiche nell’ambito dell’indirizzo professionale;

• le opzioni sui di orientamento verso l’Università nel percorso liceale;

• l’opzione sui laboratori di competenza nel triennio del tecnico.

• Attività di indagine conoscitiva ed informativa mediante adesione al programma ALMA ORIENTATI e ALMA DIPLOMA

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Infine le azioni di raccordo fra la scuola e il modo economico e del lavoro nonché l'ambito di formazione scolastica superiore; ITS, Università, post-diploma assieme ai raccordi con il modo del lavoro si tradurranno in azioni di particolare efficacia nel:

 raccordo con il mondo del lavoro anche mediante collaborazione con figure espressione dello stesso mondo;

 esperienze di start-up didattico e formativo in collaborazione con le associazioni economiche;

 valorizzazione delle abilità trasversali del lavoro “Career Management Skills”.

 certificazione delle competenze e portfolio dello studente;

 stage nell'ambito dell’Alternanza Scuola e Lavoro;

 apprendistato e formazione;

 valorizzazione dei livelli di eccellenza.

L’insieme delle azioni e degli obiettivi elencati darà luogo ad un “piano per l’orientamento”

da elaborare per i futuri anni scolastici.

L'aula lingue straniere

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4 - Aree di carattere multidisciplinare

Attività multidisciplinari

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4.1 – Area educazione alla salute e al civismo

Il Luosi per l’educazione di responsabilità civica

La convivenza e la crescita degli adolescenti nella scuola pone al centro le finalità educative basate non solo sul rispetto delle regole ma anche sulla condivisione di buone relazioni capaci di preparare anche all’ingresso nel mondo.

Si vuole ottenere e condividere un corretto stile di vita, attento e sensibile alle dinamiche moderne introdotte dall’avvento dei social network, che hanno inciso in modo prepotente sulla relazione tra gli studenti creando nuove opportunità, ma anche nuovi problemi.

Il tema pertanto delle finalità educative dell’istituto si incrociano con tutte le azioni di informazione, formazione e prevenzione legate al benessere ed alla salute individuale come progetto educativo.

Lo IIS G. Luosi crede che il benessere degli studenti sia funzionale alla qualità dell'apprendimento, crede altresì nell’importanza del rapporto scuola – famiglia per

affrontare difficoltà, conflitti e situazioni insoddisfacenti nel percorso scolastico. Ecco allora che la legge che impone alla scuola di far attività di educazione alla salute non le carica necessariamente sulle spalle un peso aggiuntivo, ma rende comprensibile un compito, che è anche un bisogno e un interesse per chi in essa lavora consapevolmente.

A definire il rapporto scuola – studenti – famigliaconcorrono il patto di corresponsabilità e le condizioni di convivenza nella scuola definite dal regolamento di istituto.

A queste considerazioni si è aggiunta la proposta di una esplicita educazione alla convivenza civile nelle “Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati”. Essa si articola in educazione alla cittadinanza, stradale, ambientale, alla salute, alimentare e all’affettività.

- Metodologia

Nella scuola l’educazione è un modo di essere che, in primo luogo, richiede di migliorare il modo di rapportarsi all’altro, sviluppando una cultura del confronto caratterizzata

dall’assenza di soluzioni emarginanti, dalla volontà di trovare soluzioni di tolleranza e capacità di comprensione dei problemi altrui.

Il concetto della mediazione indica la via al contenimento e superamento dei conflitti che può essere realizzabile a scuola.

Nel modello della mediazione gli studenti vengono coinvolti di più nella risoluzione dei conflitti; a loro viene trasmessa progressivamente più responsabilità per il loro operare nella quotidianità scolastica.

Si pone anche l’esigenza di recuperare il ruolo di valore della classe, del gruppo classe e della responsabilità nel consiglio di classe; alunne e alunni discutono, si confrontano e prendono decisioni riguardo a temi autonomamente scelti quali: organizzazione e strutturazione di apprendimento e convivenza comune nella classe, problemi e conflitti attuali, pianificazione attività comuni. Nell’ambito delle azioni di carattere educativo vissute dagli studenti sono privilegiate le metodologie:

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Peer education e metodo cooperativo per il reciproco aiuto, per il confronto e per il rafforzamento della fiducia in sé e nella possibilità di ciascun studente di migliorarsi;

• Azioni per migliorare la comunicazione interpersonale per rendere il clima di lavoro come esperienza di condivisione;

Procedure e metodologie efficaci sul modello “flipped classroom” per ottenere un controllo dei progressi sul piano individuale;

Utilizzo corretto responsabile della rete web per la ricerca di esperienze e materiali validati utilizzabili dagli studenti.

Interventi educativi specifici

Le azioni sottoindicate sono supportate da specifico progetto già attivati o in corso di attuazione

• Partecipazione degli studenti alla vita della scuola*

• Regolamento e stile nelle relazioni

• Educazione alla cittadinanza ed ai valori costituzionali*

• Educazione alla legalità*

• Affettività e sessualità

• Scuola libera dal fumo

• Educazione alimentare

• Prevenzione del cyber bullismo*

• Educazione interculturale*

• Educazione stradale

• Educazione ambientale e raccolta differenziata nella scuola

• Educazione finanziaria

*Con asterisco sono indicati il progetti visibili sul sito della scuola.

4.2 – Area formazione per competenze

Metodologia delle competenze

Allegato n° 13 “Didattica delle competenze”

Laboratori per la formazione di competenze

Si veda nello specifico il: Progetto “Officina delle competenze”

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laboratorio pluridisciplinare

4.3 – Area sviluppo europeo

Piano di sviluppo Europeo

Il territorio dell’Area Nord di Modena, nel quale il comune di Mirandola è il maggiore di 9 comuni, sono presenti alcune importanti eccellenze nei settori tradizionali e di quelli di alta tecnologia. A Mirandola e comuni limitrofi il 20 e 29 maggio 2012 è accaduto un rovinoso sisma che ha distrutto molte parti del centro storico: dagli edifici culturali agli edifici pubblici, ai beni privati ed alle costruzioni industriali. Da allora è iniziata un’intensa ricostruzione anche in considerazione dell’elevato interesse economico dell’area nell’ambito dell’economia nazionale.

Il Piano formativo parte dalle esigenze e dalle opportunità che una fase di ricostruzione in più direzioni presenta a chi ne assume le responsabilità: istituzioni pubbliche, imprese, scuola e associazioni. In particolare si pensa alla comunicazione e alla promozione dei valori culturali del territorio come fattore di sviluppo economico e come sostegno alla ricerca attiva del lavoro. In modo specifico in una maggiore articolazione si vogliono sviluppare i seguenti argomenti:

• I valori culturali ed umani. Il fattore risorse umane;

• Azioni di marketing per l’inserimento nella rete internet dei valori economici e imprenditoriali che caratterizzano il territorio ad elevato contenuto tecnologico;

• Rappresentazione e valorizzazione del territorio.

• Innovazione metodologica ed organizzativa del sistema formativo territoriale in vista della realizzazione del tecnopolo di ricerca (delibera della Regione ER del 2013) e della costituzione dell’ITS nel campo della Tecnologie della vita.

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Obiettivi per la mobilità docenti e di staff

Il progetto formativo e l’ambito di sviluppo deve considerare per gli aspetti più importanti ed emergenti del territorio le possibili azioni di sviluppo e miglioramento formativo che riguardano in particolare per i docenti e lo staff dirigente:

1. La comunicazione linguistica e specificamente nell’ambito delle tecnologie in particolare richiamata dalla forte internazionalizzazione del mercato dei prodotti biomedicali.

2. In tale ambito sono di particolare interesse le esperienze e i confronti relativamente alla metodologia di insegnamento della lingua madre (e delle lingue in genere), l’insegnamento della storia, della matematica e delle discipline giuridico-economiche.

3. L’importanza di introdurre nella formazione l’uso di modalità innovative nella formazione con l’utilizzo di strumenti quali: blog, e-book social network …. come strumenti di lavoro e di interazione collaborativa fra docenti e studenti;

4. Lo sviluppo di qualità favorevoli alle competenze di cittadina del modello europeo con l'uso critico delle fonti della conoscenza e in particolare per promuovere lo sviluppo di auto imprenditorialità fra i giovani. Per tale finalità vi è un forte interesse al confronto sulle metodologie attive nell’insegnamento-apprendimento per gli studenti.

ERASMUS PLUS - Mobilità fra docenti e studenti Allegato n°14 “Erasmus plus 14/17 KA1

https://drive.google.com/file/d/0BwrY3j1_uADseDFuZHpuc2JHUzg/view?usp=sharing

La scuola promuove la formazione e l’aggiornamento dei docenti mediante lo scambio con i paesi con i quali si costruiscono rapporti di collaborazione: Erasmus plus, gemellaggi, stage linguistici. Il progetto formativo e l’ambito di sviluppo deve considerare per gli aspetti più importanti ed emergenti del territorio le possibili azioni di sviluppo e miglioramento formativo che riguardano in particolare per i docenti e lo staff dirigente:

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particolare, richiamata dalla forte internazionalizzazione del mercato dei prodotti biomedicali.

• In tale ambito sono di particolare interesse le esperienze e i confronti relativamente alla metodologia di insegnamento della lingua madre (e delle lingue in genere), l’insegnamento della storia, della matematica e delle discipline economiche.

• L’importanza di introdurre nella formazione l’uso di modalità innovative nella formazione con l’utilizzo di strumenti quali: blog, e-book, social network, come strumenti di lavoro e di interazione collaborativa fra docenti e studenti;

• Lo sviluppo di qualità favorevoli alle competenze di cittadinanza del modello europeo con l'uso critico delle fonti della conoscenza e in particolare per promuovere lo sviluppo di auto imprenditorialità fra i giovani. Per tale finalità vi è un forte interesse al confronto sulle metodologie attive nell’insegnamento-apprendimento per gli studenti.

Si veda nello specifico il Progetto “Erasmus Plus”

Promozione della mobilità transnazionale Allegato n°15 “Studio all’estero”

L’istituto Luosi promuove nelle forme e nei modi possibili la mobilità transnazionale sia nell’organizzazione degli stage linguistici (nelle 4 lingue studiate: inglese, francese, tedesco e spagnolo), quelle attivabili nei programmi Erasmus +, i progetto di scambio con l’Australia, lo studio personale all’estero. Gli obiettivi sono i seguenti:

• consentire agli studenti di realizzare esperienze culturali, di stage lavoro/studio per migliorare la competenza della comunicazione nella/e lingue studiate,

• creare opportunità culturali e formative e far vivere agli studenti esperienze di

carattere emotivo e di forte qualità relazionale per la loro crescita e per la formazione di cittadinanza,

• conoscere, mediante esperienze dirette, l’ambiente di lavoro in una realtà d’Europa,

• poter svolgere esperienze con il supporto organizzativo adeguato e possibilmente senza costi a carico degli studenti (salvo le spese di natura personale),

• attivare gli stage con aziende multinazionali del settore biomedicale presenti a Mirandola anche ai fini di una reale comprensione del valore in ambito di economia globale dell’indirizzo prevalente della nostra economia di territorio;

Visite didattiche e d’istruzione

Allegato n°16 “Stage linguistici e visite d’istruzione”

Con il DPR 8/03/1999 n. 275, le istituzioni scolastiche hanno completa autonomia in materia di stage linguistici all'estero, visite e viaggi d’istruzione.

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La regolamentazione, pertanto, di tutte le tipologie di “uscita” dalla scuola (viaggi di integrazione culturale, viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo, stage, viaggi di istruzione, viaggi connessi ad attività sportive, visite guidate) è di competenza degli organi scolastici che ne definiscono anche le modalità, in quanto tutte quelle (anche

particolareggiate) indicate nelle circolari ministeriali precedenti (in particolare C.M.

14/10/1992 n. 291 e C.M. del 2/10/1996 n. 623), assumono piuttosto la funzione di suggerimenti di comportamento.

I criteri per i programmi annuali e generali sono stabiliti dal “nucleo di direzione” che, con opportuno supporto tecnico, valuta anche le offerte delle agenzie e decide, con il dirigente scolastico, le soluzioni più convenienti.

Piano Integrato Europeo

Allegato n°17 “Piano Integrato Europeo”

La predisposizione del Piano Integrato risulta dall’analisi autodiagnostica delle potenzialità e dei bisogni dell’istituto. Autodiagnosi e Piani sono condivise dall’intero istituto e la loro elaborazione definitiva è portata all’approvazione del collegio docenti.

L’autodiagnosi riguarda il personale scolastico, gli studenti, le strutture e le infrastrutture, i rapporti della scuola con le famiglie e il territorio. Gli obiettivi del piano integrato 2014/2020 riguardano temi specifiche e ben definite quali:

• migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti

• migliorare i livelli di conoscenze e competenze degli allievi

• accrescere l’accesso, la diffusione e l’uso della Società dell’Informazione nella scuola

• promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale

• migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita

I progetti che saranno via via finanziati saranno rendicontati non solo sul piano economico e contabile ma soprattutto in relazione ai benefici apportati e serviranno a quantificare:

• il miglioramento delle attrezzature derivante dai finanziamenti ricevuti, relativamente alle tecnologie e agli ambienti di apprendimento;

• le azioni di formazione;

• i risultati mediante i rapporti di autovalutazione e successivi sviluppi.

Si veda il progetto “E-twinning”

4.4 – Area ambienti per l'apprendimento e PNSD

Dalla classe 2.0 agli ambienti 3.0

Le classi 2.0 sono orientate alla costruzione della conoscenza in ambienti virtuali, tali da permettere la progressiva personalizzazione degli apprendimenti e favorire processi di autonomia. Si sviluppa con obiettivi che tendono alla realizzazione di prodotti culturali

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scambio continuo in rete. La scuola, dispone di:

• piattaforma di e-learning moodle, Google Apps for education, Google Classroom, in cui gli studenti, oltre ad avere le risorse didattiche disponibili online, creano reti connettive nelle quali lo scambio di informazioni e rielaborazioni personali,

soprattutto con i forum, consentono forme efficaci e consolidate degli apprendimenti;

• dotazioni di tablet con i quali è attivo un progetto del POF caratterizzato dal laboratorio di competenze multidisciplinare, con respiro pluriennale;

• congrua dotazione di LIM, PC e laptop ampiamente utilizzate.

Nell'ambito delle scelte di autonomia si sta realizzando, con soggetti territoriali

convenzionati, una web-radio scolastica come punto di informazione per l’intero istituto con le notizie, i personaggi, i progetti, le iniziative e le occasioni culturali e formative della scuola.

Si stanno avviando sperimentazioni in scrittura collaborativa per l'autoproduzione e pubblicazione di testi scolastici, fruibili da dispositivi mobile. Sono inoltre già attive forme di comunicazione ed interazione con i Social Network per gruppi.

Da queste premesse le classi 2.0, oltre a rientrare nell'ottica di una didattica innovativa generale e diffusa in tutte le discipline, fruirà di queste disponibilità per lo specifico caratterizzante il corso: si pensi ai linguaggi di programmazione, alla organizzazione aziendale, alle simulazioni di contesti commerciali, alla comunicazione e web-marketing d'impresa, al e-commerce, alla gestione contabile, alla archiviazione e pubblicazione di documenti.

ebook prodotti dagli studenti

Ambienti di apprendimento

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Allegato n°18 “La scuola che verrà - Ambienti di apprendimento”

L’edilizia scolastica in Italia, con l’eccezione dell’infanzia e delle scuole elementari, non risponde a un modello pedagogico e didattico, non rappresenta quasi mai un’idea di scuola.

La realizzazione dell’edificio scolastico, fino ad oggi, è opera delle figure specialistiche della progettazione nell’edilizia, nell’idea che la scuola sia un semplice contenitore di spazi identici, ripetitivi e non flessibili. I pilastri della scuola tradizionale che sono rappresentati dalle materie, dalle aule, dalle classi, dal libro di testo, dai tempi sindacali e contrattuali producono gli effetti che conosciamo: dispersione ed apprendimenti insoddisfacenti.

La suddivisione obsoleta dello spazio fisico è messa in crisi dalla potente evoluzione delle tecnologie digitali che, superando le barriere fisiche, creano relazione fugaci, personali ed autentiche, oltre il controllo dell’insegnante che subiscono spesso il disorientamento proprio della generazione meno adattata ai nuovi strumenti e linguaggi. L’inagibilità degli edifici causata dal terremoto ha, per noi, solo preceduto “l’inagibilità” che minaccia le strutture scolastiche per l’effetto potente delle tecnologie. Occorre quindi pensare, finalmente, che gli spazi, gli ambienti e l’architettura scolastica per gli adolescenti sono alla base

dell’apprendimento.

Obiettivi presso IIS “G. Luosi”nel ripristino dell’edificio dopo il sisma 2012 Già nel 2011/12 era avviata un’innovazione realizzata mediante l’utilizzo di ampie le dell’autonomia scolastica che non è stata interrotta degli eventi sismici che invece hanno prodotto una accelerazione in tal senso favorita anche dalle donazioni che hanno rafforzato notevolmente le possibilità della scuola su piano delle tecnologie egli arredi e dei supporti per una nuova didattica.

L’offerta formativa, come le ultime riforme dal 2007 al 2010 suggeriscono, allineandosi alla riflessione educativa in atto da anni nella più vasta Comunità Europea, si orienta alla

didattica personalizzata rivolta quindi a ogni singolo alunno e alla sua personale capacità di apprendimento. Ciò richiede una nuova e maggiore flessibilità didattica e degli ambienti di apprendimento idonei.

Gli spazi scolastici devono essere multifunzionali e adattabili: a fianco ad aule classiche devono essere organizzati spazi per il lavoro peer-to-peer, per il cooperative learning, per attività di progettazione, ricerca, presentazione, per la didattica collaborativa.

La formazione di competenze e per competenze, mediante le unità di apprendimento, implica che gli studenti, all’interno di una medesima UdA, utilizzino modalità didattiche diverse contemporaneamente.

Questa significa riflettere su quanto segue:

• Ricerca della correlazione fra la progettazione dell’offerta formativa, la ricerca d’innovazione e l’ambiente didattico che si costruisce: spazi, risorse, strumenti e caratteristiche.

• Gli studenti, rispetto alla loro crescita culturale e formativa, hanno bisogno di un contesto funzionale, vivibile ed il meno possibile anonimo e standardizzato.

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anche spazi informali, personalizzati e interattivi nella didattica.

• Tutto deve tener conto del mondo digitale nel quale i giovani crescono.

• In questo progetto non può mancare la riflessione sugli ambienti di lavoro dei docenti, che spesso non sono invogliati a fermarsi un attimo di più a scuola, non sanno dove incontrare le famiglie e non trovano un contesto adatto alla progettazione e all’autoaggiornamento.

Animatore digitale

L’animatore digitale avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a scuola anche in coerenza al profilo in base al PNSD. In particolare, con una prossima definizione, si punterà alla:

1. Formazione interna, promozione di attività formative, sportello di formazione e di aiuto, supporto ai progetti che prevedono l’uso innovativo e didattico delle tecnologie.

2. Coinvolgimento della comunità scolastica: essere un’utile interfacci con gli studenti per le azioni di raccordo che riguardano aspetti trasversali delle tecnologie e dell’uso consapevole: social, sicurezza, potenzialità, modalità innovative di relazione, limiti e pericoli … creazione di una cultura digitale diffusa

3. Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola.

4.5 – Area alternanza scuola-lavoro

Allegato n°22 “Alternanza Scuola e Lavoro”

L’interazione con il mondo produttivo e con il territorio è strategica, perché facilita uno scambio di informazioni continuamente aggiornato sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese, sulla reale "spendibilità" dei titoli di studio nel mercato del lavoro, sulle prospettive di sviluppo delle professioni, sulle competenze specifiche richieste dal sistema produttivo, sulle condizioni migliori per organizzare efficacemente gli spazi di autonomia e di flessibilità che la scuola ha a disposizione.

Obiettivi della progettazione Alternanza Scuola/lavoro dell’istituto Luosi sono:

a) Sviluppare competenze, saperle collocare in un ambito di orientamento lavorativo e professionale o di studi superiori,

b) formare gli studenti con la consapevolezza del valore della sicurezza e della necessità di agire in condizioni di informazione corretta ed adeguata,

c) comprendere le modalità di funzionamento dell’organizzazione del lavoro, dell’impresa nella dimensione locale e globale,

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d) costruire relazioni efficaci nel contesto di studio e di lavoro,

e) promuovere l’idea di imprenditorialità e favorire l’iniziativa personale nel lavoro, f) l’ASL si propone di sviluppare la cultura del lavoro ed acquisire la consapevolezza

dell’importanza dell’impegno personale.

La formazione e preparazione allo stage, e successiva valorizzazione prevede di:

a) Sviluppare le competenze per accedere in modo appropriato allo stage lavorativo.

b) Attivare le fasi della formazione in unità di apprendimento interdisciplinari e multidisciplinari.

c) Rapportarsi con il territorio e con le aziende che si rendono disponibili allo stage, anche mediante visite brevi, incontri con imprenditori e con responsabili di singoli di imprese piccole, medie e grandi.

d) Attivare la fase di feed back successiva allo stage per una riflessione di natura formativa e riflessiva sull’esperienza svolta.

e) Considerare la specificità degli stage linguistici nel loro carattere inclusivo di formazione al lavoro.

Durata e distribuzione degli stage:

a) Stage lavorativo in tempi adeguati: 4/6 settimane per il tecnico, 1° stage breve in terza e stage di 4 settimane in 4° e 5° nel professionale.

b) Da definire, nella durata, le modalità dello stage per il Liceo nell’ambito del progetto biomedicale e delle visite in Università.

Metodologia dell’Alternanza scuola/lavoro

Presentazione del progetto per il finanziamento di USR-ER.

Attivare l’alternanza con il confronto e la collaborazione del mondo del lavoro e delle sue rappresentanze.

Progettare l’alternanza Scuola/Lavoro come dimensione della formazione nelle diverse fasi che sono intenzionalmente definite ed individuate:

• Attivare tutte le fasi della formazione in unità di apprendimento interdisciplinari e multidisciplinari.

• Attuare i laboratori per la formazione di competenze.

• Rapportarsi con il territorio e con le aziende che si rendono disponibili allo stage mediante convenzioni quadro di collaborazione, anche per specificità di settore e comparto.

• Attivare la fase di riflessione ed auto analisi successiva allo stage.

• Valutare lo stage allegato alla scheda di valutazione e nel portfolio dello studente.

• Far partecipare i consigli di classe alla condivisione e realizzazione del progetto di Alternanza Scuola/Lavoro.

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Opportunità occupazionali ITE

Rispetto ai ruoli tradizionali sono in espansioni opportunità occupazionali nel settore vendite, nell’e-commerce in forte espansione, nel mercato finanziario e comunque la figura amministrativa è sempre presente nelle offerte di lavoro. La formazione di base richiesta è quell’economia, integrata con una buona conoscenza delle lingue e con l’uso dei software di gestione e/o di comunicazione. La scelta dell’articolazione costituisce un rafforzamento di ambiti (linguisti e informatici) che si aggiungono a una formazione di tipo economico- amministrativo che è il carattere di base del corso di studi.

Opportunità occupazionali IPsC

Le opportunità di lavoro riguardano l’ambito di tipo amministrativo segretariale

accompagnato da competenze di contabilità. Il settore commerciale delle vendite costituisce una opportunità se legato a capacità di comunicazione di tipo relazionale. Il diplomato tende sempre più a sostituire profili in passato meno qualificati. L’indirizzo di studi svolge un importante lavoro di socializzazione e di inclusione di figli di stranieri che vogliono integrarsi nel nostro Paese.

Formazione per l’occupazione

Preparazione e supporto per la collocazione nel lavoro di diplomati Luosi.

L’istituto nel 2013 – 14 ha svolto l’attività prevista dall’Avviso Pubblico a Sportello concernente la Linea due del Programma “Formazione ed Innovazione per l’Occupazione Scuola e Università - Qualificazione dei servizi di orientamento e placement e promozione di misure e dispositivi di politica nel sistema scolastico” e a tal fine ha iscritto il proprio istituto scolastico alla Borsa Continua Nazionale del Lavoro (BCNL) per il tramite del portaleclic lavoro alla sottoscrizione del ”Protocollo Operativo” con Italia Lavoro S.p.A.

Il progetto ha costituito un collegamento organico tra scuola e impresa e con

l’ampliamento di stage, tirocini, alternanza scuola/lavoro, per favorire l’apprendimento dei giovani in contesti operativi reali.

I benefici di tale progetto saranno sviluppati all’interno della scuola, nel rapporto con il mondo del lavoro e sull’evoluzione della normativa sull’Alternanza Scuola/Lavoro.

Programma Garanzia giovani ed apprendistato FIXO YEI Allegato n°23 “Progetto FiXo YEI”

L’IIS G. Luosi grazie alle esperienze maturate con il FiXO precedente è entrata nell’elenco delle scuola selezionate per il programma. IL Programma FiXO YEI è gestito nell’anno in corso dalla Regione ER su incarico del Ministero. del Lavoro ed è destinato ad in interventi sui NEET. Modalità di svolgimento del progetto saranno comunicate in seguito dalla

Regione.

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4.6 – Area scuola inclusiva

Contrasto alla dispersione scolastica - Azioni di prevenzione Allegato n° 24 “Azioni per il contrasto alla dispersione scolastica”

Nel primo biennio delle superiori è presente una fascia di giovani che vive con disagio la transizione dal primo al secondo ciclo di istruzione. Gli studenti manifestano perduranti difficoltà d’inserimento, non sanno se la scelta compiuta sia quella giusta e incontrano difficoltà nel modificarla, manifestano direttamente o indirettamente disagio e frustrazione.

In questa età il disagio non rischia di tramutarsi solo in insuccesso formale (bocciatura o esclusione dal percorso scolastico) ma va considerato come una condizione psicologica che rende difficile il rapporto tra lo studente e la propria esperienza. Nella maggior parte dei casi, il rapporto problematico con la scuola si ripercuote anche in altri ambiti del percorso di sviluppo adolescenziale (con comportamenti di evasione dalle regole sanzionabili nell’ambito scolastico, conflitto con i genitori, emarginazione dal gruppo dei compagni di classe, ecc.).

È necessario pertanto, attivare strategie ed azioni finalizzate contro la dispersione, volte a sostenere l’efficienza e l’apertura dei percorsi educativi e formativi per impedire che il soggetto debole venga respinto dalle scuole dopo un primo abbandono ed un insuccesso scolastico, evitando così di scegliere, come unica soluzione dell’insuccesso scolastico, la bocciatura.

La rete tra scuole e soggetti della formazione specialistici e non, lavorerà per prevenire o risolvere situazioni di disagio, monitorare costantemente le situazioni a rischio di dispersione e organizzare interventi coordinati per garantire a tutti gli studenti la possibilità di svolgere un percorso scolastico formativo, attivando interventi personalizzati integrati, volti alla

valorizzazione delle risorse di ciascun allievo.

a) Recupero delle competenze di base con metodologie innovative b) Didattica laboratoriale delle competenze

c) Strategie e strumenti della didattica personalizzata d) Piattaforme per la formazione

e) Esperienze di cooperative learning con studenti tutor f) Inserimento in progetti pomeridiani

g) Counselling individuale

h) Riorientamento condiviso: passerelle senza bocciature i) Formazione professionale contro la dispersione

Recupero scolastico

Allegato n°25 – Procedura validata per i corsi di recupero

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DM n. 42 del 22/5/2007, DM n. 80 del 3/10/2007, OM. n. 92 del 5/11/2007 .

a) Potenziamento dell’ambito linguistico e logico-matematico nel corso nel Tecnico Economico “G. Luosi” e nel professionale “C. Cattaneo”.

b) Il sostegno all’apprendimento è svolto prevalentemente prima degli scrutini, o dopo, per un numero ridotto di ore. Il recupero pomeridiano per singole materie può essere breve e generalizzato oppure, come prevedono le norme citate in premessa, per almeno 15 ore e con un percorso personalizzato con verifica di recupero effettivo. In relazione alle ridotte possibilità fornite dal finanziamento statale il recupero, di norma di almeno 15 ore, può essere svolto in periodo estivo per alcune materie. Il docente che svolge il corso convoca gli studenti, e verifica che il genitore abbia esplicitamente aderito (la famiglia può scegliere di non aderire al corso). Nella convocazione

saranno indicati il programma ed il numero totale di ore che si intendono svolgere.

Per alcune attività di recupero è possibile la formazione di gruppi interclasse di livello: la programmazione per dipartimenti lo consente, anche in relazione al rapporto costi/benefici..

c) Sportello metodologico: si intende un’azione di sostegno agli studenti di tipo metodologico interdisciplinare (modalità di apprendimento, organizzazione dello studio e dei compiti...

Ri-orientamento e passaggi tra scuole Allegato n° 25 bis

La normativa sull’obbligo scolastico DM 139/2007 e quella sull’obbligo formativo Legge 53/

2005 prevede l’assolvimento dell’obbligo finalizzato al conseguimento almeno di una qualifica. Pertanto si prevede per tutti gli studenti un percorso definito e concluso e un’azione di accompagnamento per il successo scolastico, in raccordo con la famiglia.

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