1 - Valutazione degli studenti per gli scrutini ed esami Allegato n°31 “Documenti sulla valutazione Luosi”
La valutazione accompagna il processo di insegnamento-apprendimento ed è finalizzata all'accertamento dei livelli di conoscenze, abilità e competenze raggiunti dagli allievi.
La valutazione deve sostenere, motivare, orientare, valorizzare la crescita e
l’apprendimento per la costruzione di un progetto di vita basato sulla conoscenza e sull’orientamento consapevole.
La valutazione è un atto trasparente, deve essere pertanto compresa e condivisa nello scambio comunicativo tra docenti e alunni, e facilitare l’apprendimento. Essa è comunicata ai genitori e alle famiglie attraverso i colloqui settimanali, i ricevimenti generali o attraverso opportuna convocazione e attraverso le schede di valutazione.
La valutazione deve avere funzione di sviluppo e regolazione della programmazione e consente al tempo stesso l’autovalutazione dell’insegnante.
La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente che la scuola potrà individuare e adottare nell’autonomia e nell'ambito delle prove previste per ciascun insegnamento (scritte, orali, pratiche e grafiche).
La scuola definisce modalità e forme di verifica funzionali all'accertamento dei risultati di apprendimento declinati in conoscenze, abilità e competenze in riferimento ai regolamenti del riordino del secondo grado e dell’obbligo d'istruzione.
a) Recupero delle carenze
Le conoscenze, abilità e competenze valutate sono riferite ai contenuti essenziali; agli obiettivi minimi necessari per un’acquisizione completa delle conoscenze, abilità e
competenze esaminate. Le carenze del I° quadrimestre devono essere recuperate entro lo scrutinio finale. .
b) Standard di valutazione
Allo scopo di assicurare l'omogeneità e la trasparenza della valutazione, i docenti
concordano di adottare criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza, abilità e competenza utilizzando apposite griglie di osservazione e valutazione del processo di apprendimento. I dipartimenti disciplinari individuano e definiscono i livelli essenziali di conoscenze e competenze relativamente alle classi del biennio e del triennio.
c) Organizzazione prove di verifica
Nell’organizzazione delle prove di verifiche si applicheranno i seguenti criteri:
• Adeguata distribuzione delle prove nel corso dell’anno e della settimana in relazione alle eventuali prove di altre materie;
• Coerenza della tipologia e del livello delle prove con la relativa attività di lavoro effettivamente svolta in classe.
• Esplicitazione degli obiettivi che si verificano e dei criteri di correzione e valutazione.
Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione valutativa delle Scuola, i docenti concordano, ad inizio dell’anno scolastico, i criteri di valutazione delle prove sulla base di indicatori e descrittori condivisi nei dipartimenti disciplinari (si veda allegato relativo a ciascuna disciplina contenuto nella progettazione di classe).
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Sugli esiti delle verifiche lo studente sarà informato nei seguenti tempi: per le prove scritte entro 15 giorni dallo svolgimento della stessa.
A richiesta dello studente potranno essere consegnate copie della prova nei seguenti casi:
1. in caso di giudizio negativo, con semplice richiesta verbale e con consegna entro qualche giorno;
2. per altre ragioni motivate in forma scritta dalla famiglia o dallo studente se maggiorenne.
3. per le prove orali l’esito sarà comunicato entro la lezione successiva e, entro 15 giorni dalla effettuazione della prova orale, avverrà la verbalizzazione sul registro elettronico.
e) Alunni con debiti/carenze
Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia deliberata in presenza di carenze, relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede a compilare il quadro carenze disciplinari, che devono essere saldate a settembre o entro dicembre dell’anno scolastico successivo, in caso di specifica deliberazione del consiglio di classe, nello scrutinio di settembre.
f) Ammissione deliberata a maggioranza.
La delibera di ammissione a maggioranza è consentita, anche in presenza di voti inferiori a 6/10 nel caso in cui si individui, sulla base delle caratteristiche soggettive dell’alunno, la possibilità del raggiungimento degli obiettivi formativi nell’anno scolastico successivo.
Sono tenuti in considerazione quali elementi positivi che concorrono all’ammissione:
1. la frequenza assidua e la partecipazione attiva alla vita scolastica, 2. l’impegno e la volontà di migliorare,
3. il comportamento corretto e collaborativo.
g) Criteri generali
Sono ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno valutazione almeno
sufficiente in tutte le discipline. Non sono ammessi alla classe successiva gli studenti che, nello scrutinio finale, presentano delle carenze gravi che non possono essere colmate né con corsi di recupero né con lo studio autonomo. Nel giudizio di giugno sono sospesi, e rinviati allo scrutinio di settembre, gli alunni che presentano carenze colmabili secondo i seguenti criteri.
h) Valutazione nelle classi prime e seconde
Una particolare attenzione dovrà essere posta durante gli scrutini delle classi prime e, anche se in minor misura, delle seconde.
In queste classi, a volte numerose, sempre problematiche per diversi motivi, la non
promozione può essere preludio di abbandono scolastico quindi il consiglio di classe dovrà valutare con attenzione e sensibilità le singole situazioni, analizzando attentamente
l’evoluzione degli studenti nel corso dell’anno scolastico. Tutto ciò in coerenza anche con le indicazioni legislative, ai vari livelli, che orientano verso l’obiettivo del successo formativo e del diritto /dovere all’istruzione e formazione.
i) Orientamento e passaggi di scuola
La normativa sull’obbligo scolastico (DM 139/2007) e quella sull’obbligo formativo (Legge 53/ 2003) ci richiede di assicurare l’assolvimento dell’obbligo, finalizzato al conseguimento almeno di una qualifica. Pertanto anche le valutazioni finali negative, nelle classi prime e seconde, devono prevedere un percorso futuro e un’azione di accompagnamento degli studenti verso le possibili soluzioni del problema scolastico, in raccordo con le famiglie, attraverso una comunicazione chiara e priva di ambiguità. In questo caso è possibile, e talvolta opportuna, anche un’azione di accompagnamento che cerchi di prospettare soluzioni diverse dalla ripetenza, che valuti la possibilità di percorsi integrativi per evitare o prevenire l’abbandono senza conseguimento di qualifica.
2 - Valutazione delle competenze
Allegato n°32 “Valutazione delle competenze”
La valutazione delle competenze è una specifica valutazione attuabile in un contesto di apprendimento funzionale alla osservazione delle competenze, richiede la progettazione di una UdA (unità di apprendimento). L’UdA prevede dei compiti/problema che richiedono agli studenti competenze e loro articolazioni (conoscenze, abilità, capacità) che ancora non possiedono, ma che possono acquisire autonomamente. Ciò in forza della potenzialità del metodo laboratoriale che porta alla scoperta e alla conquista personale del sapere. L’UdA mette in moto processi di apprendimento che non devono solo rifluire nel “prodotto”, ma fornire spunti e agganci per una ripresa dei contenuti attraverso la riflessione, l’esposizione, il consolidamento di quanto appreso. E’ un progetto nel quale gli studenti svolgono un ruolo attivo e autonomo, i docenti per valutare osservano nel corso dello svolgimento dell’UdA i comportamenti descritti come “evidenze” collocate in livelli diversi (di solito 4)
opportunamente descritti.
La valutazione è attuata nei laboratori del progetto “Officina delle competenze” in altre occasioni simili e in particolare in attività comprese nella metodologia ASL e nello stage aziendale.
3 - Valutazione del comportamento
Allegato n°33 “Valutazione del comportamento”
La valutazione del comportamento è stilata in base alle norme concernenti studentesse e studentesse con modifiche (D.P.R. 249/98 e modifiche D.P.R. 235/2007) e considera la modifica del … sulla valutazione del comportamento come media ai fine anche del credito scolastico. La tabella ministeriale … individua essenzialmente comportamenti gravi connessi alle regole di connivenza e alla relazione. Sono tuttavia assai frequenti i provvedimenti assunti non in presenza di fatti particolarmente gravi ma di comportamenti che condizionano frequentemente e per tempi protratti il lavoro dei docenti nella classe. In tal caso si
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garantire il diritto allo studio agli altri studenti nonché il diritto del docente di svolgere il proprio lavoro. Da più parti nella scuola si avverte la necessità, di una revisione della valutazione di comportamento, destinandola ad includere anche le competenze di cittadinanza.
4 - Valutazione per l’Esame di Stato - Credito scolastico e formativo Allegato n° 34 “Valutazioni per l’Esame di Stato”
Validità dell’anno scolastico
Il Consiglio di classe prima di procedere alla valutazione dell’alunno deve, per ciascun alunno, accertare la validità dell’anno scolastico sulla base della tabella.
I coordinatori, prima dello scrutinio, dovranno rilevare dal registro di classe il numero di giorni di assenza di ogni alunno ai quali vanno aggiunte le ore di assenza nel corso dell’anno scolastico (entrata ed uscita anticipata).
Credito scolastico
Per le classi del secondo biennio e di quinta si procede all’assegnazione dei crediti scolastici, secondo la tabella ministeriale.
Credito formativo
Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza di natura extracurriculare, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’Esame di Stato. La coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella concreta attuazione, e deve essere accertata dai consigli di classe. (D.P.R. 23 luglio 1998 n° 323 art.
12 comma 1).
Le esperienze che danno luogo all’acquisizione dei crediti formativi sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla
formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla cooperazione, allo sport. “ ( D.M. 24 febbraio 2000 n. 49).
Per gli alunni promossi con assiduità nella frequenza scolastica, interesse e impegno nella partecipazione al processo educativo, presenza costante alle attività complementari e integrative ed eventuali crediti formativi, viene assegnato il punteggio più alto della relativa banda di oscillazione.
5 - Valutazione speciale in ambiti regolati Allegato n° 35 “Valutazioni regolate da norme”
Per gli alunni con disabilità si tiene conto dei livelli minimi prefissati ed esplicitati in
dettaglio in sede di dipartimenti disciplinari o consiglio di classe attraverso il Piano Educativo Individualizzato (ai sensi della L. 104/1992 ). Per gli alunni con Disturbo Specifico di
Apprendimento segnalato si agisce come previsto dal Piano Didattico Personalizzato (ai sensi della L. 170/2010). Per la valutazione degli stranieri si rimanda al protocollo di accoglienza.
6 - Rapporto di autovalutazione
Allegato n°03 Rapporto di autovalutazione 14-15
Il rapporto di autovalutazione è introdotto dalle norme recenti successive: il DPR 80/2013 come nuova regolamentazione del Sistema Nazionale di Valutazione, seguito dalla direttiva n°11 del 2014 con priorità strategiche del SNV e con CM n. 47/2014 è programmato il piano di valutazione degli istituti e la definizione di tempi e modi per il RAV (Rapporto di
autovalutazione) sarà introdotto progressivamente con gradi diversi di coinvolgimento della valutazione interna e esterna alla scuola.
RAV - Analisi del contesto
Questa parte dl RAV contiene anche molti aspetti immodificabili e di lenta evoluzione.
Il possibile miglioramento delle condizioni di funzionamento della scuola (bilancio, risorse umane, organico potenziato, caratteristiche dei docenti di ruolo, spazi per l’apprendimento) dipenderanno dalle reali disponibilità di risorse a fronte degli impegni dichiarati dal Governo.
RAV - Esiti (risultati scolastici)
Gli esiti della formazione sono indicati dai dati iniziali d’ingresso, dalle prove standard nazionali, dagli esiti in uscita (esami di stato) e dagli esiti che nel medio e lungo periodo sono gli indicatori ed i parametri al quale un sistema che non voglia essere totalmente isolato ed autoreferenziale deve riferirsi.
I dati statistici contenuti nel RAV oltre altri forniti esternamente (es: Eduscopio, le associazioni d’impresa, gli EE.LL.) richiedono un lettura attenta ed una capacità di elaborazione elevata.
RAV - Processi, pratiche educative e didattiche
Lo specifico ambito dell’insegnamento nella sfera della progettazione, della capacità di produrre innovazione, di cogliere l’importanza degli aspetti relazionali e socio affettivi con sostanziali all’azione d’apprendimento abbiamo molte e svariate possibilità di valorizzazione del merito nel lavoro svolto.
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formazione nella “età d’internet”, attenti non solo al peso delle tecnologie, al loro possibile ruolo nella didattica, ma anche disponibili a riflettere sulle importanti modifiche di stile cognitivo e di approccio all’istruzione degli studenti e che in una misura graduale ma costante vanno modificando, e mettendo in discussione, il ruolo della scuola nell’istruzione.
Dentro a questo contesto trovano spazi esigenze e problemi contrapposti che sono da un lato la necessità di dare valore alle eccellenze e dall’altro di creare quello contesto inclusivo traducibile in riduzione della dispersione scolastica e degli abbandoni. Problemi di opposta natura che hanno una intersezione ben compresa nell’idea di scuola di qualità per tutti: la vera sfida epocale che abbiamo di fronte.
Prove INVALSI
Le prove sono utilizzate come parametro importante per la valutazione degli esiti formativi e del livello di riferimento al termine dell’obbligo scolastico. Le prove stesse sono analizzate e considerate nei suoi aspetti innovativi e nella considerazione delle loro caratteristiche di indicatori dello scostamento in positivo o in negativo rispetto l’ambito territoriale e regionale.
Qualità percepita del servizio scolastico
I questionari di soddisfazione son uno strumento di analisi della qualità percepita dagli studenti e dalle famiglie e servono al miglioramento sul piano organizzativo, a supportare il grado di condivisione delle innovazioni introdotte, a far partecipare gli utenti alla costruzione di processi condivisi di cambiamento. Di norma sono somministrati nelle classi prime, terze e quinte. Mentre per i genitori si scelgono momenti di ricevimento generale. L’analisi statistica è svolta spesso dagli studenti come esercitazione.
La sede del “Pico” e del “Cattaneo”