Ennesimo anime sul combattimento, cos’è una moda? “Naruto” inizia con una volpe a Nove Code e con un Ninja (Naruto?) invocato dalla gente per imprigionare lo spirito della volpe. Naruto è un ragazzetto che crede in se stesso, dalla risata stupida da perfetto idiota e che non ha bisogno degli altri, almeno apparentemente,–come dice la sigla- , mi vengono in mente quei ragazzetti che ho visto nei social che si identificano anche troppo con questo personaggio. In certi punti del primo episodio l’anime fa ridere, in altri è più commovente.
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Naruto è orfano, come il suo amato maestro Iruka, è per questo motivo che il ragazzo fa di tutto per attirare l’attenzione, commettendo bravate. Ruba il rotolo proibito per imparare le tecniche in modo da diventare un vero ninja. Mizuki gli è alle calcagna per impossessarsene, interviene Iruka, che combatte contro Mizuki, rischiando la vita per salvare Naruto. Alla fine sconfigge Mizuki e rivela a Naruto le qualità che il ragazzo possiede per diventare un vero ninja. Alla fine dell’episodio gli regala la fascia che porterà sempre sulla fronte. Naruto Uzumaki insegue il sogno di diventare alla fine un Hokage, il ninja più forte del paese e ci riuscirà. Dopo aver lottato a lungo duramente, otterrà il rispetto degli abitanti e da perfetto ragazzetto idiota diventerà il settimo Hokage.
L’anime è di Masashi Kishimoto, del 2002 e trasmesso in Italia nel 2006, tratto dal manga del 1999. 220 sono gli episodi della prima serie, superando così “Dragon Ball”, la seconda serie “Naruto Shippuden” è di 429 episodi, trasmessi in Giappone dal 2007 e in Italia dal 2008, la serie non è ancora giunta al suo termine. Dalla serie sono stati tratti 11 film animati, sette OAV tratti dal manga, due romanzi, giochi, video giochi, Spinn-off, sei databook, quattro art book ed una rappresentazione teatrale.
Doppiatori: Leonardo Graziano (Naruto), Emanuela Pacotto (Sakura), Alessandro Rigotti (Sasuke) DETECTIVE CONAN
Ed eccoci arrivati al saputello so tutto io di questi tempi. Il bambino occhialuto, perfettino, che risolve i casi più complicati degli adulti. Risulta persino presuntuoso ed antipatico. Conoscendo meglio la sua storia non è poi così antipatico, perché vittima di un ingiustizia che gli condizionerà tutta la vita. Questo lo rende sfortunato in partenza, ma con una marcia in più rispetto agli altri.
Questo Conan non ha niente a che fare naturalmente con Conan nell’anime degli anni 80 “Conan il ragazzo del futuro”, è un piccolo detective. Un po’ di informazioni prima di raccontarvi la storia e di svelarvi cosa sia successo a questo ragazzetto.
L’anime è di Gosho Aoyama, regia di Kenji Kodama e Yasuichiro Yamamoto, è addirittura del … 1996, arrivato da noi nel 2002, non ancora terminato, più di 900 sono per ora gli episodi, incredibile. Ispirato al manga del 1994, che ho avuto modo di leggere una volta, -l’ho trovato assai noioso-. Innumerevoli i film, gli OAV, i videogiochi, i live action e gli special a lui dedicati. C’è persino l’improbabile incontro con Lupin III nel film per il cinema “Lupin Terzo vs. Detective Conan” del 2013, preceduto dal film per la Tv “Lupin III vs. Detective Conan” del 2009.
Chi è in realtà Conan? Si chiama Shinichi Kudo, ed ha… 16 anni! Non è effetto da nanismo, gli è accaduto qualcosa di terribile. La serie inizia con Shinichi, apparentemente uno come tanti liceali adolescenti, con un hobby che diventa quasi una professione: investigare i casi più complicati collaborando con la polizia. E il bello è che li risolve tutti, dandogli la popolarità fra la gente, le ragazzine impazziscono per lui. Questo gli crea problemi con la sua amica Ran, molto gelosa e
segretamente innamorata di lui –anche Shinichi è innamorato segretamente di Ran- , non solo, il padre della ragazza è il detective Kogoro Mori, che a causa della concorrenza di Shinichi sul piano lavorativo, perde molti clienti. Kogoro Mori in realtà è un detective incompetente ed ex poliziotto, se perde molto del lavoro è a causa della sua incapacità di risolvere molti casi. Il sogno di Shinichi è di diventare il nuovo Sherlock Holmes al quale si ispira, nei suoi discorsi lo cita spesso.
Si caccia nei guai proprio a causa della sua passione, insegue degli uomini sospetti vestiti di nero, lasciando Ran alle spalle, che vede la figura di Shinichi allontanarsi. La ragazza ha il presentimento che non lo rivedrà più, pensa in lacrime: “Non andare, non seguire quegli uomini. Torna indietro, ho uno strano presentimento, io ho paura di non rivederti più Shinichi”. Ran non si sbaglia. Shinichi tiene d’occhio uno degli uomini vestiti di nero, viene scoperto da uno di loro. La tragedia. Viene colpito da un’arma e cade a terra. Non contenti gli fanno ingerire, ormai privo di sensi, una nuova ed improbabile sostanza inventata dai loro scienziati, chiamata “APTX4869”, non è mai stata provata su un essere umano, quindi non si conosce l’effetto. Il ragazzo invece di morire comincia a cambiare nell’aspetto e diventa … un bambino di 7 anni. Questo nel secondo episodio.
Ringiovanito di 10 anni, viene trovato ferito da alcuni poliziotti, gli chiedono “Stai bene piccolo?”, Shinichi non capisce. Si accorge improvvisamente di avere gli abiti troppo larghi per la sua corporatura, cosa gli sarà accaduto? Spaventato scappa via e si rifugia dal professor Hiroshi Agasa, che naturalmente non lo riconosce. Dopo un po’ di prove il professore capisce di trovarsi di fronte a Shinichi… rimpicciolito – la tragedia comincia a diventare quasi una comica – e decidono insieme di non dire nulla a nessuno. Ran è preoccupata, ha perso le tracce di Shinichi, non si trova più da nessuna parte, così decide di andare a cercarlo. Si dirige dal professore che lo trova assieme ad un bambino, da lì il piccolo, non potendo usare il suo vero nome, deciderà di chiamarsi Conan, prendendo spunto dal nome di uno scrittore scozzese, Arthur Conan Doyle (1858/1930), fondatore di due generi letterari: il giallo e il fantastico –proprio come questo anime-. Lo scopo di Conan è quello di trovare gli uomini vestiti di nero, e prendere l’antidoto per tornare così l’adolescente Shinichi. Conan è doppiamente sfortunato, Ran gli rivelerà l’amore che prova per Shinichi, ma il bambino non potrà fare nulla, poiché in quello stato è impossibile perché irriconoscibile.
Nella serie Conan continuerà ad indagare, collaborerà con quel fallito del detective Kogoro Mori.
Purtroppo nessuno ha ancora visto il finale, poiché la serie è interminabile. Conan come Naruto terrà col fiato sospeso i fans ancora per molto tempo, un vero peccato, sarebbe stato meglio realizzare meno episodi per arrivare al finale. Come vorrei che terminasse? Naturalmente con Conan che trova l’antidoto per tornare ad essere Shinichi, rivelare subito dopo a Ran, -che già sospettava qualcosa-, tutta la storia per poi dichiarare il suo amore e sposarla. Conoscendo l’imprevedibilità dei giapponesi, vuoi vedere che l’autore non farà mai trovare l’antidoto a Conan, il quale rimarrà piccolo e sfigato per tutta la vita? E magari anche con Ran che, ormai rassegnata per la scomparsa di Shinichi, si consola fidanzandosi con un altro. Oppure l’autore deciderà che per Conan non ci sarà mai un finale, come è successo per Lupin. Sarebbe il colmo, speriamo un po’ di buon senso. Comunque sia l’anime mi sembra meglio del manga.
Doppiatori: Irene Scalzo (Conan), Davide Garbolino (Shinichi), Debora Magnaghi (Ran), Oliviero Corbetta (detective Kogoro Mori), Maurizio Scattorin (professor Hiroshi Agasa).
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