VICENDE ARTISTICHE DEL CENTO È DEL DUECENTO NEL MEZZOGIORNO D ’ ITALIA
3. L ’ arte nell’ Italia M eridionale e l’ influsso bi zantino.
M a guardiam o un po' se davvero l'a rte orientale era proprio così goffa e sproporzionata come l ’afferm a il V a sari. e cerchiam o di apprenderlo possibilm ente da quel bel Redentore che è a ll’esterno del San M arco a Venezia (T a v. I I ) e d alle a ltre scu ltu re certam ente bizantine di q u e sto tem pio, oppure dalle figurine graffite n ella porta di bronzo di Salern o , notoriam ente venuta nel 1099 da C o stan tinopoli. Pro viam o a fare un confronto fra questo R e dentore e le figurine a rilie vo d ella porta d ella cattedrale di T ra n i, fatte dal B a risa n o in Ita lia , e c i si dica da quale
Questi frammenti, nella imperfetta esecuzil capitelli, rivelano bensì lo sforzo e la riuscita ci sta per imitare il vecchio capitello corinzio o cori ma non contengono alcun segno che riveli una irl anche lontana dell’arte orientale.
Capitello delle paraste
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parte è la goffaggine e la sproporzione. E ss a è senza dubbio in queste ultim e che pure furono fatte un secolo dopo, quando cioè l'a rte in Ita lia già cam m inava da un pezzo : altro che goffaggine e sproporzione n elle figure bizantine della porta di Salern o e nel Redentore d i V en ezia!..
Ed allo ra, se goffaggine e sproporzione rile va va il Va sari, queste cose a tu tt’a ltra ragione devono a ttrib u irs i, tranne che al bizantinism o. E la ragione è tu tta là , nel fatto
c h e l a nostra arte in quel tempo, più che o rientale, era in
vece italica e bam bina.
Sono troppo attaccato ad una frase che G alileo G a lile i ci ha lasciata nei suoi « D ialo g h i » che « i fa tti debbono anteporsi a tu tti g li um ani ragionam enti », e dico che fin
dal secolo X I ed anche prim a, nessun influsso bizantino ebbe
ad agire su ll’arte d e ll’ It a lia M erid io n ale, ad eccezione di qualche parte della S ic ilia signoreggiata dai greci, e di qualche lembo d ella penisola s u ll’ A d ria tico . I rap porti ostilissim i di Roberto G uiscardo con A lessio Oomneno lasciano escludere qualsiasi im portazione di a rte fici orien tali, nè le cattive condizioni delle popolazioni degli u ltim i secoli del dominio barbarico, che costituirono in fa tti un pe riodo di letargo, potettero consentire alcu n a a ttiv ità a r t i stica, neppure a i tem pi doridi del p rin cip ato salernitano sotto Guaim ario IV . Che se così non fosse, noi a l secolo X I, inizio della Rinascenza, non avrem m o trovato già il vecchio stile Fram m entario, ma alm eno qualche cosa d e lla b ell’arte orientale, che da sei secoli fio riva, ci sarebbe rim asta. E b bene, fra i tan ti cim eli di detto secolo, non v i è neppure un frammento di quell’arte, ed ho dim ostrato altro ve, nei m iei lavori citati, che l ’origine d e ll’arco circo lare rialz ato è del tutto locale.
Forse possiamo pure accedere a lla idea che n e ll’arte musivaria e p itto rica vi potette convivere una certa co r rente orientale in dipendenza dei m aestri b izantini, in v ita ti
ria Desiderio per la sua b asilica, o p o rtata su lla terraferm a coll arte sicula come conseguenza d e ll’unione di questa con I isola, ma questa corrente non potette predom inare s u ll’arte locale che andava rinascendo. In fatto di scu ltu ra neppure una piccola im pronta esiste, e sarebbe fu o ri di luogo ric e r carla negli sfondi del p alio tto di avorio di Salern o , poiché di questo non si conosce la provenienza, che potrebbe essere anche orientale.
X o i vedremo che l ’arte ita lia n a sostenne una lotta te nace contro l'elem ento estraneo venuto c o ll'a rte sicula. e questo fatto ci autorizza a m eglio rafforzare la nostra opinione basata sui fa tti. A n zi io penso che, come noi se colo X I I l ’arte d e ll’ opus tassellatim i rom ana continuò a perm anere indipendente, come vedremo, accanto a lla stessa arte influenzata dal siculo, così è da ritenere che anche nel secolo X I, accanto ag li arte fici b iz an tin i ch iam ati da Desi derio, vissero e rim asero indipend enti a rtis ti locali, del tutto r e fr a tt a r i a ll’arte o rientale. -Nella negativa non si saprebbe spiegare la esistenza di p ittu re veram ente italiche a lato di quelle che rivelan o la mano del m aestro greco ne g li affreschi del S . Angelo in Fo rm is presso Capua.
N e ll’ It a lia M erid io n ale, astrazion fa tta d i qualche luogo sulle coste d e ll’A d ria tic o e d e ll’ Io n io , l ’arte bizantina non in flu ì in alcuna m aniera, neppure negli ultim i secoli che precedettero il M ille . M i basta p ortare qui, a ll’osser vazione del lettore, a lc u n i fram m enti di scu ltu ra del IX se colo (T av. I l i ) che provengono d a ll’a n tica basilichetta di S. Massim o, eretta a Salern o dal p rin cip e longobardo Guai ferio , per dim ostrarlo. Q uesti fram m enti, n ella imperfetta esecuzione dei ca p ite lli, rivelan o bensì lo sforzo e la riu scita d e ll’a rtis ta per im ita re il vecchio cap itello corinzio « composito, ma non contengono alcun segno che riveli una influenza anche lo ntan a d e ll’arte orientale.
E come nel secolo IX , così nel X I questo attaccamento a ll’arte classica perm ane sempre, e p erm arrà ancora nel secolo X I I , come vedrem o, anche innanzi ad un artista che rice rch i un ’arte nuova. Questo attaccam ento nel se colo X I si riv e la nei c a p ite lli co rin zii, fa tti appositamente per le paraste ai la ti della porta di bronzo della catted rale di Salern o . E (love è dunque, di gra zia, almeno un ’om bra d e ll’arte dei bei ca p ite lli ravennati, ammesso e non concesso che 1’ arte di Ravenna sia tutta fa rin a del sacco di B is a n z io ?!..