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ASPETTI RELATIVI ALLE RETI DI PATOLOGIA

2. LIVELLO PROGRAMMATORIO: INDIRIZZI REGOLATORI PER LE ASL E RETE DI OFFERTA

2.3. RETE DI OFFERTA OSPEDALIERA

2.3.3. ASPETTI RELATIVI AL RIORDINO DELLA RETE DI OFFERTA

2.3.3.5. ASPETTI RELATIVI ALLE RETI DI PATOLOGIA

Le reti di patologia costituiscono una realtà ormai consolidata nel Sistema Sanitario Regionale che realizza un modello organizzativo basato sulla collaborazione e la sinergia tra i professionisti della sanità attraverso la diffusione di conoscenze e la condivisione di Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali (PDTA) per un’opzione terapeutica sempre più efficace, appropriata e sostenibile.

Regione Lombardia, attraverso le reti di patologia, assicura che ciascun paziente riceva un trattamento adeguato alle sue necessità, in modo omogeneo su tutto il territorio regionale.

 Rete Ematologica Lombarda (REL)

 Rete Oncologica Lombarda (ROL)

 Rete Nefrologica Lombarda (ReNe)

Rete Stroke  Rete Stemi

 Rete Diabete

Obiettivi generali:

1. Sviluppo ed evoluzione del governo delle reti di patologia con finalità di ulteriore razionalizzazione ed efficientamento del loro funzionamento, valorizzando anche la modalità organizzativa del Dipartimento Interaziendale.

2. Nomina e strutturazione per ogni singola rete di uno specifico Comitato Esecutivo (CE). Il CE è un Board propositivo e operativo che supporta l’implementazione delle reti. In ogni CE sono rappresentate le Società Scientifiche di riferimento, la DG Salute e i professionisti del Sistema Sanitario Regionale.

3. Obiettivi primari del governo delle reti:

a. definizione di Percorsi Diagnostico-Terapeutici-Assistenziali (PDTA) con particolare attenzione al tema dell’appropriatezza clinica, dell’efficienza dei modelli organizzativi e della razionalizzazione delle risorse;

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b. definizione di indicatori di monitoraggio/valutazione dei PDTA di patologia; c. verifica dei PDTA attraverso lo strumento degli Audit interni ed esterni.

In particolare per la Rete Stroke

1. Formalizzazione dei requisiti istituzionali di autorizzazione e accreditamento delle Stroke Unit.

In particolare per la Rete Diabete

1. Il Comitato Esecutivo della rete diabete si strutturerà in due Tavoli di lavoro distinti: uno per gli adulti e uno per l’età pediatrica comportando attività e obiettivi diversi. Oltre agli obiettivi primari del governo delle reti sopra elencati, il CE della rete diabete avrà il compito prioritario di sviluppo e supporto all’attuazione del Piano Nazionale Diabete recepito con la d.g.r. n. X/2565 del 31/10/2014. Data la complessità delle implicazioni di una patologia a forte impatto sociale, il CE deve essere caratterizzato da un approccio multidisciplinare anche attraverso la partecipazione dei rappresentanti delle Associazioni di pazienti.

2. Approvazione dei documenti di Linee guida elaborati dal CE Diabete con particolare riguardo a: a) diabete e gravidanza;

b) piede diabetico;

c) modalità per l’attestazione del profilo di rischio da attribuire ai soggetti diabetici per il rinnovo della patente di guida.

3. Avvio del processo di aggiornamento della normativa regionale in tema di diabete (l.r. n. 33/2009) alla luce della necessità di completa attuazione del Piano Nazionale Diabete e di conseguente adeguamento/modifica del modello organizzativo di riferimento.

In particolare per la Rete Oncologica Lombarda (ROL)

1. Prosecuzione dell’attività degli 8 Work Package previsti dal "Progetto ROL 4: managed care network" approvato con DGR n. X/1467 del 6/03/2014.

2. Perfezionamento di Linee Guida e Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali (PDTA) per garantire continuità assistenziale e appropriatezza di cura.

3. Perfezionamento, con il supporto dei professionisti membri del Comitato Esecutivo ROL e dei Coordinatori DIPO, degli indicatori del PDTA del carcinoma della mammella e colon-retto.

RETE PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA (PMA)

1. Perfezionamento dei requisiti di autorizzazione e accreditamento dei centri PMA conformemente ai D.lgs. n. 191/2007 e n. 16/2010 anche alla luce dell’introduzione della possibilità di fecondazione eterologa in seguito alla pronuncia della Corte Costituzionale del 9 aprile – 10 giugno 2014.

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2. Prosecuzione delle attività di verifica ispettiva dei Centri PMA a cadenza biennale nell’ambito del complessivo piano dei controlli delle ASL.

3. Prosecuzione della fase sperimentale della rete regionale di PMA.

RETE EPILESSIA (EPINETWORK)

1. Individuazione di Comitato Esecutivo - cabina di regia della rete composta da figure di esperienza per assicurare la competenza clinica/gestionale e la funzione di indirizzo e programmazione regionale.

2. Revisione delle Raccomandazioni/Linee Guida e Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali (PDTA) per garantire continuità assistenziale e appropriatezza di cura, già approvate con DDG n.2028/2004 e pubblicate su sito istituzionale e introduzione di nuove raccomandazioni.

3. Aggiornamento degli elenchi delle strutture ospedaliere aderenti a Epinetwork già approvate con DDG 17825 del 30.11.2005 e pubblicate su sito istituzionale.

RETE CURE PALLIATIVE E RETE TERAPIA DEL DOLORE

 Riclassificazione degli assetti organizzativi accreditati delle Strutture rispetto ai seguenti livelli erogativi: Hospice sanitari, Day hospice, Cure domiciliari Cure Palliative (STCP), Centri specialistici per la terapia del dolore di I e di II livello.

 Monitoraggio sullo stato di attuazione delle Reti locali di Cure palliative, anche al fine di uno sviluppo omogeneo della rete assistenziale su base regionale.

 Monitoraggio dell’impatto della prima fase di attuazione della D.g.r. n.X/2563/2014 “Prime determinazioni in merito allo sviluppo della rete di terapia del dolore in Regione Lombardia in attuazione alla d.g.r. n. IX/4610/2012” che ha, tra l’altro, individuato quattro Centri di Terapia del dolore di Secondo Livello, nonché verifica della omogenea diffusione dell’offerta assistenziale erogata sul territorio regionale al fine di una definitiva implementazione della Rete di Terapia del Dolore. Tali azioni saranno effettuate anche attraverso:

- la definizione delle modalità di esplicazione delle funzione di coordinamento della rete da parte dei Centri di Terapia del Dolore di Secondo livello in stretta integrazione con la DG Salute, prevista al punto 3 della citata D.g.r. 2563/2014;

- l’implementazione del percorso di analisi dei flussi informativi, secondo la metodologia già avviata dalla DG Salute avvalendosi del GAT di Terapia del Dolore.

 Formazione degli operatori delle Reti per le Cure palliative e per la Terapia del dolore.

RETE MALATTIE RARE

Si richiama la DGR n. X/1399 del 21/02/2014, avente ad oggetto “Aggiornamento della rete regionale per le malattie rare e predisposizione di ulteriori indicatori per l’individuazione dei presidi della rete regionale per

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le malattie rare”, che ha, tra l'altro previsto che “l’aggiornamento complessivo della rete regionale delle malattie rare, che riguarderà sia i Presidi già nella RMR (conferma o mancata inclusione nella RMR per la singola patologia), sia le candidature a nuovo Presidio o per nuove patologie, avverrà entro il 31 dicembre 2014”.

Dato atto che , allo stato attuale, la disponibilità dei dati del Registro regionale MR, aggiornati al 30.6.2014, risulta solo parziale e non consente pertanto l’aggiornamento complessivo della rete regionale delle malattie rare entro il 31.12.2014, si dispone che, anche in base a quanto proposto dal Nucleo di Valutazione riunitosi in data 9.12.2014, di modificare aggiornando il termine dell'aggiornamento complessivo della rete regionale delle malattie rare al 15.03.2015.

RETE DELLE UNITÀ OPERATIVE OSPEDALIERE DI MEDICINA DEL LAVORO (UOOML)

Le UOOML (d.g.r. 3 dicembre 1999 n° VI/46797), rappresentano un elemento specifico dell’organizzazione socio-sanitaria lombarda, unico nella realtà della sanità e della prevenzione in Italia.

Le UOOML sono Servizi Specialistici di AAOO e di IRCCS pubblici, forniscono supporto clinico e specialistico ai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, e garantiscono prestazioni specialistiche, valutazioni e consulenze per il SSN e per soggetti terzi, pubblici e privati, in tema di identificazione e controllo di fattori di rischi esogeni (ambiente, occupazione, stili di vita, ecc.) e di diagnosi precoce e prevenzione dei quadri patologici ad essi correlati, avvalendosi di un approccio multidisciplinare (clinico, tossicologico, ergonomico, epidemiologico, igienistico, ecc.) proprio delle competenze di queste unità operative ospedaliere.

Nel contesto della riorganizzazione in corso del SSR nel 2015 verrà avviato un percorso di riordino del ruolo e delle attività anche di tali strutture lungo due principali linee:

1. Riordinarne le funzioni e le prestazioni rese, riallocando laddove possibile le diverse attività nel flusso ambulatoriale;

2. Specificarne singoli ruoli, compiti e responsabilità all’interno di una logica di RETE capace di evitare sovrapposizioni, di valorizzare complementarietà e di assicurare efficace coordinamento, specie nelle aree più significative riconducibili a «funzione». Tra queste, in coerenza con le strategie regionali e in sinergia con i servizi territoriali, sono di particolare rilevanza:

a. ricerca/emersione dei tumori di riconosciuta o probabile origine professionale; b. definizione di un ‘core protocol’ per la sorveglianza sanitaria degli addetti in sanità;

c. valutazione dell’impatto sulla salute conseguente a nuovi progetti/impianti/infrastrutture; d. definizione di un ‘core protocol’ per la sorveglianza sanitaria degli ex-esposti ad amianto e

avvio di tale sorveglianza prevedendone, a breve/medio termine, la valutazione di appropriatezza ed efficienza e, a lungo termine, di efficacia.

Tale Rete potrà anche contribuire all’indirizzo e alla verifica della qualità e dell’efficacia e della appropriatezza degli interventi di tutela della salute nei luoghi di lavoro del territorio di competenza, siano essi svolti da entità pubbliche o private, garantendo anche in questo modo protezione e promozione di salute e sicurezza per i lavoratori lombardi.

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2.3.3.6. SISTEMA TRASFUSIONALE E DEI TRAPIANTI