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Gli assetti normativi: dagli anni Cinquanta fino ai primi anni del

Le organizzazioni non governative in Cina

2.5 Gli assetti normativi: dagli anni Cinquanta fino ai primi anni del

Lo sforzo governativo di sistemazione giuridica delle ONG può essere idealmente ed approssimativamente diviso in quattro grandi periodi: il primo va dall’inizio degli anni Cinquanta alla fine degli anni Settanta; il secondo dalla fine degli anni Settanta alla fine degli anni Ottanta; il terzo dalla fine degli anni Novanta ai primi anni del 2000; il quarto dal 2014 ad oggi, il quale sarà affrontato nel terzo capitolo.

Tabella 1. Leggi e regolamenti nazionali sulle ONG nella Repubblica Popolare Cinese Anno Nome italiano Nome cinese

1950 Provvedimento provvisorio sulla registrazione delle organizzazioni sociali 社会团体登记暂行办法

1988 Provvedimenti sulla gestione delle fondazioni 基金会管理办法

1989 Regolamenti provvisori sulla gestione delle Camere di Commercio estere 外国商会管理暂行规定 1989 Normativa sulla registrazione e la gestione delle organizzazioni sociali 社会团体登记管理条例

1992 Legge sui sindacati della RPC 中华人民共和国工会法

1998 Normativa sulla registrazione e la gestione delle organizzazioni sociali (revisione dell'89) 社会团体登记管理条例 1998 Regolamento provvisorio sulla registrazione e la gestione delle NGNCE (unità private non

aziendali)

民办非企业单位登记管理暂行条例

1999 Legge sulle donazioni per il benessere pubblico 中华人民共和国公益事业捐赠法

2004 Regolamento sulla gestione delle Fondazioni 基金会管理条例

2014 Prima bozza di legge cinese sulla gestione delle ONG straniere (mai resa pubblica) 中华人民共和国境外非政府组织管理法 (草案)(一次审议稿) 2015 Seconda bozza di legge cinese sulla gestione delle ONG straniere 中华人民共和国境外非政府组织管理法 (草案)(二次审议稿)

2016 Legge sulla carità della RPC 中华人民共和国慈善法

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2.5.1 Primo periodo: dall’inizio degli anni Cinquanta

alla fine degli anni Settanta

Sebbene associazioni ed organizzazioni sociali di base fossero attive già prima della

fondazione della Repubblica Popolare Cinese103, il primo, anche se inconsistente, tentativo di

regolamentazione del settore non governativo risale al 1950. In quell’anno fu emanato il «Provvedimento Provvisorio sulla Registrazione delle organizzazioni sociali» (shehui tuanti dengji

zanxing banfa 社会团体登记暂行办法), il primo documento legale sulle organizzazioni della

società civile della Repubblica Popolare Cinese.

Sulla base di questo primo rudimentale documento, le organizzazioni sociali registrate erano divise nelle seguenti categorie:

• Organizzazioni di massa impegnate in attività sociali; • Organizzazioni per i servizi pubblici;

• Gruppi nell’ambito dell’arte e della letteratura; • Organizzazioni per la ricerca accademica; • Organizzazioni religiose;

• Tutte le altre organizzazioni sociali riconosciute dalla legge104.

La realtà organizzativa che si evince da tale regolamento è fortemente permeata dal ruolo vigile del governo e della leadership comunista. Le attività esterne all’apparato governativo sono distintamente percepite come una potenziale minaccia al potere e l’assoggettamento delle organizzazioni allo Stato riflette questa preoccupazione: esse diventano strumenti del Partito per l’implementazione del suo controllo sulla società105.

Le organizzazioni dovevano semplicemente registrarsi presso il Ministero degli Affari Interni o sue diramazioni provinciali, ma, di fatto, esse divennero parte dell’apparato governativo, operando in modo del tutto simile ad una sua qualsiasi istituzione. Questo anche perché spesso i responsabili di tali organizzazioni erano funzionari statali e il loro staff stipendiato dal governo106.

103 Ma Qiusha identifica significative strutture associative già durante l’ultimo periodo della dinastia Qing e

durante la prima Repubblica. Si tratta principalmente di associazioni di intellettuali, istituzioni religiose e camere di commercio, le quali, operando attivamente e piuttosto autonomamente dallo Stato, possono essere considerate una prima forma di società civile cinese. Esaminando le loro caratteristiche principali, come la stretta relazione con lo Stato, Ma Qiusha riconosce in esse notevoli somiglianze con le moderne ONG. Cfr. Q. MA, op. cit., pp. 33-46.

104 Y. ZHANG, China’s Emerging Civil Society, CNAPS Working Paper, The Brookings Institution, 2003.

http://www.brookings.edu/fp/cnaps/papers/ye2003.pdf

105 Ivi,p. 8.

48 Fino alla fine degli anni Settanta, in particolare durante la Rivoluzione Culturale, il governo cinese riuscì a mantenere un forte controllo sulle organizzazioni della società civile. Infatti, dal 1966 al 1976 tutte le organizzazioni non governative formalmente stabilitesi cessarono di operare. La Rivoluzione Culturale causò diversi disordini sociali e rovesciò l’ordine istituzionale; in questa decade dilagarono innumerevoli organizzazioni rivoluzionarie di massa, come quella che prendeva

il nome di Guardie Rosse107. Tutte queste organizzazione in realtà non erano indipendenti e non

possono di conseguenza rientrare nella categoria delle ONG, in quanto svolgevano una funzione politica all’interno di un determinato periodo storico.

107 Nella Repubblica Popolare Cinese, le Guardie Rosse erano gli studenti delle scuole superiori e delle

università, protagonisti fondamentali del primo periodo (1966-1968) della Rivoluzione Culturale. Le Guardie Rosse che inneggiano a Mao Zedong, impugnando il Libretto rosso, sono l’icona più nota della Rivoluzione Culturale e della Cina maoista.

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2.5.2

Secondo periodo: dalla fine degli anni Settanta