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Attività del ciclo di produzione, la costruzione del modello “New Vedette”

Capitolo 5. Produzione calzaturiera; l'impresa Ballin Franco&Co

5.8 Il processo produttivo

5.8.1 Attività del ciclo di produzione, la costruzione del modello “New Vedette”

Partendo dalla ricezione dell'ordine alla Ballin Franco&Co (Tab. 5.2), in cui l'agente da disposizioni per conto della casa committente (in questo caso Rupert Sanderson), parte l'inserimento del modello nella distinta base (Fig. 5.10) con il relativo numero di riferimento introdotto successivamente sul gestionale GeaCalza che prima abbiamo analizzato.

Fig. 5.10, “BOM” della calzatura New Vedette collezione Fall/Witer 2015 di Rupert Sanderson. Contemporaneamente a queste operazioni di inserimento ordine, il gestionale interroga il magazzino per l'approvvigionamento dei materiali, ed eventuali ordini da emettere nel momento in cui diminuisse la scorta sotto la soglia minima. Si chiude così la distinta base e si entra nell'ordine vero e proprio; andando ad inserire in GeaCalza le varie disposizioni per tutti i modelli di calzatura commissionati, con numerazioni, tipi di pellame, tipi di accessori, quantità, ecc. Il gestionale così facendo è pronto a “lanciare” l'ordine alla produzione.

A questo punto si va a stampare la bolla di lavorazione, che sarà lasciata nei fronte scatola del lotto commissionato (10,20,30 paia in base a quanto scritto sull'ordine) e in produzione in modo tale che gli operai sappiano le varie lavorazioni da apportare e che modello inizieranno a costruire. Una volta stampate le bolle (dette “corvette”; Fig. 5.11), viene stabilito il fabbisogno dei materiali per la fabbricazione dei relativi articoli.

Fig. 5.11; bolla di lavorazione della calzatura “New Vedette” dello stilista Rupert Sanderson.

Si passa a contattare i vari fornitori per gli ordini previsti di materie (pellame, tomaie, tacchi, suole) e non appena ricevuti i materiali si parte con il vero e proprio processo produttivo.

I° Step: Taglio. L'operazione di taglio può sembrare solo apparentemente la più semplice, ma in realtà

è la più complessa, perché su questa graverà tutta la responsabilità della buona riuscita della calzatura. L'operatore, detto “tagliatore”, dev'essere in grado di comprendere non solo i problemi che fanno capo alla sua attività, ma anche come le varie imprecisioni del pellame o come l'approssimazione nel taglio, possano condizionare tutti i successivi stadi di lavoro, e quindi compromettere il prodotto finito.

Il “tagliatore” dev'essere in grado di:

• utilizzare al meglio il materiale che ha a disposizione (massimizzare l'efficienza); • stimare la pelle grazie alla ad esperienza e competenza;

• conoscere al meglio le caratteristiche della pelle su cui andrà a lavorare (stabilità, adattabilità, resistenza, elasticità);

• valutare e misurare lo spessore dei pellami (compattezza, uniformità, venature, morbidezza); Infine deve saper considerare che l'importanza del tipo di taglio in base al prodotto da realizzare, va a giocare un ruolo fondamentale nella buona riuscita della calzatura. Non deve venir meno quindi una corretta omogeneità di precedenze tra la scarpa da confezionare e il materiale da tagliare.

In generale la scelta del pellame ricade in base al modello da realizzare. Così come, il relativo metodo di taglio, dipende dalle caratteristiche del materiale e dal tipo di scarpa. Le principali tecniche di taglio si possono racchiudere in questi quattro gruppi:

• taglio al laser (massimizza l'efficienza ma non si usa per tutti i tipi di calzature e pellame); • taglio con fustella (cioè con l'ausilio di uno stampo in acciaio);

• taglio in continuo, senza fustella; • taglio a mano.

II° Step: Giunteria e Scarnitura. In tale fase vengono assemblate, tramite cucitura, le diverse

componenti della tomaia e si sviluppa nelle sottofasi di preparazione e orlatura (che vedremo in seguito). La preparazione comprende la timbratura, spaccatura, bardatura, e scarnitura e altre complementari per la tomaia. Il processo di scarnitura permette a qualsiasi tipo di pellame di raggiungere uno spessore uniforme, eliminando e assottigliando tutto quello che rimane attaccato alla pelle dalla macellazione dell'animale. Ad oggi più che andare ad eliminare tessuti, grasso, e tendini si usa per rendere più leggero il pellame restituendolo il più lavorabile possibile. Questa separazione un tempo veniva effettuata a mano tramite coltello, oggi invece, come succede nella Franco Ballin, il pellame viene introdotto in una macchina (detta “scarnitrice”) che lavora con uno speciale cilindro (dove si appoggia la pelle) munito di lame che rimuove il tessuto sottocutaneo, in gergo “carniccio”.

III° Step: Orlatura. L'orlatura è un'operazione di cucitura in cui si vanno ad unire le varie parti che

compongono la tomaia e la fodera. Essa consiste nell'unire due o più materiali (sintetici o pelli) mediante filo e ago che vengono fatti passare combinando i semilavorati. Quest'operazione nella “nostra” azienda veniva delegata a ditte esterne a causa del poco tempo e disposizione e delle poche competenze possedute. Al rientro dei prodotti assemblati si applicavano i rinforzi a punta e tacco,

rispettivamente puntale e contrafforte così da preparare la scarpa al vero e proprio montaggio.

Step IV°: Montaggio. Come abbiamo già detto, la fabbricazione di una calzatura è una complessa

operazione di montaggio di una serie di semilavorati. Per definire e raccogliere gli elementi più consoni per la tipologia di prodotto da realizzare serve un'adeguata preparazione al montaggio della tomaia sulla forma. Le fasi di montaggio si snodano su questi momenti:

• preparazione delle suole; • preparazione dei tacchi; • preparazione degli accessori; • confezione della calzatura su forma; • preparazione del fondo;

• fissaggio del fondo alla tomaia.

La manovra (o manovia), come vedremo in Fig. 5.12 punto E, è dove scorrono le calzature durante il montaggio. Essa è costituita da una serie di guide con dei carrelli scorrevoli, se sono motorizzate procedono in modo continuo o a scatti ma comunque con tempi idonei alla corretta esecuzione delle operazioni; se sono a mano fanno in modo che gli operai possano spostarli non appena concludano la loro operazione, e quindi facciano scorrere il prodotto a quella successiva.

V° Step: Finissaggio. Consiste in tutta quella serie di operazioni post – montaggio che hanno lo scopo

di preparare il prodotto per la vendita.

Come prima cosa si esegue il lavaggio della tomaia seguito dalla spalmatura di una crema lucidante; poi si passa all'applicazione del sottopiede di pulizia; si passa ad eliminare grinze o pieghe con la stiratura della fodera e del sottopiede e infine si passa all'applicazione di accessori, nel nostro caso la placca d'orata tramite pressa e si sistema nella scatola di spedizione. A questo punto prima di passare all'imballaggio si attende in azienda il controllo qualità fatto da ditta esterna per conto del committente; vengono ispezionati paio per paio tutti i prodotti finiti così da garantire il massimo dei requisiti per il cliente. Superato i controlli si procede all'ultima fase.

VI° Step: Inscatolamento e spedizione. Nell'ultimo stadio si procede a imballare il lotto prestabilito,

esso sia di 10, 20, 30 paia di scarpe portando la massima attenzione che siano tutti della stessa bolla di lavorazione (es. bolla n° 24299 di Fig. 5.11); per poi applicare il foglio di tracking e consegnarle allo spedizioniere (nel caso della bolla n° 24299 a Monaco, Germania).