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I sistemi MES in ottica manifatturiera

Capitolo 2. Le difficoltà delle aziende nella programmazione

2.6 I sistemi MES

2.6.2 I sistemi MES in ottica manifatturiera

aziendali di minimizzare il tempo che intercorre dallo sviluppo di prodotto all'implementazione e la relativa vendita (time to market) è di fondamentale importanza per ricercare il massimo rendimento. Inoltre la pressione competitiva continua a limitare la possibilità di aumentare i prezzi. Per di più, le crescenti esigenze di conformarsi alle normative, le richieste di reportistica, e l'aumento costante delle materie prime stanno limitando la redditività. Per far fronte a queste nuove esigenze di mercato, si è sviluppato un approccio moderno, chiamato appunto MES (Manufactoring Execution System) per i sistemi di automazione della produzione. La premessa, come visto, è semplice: fornire un passaggio diretto per lo scambio di informazioni dai sistemi di impianto ai sistemi di business planning e fornire applicazioni in tempo reale di produzione. Ogni azienda manifatturiera vuole implementare la qualità del proprio prodotto, riducendo i costi di produzione, e andando a minimizzare i tempi di consegna. Come può ogni singola struttura ottimizzare, monitorare e allo stesso istante sincronizzare in tempo reale le attività produttive dei diversi stabilimenti distribuiti globalmente?

Prima dei sistemi MES la raccolta e la condivisione delle informazioni era un processo critico e pesante. Se per esempio analizziamo gli aspetti critici della gestione degli impianti, come: la gestione dell'inventario e quella degli ordini di produzione noteremo quanto complicato fosse farli convivere. Il primo è fondamentale per soddisfare tutti gli obiettivi di produzione, ridurre le differenze d'inventario, ridurre gli scarti, e garantire l'approvvigionamento di materie prime. Il controllo di magazzino può essere gestito in molti modi; alcuni impianti, ad esempio, necessitano di fogli di calcolo enormi per visualizzare l'inventario aggiornato, dove questi file sono condivisi via e-mail, o con altri strumenti. Questo comporta a versioni diverse dello stesso foglio elettronico in cui possono verificarsi errori nell'ordine dei materiali. Gestire ogni singolo file diventa un consumo di tempo, e gli impianti più piccoli hanno spesso una singola persona che si occupa di gestire il magazzino e riordinare il materiale.

Inviare le istruzioni di lavoro ad un impianto in maniera efficace è fondamentale per continuare a produrre con la massima efficienza. Un ordine di produzione quando viene rilasciato è suddiviso in tante piccole work istruction stampate e consegnate a ciascun lavoratore per l'esecuzione. Alcuni ordini viaggiano in parallelo, mentre altri hanno bisogno che un ordine sia completato prima di poter eseguire il successivo. Come fa un dipendente a sapere che il suo collega ha concluso il suo compito, così da poter proseguire con il proprio? Quando ha iniziato e quando ha finito di lavorare sulla propria work istruction? Quando si è fermato? Tutte queste informazioni non sono facilmente reperibili per il management; del personale ha bisogno di raccoglierle e creare dei report, identificando gli eventuali

colli di bottiglia che comportano un processo lungo e con tempi di reazione attenuati.

Grazie ai sistemi MES tutto questo può essere superato, monitorando e controllando la gestione work- in-process degli impianti. Il sistema tiene traccia di tutte le informazioni di produzioni in tempo reale, ricevendo dati aggiornati dai macchinari e dai dipendenti. L'obiettivo di tale sistema è quello di implementare la produttività con annessa riduzione del “tempo di ciclo”, cioè il tempo totale per produrre un ordine. Grazie all'integrazione di un sistema MES con un software ERP, i manager delle varie unit possono divenire proattivi nel garantire la produzione finale in modo economico e tempestivo. Il MES è in grado di gestire tutte le scorte di materiale, quelli ricevuti vengono inseriti nella struttura; non appena vengono rilasciate le work-instruction, i materiali consumati sull'ordine vengono automaticamente rimossi dall'inventario. Così facendo i manager possono monitorare in tempo reale le rimanenze di magazzino determinando di conseguenza quanto prodotto mandare in produzione, se ci sono sufficienti materie prime per avviare un ordine, quanto materiale ordinare e tutte le restanti operazioni per arrivare al prodotto finito.

Il MES riesce a gestire tutti gli ordini di produzione e le conseguenti istruzioni di lavoro e permette che un ordine sia inviato in concomitanza alla relativa work instruction. Quando essa viene completata, il sistema MES comunica alle altre work instruction connesse che possono essere avviate. Lo stato d'avanzamento dell'ordine è a disposizione dei manager di unit che monitorano se la produzione è puntale o meno. Alla conclusione della giornata possono essere costruiti dei report relativi agli ordini emessi, per valutare lo stato e i risultati delle work instruction.31

2.7 Conclusioni

Intraprendendo il viaggio che ci porta nel cuore della programmazione della produzione, abbiamo potuto notare le diverse sfaccettature e difficoltà che ci pone questa pratica. Innanzitutto i primi sistemi, in cui il tutto veniva gestito con poche risorse tecnologiche ma aiutato dal fatto che il mercato non era così camaleontico e legato alle mode più mutevoli; successivamente l'innalzarsi della complessità della domanda, con il cliente che diviene sempre più centrale nel gioco aziendale, e il crescere della pressione competitiva hanno portato le aziende ad evolversi e ad apportare modifiche importanti ai loro piani di programmazione, inserendo in modo forte attività di previsione e nuove tecniche d'analisi della domanda di mercato, come: le proiezioni a base multiperiodica, aperiodica e

associativa. Così facendo, si è arrivati ad ottenere una consapevolezza nel basarsi sui dati storici aziendali, capace di poter prevedere (non in maniera perfetta) le ipotesi di produzione delle successive stagioni. Passando poi per i problemi operativi tipici di tutte le aziende, divenuti tali con l'avvento delle nuove tecnologie e dell'informatizzazione (sistemi MRP, MRP II), le logiche di gestione delle problematiche si facevano sì sempre più ridotte ma assai più complesse a causa del grosso incremento tecnologico all'interno delle singole produzioni. Questi ultimi sistemi infatti, hanno riscontrato non poche questioni a causa di domande troppo variabili, e non poche critiche dovute ai lead time non perfettamente calcolabili e che di conseguenza non permettevano la minimizzazione delle scorte; ancora le tipiche strutture delle aziende Italiane (quali p.m.i.) non riescono a sfruttare al meglio tutte le potenzialità di queste strutture, perché solo poche persone all'interno dell'azienda riescono a conoscere alla perfezione tali modelli, e quindi divengono sottoutilizzati. L'avvento dei sistemi MES ha introdotto una nuova frontiera per quanto riguarda il work-in-process aziendale; essi migliorano la gestione dei materiali, delle scorte, il coordinamento aziendale, e cercano di far arrivare notizie il più possibile in tempo reale alle diverse business unit, coordinandole perfettamente. Anche in questo caso i grossi costi gestionali vanno in contrasto con le piccole aziende manifatturiere, che fanno fatica a permettersi dei sistemi così strutturati per poi farne limitato uso. Allora come gestire al meglio la produzione? Come programmare per avere minor scorte possibili e maggior profitti aziendali? I sistemi informatici sicuramente apportano dei benefici, ma non dobbiamo dimenticare che sono le persone, le esperienze, le conoscenze, che fanno funzionare tutto il sistema, e quindi cercare di adottare una strategia globale che racchiuda il giusto intervento di leve tecnologiche ma lasci spazio alle capacità umane di poter “far propria” la gestione aziendale.