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La progettazione

Capitolo 5. Produzione calzaturiera; l'impresa Ballin Franco&Co

5.3 La progettazione

La progettazione in ottica teorica, è quel processo che viene svolto attraverso una sequenza di attività, tramite norme specifiche, calcoli, disegni, linee guida, e risorse adeguate allo scopo di andare a definire tutte le caratteristiche tecniche e costruttive del prodotto idoneo a soddisfare le attese dei clienti.53

5.3.1 Il processo

Il processo di progettazione, tipico di un'industria calzaturiera, si snoda dalla definizione preliminare della collezione e della pianificazione delle risorse e delle attività fino alla realizzazione dei prototipi, al loro controllo, all'accettazione finale e relativa industrializzazione (Fig 5.2).

Fig. 5.2 da: “ L'impresa calzaturiera”, Morlacchi A., Bellotti G., Gambino F., Bergamo, Editrice S. Marco, 2008.

Incondizionatamente dalle responsabilità di produzione o progettazione, l'attività di industrializzazione è parte essenziale del processo di progettazione: non è infatti utile, in quanto non economicamente realizzabile, un prodotto la cui costruzione non sia stata accettata (verificata) ed ottimizzata.

Nella fase di industrializzazione, per portare la calzatura a compimento, vengono definiti tutti i documenti tecnici, sia per la fattibilità produttiva che per le verifiche e i controlli.

La progettazione deve prendersi la responsabilità di essere un processo di trasformazione dei requisiti della calzatura in caratteristiche fisico – tecniche di quest'ultima, realizzabili attraverso il sistema produttivo aziendale.

Le caratteristiche sopra accennate possiamo ritrovarle nella bozza del progettista, in termini di forma, immagini, materiali, e colori, per soddisfare ogni esigenza del consumatore.

La progettazione viene definita come quella parte di processo «interfunzionale»: non soltanto dipendente dalle capacità tecniche, tecnologiche e modellistiche, né dalla semplice conoscenza delle proprietà fisiche dei materiali, e neppure dalla capacità di sviluppo ad opera della modelleria.

Essa comporta un attenta analisi di mercato e dei consumatori, così come l'apporto degli approvvigionamenti, delle lavorazioni, dei macchinari, delle attrezzature e di tutti gli altri elementi che portano a comporre una progettazione vincente e duratura.

A causa della grande influenza che la progettazione avrà su tutto il processo richiede una grandissima attenzione alla capacità delle risorse umane che sono coinvolte in tutto il procedimento con la

definizione ottimale di ruoli e responsabilità. Su questo ultimo punto infatti gioca l'intera “criticità del sistema” azienda, il collegamento tra direzione e operai deve avvenire in modo costante, per far capire loro cosa si aspettano i clienti, e che prodotto voglio far pervenire sul mercato. Gestire in maniera corretta questa relazione, sta alla base di tutto; un'azienda con problemi di “comunicazione” non riuscirà a far arrivare sul commercio un prodotto d'élite (come invece la nostra deve fare), o comunque in tempi brevi, allungando di gran lunga il “time to market” essenziale per la sopravvivenza del sistema impresa. Se si iniziano ad accumulare ritardi, sbagli, qualità non conformi, causati dell'errato scambio di informazioni fra dirigenti e operai, ci troveremo inermi ad assistere ad un pericoloso effetto leva che può portare negatività e risultati deludenti per tutti; e così facendo le commissioni e la produzione andrebbero a diminuire, con il susseguirsi di carenza nelle forniture assegnate, lavoro ridotto, licenziamenti, ecc.

Nell'intero processo, ma in momenti diversi, vengono coinvolte responsabilità aziendali di vario tipo, quali: direzione generale; commerciale, acquisti, vendite, industrializzazione, modelleria, controllo qualità, ecc. e tutte devono essere in linea con la filosofia aziendale e soprattutto di prodotto.

5.3.2 I requisiti della progettazione

Al fine di raggiungere il suo scopo, la progettazione, ha bisogno di obiettivi ben definiti e conosciuti, cioè prima dell'inizio del processo siano decisi i modi, le richieste, gli ordini del prodotto da progettare. I requisiti cui il progettista deve considerare sono:

a) commerciali; b) stilistici; c) tecnici.

a) Requisiti commerciali. Derivano dagli studi e dalle analisi di marketing svolte all'interno

dell'azienda, sia dal responsabile commerciale, che dal responsabile dei prodotti. Sono conseguenti allo studio dei consumatori e delle caratteristiche tipiche del gruppo di appartenenza, oltre che dal segmento di mercato del quale fanno parte. Sono influenzati dalle occasioni d'uso della calzatura, e dalle motivazioni d'acquisto; influenzando i contenuti dei campionari in termini di tipologia, continuità nel tempo, costi, prezzi, materiali ecc.

b) Requisiti stilistici. Sono le modalità con il quale vengono raffigurate e rappresentate le calzature che

dalla conseguenza del “modo di vivere” del consumatore, di vedere il proprio stile di vita, di interpretare la moda nelle sue sfaccettature e contenuti. La mancata definizione di questi ultimi, è causa di campionari non in linea con le esigenze di mercato dell'impresa e alle possibilità d'azione che devono invece essere alla base dei diversi processi aziendali e delle scelte effettuate per realizzare i bisogni dei clienti. La norma è quella di lasciare allo stilista (esterno), infatti producendo su commissione molte volte il modello arriva già pronto in produzione, la presentazione di sue proposte, senza prefissare paletti in anticipo relativi a requisiti commerciali; da queste idee vengono poi selezionati i vari prototipi. Nel caso in cui uno stilista si trovi alle prime armi con la produzione di calzature (esempio il monomarca Mansour Gavriel specializzato in borse), il modellista di riferimento proporrà delle bozze che verranno vagliate assieme ai titolari del marchio.

c) Requisiti tecnici. Pregi frutto delle conoscenze tecniche di progettazione, di costruzione, e delle

funzioni d'uso che possiedono i progettisti – modellisti. Vengono riprodotti dagli ordini tecnici originati dalla funzione svolta e dalle caratteristiche del piede, condizionando il modellista nella scelta delle forme, dei volumi, delle altezze, dei materiali, delle modalità di costruzione e dei controlli utilizzati per la data calzatura. Da quest'ultimi requisiti né lo stilista, né il progettista o modellista possono prescindere, se non a discapito nella conformità all'uso della calzatura.

5.3.3 Pianificazione della progettazione

A differenza dall'attività di marketing, di studio dei bisogni dei clienti e delle soluzioni stilistiche, i processi di progettazione, per essere efficaci, devono essere pianificati ed attuati in maniera coerente e in concomitanza con contenuti, modalità, e tempi previsti nel piano elaborato in modo da assicurare il corretto svolgimento di tutte le attività necessarie, facendo attenzione a massimizzare l'efficienza e le scadenze aziendali. Le attività primarie relative alla progettazione devono essere previste nella loro tempistica in un documento o “piano di progettazione” (Tab. 5.1 dove possiamo notare le varie lavorazioni con annesse tempistiche per la costruzione di uno Stivale di una nota griffe di moda) che identifichi le fasi principali, le responsabilità e le date di effettuazione. All'interno di esso noteremo tutte le varie fasi della costruzione completa del prodotto finito pronto alla spedizione e vendita al dettaglio.

Nella tabella sottostante vediamo come viene progettata fase per fase la produzione di uno stivale; possiamo notare le 8 macrofasi di lavorazione con relative tempistiche e descrizione delle singole

operazioni. Gli operai della Ballin Franco&Co impiegheranno all'incirca 26 minuti per produrre un paio di stivali restando di gran lunga entro i tempi del “takt time”, cioè il tempo di produzione di un prodotto sufficiente a coprire la richiesta del cliente. Il takt time, o ritmo di produzione, rappresenta la velocità produttiva con la quale devono essere fabbricati i prodotti per soddisfare la domanda del cliente. In generale viene espresso come:

Takt Time = tempo disponibile per dato prodotto / richiesta giornaliera

Tab. 5.1 “Pianificazione della progettazione di uno stivale monoblocco”, rilasciato dall'azienda Ballin Franco&Co.

Le unità di misura che vengono generalmente usate per il takt time sono:

Nel nostro caso però il takt time si basa sul singolo paio, e non sulla giornata lavorativa, quindi:

secondi lavorativi al paio / paia richieste = sec. per paio

Possiamo notare che, nonostante l'impresa riesca a produrre un paio di stivali nei tempi assegnati, non è del tutto efficiente, perché nelle fasi di “finissaggio” il tempo impiegato per le attività è superiore al “takt time” previsto per le medesime operazioni. Vedremo infatti a fine capitolo (sottoparagrafo 5.8.2) una nuova progettazione della zona finissaggio, per cercare di abbinare all'efficacia anche l'efficienza.