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Autorizzazione Paesaggistica comune Marzabotto 27/2017 ALLEGATO 3: Valutazione d’Incidenza atto n.180 del 08/11/2017

ALLEGATO 4: Concessione di Derivazione DET-AMB-2017-6227 del 22/11/2017 ALLEGATO 5: Autorizzazione al Vincolo Idrogeologico e Aut. Sismica Prot.

n. 17930/9.3 del 30/10/2017

ALLEGATO 6: Atto Sindaco metropolitano di Bologna n.221 - I.P. 3293/2017 - Tit./Fasc./Anno 8.2.1.1.0.0/1/2017

BRE 2017, N. 2068

Provvedimento di verifica (screening) relativo al progetto di ristrutturazione capannoni nn. 3 e 6 per incremento di ca-pi allevabili presso il complesso zootecnico sito in Mezzano Nord Ovest in comune di Ostellato (FE) presentato dalla Soc.

Agr. Liberelle 1 Srl (Parte Seconda Titolo III D. Lgs. 152/06, Titolo II L.R. 9/99)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (omissis)

delibera

a) di fare proprio il parere contenuto nella Relazione Istrutto-ria redatta dalla Struttura ARPAE di Ferrara, inviata alla Regione Emilia-Romagna con prot. n.0013629 del 01/12/2017, che co-stituisce l’ALLEGATO 1 della presente delibera e ne è parte integrante e sostanziale, nella quale è stato dichiarato che sono sta-ti applicasta-ti i criteri indicasta-ti nell’Allegato V alla Parte Seconda del D.lgs. 152/2006 e s.m.i. per la decisione di non assoggettabilità a VIA;

b) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della Legge Regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i., e dell'art. 19 comma 8 del D. Lgs. 152/06 s.m.i. il progetto relativo alla “Ristrut-turazione capannoni n. 3 e 6 per incremento di capi allevabili presso il complesso zootecnico sito in Mezzano nord ovest in Comune di Ostellato (FE)”, dalla ulteriore procedura di V.I.A., a condizione che vengano rispettate le prescrizioni di seguito indicate:

1. a seguito della conclusione del presente procedimento di screening, il Gestore dovrà presentare comunicazione di modi-fica ai sensi dell'art. 29 nonies comma 1, tramite il portale IPPC della Regione Emilia-Romagna;

2. realizzare interventi mitigativi sulla viabilità influenzata dalla presenza dell’impianto, nei punti più critici ove avvengo-no i maggiori incidenti con la piccola fauna e con gli uccelli, per consentire l’attraversamento sicuro della fauna;

3. realizzare fasce tampone attorno a tutto il perimetro dell’impianto, opportunamente strutturate (strato erbaceo, arbu-stivo e arboreo) e di idonea larghezza, al fine di garantire una mitigazione dell’impatto soprattutto per quanto riguarda traffi-co, rumore e polveri sul territorio circostante e sulle specie e gli habitat che esso ospita;

4. effettuare adeguati interventi periodici di disinfestazione e derattizzazione;

5. i rifiuti provenienti dalla ristrutturazione dei fabbricati durante le attività di cantiere, vanno smaltiti secondo le norme vi-genti ponendo particolare attenzione alle componenti in amianto, anche nel rispetto, per il deposito temporaneo, dei criteri dettati dall’art. 183, comma 1, lettera bb) del D. Lgs. 152/06;

c) di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla pro-cedura predetta a carico del proponente in euro 500 ai sensi dell’articolo 28 della Legge Regionale 18/5/1999, n. 9 e suc-cessive modificazioni e della D.G.R. n. 1238/2002, importo correttamente versato alla ARPAE SAC di Ferrara all’avvio del procedimento;

d) di trasmettere la presente delibera alla Soc. Agricola Li-berelle I Srl, ad ARPAE SAC di Ferrara, al SUAP dell'Unione

sito WEB della Regione Emilia-Romagna.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 DICEM-BRE 2017, N. 2069

Provvedimento di verifica (screening) relativo alla modifi-ca, ampliamento ed aumento della capacità produttiva dello stabilimento per prodotti alimentari esistente in comune di Modena, Via Gherbella n.454/a, località San Donnino - Pro-ponente: Italpizza Srl (L.R. 9/99, D.Lgs. 152/2006)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (omissis)

delibera

a) di fare proprio il parere contenuto nella Relazione Istrutto-ria redatta dalla Struttura ARPAE di Modena, inviata alla Regione Emilia-Romagna con prot. PG/2017/762470 del 12/12/2017, che costituisce l’ALLEGATO 1 della presente delibera e ne è parte integrante e sostanziale, nella quale è stato dichiarato che sono stati applicati i criteri indicati nell’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per la decisione di non assoggetta-bilità a VIA;

b) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della Legge Regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i. e dell’art. 19, comma 8, del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., il progetto denominato “Modifica, ampliamento ed aumento della capacità produttiva dello stabili-mento per prodotti alimentari esistente in Via Gherbella n.454/A, località San Donnino, nel comune di Modena”, proposto da Ital-pizza Spa dalla ulteriore procedura di V.I.A., a condizione che vengano rispettate le prescrizioni di seguito indicate:

- in sede di rilascio della autorizzazione, dovranno essere prescritti limiti emissivi più restrittivi rispetto ai limiti oggi vigenti, anche sulle emissioni esistenti, affinché non vi siano incrementi del flusso di massa di materiale particellare nel-la situazione futura;

- al fine di ridurre il carico inquinante di NOx nella situazione di massimo impatto, nella nuova autorizzazione dovrà esse-re pesse-revisto un limite massimo di 150 mg/Nmc anche per le emissioni E15 ed E22;

- in sede di autorizzazione dovranno essere prodotti gli elabo-rati tecnici riportanti le opere di innalzamento del camino;

- considerato che nella documentazione vengono esplicita-te le criticità dell’attuale impianto di depurazione dei reflui industriali, si prescrive che l’attivazione della 4° linea produt-tiva sia subordinata alla realizzazione ed entrata in funzione dell’impianto di depurazione dei reflui industriali nella con-figurazione già ampliata;

c) di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla pro-cedura predetta a carico del proponente in euro 1400,00 ai sensi dell’articolo 28 della Legge Regionale 18/5/1999, n. 9 e suc-cessive modificazioni e della D.G.R. n. 1238/2002 importo correttamente versato alla ARPAE SAC di Modena all’avvio del procedimento;

d) di trasmettere la delibera al proponente e agli Enti interes-sati (compreso il SUAP);

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 DICEM-BRE 2017, N. 2070

Procedura di verifica (screening) relativa al progetto di ri-strutturazione impiantistica con aumento produttivo dello stabilimento ceramico esistente in Via Giardini Nord n.4603, nel comune di Serramazzoni (MO) - Proponente: Tuscania Spa (D.Lgs. 152/2006 - Titolo II L.R. n. 9/1999)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (omissis)

delibera

A. di fare proprio il parere contenuto nella Relazione Istrutto-ria redatta dalla Struttura ARPAE di Modena, inviata alla Regione Emilia-Romagna con nota prot. n. 21220 del 27/10/2017, che costituisce l’ALLEGATO 1 della presente delibera e ne è parte integrante e sostanziale, nella quale è stato dichiarato che sono stati applicati i criteri indicati nell’Allegato V alla Parte Secon-da del D.lgs. 152/2006 per la decisione di non assoggettabilità a VIA;

B. di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1, della L.R.

9/1999 e dell’art. 19, comma 8, del D.lgs. 152/2006, dalla ulte-riore procedura di VIA di cui al Titolo III della medesima legge regionale il progetto di ristrutturazione impiantistica con aumento produttivo dello stabilimento ceramico esistente in Via Giardini Nord n.4603, in Comune di Serramazzoni, proposto da Tuscania Spa, con sede legale in Comune di Serramazzoni, Via Giardini Nord n.4603, in quanto non comporterà impatti negativi e signi-ficativi sull'ambiente;

C. di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla pro-cedura predetta a carico del proponente in euro 1.900,00 ai sensi dell’articolo 28 della L.R. 9/99 e successive modificazioni e della deliberazione della Giunta Regionale 15/07/2002, n. 1238, im-porto correttamente versato all’ARPAE SAC di Modena all'avvio del procedimento;

D. di trasmettere il presente atto al competente Sportello Uni-co per le Attività Produttive, al proponente, ad A.R.P.A.E., al Comune di Serramazzoni, alla Provincia di Modena, all'A.U.S.L.

di Modena, per gli adempimenti di rispettiva competenza;

E. di comunicare gli esiti del presente procedimento di Scre-ening per mezzo della pubblicazione del presente atto sul sito web della Regione;

F. di informare che contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni, nonché ricorso stra-ordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni; entrambi i termini decorrono dalla comunicazione del presente atto all’interessato.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 DICEM-BRE 2017, N. 2071

Provvedimento di VIA relativo al progetto per la derivazione delle acque sotterranee dai pozzi dello stabilimento Unigrà,

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (omissis)

delibera

a) la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ai sensi dell’art. 16 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, sul progetto di derivazione delle acque sotterra-nee da pozzi presso lo stabilimento Unigrà, in Via Gardizza 9/B nel comune di Conselice (RA) proposto da Unigrà srl, poiché il progetto in oggetto, secondo gli esiti dell’apposita Conferen-za di Servizi conclusasi il giorno 18 luglio 2017, è realizConferen-zabile a condizione che siano rispettate le prescrizioni, indicate ai pun-ti 1.C., 2.C. e 3.C. del Rapporto conclusivo della Conferenza di Servizi, che costituisce l’Allegato 1, di seguito sinteticamente riportate:

1. dovrà essere dismesso il prelievo effettuato dal pozzo C dal corpo idrico 0610ER-DQ2-PACS “Pianura Alluvionale Ap-penninica - confinato superiore”;

2. nel pozzo C, anche a seguito della dismissione, dovrà esse-re effettuata la misurazione (almeno semestrale) del livello statico della falda;

3. il volume captato dal citato corpo idrico 0610ER-DQ2-PACS

“Pianura Alluvionale Appenninica - confinato superiore”, potrà essere prelevato dal corpo idrico 2700ERDQ2- PACI

“Pianura Alluvionale - confinato inferiore”;

4. nei pozzi di backup da realizzare dovranno essere installati e posti in esercizio dispositivi (piezometri) per l’acquisizio-ne giornaliera del livello della falda: i dati provenienti da tale monitoraggio dovranno essere inviati, corredati di op-portuna relazione di sintesi, con cadenza semestrale (entro il 31 gennaio e 31 luglio di ogni anno) al Servizio Tutela e Risanamento Acqua, Aria e Agenti Fisici; eventuali varia-zioni concernenti i pozzi di backup dovranno essere assentiti dalle autorità individuate ai sensi delle norme vigenti e non dovranno essere sottoposti all’assoggettamento delle proce-dure di VIA;

5. dovrà essere installato a cura e spese dell’utente idoneo strumento per la misurazione dei volumi prelevati, ai sensi dell’art. 95 del D. Lgs. 152/06: tali dati dovranno essere tra-smessi entro il 31 gennaio di ogni anno al Servizio Tutela e Risanamento Acqua, Aria e Agenti Fisici e alla SAC dell’AR-PAE competente;

6. la concessione è assentita per un volume annuo pari a 2.265.000 mc/anno, e per una portata massima derivabile di 79 l/s; tale concessione verrà rilasciata fino al 31/12/.2021, e potrà essere effettuata dai soli pozzi A e B. Il rinnovo po-trà essere rilasciato a condizione che siano ridotti almeno del 20% i quantitativi di risorsa prelevati o che il medesimo quantitativo sia fornito da acque superficiali; le proposte al fine di conseguire la riduzione di almeno il 20% del volume concesso, dovranno essere presentate al Servizio VIPSA del-la Regione Emilia-Romagna per del-la verifica di ottemperanza almeno 1 anno prima della scadenza del titolo concessorio e coerentemente con l’ottenimento dei titoli autorizzativi o concessori necessari alla realizzazione;

7. la concessione potrà essere rivista anteriormente al 31/12/2021 qualora dai monitoraggi sia istituzionali, sia effettuati dalla

8. il proponente dovrà perseguire una politica rivolta all’adozio-ne di soluzioni tecniche di risparmio, riuso e riciclo da parte dell’azienda facendo riferimento per la loro definizione alle BAT “best available technology” riconosciute a livello euro-peo ed internazionale. Altresì, dovrà fornire ogni 31 Gennaio anche ad ARPAE un report sulle attività intraprese e forni-re i dati sui volumi idrici derivanti dal forni-recupero/riuso/riciclo delle acque interne durante l’anno precedente. Il proponente dovrà, altresì, verificare se l’attuazione delle misure e modi-fiche impiantistiche influiscano sull’AIA;

9. dovranno essere realizzate tutte le opere di mitigazione e quanto previsto dal progetto in oggetto;

10. nella fase di realizzazione dei pozzi di back up dovranno es-sere messe in atto tutte le azioni atte a minimizzare l’impatto atmosferico, acustico e di produzione dei rifiuti.

b) di dare atto che ARPAE ha espresso le proprie determi-nazioni in sede di Conferenza di Servizi e ha firmato il Rapporto Ambientale che costituisce l’Allegato 1 della presente delibera;

c) di dare atto che ARPAE, tenuto conto di quanto espresso in sede di Conferenza di Servizi conclusiva, ha rilasciato la conces-sione di derivazione di acque pubbliche per il progetto approvato con determina del Dirigente dell’ARPAE, Area Coordinamento Rilascio Concessioni n. DET-AMB-2017-5517 del 17/10/2017 (acquisita al PG.2017.665914 del 18/10/2017); tale concessione costituisce l’ Allegato 2 ed è parte integrante e sostanziale del-la presente delibera;

d) di dare atto che il Distretto Idrografico del Fiume Po, non ha partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, ma ha rilasciato il proprio con atto prot. 1364/11 del 13/03/2017, acquisito dalla Regione Emilia-Romagna al PG.2017.166817 del 14/03/2017, il parere vincolante al rilascio della Concessione i cui contenuti sono stati condivisi in sede di Conferenza di Ser-vizi conclusiva; tale parere costituisce l’ Allegato 3 ed è parte integrante e sostanziale della presente delibera; non avendo parte-cipato alla riunione conclusiva della Conferenza di Servizi e non avendo firmato il Rapporto Ambientale che costituisce l’Allegato

e) di dare atto che il Servizio parchi Aree Protette, Foreste e Sviluppo della Montagna della Regione Emilia-Romagna ha inviato il proprio parere in merito alla Valutazione di incidenza con nota prot. NP.2017.14894 del 14/07/2017 che costituisce l’

Allegato 4, parte integrante e sostanziale della presente delibera;

f) di dare atto che l’Unione dei Comuni della Bassa Roma-gna ha espresso le proprie determinazioni in sede di Conferenza di Servizi e ha firmato il Rapporto Ambientale che costituisce l’Allegato 1 della presente delibera;

g) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 4, della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della presente deliberazione al proponente Unigrà srl;

h) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 4, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva com-petenza, copia della presente deliberazione ARPAE Direzione Tecnica – Area Coordinamento Rilascio Concessioni e ARPAE SAC di Ravenna, Autorità di Distretto Idrografico del Fiume Po, Provincia di Ravenna, Unione dei Comuni della Bassa Romagna, AUSL di Ravenna, Parco del Delta del Po, Consorzio Bonifica Romagna Occidentale, Consorzio di Bonifica per il Canale Emi-liano Romagnolo, Comune di Conselice;

i) di stabilire, ai sensi dell’art. 17, comma 10, della LR n.9/99, che il progetto dovrà essere realizzato entro 5 anni dalla pubblica-zione del provvedimento di Valutapubblica-zione di Impatto Ambientale;

trascorso tale periodo, salvo proroga concessa, su istanza del pro-ponente, dalla Regione Emilia – Romagna, la presente procedura di VIA deve essere reiterata;

j) di pubblicare per estratto sul Bollettino Ufficiale, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successi-ve modifiche ed integrazioni, la presente deliberazione;

k) di pubblicare integralmente sul sito web della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 20, comma 7 del D.Lgs. 3 apri-le 2006, n. 152, come modificato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4, il presente provvedimento di valutazione di impatto am-bientale.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 DICEMBRE 2017, N. 2148

Provvedimento di via relativo al progetto per la realizzazione di un deposito costiero di gas naturale liquefatto (GNL) in Via Baiona, loc. Porto Corsini, in comune di Ravenna (RA) proposto dalla La Petrolifera Italo Rumena (PIR) Spa. Presa d'atto delle determinazioni della Conferenza di Servizi (Titolo III, LR n. 9/1999)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (omissis) delibera

a) la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ai sensi dell’art. 16 della LR 18 maggio 1999, n. 9 sul progetto per la realizzazione di un deposito costiero di gas naturale liquefatto (GNL) in via Baiona, loc. Porto Corsini, in comune di Ravenna (Ra) proposto dalla societa’ La Petrolifera Italo Rumena SpA (PIR), poiché il progetto in oggetto, secondo gli esiti dell’apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 18 dicembre 2017, è ambientalmente compatibile e realizzabile a condizione che siano rispettate le prescrizioni, indicate ai punti 1.C., 2.C. e 3.C. del Rapporto conclusivo della Conferenza di Servizi, che costituisce l’Allegato 1, di seguito riportate:

IN GENERALE:

1. adottare tutte le precauzioni necessarie a non produrre inquinamento delle acque superficiali e del suolo, al fine di prevenire anche i versamenti accidentali (da macchinari e automezzi) di sostanze inquinanti; tali condizioni dovranno essere verificate da ARPAE in caso di eventuali segnalazioni;

2. effettuare la raccolta, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti di cantiere presenti in loco a lavori ultimati in appositi impianti di gestione;

EMISSIONI IN ATMOSFERA

3. la Ditta dovrà adeguare le emissioni dei motori a combustione interna del nuovo impianto, nei tempi previsti dalla norma, ai nuovi limiti di emissione che sono in corso di definizione dei criteri CRIAER, attraverso l’applicazione delle Migliori Tecniche Disponibili;

4. al fine di raggiungere gli obiettivi e il rispetto alle previsioni dei piani in materia di tutela della qualità dell’aria, anche in attuazione delle strategie comunitarie, diviene essenziale prescrivere le seguenti misure di compensazione:

a. deve essere assicurato, come del resto previsto dal progetto, che fin dall’inizio dell’attività dell’impianto le navi gasiere che alimenteranno il deposito dovranno essere con motori alimentabili a GNL;

b. l’Azienda dovrà assicurare (in termini diretti o avvalendosi di altre società del settore), prima dell’apertura dell’impianto, che vengano attivati, previo rilascio delle Autorizzazioni necessarie all’installazione e alla gestione, uno o più impianti di rifornimento del GNL nell’area portuale o in zone limitrofe, al fine di favorire l’effettiva riconversione di bus, autogasiere e altri mezzi pesanti privati a GNL; il proponente dovrà comunicare tale ottemperanza all’ARPAE SAC di Ravenna entro un anno dall’esercizio del deposito di GNL;

c. l’Azienda dovrà finanziare fino ad un massimo 500.000 € il progetto di riconversione a motore alimentabile a GNL dei traghetti di Marina di Ravenna-Porto Corsini di START Romagna, progetto già inserito nell’ambito Green Port;

d. si chiede all’azienda di fornire al 31/12 di ogni anno ad ARPAE SAC di Ravenna e alla Regione Emilia – Romagna Servizio VIPSA, dopo l’apertura dello stabilimento un quadro sintetico aggiornato sulla tipologia di alimentazione delle autobotti caricate, auspicando una sempre maggiore riconversione a GNL. Dovrà inoltre essere dichiarato il quantitativo di GNL movimentato verso autobotti e verso navi. Inoltre, dovrà essere redatto un rapporto sintetico evidenziando eventuali accordi sottoscritti e finalizzati all’obiettivo della riconversione e le iniziative intraprese dalla società per favorire il processo di trasformazione al fine di ridurre e quindi compensare le emissioni. Nel caso in cui i dati reali si discostassero dagli obiettivi indicati per la compensazione il proponente dovrà avanzare proposte anche nuove per assicurare la compensazione indicata dal modello;

e. in attuazione alle nuove normative, ma anche al fine di compensare le nuove emissioni prodotte dal trasporto del GNL tramite navi e mezzi pesanti, dovranno essere realizzati punti di ricarica per auto e altri veicoli elettrici da posizionarsi nel parcheggio pertinenziale di PIR. Dovrà inoltre essere prevista, prima della fase di esercizio del nuovo deposito, l’installazione di una o più colonnine di ricarica per veicoli elettrici da posizionarsi in punti strategici di interesse pubblico in località Marina di Ravenna e Porto Corsini, da concordare preventivamente con il Comune di Ravenna, al fine di favorire la graduale transizione verso fonti di trasporto elettrici a basso impatto ambientale e ridurre le emissioni di CO2;

f. conclusione degli interventi di miglioramento/adeguamento proposti per lo stabilimento PIR esistente secondo il cronoprogramma presentato e comunque entro il 2018.

5. per le estrazioni di acque freatiche in corso di cantierizzazione, nelle escavazioni che espongono la falda freatica va limitato l’impiego di pompe well-point ad esclusione delle attività finalizzate a bonifiche e simili;

lo scavo deve essere preferibilmente circondato da dispositivi idonei a limitare l’afflusso delle acque freatiche. L’allontanamento delle sole acque estratte dovrà avvenire preferibilmente per reimmissione diretta in falda freatica mediante pozzo a dispersione

RISORSA IDRICA

6. si ritiene opportuno prevedere il posizionamento di palancole per limitare l’afflusso delle acque all’interno dello scavo per la realizzazione della vasca di raccolta che verrà utilizzata per la “temporanea” raccolta delle acque freatiche che dovranno essere pompate nel pozzetto di rilancio all’impianto di trattamento SAI. In merito a tale aspetto dovrà essere presentato alla Regione Emilia Romagna servizio VIPSA e ad ARPAE, prima dell’esecuzione degli scavi per la realizzazione della vasca di raccolta, documento di Omologa temporaneo limitatamente al periodo di cantiere siglato fra la Ditta PIR e la Ditta SAI, tenendo conto anche della criticità legata alla presenza dell’Arsenico.

Successivamente, prima dell’attivazione dello scarico, dovrà essere presentato documento di Omologa fra la Ditta PIR e la Ditta SAI al fine di definire le modalità di conferimento e caratterizzazione dei reflui;

RUMORE

7. prima dell'inizio delle attività di cantiere, l'impresa selezionata dovrà presentare al Comune di Ravenna la richiesta di autorizzazione per lo svolgimento del cantiere (allegato 1 DGR 45/2002). Nel caso l'impresa verifichi l'impossibilità di rispettare i limiti di immissione sonora previsti dalla DGR 45/2002 oppure di rispettare gli orari previsti per i cantieri, occorrerà richiedere l'autorizzazione in deroga allegando la necessaria valutazione di impatto acustico firmata da tecnico competente (allegato 2 DGR 45/2002);

8. considerata l'incertezza sulle caratteristiche sonore delle sorgenti che andranno insediate, dovrà essere effettuato il

8. considerata l'incertezza sulle caratteristiche sonore delle sorgenti che andranno insediate, dovrà essere effettuato il