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ORGANISMI STRUMENTALI

1 Assemblea Legislativa (assimilabile ad organismo strumentale)

SOCIETÀ

2 Lepida S.p.a.

3 Ferrovie Emilia Romagna – Società a responsabilità limitata 4 Ervet – Emilia-Romagna Valorizzazione Economica Territorio

S.p.a.

5 Apt Servizi Società a responsabilità limitata 6 Aster - Società consortile per azioni

7 Cup 2000 S.p.a.

8 Finanziaria Bologna Metropolitana S.p.a.

ENTI STRUMENTALI

9 Agrea Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura della Regione Emilia-Romagna

10 Ibc - Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dellaRegione Emilia-Romagna 11 Er.go – Azienda regionale per il diritto agli studi superioridell’Emilia-Romagna 12 Intercent-er Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici 13 Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile 14 Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell´Emilia-Romagna - Arpae 15 AIPO Agenzia Interregionale per il fiume Po

16 Agenzia regionale per il lavoro

17 Fondazione Scuola Interregionale di Polizia Locale 18 Fondazione Emiliano-Romagnola per le Vittime dei Reati 19 Fondazione Italia-Cina

20 Emilia Romagna Teatro Fondazione ERT 21 Fondazione Arturo Toscanini

22 Fondazione Collegio Europeo di Parma 23 Fondazione Flaminia

RAGIONE SOCIALE

24 Fondazione Marco Biagi

25 Fondazione Nazionale della Danza 26 Fondazione Teatro Comunale di Bologna 27 Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole 28 Fondazione Centro Ricerche Marine

29 Fondazione Istituto sui Trasporti e la Logistica 30 Consorzio Fitosanitario Provinciale di Modena

31 Consorzio Fitosanitario Provinciale di Reggio Emilia 32 Consorzio Fitosanitario Provinciale di Piacenza 33 Consorzio Fitosanitario Provinciale di Parma

ALLEGATO B

PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO della REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Ragione sociale ORGANISMI STRUMENTALI

1 Assemblea Legislativa (assimilabile ad organismo strumentale) SOCIETÀ

2 Lepida S.p.a.

3 Ferrovie Emilia Romagna – Società a responsabilità limitata 4 Ervet – Emilia-Romagna Valorizzazione Economica Territorio S.p.a.

5 Apt Servizi Società a responsabilità limitata 6 Aster - Società consortile per azioni

7 Cup 2000 S.p.a.

8 Finanziaria Bologna Metropolitana S.p.a.

ENTI STRUMENTALI

9 Agrea Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura dellaRegione Emilia-Romagna 10 Ibc - Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dellaRegione Emilia-Romagna 11 Er.go – Azienda regionale per il diritto agli studi superioridell’Emilia-Romagna 12 Intercent-er Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici 13 Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile 14 Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell´Emilia-Romagna - Arpae 15 AIPO Agenzia Interregionale per il fiume Po

16 Agenzia regionale per il lavoro

BRE 2017, N. 2170

Fondo regionale per l'emergenza abitativa di cui alle deli-berazioni della Giunta regionale n. 817/2012 e n. 1709/2013 - Proroga utilizzo somme concesse agli enti beneficiari

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamati:

- la Legge Regionale 8 agosto 2001, n. 24 “Disciplina generale dell’intervento pubblico nel settore abitativo”, che regola-menta l’intervento pubblico nel settore abitativo al fine di intervenire sulle condizioni abitative delle famiglie meno ab-bienti e di quelle in particolari situazioni di difficoltà;

- la propria deliberazione n. 817 del 18 giugno 2012, recante:

“Fondi per l'emergenza abitativa. Assegnazione e conces-sione a favore delle Province e dei Comuni capoluoghi (art.

12, L.R. 22/12/2011, n. 21 e art. 11, L. 9/12/1998, n. 431).”;

- la propria deliberazione n. 1709 del 25/11/2013 recante “Fon-di per l'emergenza abitativa. Assegnazione e concessione a favore delle Province (art. 14, l.r. 21-12-2012, n. 19).”;

- la propria deliberazione n. 207 del 06/03/2015 recante “Ade-sione della Regione Emilia-Romagna al Protocollo d'Intesa promosso dalla Prefettura di Bologna, tra Tribunale di Bo-logna, Provincia di BoBo-logna, Comuni della Provincia di Bologna, Ordine degli Avvocati di Bologna, Sindacati ed Associazioni rappresentative dei proprietari e degli inqui-lini, Istituti di credito e Fondazioni bancarie recante misure straordinarie di intervento per la riduzione del disagio abita-tivo", sottoscritto in data 28 novembre 2014. ”

- la propria deliberazione n. 2221 del 21/12/2015 “Costituzione del Fondo per l'emergenza abitativa di cui alla legge regiona-le 21 ottobre 2015, n. 18, art. 9 - concessione a favore della città metropolitana di Bologna delle risorse finanziarie a ti-tolo di trasferimento per l'anno 2015.”

- la propria deliberazione n. 217 del 27/2/2017 “Adesione del-la Regione Emilia-Romagna al protocollo d'intesa promosso dalla Prefettura di Bologna "protocollo d'intesa promosso dalla Prefettura di Bologna tra Tribunale di bologna, Cit-ta' Metropolitana di Bologna, Comuni della Provincia di Bologna, Regione Emilia-Romagna, ordine degli avvoca-ti di bologna, sindacaavvoca-ti ed associazioni rappresentaavvoca-tive dei proprietari e degli inquilini, recante misure straordinarie di intervento per la riduzione del disagio abitativo".”

Dato atto che con propria deliberazione n. 2221/2015 si è provveduto:

- a concedere a titolo di trasferimento la somma di € 200.000,00 alla città Metropolitana di Bologna relativa al Fondo regio-nale per l’emergenza abitativa di cui alla legge regioregio-nale n. 21/10/2015;

- a stabilire che, relativamente ai fondi di cui all’alinea prece-dente, decorso il periodo di validità del Protocollo di Intesa (di cui alla propria deliberazione n. 207/2015) e salvo il ca-so di successiva proroga, la Città Metropolitana di Bologna presenterà entro i successivi 90 giorni una relazione tecnica sulle finalità e gli obiettivi raggiunti con le risorse oggetto di trasferimento;

- a prorogare l’utilizzo dei fondi, concessi con proprie delibe-razioni n. 817/2012, n. 1709/2013 ai Comuni, alle Province

la Regione Emilia-Romagna ha aderito al Protocollo di Intesa promosso dalla Prefettura di Bologna, al fine di contrastare le si-tuazioni di difficoltà nel pagamento del canone di locazione, che ha prorogato la validità del precedente Protocollo di Intesa (di cui al precedente secondo alinea) fino al 31/12/2018;

Considerato, relativamente ai fondi concessi con le proprie deliberazioni n. 817/2012, n. 1709/2013, per i quali le risorse ri-sultano già trasferite:

- che ai sensi delle proprie sopracitate deliberazioni gli enti be-neficiari dei fondi (Comuni, Province, Città Metropolitana di Bologna) hanno provveduto ad attivare le azioni previste dalle medesime deliberazioni per fronteggiare la situazione di emergenza abitativa che ha colpito le famiglie della Re-gione in seguito alla crisi economica;

- la complessità delle procedure riscontrata dagli enti benefi-ciari, dovuta anche all’utilizzo delle somme concesse per la costituzione di fondi a garanzia del pagamento del canone do-vuto dall’inquilino che comportano un vincolo delle somme fino alla scadenza dei contratti garantiti e un loro eventuale riutilizzo per garantire nuovi contratti di locazione;

Ritenuto pertanto:

- di confermare quanto stabilito dalla propria deliberazione n. 2221/2015 relativamente alle somme concesse alla Città Metropolitana di Bologna e cioè che, decorso il periodo di validità del Protocollo di Intesa (di cui alla propria delibera-zione n. 207/2015) e salvo il caso di successiva proroga, la Città Metropolitana di Bologna presenterà entro i successi-vi 90 giorni una relazione tecnica sulle finalità e gli obiettisuccessi-vi raggiunti con le risorse oggetto di trasferimento;

- di stabilire che le somme concesse con le proprie delibera-zioni sopra citate n. 817/2012 e n. 1709/2013 rimangono a disposizione degli enti beneficiari per l’utilizzo definito con le proprie medesime deliberazioni di cui sopra fino al 31/12/2019;

- che gli enti beneficiari dovranno procedere alla rendiconta-zione annuale dell’utilizzo delle somme mediante un modulo informatizzato redatto dal Servizio regionale competente;

Visti:

- la legge 13 agosto 2010, n. 136 avente ad oggetto “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche;

- la determinazione dell’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 7 luglio 2011, n. 4 recante: ”Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136;

- il D.Lgs n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusio-ne di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”

e s.m.;

Dato atto che il presente provvedimento non è soggetto agli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33/2013, così come previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 486 del 10/4/2017;

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 recante: “Indirizzi in ordi-ne alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conse-guenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento

degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. 43/2001”;

- n. 270 del 29/2/2016 avente ad oggetto: “Attuazione prima fa-se della riorganizzazione avviata con delibera n.2189/2015”;

- n. 622 del 28/4/2016, avente ad oggetto: “Attuazione se-conda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 1107 del 11/7/2016 avente ad oggetto: “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regio-nale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 89 del 30/1/2017 avente ad oggetto: “Approvazione Pia-no triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;

- n. 486 del 10/4/2017 avente ad oggetto: “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblica-zione previsti dal D.Lgs. n.33 del 2013. Attuapubblica-zione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;

- n. 468 del 10/4/2017 avente ad oggetto: “Il sistema dei con-trolli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 477 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto: “Approvazio-ne incarichi dirigenziali conferiti “Approvazio-nell’ambito delle Direzioni Generali Cura della Persona, Salute e Welfare; Risorse, Euro-pa, Innovazione e Istituzioni e autorizzazione al conferimento dell’interim per un ulteriore periodo sul Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Ravenna”;

Vista la determinazione n. 12096 del 25 luglio 2016 aven-te ad oggetto “ampliamento della trasparenza ai sensi dell'art 7 comma 3 dlgs 33/2013, di cui alla deliberazione della giunta re-gionale 25 gennaio 2016 n.66”;

Emilia-Romagna Elisabetta Gualmini;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di confermare quanto stabilito dalla propria deliberazione n. 2221/2015 relativamente alle somme concesse a titolo di trasferimento alla Città Metropolitana di Bologna con la pro-pria medesima deliberazione e cioè che, decorso il periodo di validità del Protocollo di Intesa (di cui alla propria delibera-zione n. 207/2015) e salvo il caso di successiva proroga, la Città Metropolitana di Bologna presenterà entro i successi-vi 90 giorni una relazione tecnica sulle finalità e gli obiettisuccessi-vi raggiunti con le risorse oggetto di trasferimento;

2. di stabilire, per quanto riguarda le somme concesse ai Comu-ni, alle Province e alla Città Metropolitana di Bologna con le proprie deliberazioni n. 817/2012 e n. 1709/2013:

- che le somme concesse rimangono a disposizione degli enti beneficiari per l’utilizzo definito con le proprie deli-berazioni sopra citate n. 817/2012 e n. 1709/2013 fino al 31/12/2019;

- che gli enti beneficiari dovranno procedere alla rendi-contazione annuale dell’utilizzo delle somme mediante un modulo informatizzato redatto dal Servizio regionale com-petente;

3. di dare atto che il presente provvedimento non è soggetto agli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33/2013, così come previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 486 del 10/4/2017;

4. di pubblicare la presente deliberazione nel BUR Telematico della Regione Emilia-Romagna.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 DICEM-BRE 2017, N. 2174

Indicazioni in merito all'incidenza sulle norme regionali delle disposizioni nazionali inerenti al diritto addizionale spettan-te al farmacista

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamati:

- il Decreto del Ministero della Salute 22 settembre 2017 di aggiornamento della tariffa nazionale per la vendita al pub-blico dei medicinali - già stabilita con Decreto del Ministro della Sanità del 18 agosto 1993 - che, all’art. 9, ha aggiorna-to il diritaggiorna-to addizionale da corrispondere ai farmacisti in caso dispensazione di medicinali effettuata durante il servizio in turno notturno a battenti chiusi o in reperibilità e, solo per le farmacie rurali sussidiate, anche diurno a battenti chiusi o in reperibilità;

- l’art. 13 comma 7 della L.R. 3 marzo 2016 n. 2, ai sensi del quale il farmacista che svolge il turno a battenti chiusi oppu-re “a chiamata” ha l'obbligo di dispensaoppu-re i medicinali richiesti, nonché dispositivi medici, latte e alimenti per la prima infanzia, prodotti destinati ad un'alimentazione particolare e la correspon-sione del diritto addizionale spetta al farmacista secondo quanto

disposto dall'articolo 8 del decreto del Ministro della Sanità del 18 agosto 1993 (Approvazione della tariffa nazionale per la vendita al pubblico dei medicinali);

- l’art. 4, comma 13, del D.P.R. 371 1998, ai sensi del quale

“Per la spedizione delle ricette effettuata durante il servizio not-turno a battenti chiusi, verrà corrisposto l'importo indicato dalla vigente tariffa nazionale per la vendita al pubblico dei medici-nali, a condizione che sulla ricetta risulti precisato - da parte del medico - il carattere di urgenza della prescrizione - e, da parte della farmacia l'ora di presentazione della ricetta. Per le prescri-zioni rilasciate dai medici addetti ai servizi di guardia medica, fermo restando l'obbligo per la farmacia di precisare l'ora di pre-sentazione della ricetta, non occorre l'indicazione del carattere di urgenza della prescrizione stessa”;

Considerato che il legislatore regionale, con l’art. 13 com-ma 7 richiacom-mato:

- ha chiarito l’oggetto dell’obbligo di dispensazione del far-macista durante il servizio di turno a battenti chiusi o “a chiamata”

in coerenza alle norme di principio enunciate all’art. 1, comma 1, della L.R. n. 2 del 2016, secondo le quali la Regione detta le nor-me sull’organizzazione del servizio farmaceutico delle farmacie convenzionate nell’ottica della valorizzazione del servizio far-maceutico quale presidio sanitario sul territorio;

- ha richiamato il D.M. vigente al momento dell’approva-zione della legge regionale per individuare gli importi del diritto

Considerato inoltre che:

- con l’entrata in vigore del decreto ministeriale di aggior-namento delle tariffe, il richiamo al D.M. 18 agosto 1993 deve essere interpretato come richiamo al DM vigente al momento dell’applicazione della norma;

- il diritto addizionale, per la sua natura di corrispettivo ag-giuntivo, spettante per aver eseguito una prestazione obbligatoria durante il servizio a battenti chiusi o “a chiamata” durante il turno notturno o, per le sole farmacie rurali sussidiate, anche durante il turno diurno, spetta al farmacista in ogni caso di erogazione di un prodotto oggetto di dispensazione obbligatoria;

Ritenuto pertanto opportuno fornire, con il presente prov-vedimento amministrativo, adeguate indicazioni applicative ed operative agli enti e ai soggetti pubblici e privati destinatari delle norme regionali, in merito all’incidenza delle disposizioni mini-steriali sulle norme regionali vigenti in materia;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto: “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conse-guenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni;

- n. 193 del 27 febbraio 2015 concernente “Contratto di lavo-ro ai sensi dell’art. 43 L.R. 43/2001 e affidamento dell’incarico di Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali”;

- n. 628 del 29 maggio 2015 ad oggetto "Riorganizzazione della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali" come retti-ficata dalla n. 1026 del 27 luglio 2015;

- n. 2189 del 21 dicembre 2015 ad oggetto “Linee di indi-rizzo per la riorganizzazione della organizzazione regionale”;

- n. 270 del 29 febbraio 2016 ad oggetto “Attuazione pri-ma fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016 ad oggetto “Attuazione secon-da fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 702 del 16 maggio 2016 ad oggetto “Approvazione inca-richi dirigenziali prorogati e conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali, Agenzie, Istituto e nomina dei responsabili della preven-zione della corrupreven-zione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe per la stazione appaltante”.

- n. 1107 dell’11 luglio 2016 ad oggetto “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganiz-zazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 1681 del 17 ottobre 2016 “Indirizzi per la prosecuzione della riorganizzazione della macchina amministrativa regionale avviata con delibera n. 2189/2015”;

- n. 2344 del 21/12/2016 “Completamento della riorganiz-zazione della direzione generale cura della persona, salute e welfare”;

- n.3 del 11 gennaio 2017 “Approvazione incarichi diri-genziali conferiti nell'ambito dell'Agenzia di informazione e comunicazione, dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale, della Direzione generale Agricoltura, caccia e pesca e della Direzione

- n. 89 del 30 gennaio 2017 “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;

- n. 486 del 10 aprile 2017 “Direttiva di indirizzi interpreta-tivi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33 del 2013. attuazione del piano triennale di prevenzio-ne della corruzioprevenzio-ne 2017-2019”;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute A voti unanimi e palesi

delibera:

1. di dare atto che dal combinato disposto dell’art. 9 del De-creto del Ministero della Salute 22 settembre 2017 e dell’art. 13 comma 7 della L.R. 3 marzo 2016 n. 2, richiamati in premessa, emerge che il diritto addizionale, per la sua natura di corrispettivo aggiuntivo, dovuto per aver eseguito una prestazione obbligato-ria durante il servizio a battenti chiusi o “a chiamata” durante il turno notturno o, per le sole farmacie rurali sussidiate, anche durante il turno diurno, spetta al farmacista in ogni caso di ero-gazione di un prodotto oggetto di dispensazione obbligatoria e, pertanto, sia in caso di dispensazione di uno o più medicinali co-me esplicitaco-mente indicato all’art. 9 del DM 22 settembre 2017, sia in caso di erogazione di dispositivi medici, latte e alimen-ti per la prima infanzia, prodotalimen-ti desalimen-tinaalimen-ti ad un'alimentazione particolare;

2. di dare atto che dal combinato disposto dell’art. 9 del De-creto del Ministero della Salute 22 settembre 2017 e dell’art. 4, comma 13, del D.P.R. 371 1998, deriva che il diritto addiziona-le di cui al punto 1) è a carico del Servizio Sanitario Nazionaaddiziona-le quando la ricetta Ssn è rilasciata dalla guardia medica o reca un'indicazione che ne certifica il carattere di urgenza, non so-lo quando la farmacia effettua servizio a battenti chiusi, come testualmente riporta l’articolo richiamato, ma anche quando la farmacia effettua servizio anche a chiamata, sempre che si tratti di servizio svolto durante il turno notturno o, per le sole farmacie rurali sussidiate, anche diurno e la ricetta riporti l’annotazione da parte della farmacia relativa all'ora di presentazione della ricetta stessa;

3. di dare atto che il farmacista deve avere cura di informa-re l’utenza del pagamento del diritto addizionale di cui al punto 1), esplicitandone l’ammontare, determinato dal DM richiama-to al punrichiama-to precedente;

4. di dare atto che il farmacista deve altresì informare l’uten-za nel caso in cui il diritto addizionale sia a carico del Servizio sanitario nazionale come indicato al punto 2);

5. di trasmettere il presente provvedimento alle Associazioni di categoria delle farmacie pubbliche e private e ai Servizi far-maceutici aziendali;

6. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubbli-cità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiama-te in parrichiama-te narrativa;

7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Uffi-ciale Telematico della Regione Emilia-Romagna e nella sezione

“Amministrazione trasparente” del sito istituzionale.