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Azioni da intraprendere nella Variante al P.S. e nella Variante al P.R.G

1. ESAME DEL QUADRO ANALITICO

1.3 Gli obiettivi specifici della Variante

1.3.2. Azioni da intraprendere nella Variante al P.S. e nella Variante al P.R.G

La Relazione di avvio del procedimento contiene una analisi approfondita delle azioni che la Variante dovrà intraprendere per conseguire gli obiettivi preposti, ed una illustrazione degli effetti attesi derivanti da tali azioni. Se ne riportano di seguito sinteticamente alcuni estratti.

1.3.2.1. PS - OBIETTIVO 1: Adeguamenti alle discipline sovraordinate

Gli obiettivi individuati per l’adeguamento del Piano Strutturale alle discipline sovraordinate sono stati tradotti in azioni da intraprendere, riassunte nel rapporto A1 allegato alla Relazione di avvio del procedimento, denominato “Adeguamenti del P.S. alle norme sovraordinate, definizione degli obiettivi e azioni conseguenti (L.R. 1/2005 - Art. 15)”.

Azioni da intraprendere nella variante al PS:

1.3.2.1.1. Adeguare cartografia e normativa alla disciplina sovraordinata

• RISORSE NATURALI: Adeguamenti cartografici e normativi

• RISORSE STORICO/CULTURALI: Aggiornamenti cartografici e normativi su alcune emergenze assunte successivamente dagli strumenti di pianificazione sovraordinati quali gli alberi monumentali, la viabilità storica

• FRAGILITA' TERR.LE: Aggiornamenti cartografici e normativi, in particolare sul tema del rischio idraulico, del rischio sismico e la vulnerabilità degli acquiferi

1.3.2.1.2. Incrementare la qualità del sistema insediativo

• SISTEMA INSEDIATIVO: Individuazione di strumenti e procedure per l'incremento della qualità del sistema insediativo:

- Riconversione funzionale di strutture produttive dismesse - Direttive urbanistiche per le attività Commerciali

- Indirizzi per il Social Housing - Indirizzi per l'arredo urbano

- Localizzazione dei servizi di sicurezza pubblica

• NUOVE URBANIZZAZIONI:

- Verifiche dimensionali e qualitative sulle attrezzature e spazi di interesse pubblico e sulle conseguenti dotazioni di standard

- Direttive al RU per l'individuazione di stazione ecologica - Direttive al RU per l'individuazione di Orti Urbani

• SOSTENIBILITA':

- Risparmio Energetico - Fonti di energia rinnovabili

1.3.2.1.3. Valorizzazione del territorio rurale

• TERRITORIO RURALE:

- Aggiornamento cartografico e normativo atto alla classificazione ambientale ed economico/agraria del territorio

- Indirizzi al RU atti a:

- favorire sviluppo aziende agricole e permanenza sul territorio rurale.

- garantire forme incentivanti il recupero patrimonio a destinazione non agricola - disciplinare l'attività agricola esterna al Piano Paesistico della Collina

1.3.2.1.4. Incrementare l'equità e l'efficacia delle previsioni urbanistiche

• PEREQUAZIONE

1.3.2.2. PS - OBIETTIVO 2: Migliorare la gestione dello sviluppo termale

Azioni conseguenti:

1.3.2.2.1. Modificare la normativa per la gestione dello sviluppo termale

Modifica dell’art. 63 delle N.T.A. del vigente P.S., in relazione al PRAT sulla base dei seguenti contenuti:

• Definizione dell’Ambito di Sviluppo Termale quale porzione identitaria del territorio comunale, caratterizzata dalla prevalenza della funzione termale, finalizzata al potenziamento dell’offerta turistico/termale ;

• Abrogazione del Piano di Recupero dell’Area Termale quale atto di governo comunale “unitario”

per la realizzazione, a mezzo di piano particolareggiato eseguibile anche per stralci funzionali, degli interventi di valorizzazione del patrimonio edilizio termale;

• conseguente sostituzione del PRAT con progetti speciali attuabili a mezzo di piani attuativi aventi unità minime d’intervento organico non inferiori al singolo stabilimento termale;

• Estensione dell’ammissibilità del titolo diretto all’intero Ambito di Sviluppo Termale per categorie d’intervento non superiori alla Ristrutturazione Edilizia, previo parere della Soprintendenza e a condizione che l'intervento proposto non pregiudichi le caratteristiche dell’immobile subordinate

a vincolo diretto.

1.3.2.3. PS - OBIETTIVO 3: Innovare la disciplina della dinamica alberghiera

Azioni conseguenti:

1.3.2.3.1. Modificare la normativa per adeguare al nuovo contesto socio-economico la disciplina della dinamica alberghiera

L’individuazione degli scenari percorribili per rispondere all’obiettivo in oggetto è avvenuta anche mediante consultazione delle associazioni di categoria, in un incontro svolto il 4/3/2010. Le azioni conseguenti intraprese per il raggiungimento dell’obiettivo in oggetto consistono in una modifica normativa all’art. 15 del P.S. – Dinamica alberghiera e direttive relative, alinea 15a - Cambiamento di destinazione (Svincoli), che in via prioritaria provveda a:

1) consentire un termine temporale “dinamico” per l’attuazione dello svincolo alberghiero, ossia non più vincolato alla data di adozione dello strumento urbanistico, come stabilito dalla norma vigente, ma tale da assicurare sia l’ammissibilità dello svincolo di strutture alberghiere non attive da una data posteriore a quella ivi prevista.

2)Istituire, ove compatibili, delle forme di intervento diretto, pur comportanti l’assunzione di specifici obblighi da parte dei richiedenti lo svincolo, in relazione al miglioramento delle aree urbane limitrofe o di aree indicate dall’Amministrazione Comunale, in luogo della strumentazione urbanistica d’attuazione prevista dalla norma vigente, al fine di rendere più agevole il recupero e la riconversione ad altra destinazione degli immobili esistenti, senza rinunciare al governo del processo, conservando nel contempo l’opportunità di procedere alla riqualificazione di spazi urbani in stato di degrado, utilizzando lo strumento del titolo edilizio convenzionato.

3)Istituire delle disposizioni incentivanti l’edilizia sociale convenzionata con l’Amministrazione

4)Istituire delle disposizioni per il regime “transitorio” di attività ricettive dismesse, volte ad evitare il degrado fisico degli immobili privi di utilizzo, e quello sociale, economico ed ambientale ricadente sulla Città.

La variante al PRG in oggetto è associata alla Variante n. 1 al PS di cui assume in toto gli obiettivi, le azioni e gli effetti attesi . Oltre ad una mera correzione degli errori materiali di digitalizzazione degli elaborati del PRG vigente, rispetto ai 3 obiettivi generali della Variante al PS, i contenuti specifici della Variante al PRG sono:

1.3.2.4. PRG OBIETTIVO 1: Adeguamenti alle discipline sovraordinate Azioni conseguenti:

1.3.2.4.1. Adeguare cartografia e normativa alla disciplina sovraordinata

La Variante al PRG riguarderà un generale adeguamento alla normativa nazionale e regionale, nonché, ove necessario agli strumenti di pianificazione del territorio provinciale e regionale ( PTC e PIT ). . Fra gli adeguamenti alla normativa sovraordinata rientrano gli aggiornamenti delle definizioni urbanistico - edilizie, gli adeguamenti delle procedure per gli interventi edilizi, la puntualizzazione di alcune disposizioni relative agli interventi sul patrimonio edilizio esistente, in coerenza con la legislazione regionale e nazionale ( esempio: la L.R. sul recupero dei sottotetti).

1.3.2.4.2. Incrementare la qualità del sistema insediativo

Al fine di incrementare la qualità del sistema insediativo, in coerenza con le indicazioni delle discipline sovraordinate, la Variante al PRG conterrà alcune specifiche disposizioni che possono così essere sintetizzate:

- garantire la qualità dell'Arredo Urbano, attraverso l'inserimento di un articolo nelle NTA che rinvii a specifico regolamento di disciplina degli elementi di arredo,

- introdurre lievi rettifiche al perimetro del sistema insediativo in coerenza con le previsioni del PS,

- modificare la localizzazione dei servizi di pubblica sicurezza per sopravvenute esigenze pubbliche (esempio: sede della Polizia di Stato),

- individuare correttamente le aree a verde sportivo di interesse pubblico, distinguendole da quelle a verde privato (esempio aree a verde del Convento di via Marruota).

1.3.2.4.3 Valorizzazione del territorio rurale e

1.3.2.4.4. Incrementare l'equità e l'efficacia delle previsioni urbanistiche

Rispetto a queste due specifiche azioni della Variante al PS, non è prevista alcuna modifica nella Variante al PRG.

In relazione al territorio rurale si fa presente che un significativo adeguamento della normativa è stato effettuato con la Variante al PRG approvata con Delibera C.C. n.102 del 26.11.2009. Ciò consente di rinviare al Regolamento Urbanistico una più organica azione di valorizzazione del territorio rurale.

Il tema della perequazione sarà introdotto nella variante al PS, demandando al Regolamento Urbanistico la definizione dei meccanismi perequativi per incrementare l'equità e l'efficacia delle previsioni urbanistiche. Questo tema non sarà pertanto oggetto della variante al PRG.

1.3.2.5. PRG OBIETTIVO 2: Migliorare la gestione dello sviluppo termale.

Azioni conseguenti:

1.3.2.5.1 Modificare la normativa per la gestione dello sviluppo termale

La Variante al PRG , in coerenza con gli obiettivi e le azioni della Variante al PS, ha lo scopo di individuare gli edifici termali ritenuti non strategici sulla base del progetto industriale della Società Terme e che possono essere recuperati per attività e funzioni di rilevante interesse per la città e per la valorizzazione del suo patrimonio storico architettonico.

Nell'ambito del processo di riqualificazione del patrimonio termale saranno individuate aree non strategiche e prive di specifici valori, sulle quali possono essere ammessi limitati interventi di completamento edilizio, in continuità con l'edificato circostante.

Saranno riviste le procedure per gli interventi di adeguamento del teatro Verdi, ammettendo la possibilità dell'intervento diretto e convenzionato.

1.3.2.6. PRG OBIETTIVO 3: Innovare la disciplina della dinamica alberghiera.

Azioni conseguenti:

1.3.2.6.1. Modificare la normativa per adeguare al nuovo contesto socio-economico la disciplina della dinamica alberghiera

La Variante al PRG, conseguentemente alla modifica del PS, conterrà la modifica degli articoli relativi agli svincoli alberghieri e l'inserimento di nuove norme coerenti con le seguenti indicazioni su cui si fonda la Variante al PS illustrata nel precedente paragrafo:

- introdurre un termine temporale “dinamico” per ammettere il mutamento di destinazione d'uso di strutture alberghiere non più funzionali,

- prevedere, ove compatibili, forme di intervento diretto in luogo della strumentazione urbanistica d’attuazione prevista dalla vigente normativa,

- incentivare l’edilizia sociale convenzionata,

- introdurre disposizioni per il regime “transitorio” di attività ricettive dismesse.

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