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Il quadro di riferimento ambientale

1. ESAME DEL QUADRO ANALITICO

1.5. Il quadro di riferimento ambientale

L’analisi del quadro conoscitivo relativa agli aspetti ambientali allo stato attuale delle conoscenze e le relative criticità emerse sono delineate nel Documento Preliminare per la verifica di assoggettabilità alla V.A.S. redatto ai sensi dell’art. 22 della L.R. 10/2010 (Paragrafo 2 – Ricognizione dello stato dell’ambiente), allegato alla Delibera di Giunta che ha avviato il procedimento della presente variante al Piano Strutturale, n. 184/2011 nonché nei paragrafi 3.3 e 3.4. del Documento Preliminare alla V.A.S., redatto ai sensi dell’art. 23 della L.R. 10/2010.

In relazione agli effetti ambientali attesi dal procedimento di Variante in corso appare necessario

confermare che il vigente Piano Strutturale è corredato dei documenti della Valutazione degli Effetti Ambientali ( VEA ) redatta in conformità alla LR 5/1995 dal dr. geol. Roberto Chetoni. Il documento della VEA, come spiegato nella prima parte della Relazione, delinea un quadro completo delle risorse e delle qualità ambientali del Comune con un attenta disamina anche degli elementi di criticità che attengono in primo luogo alla crescita dei consumi idrici ed energetici ed all'incremento della domanda di depurazione, di produzione dei rifiuti, di emissioni nell'atmosfera, di inquinamento elettromagnetico.

Rispetto a tale quadro, come delineato nel suddetto Documento Preliminare alla V.A.S. redatto ai sensi dell’art. 23 della L.R. 10/2010, il Rapporto ambientale di V.A.S. conterrà una matrice Azioni/effetti basata sul punto 4.1 delle Linee guida per la valutazione degli effetti attesi di piani e programmi regionali (procedure, modelli ed indicatori)”, allegato F al citato “Modello analitico per l’elaborazione, il monitoraggio e la valutazione dei piani e programmi regionali” approvato dalla Giunta Regionale Toscana con Decisione n.2 del 27.6.2011, pubblicata sul Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 28 del 13.7.2011.

La Valutazione sarà effettuata congiuntamente per la variante al PS e per la variante al PRG, in considerazione della sostanziale omogeneità degli obiettivi e dei contenuti delle due Varianti.

Gli obiettivi e le azioni indicate nella matrice fanno riferimento agli obiettivi e alle azioni della Variante al PS e tengono conto degli omologhi obiettivi ed azioni della Variante al PRG.

Sulla base degli elementi forniti principalmente dagli enti ed aziende gestori dei servizi, e dei suddetti schemi matriciali, già in fase preliminare è possibile effettuare una prima valutazione dei possibili effetti di cui all’ Allegato 2 LR 10/2010.

L'aggiornamento della situazione descritto dagli enti gestori mette infatti in evidenza un diffuso miglioramento delle condizioni ambientali e quantomeno il non aggravamento delle situazioni di criticità segnalate in precedenza: unica eccezione in questo quadro è la depurazione dei reflui che risente di un problema comune a tutta la Valdinievole, per la cui soluzione è allo studio un progetto comprensoriale.

Su tale quadro la Variante n.1 al PS e la Variante al PRG non producono impatti significativi, in primo luogo per gli obiettivi ed i contenuti della stessa Variante. Come successivamente approfondito nella presente relazione, in relazione all'Obiettivo 1, essa è una Variante prevalentemente normativa di adeguamento alle discipline sovraordinate; per gli Obiettivi 2 e 3 essa agisce all'interno degli assetti insediativi esistenti e riconosciuti dal vigente PS e non interessa l'uso di aree e risorse significative dal punto di vista ambientale. In secondo luogo non si rilevano impatti negativi significativi anche perché lo scenario di riferimento rispetto al quale si valutano gli effetti delle Varianti è uno scenario caratterizzato dalla dismissione o sottoutilizzazione di strutture, attrezzature ed attività che fino a pochi decenni fa erano vivacemente attivi nel centro abitato di Montecatini. Quindi rispetto ad alcuni indicatori contenuti nella matrice (come la riduzione di emissioni di CO2, la riduzione dell’inquinamento atmosferico, la riduzione dell'inquinamento acustico, il contenimento superfici artificializzate, la diminuzione del carico

organico e tutela della qualità delle acque interne, la riduzione del consumo idrico) è probabile che risulti un aggravio rispetto allo scenario di riferimento attuale ma non rispetto ad un riferimento temporale di pochi anni fà quando le strutture interessate dalla Varianti erano ancora attive. Al contrario altri effetti attesi delle Varianti potranno risultare positivi in modo significativo o rilevante sia rispetto all'attuale scenario di riferimento (declino del settore turistico termale) sia rispetto al riferimento temporale di alcuni decenni fa. Gli adeguamenti alle discipline sovraordinate producono effetti positivi rispetto all'uso sostenibile delle risorse naturali, all'ottimizzazione della gestione dei rifiuti, all'efficienza delle reti infrastrutturali, alla salvaguardia dell'assetto idrogeologico, alla qualità degli insediamenti e del territorio, alla tutela e valorizzazione del territorio rurale, al miglioramento degli stili di vita e della qualità ambientale. Gli interventi volti al rilancio del settore turistico termale ed al recupero delle strutture alberghiere consentono di intervenire su strutture obsolescenti con effetti positivi, se adeguatamente pianificati e monitorati, sul piano della qualità e competitività dei sistemi urbani e degli insediamenti, grazie all'aumento dell'efficacia e dell'efficienza nei processi di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio edilizio termale ed edilizio, e nei processi di tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, attraverso la valorizzazione delle specificità funzionali del territorio e la semplificazione dell’azione sinergica degli enti preposti alla tutela territoriale. Il rilancio, valorizzazione e potenziamento della competitività nell’offerta di servizi termali e dell’offerta di servizi ed attrezzature alla Città comportano un aumento dell’incisività degli indirizzi della pianificazione urbanistica sul sistema economico e sociale e sulla rete delle infrastrutture e dei servizi turistico/termali della Città. Rispetto alla risorsa termale le modifiche previste dalla Variante non determinano impatti sostanzialmente diversi da quelli previsti dal PS approvato. In questo ambito, la probabilità, la durata, la frequenza e la reversibilità degli impatti non mutano rispetto a quanto già previsto, né muta la loro entità ed estensione nello spazio. Non si registrano effetti cumulativi di impatti e gli stessi non hanno natura sovracomunale. E' inoltre promossa l'attuazione dei principi dello sviluppo sostenibile previsti dalla L.R. 1/2005, ed il rinnovo delle strutture obsolescenti, se adeguatamente regolamentata e monitorata contribuisce ad incrementarne l'efficienza energetica e la dotazione di impianti di energie rinnovabili.

1.5.1. Caratteristiche degli impatti

Per semplicità e per chiarezza si esaminano gli effetti prevedibili della Variante distinguendoli in relazione ai tre temi principali in cui essa si articola:

1. Adeguamento alle discipline sovraordinate: Gli aggiornamenti del Piano alla legislazione nazionale e regionale di settore ed il suo adeguamento alle disposizioni degli strumenti di pianificazione sovraordinati non producono significativi impatti sull’ambiente. Semmai contribuiscono a rafforzare gli strumenti di verifica della sostenibilità degli interventi previsti dal Piano soprattutto con le modifiche normative necessarie per allinearsi alle disposizioni contenute nel Titolo II Capo I ( Le risorse agroambientali ) e Capo II ( Le risorse naturali ) della Parte I e nel Titolo II Capo IV (La sostenibilità dello sviluppo del territorio) della Parte III della Variante generale al PTC. I sistemi ambientali e gli ambiti di paesaggio già individuati

dal PS non subiscono importanti rettifiche : i leggeri discostamenti che si registrano fra le perimetrazioni del PS e quelle del PTC sono giustificati dalla diversa scala di analisi e di rappresentazione dei due Piani ed oltre a risultare conformi al PTC previgente rientrano largamente nei limiti di tolleranza ammessi dallo stesso Piano provinciale. Le diverse denominazioni di alcuni ambiti e/o sistemi funzionali e territoriali non sottendono contrasti normativi fra il PS ed i piani sovraordinati ma derivano essenzialmente da una diversa nomenclatura ed articolazione delle aree che fa comunque riferimento ad omogenei indirizzi disciplinari .

In conclusione le modifiche del Piano derivanti dagli adeguamenti alle normative sovraordinate si risolvono, per quanto riguarda gli effetti ambientali , in un sostanziale potenziamento dei dispositivi di tutela del territorio e dell'ambiente e di controllo e verifica degli effetti prodotti dalle trasformazioni previste. In sintesi da questo segmento dalle Variante non sono attesi impatti significativi sull'ambiente , ne' per probabilità, durata e frequenza, ne' per eventuali caratteri cumulativi e tantomeno per la natura transfrontaliera.

2. Modifica normativa per la gestione dello sviluppo termale: Come già illustrato nel precedente paragrafo e nella Relazione di Avvio del Procedimento le modifiche previste dalla Variante non determinano impatti sostanzialmente diversi da quelli previsti dal PS approvato.

Obiettivo della Variante non è la modifica dei caratteri e della finalità del patrimonio termale di Montecatini T. che costituisce elemento identitario e strutturale della Città, ma la semplice individuazione delle parti non strategiche di tale patrimonio ai fini economico-aziendali che, proprio per questo, possono avere una diversa gestione e possono essere oggetto di un diverso progetto di valorizzazione nel rispetto comunque della loro origine e vocazione. La probabilità, la durata, la frequenza e la reversibilità degli impatti non mutano rispetto a quanto già previsto, né muta la loro entità ed estensione nello spazio. Non si registrano effetti cumulativi di impatti e gli stessi non hanno natura sovracomunale.

3. Modifica normativa sulla disciplina della dinamica alberghiera: Le modifiche previste riguardano l'estensione, comunque limitata e controllata, del numero degli alberghi suscettibili di una diversa utilizzazione e l'individuazione di un percorso più semplice, non gravato dall'obbligo del ricorso ad un piano attuativo, per redigere e realizzare il progetto di trasformazione dell'immobile. La variante opera quindi sul contesto urbano già edificato in piccole e separate aree, mira a superare le condizioni di degrado determinate dall'abbandono pluriennale di diverse strutture e punta ad una riqualificazione dell'immagine della Città e ad un ampliamento dell'offerta di servizi ed attrezzature. Da questo punto di vista l'impatto sull' “ambiente urbano” è da valutarsi positivamente. Per quanto riguarda invece la pressione sulle risorse ambientali, in considerazione del fatto che si tratta di interventi di recupero, non sono da prevedersi effetti significativi o comunque diversi, per qualità ed estensione da quelli già previsti dal vigente PS.

1.5.2. Rischi per la salute umana e per l'ambiente

La Variante, per quanto riguarda l'adeguamento alle discipline sovraordinate , non produce rischi per la salute umana e per l'ambiente; piuttosto, come spiegato in precedenza, rafforza gli elementi di difesa e di tutela.

Con gli obiettivi 2 e 3 la Variante interviene su contesti tipicamente urbani ( il complesso termale ed il patrimonio alberghiero) e con modifiche esclusivamente normative. In tali contesti i rischi di incidenti ambientali sono assai limitati ed attengono principalmente alla protezione delle acque sotterranee e della risorsa termale. Il Piano Strutturale e le norme e le procedure vigenti contengono tutti i necessari elementi di controllo delle trasformazioni previste. Peraltro la Variante non modifica le modalità di intervento sugli immobili delle Terme , la maggior parte dei quali è comunque assoggettata al vincolo del D.Lgs 42/2004.

La Variante non incrementa il rischio di incendi , ne' i rischi di inquinamento della risorsa acqua e della risorsa aria; la variante, anzi, con gli adeguamenti delle norme alle disposizioni del PTC in merito alla sostenibilità dello sviluppo rafforza e dettaglia gli strumenti di tutela delle fragilità del territorio.

Anche per quanto riguarda i rischi per la salute umana non si ravvedono nella Variante elementi che possano determinare un incremento dei rischi. Non vi sono ragioni per prevedere incrementi di incidenti stradali, di infortuni sul lavoro, o crescita di patologie legate a fenomeni di inquinamento atmosferico o idrico. La Variante non riguarda in alcun modo aziende a rischio e con produzioni insalubri o pericolose.

1.5.3. Valore e vulnerabilità delle aree

L'allegato 1 della L.R. 10/2010 indica fra le possibili cause del valore e della vulnerabilità delle aree potenzialmente interessate dagli effetti della Variante, le speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, il superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite, l'utilizzo intensivo del suolo.

Per quanto attiene alla caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, le aree del compendio termale presentano rilevanti qualità paesaggistiche e gli immobili ivi localizzati hanno spesso significativi valori storico architettonici. Come detto in precedenza le aree e gli immobili delle Terme sono in larga parte assoggettati ai vincoli ex D.Lgs 42/2004 e gli interventi da realizzarvi necessitano del preventivo nullaosta della Soprintendenza. Non è peraltro obiettivo della variante modificare la classificazione di valore degli edifici , né le categorie di intervento sul patrimonio edilizio esistente che è stato oggetto di specifiche dettagliate varianti del PRG. Le stesse considerazioni valgono per il patrimonio alberghiero che comunque è interessato da progetti di dismissione solo per il segmento di medio –bassa qualità come ricordato nel precedente paragrafo in relazione all'Obiettivo 3 della variante.

Con la variante in oggetto non è da prevedersi il superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite. Essa, poiché riguarda essenzialmente il recupero del patrimonio edilizio esistente, non aggrava le criticità ambientali segnalate che attengono principalmente alla depurazione ed all'inquinamento

dell'aria.

Per quanto riguarda l'uso intensivo del suolo, la Variante non determina incrementi delle capacità edificatorie del Piano e poiché offre maggiori possibilità di riuso del patrimonio edilizio esistente può costituire un'alternativa ai progetti di espansione e nuova edificazione già previsti dal Piano Strutturale.

1.5.4. Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale

Il territorio comunale di Montecatini Terme non comprende aree protette, Zone di Protezione Speciale (ZPS), o alcun Sito di Interesse Regionale (SIR), nè Siti di Interesse Comunitaria (SIC).

Nella Variante non sono previsti interventi che possano incidere direttamente o indirettamente sullo stato di conservazione delle specie e degli habitat presenti nel territorio comunale.

2. Fattibilità tecnica, giuridico amministrativa e

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