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VERIFICHE INIZIALI DI COERENZA

(Coerenza degli obiettivi delle Varianti al P.S. e al P.R.G. rispetto agli altri strumenti di pianificazione e atti di governo del territorio)

L'art.6 del Regolamento 4/R specifica che la Valutazione Iniziale deve verificare la coerenza tra:

a) il quadro conoscitivo analitico e gli obiettivi generali della Variante in corso di elaborazione;

b) l’analisi, gli scenari e gli obiettivi generali della Variante e gli analoghi contenuti degli atti di programmazione generale e settoriale;

c) l’analisi, gli scenari e gli obiettivi generali della Variante e gli analoghi contenuti degli altri strumenti della pianificazione territoriale ed atti di governo del territorio di altri soggetti istituzionali.

Poiché la variante in oggetto non modifica gli obiettivi generali, l'impianto complessivo e le previsioni fondamentali del Piano, la valutazione integrata della Variante 1 al P.S. e della conseguente variante al

P.R.G. si limitano ad analizzare la coerenza degli obiettivi specifici di detto atto con gli obiettivi ed i contenuti degli strumenti di pianificazione, riservandosi la valutazione con altri piani ed atti di governo del territorio alla fase intermedia, fornendone altresì i risultati nella relazione di sintesi.

Gli obiettivi di adeguare il PS alle discipline sovraordinate e di incrementare l'efficacia del Piano nella gestione dello sviluppo termale e nella disciplina della dinamica alberghiera vanno pertanto messi in relazione esternamente con le impostazioni del PIT e del PTC ed internamente con le indicazioni del vigente PS, riservando alla fase intermedia la valutazione della pianificazione di settore.

Nella presente fase di valutazione, le coerenze della variante 1 al P.S. e della variante al P.R.G. sono state determinate quale grado di efficacia fra gli obiettivi individuati dagli strumenti di pianificazione sovraordinati e le azioni da intraprendere per l’adeguamento dello strumento di pianificazione comunale, al fine di mitigarne i fattori di rischio derivanti dalle incompatibilità con suddetti strumenti.

I risultati del lavoro di confronto fra obiettivi di strumento sovraordinato e azioni di PS, esaminati analiticamente nell’allegato A1 alla Relazione d’Avvio di Procedimento, nella presente relazione sono stati raccolti in forma di matrice nelle cui celle, ovvero intersezioni fra righe e colonne, è evidenziato il grado di coerenza raggiunto dall’azione da intraprendere.

L’attribuzione del grado di coerenza raggiunto dall’azione di piano è espressa mediante diversa colorazione della cella corrispondente, secondo la seguente scala di valori:

All’interno delle celle, ove è stato riscontrato un determinabile grado di coerenza, sono altresì fornite sottoforma testuale i principi di coerenza riscontrati fra gli obiettivi delle varianti in corso di elaborazione e la pianificazione dell’Amministrazione Comunale o di altri soggetti istituzionali esterni.

Si specifica altresì che, la valutazione delle coerenze per la variante al PRG ha tenuto in considerazione gli aspetti legati alla sola coerenza interna degli obiettivi, essendo la medesima di mero adeguamento agli obiettivi della variante di PS.

3.1 Verifica iniziale di coerenza esterna

Il PIT definisce i propri obiettivi fondamentali sulla base delle invarianti dello Statuto del territorio

descritte e normate nella Disciplina del Piano, già delineati nelle tabelle del paragrafo 1.2.1.:

• la salvaguardia del sistema policentrico degli insediamenti ,

• il consolidamento e lo sviluppo delle attività economiche e della presenza industriale intesi come patrimonio territoriale nonché economico sociale culturale ,

• la tutela del patrimonio collinare inteso come recupero e valorizzazione del paesaggio, dell'ambiente e del territorio rurale, come risorsa produttiva ed essenziale presidio ambientale,

• la tutela diffusa ed attiva dei beni paesaggistici di interesse unitario regionale.

La Variante Generale al PTC , oltre agli obiettivi mutuati dal PIT, assume come obiettivi generali:

• la tutela delle risorse naturali del territorio ed in particolare la difesa del suolo sia da rischi comuni che da situazioni di fragilità idraulica e geomorfologica,

• la tutela e la valorizzazione delle città e degli insediamenti di antica formazione e la riqualificazione degli insediamenti consolidati e di recente formazione ,

• il miglioramento dell'accessibilità al sistema insediativo e della mobilità in generale,

• la razionalizzazione delle reti e dei servizi tecnologici e delle infrastrutture di interesse provinciale.

Le matrici di coerenza esterna fra gli obiettivi delle Varianti e la pianificazione sovraordinata sono allegate in calce alla presente relazione.

In questa fase iniziale di valutazione della coerenza esterna della Variante 1 non emerge l'esigenza di verificare i contenuti della Variante con altri strumenti ed atti di governo del territorio di carattere regionale, provinciale e sovracomunale. Nel corso della redazione della Variante saranno comunque confrontati i contenuti di dettaglio della proposta progettuale con gli indirizzi di piani e programmi che possono avere attinenza con i temi affrontati: di tale verifica sarà dato conto nella relazione di sintesi finale.

In riferimento all’Obiettivo 1 della Variante al P.S – Adeguamenti alle normative sovraordinate, la ricognizione condotta dall’Ufficio, altresì esposta nell’Allegato A1 alla Relazione d’Avvio Procedimento e sintetizzata nelle suddette matrici di coerenza esterna, ha sostanzialmente rilevato la necessità di diffusi adeguamenti cartografici e normativi di P.S., che prevalentemente attengono l’approfondimento del quadro conoscitivo delle risorse e alcune tematiche di recente disposizione normativa quali gli aggiornamenti sulla fragilità del territorio, in particolare sul rischio sismico e la vulnerabilità degli acquiferi, la perequazione normativa e l’approfondimento sulle disposizioni riguardanti la sostenibilità, comprensive degli indirizzi per il risparmio energetico e le fonti di energia rinnovabile.

Dal confronto tuttavia non emergono particolari criticità di coerenza con gli strumenti sovraordinati, rilevandosi, per contro, numerosi elementi sinergici sia con il P.I.T. sia con il P.T.C., in particolare in

relazione alla tutela e valorizzazione delle risorse naturali e storico/culturali e all’individuazione di procedure per l’incremento della qualità del sistema insediativo, per la cui analisi si rimanda alla lettura degli argomenti esposti nelle celle delle matrici di coerenza esterna. Certamente alcune azioni da intraprendere nella Variante quali, in particolare, le direttive e gli indirizzi al R.U. per l’individuazione della stazione ecologica e degli orti urbani e le prescrizioni urbanistiche per il commercio, dovranno essere approfondite in relazione al tema dei consumi energetici, dello smaltimento dei rifiuti, della conservazione della qualità delle risorse, del carico urbanistico sulle reti infrastrutturali.

Analogamente, l’ Obiettivo 2 di Variante (Migliorare la gestione dello sviluppo termale), rivela una sostanziale concorrenza con gli obiettivi del PIT rispetto ai temi del potenziamento dell’accoglienza (attraverso l’incentivazione al recupero, ai fattori innovativi, dinamismo socio-economico-culturale ), della qualità urbana (attraverso l’incremento di beni e spazi pubblici come luoghi d’integrazione civile e la valorizzazione delle risorse naturali degli spazi pubblici d’ambito termale), dello sviluppo e consolidamento delle attività di servizio al settore turistico/termale attraverso il recupero di immobili che ad oggi risultano privi di funzionalità attiva. Del resto anche dal confronto con la normativa provinciale emerge il medesimo effetto sinergico in relazione agli obiettivi A2-Consolidamento e Sviluppo delle Attività Economiche, B1-Tutela delle risorse naturali, e C-Tutela e valorizzazione della città degli insediamenti di antica formazione, riqualificazione degli insediamenti consolidati e recenti. In particolare in riferimento a questo ultimo aspetto si sottolinea come la sinergia che l’obiettivo 2 individua, consista nell’incentivazione al recupero di edifici significativi costituenti emergenze storico/architettoniche attualmente inattivi e nell’individuazione delle trasformazioni ammissibili e degli usi compatibili per gli immobili e le pertinenze coinvolti, nelle more di approvazione dell’atto di governo del territorio.

Anche per l’Obiettivo 3 – Innovare la disciplina della dinamica alberghiera le matrici di coerenza esterna evidenziano un effetto sinergico dell’azione da intraprendere con il P.I.T. per quanto attiene al Potenziamento dell’accoglienza, tramite l’incentivazione al recupero e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e al dinamismo socio-economico, e alla Qualità urbana, poiché sull’argomento l’azione da intraprendere con la Variante costituisce incremento dei beni e delle funzioni che caratterizzano gli spazi pubblici come luoghi d’integrazione civile. Altresì, si ritiene che la modifica normativa da intraprendere con la Variante possa produrre effetti sinergici significativi in relazione ad alcuni obiettivi statutari e di sviluppo previsti dal P.T.C. ed in particolare, con l’obiettivo A2-Consolidamento e sviluppo delle attività economiche, promuovendo lo sviluppo del turismo e offrendo sostegno alle attività convegnisti che espositive e fieristiche, con l’obiettivo B1- Tutela delle risorse naturali poiché l’obiettivo di PS subordinerà le previsioni di recupero e l’eventuale nuovo consumo di suolo alla effettiva sostenibilità degli interventi e all’inammissibilità dei medesimi qualora modificativi degli assetti eco sistemici.

In conclusione, alla luce della presente valutazione iniziale, per quanto attiene la verifica delle relazioni

fra gli obiettivi di variante e gli strumenti sovraordinati, può asserirsi che, fermo restando alcune necessità di confronto sul grado di carico indotto dalle modifiche di destinazione d’uso degli immobili sulle reti infrastrutturali, gli obiettivi di variante proposti evidenziano un ampio grado di coordinamento fra le politiche territoriali comunali e la normativa degli enti locali sovraordinati.

3.2 Verifica iniziale di coerenza interna

• Gli obiettivi fondamentali del Piano Strutturale sono precisati all’art. 2 delle N.T.A. del vigente P.S. e riportati al paragrafo 1.2.2. della presente relazione.

Per quanto riguarda la coerenza con gli obiettivi e le disposizioni riguardanti le risorse ambientali si rinvia all'allegato Documento preliminare per la verifica di assoggettabilità alla VAS, ed in particolare al capitolo sugli effetti della Variante n.1. In tale documento vengono presi in esame i prevedibili effetti che la Variante può produrre sull'ambiente in relazione ai suoi specifici contenuti che sono distinti in cinque temi principali: l'adeguamento alle discipline sovraordinate, la modifica della normativa per la gestione dello sviluppo termale, la modifica della disciplina della dinamica alberghiera. Da tale esame non risultano significativi effetti, sia per le caratteristiche e la natura degli impatti, sia per il pericolo di rischi per la salute umana e sull'ambiente, sia per il valore e la vulnerabilità delle aree interessate, per cui la Relazione si conclude con la proposta di non assoggettare a VAS la Variante n.1 al RU.

La variante 1 al PS e la correlata variante al PRG si inscrivono pienamente negli obiettivi perseguiti dal Piano strutturale sia in tema di riordino e riqualificazione del tessuto urbano che di promozione delle attività economiche e di costruzione di un ordinato e sostenibile sviluppo della città . Le proposte di revisione dei meccanismi attuativi per il riuso del patrimonio alberghiero dismesso , necessarie per superare le difficoltà riscontrate nella prima fase di gestione del Piano, non contrastano con le disposizioni del PS in quanto non mettono in discussione la natura e le caratteristiche di tali aree

Rispetto ad altri atti e strumenti di pianificazione di livello comunale le varianti non introducono modifiche o variazioni tali da rendere necessaria una riconsiderazione dei contenuti di tali atti o da modificare le verifiche ed i giudizi espressi in passato. Anche in questo caso, durante l'elaborazione della variante ed in relazione ai suoi specifici contenuti, saranno da effettuare le necessarie verifiche di cui sarà dato puntualmente conto nella Relazione di sintesi finale.

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