là dal vivo (
con i DivertiespErimenti n.d.r.) anche un piccolo risultato, mi
sembrava un regalo grande!
6.1 Risultati ottenuti
Il nostro lavoro di disseminazione dell’IBSE, sperimentata con diverse modalità ed anche in sinergia con altri gruppi di ricerca, conferma che tale metodologia può entrare concretamente nella pratica scolastica, dando buoni risultati.
La metodologia IBSE è considerata infatti dalla didattica delle scienze come uno dei principali vettori d’innovazione, ma le sue potenzialità sono recepite ancora in misura modesta dalla scuola e dagli insegnanti, poiché molteplici fattori ne ostacolano la diffusione e l’utilizzo.
Con questo lavoro penso di aver dato un contributo originale in termini di buone pratiche che implementino nella didattica scolastica i risultati della ricerca in didattica della fisica, realizzando laboratori con materiali poveri, kit e soprattutto con gli exhibit della mostra DivertiEsperimenti del Dipartimento “E. R. Caianiello ”. Sono state poi sperimentate estensioni a laboratori più formali, utilizzando le strumentazioni universitarie. I risultati sono stati dei percorsi interattivi che, partendo dai fenomeni più famigliari, guidano attraverso l’approccio informale, fino alla scoperta anche formale, di taluni fenomeni della fisica classica e moderna.
In parallelo abbiamo lavorato affinché la mostra DivertiEsperimenti possa essere un nuovo riferimento per la divulgazione scientifica, l’orientamento e la diffus io ne verso le scuole delle nuove metodologie basate sulla didattica laboratoriale (l’IBSE in particolare) e sull’uso delle nuove tecnologie nella didattica delle scienze.
Considerato che è del tutto assente una struttura analoga in tale ambito in tutta la nostra provincia, riteniamo che questa creata presso l’Università di Salerno sia una valida proposta per la diffusione della cultura tecnico-scientifica.
Le attività svolte durante il dottorato sono state presentate nelle maggior i Conferenze nazionali ed internazionali sulla didattica della fisica, e sono state validate dal buon esito della valutazione dell’idea progettuale da parte della commissione per la diffusione cultura, e dalle manifestazioni di apprezzamento da parte di Città della Scienza di Napoli. Come ulteriore risultato, l’idea della mostra è stata accettata per una comunicazione scientifica alla Conferenza annuale dell’Ecs ite (European Collaborative for Science and Technology Exhibitions)87, la più grande e
più vitale associazione europea di science centre ed esposizioni scientifiche. Il nostro progetto è stato infatti approvato con l’abstract “Divertiesp Erimenti”: a mini Science
Center blossomed in a University”. Il fatto che l’Annual Conference Programme Committee (ACPC) abbia revisionato ed accettato la nostra proposta è un importante risultato sulla validità della nostra idea.
Ma, al di sopra di tutto, il risultato certo ed incoraggiante è l’entusiasmo, nonchè la curiosità ad apprendere mostrati (con commenti spontanei, o risposte ad interviste e a questionari di gradimento mirati) dai ragazzi e dai docenti durante tutte le sperimentazioni.
Riporto come testimonianza esemplare una intervista ad una studentessa di quarto anno del liceo scientifico al termine di una giornata della scuola estiva di fisica SEF 2016, conclusasi con il mio percorso dedicato ai DivertiEsperimenti:
Cosa ti resta di questa esperienza presso i laboratori didattici del Dipartimento di fisica?
Non avevo mai affrontato esperienze…appunto mettere le mani sulla fisica… ed è stato emozionante per me!
Ma ti riferisci a DivertiEsperimenti o in generale anche agli altri laboratori? In generale, si…Anche perché noi, diciamo, siamo una sede distaccata del Liceo scientifico… non abbiamo grandi laboratori
Tu pensi che per fare laboratorio a scuola ci sia bisogno di un luogo deputato? No, non penso, se si ha la voglia lo può fare ovunque… ma… non ci hanno mai fatto vedere…
Riguardo l’esperienza che hai appena avuto esplorando i DivertiEsperimenti, che puoi dirmi?
Veramente (mi sono sentita ndr) come una bambina in un parco giochi. Ogni veramente piccolo risultato che poteva avvicinarsi a quei risultati che otteniamo poi dalle formule… ed averlo là dal vivo…anche un piccolo risultato mi sembrava un regalo grande!
Che consigli daresti per migliorare ancora la proposta?
Cambiare orario, non alla fine della giornata (della scuola estiva SEF ndr), ma è stato il lato divertente della fisica!
Ma cosa pensi si possa migliorare, o vada bene in generale per i ragazzi a prescindere della SEF? Cosa insomma ti è piaciuto e pensi vada bene?
A me è piaciuto perciò penso vada bene cosi, però forse: avere ancora più cose da maneggiare, diciamo cosi!
Mi ha colpito l’esperimento riguardante i filtri ottici (polarizzatori ndr) e lo scotch: è stato veramente bello vedere come lo scotch… i filtri cambiassero realmente il colore de…come fosse modificata la realtà!
In Materiale supplementare S 6 vi sono alcuni grafici con l’analisi delle risposte fornite al termine di alcune attività guidate con la mostra.
Alcuni degli exhibit della mostra sono stata fra l’altro utilizzati a Scienze della formazione Primaria dell’Università del Molise nel laboratorio di didattica della fisica durante l’ultima lezione dedicata a luce e colore. Al termine del percorso proposto alla domanda “Avevi mai prima d’ora mai utilizzato una modalità laboratoriale come discente e/o come insegnante?” Solo il 10% circa ha risposto di si. Alla domanda:
“Dopo l’esperienza con i DivertiEsperimenti” ritieni che una metodologia Inquiry e l’uso di esperimenti “Hands-on” diano valore aggiunto all’insegnamento?”
Delle risposte date, tutti coloro che hanno risposto hanno affermato di si (il 30% non ha risposto). Nel motivare il perché hanno dato varie risposte, tra cui le più rappresentative sono:
“Si apprende giocando”
“Attraverso la pratica si comprende meglio la teoria”
“Aumenta la motivazione con la curiosità e la voglia di scoprire” “Fare con le proprie mani aiuta a fissare i concetti nella mente”
“I bambini costruiscono in maniera attiva il loro apprendimento “mettono le mani” su quello che poi interiorizzano”
“Consentono al bambino di entrare in contatto con fenomeni anche più complessi”
“Fa toccare con mano ciò che sembrerebbe astratto” “Fanno divertire e vengono ricordati di più”
“Attivano l’attenzione, invogliando allo studio”
“Può essere un’esperienza multidisciplinare che invoglia all’apprendimento” “Fanno interiorizzare i concetti piuttosto che memorizzarli”
Ci sembra, questo, un risultato che incoraggia a continuare l’opera di disseminazione intrapresa.
6.2 Possibili sviluppi futuri
La mostra DivertiEsperimenti è un piccolo ma originale e versatile patrimonio dell’Università di Salerno e, come tale, va utilizzata e valorizzata.
Le richieste da parte delle scuole di secondo grado sia per la formazione dei docenti, ma anche per i propri Open Day o per utilizzare i DivertiEsperimenti presso il Dipartimento sono numerose, e dunque in futuro spero ci possa essere una organizzazione che consenta di rendere stabile e pervasiva la mostra, consentendone una fruizione regolare e programmatica anche negli anni futuri.
Per quanto riguarda la divulgazione, potrà continuare ad essere attivata per eventi al grande pubblico scolastico quali “UnisaOrienta” (il grande evento di orientame nto universitario della nostra Università) o per la gara di II livello delle Olimpiadi della fisica AIF, ma anche per manifestazioni pubbliche in sede o itineranti per sensibilizzare il pubblico generico ai temi e ai problemi scientifici.
Una idea progettuale sviluppabile in futuro è la creazione di un gruppo di animator i qualificati all’interno del Dipartimento, magari utilizzando i Grant di “Young Minds” della Società Europea di Fisica, così come fanno in altre parti d’Europa. Tale iniziativa di International networking mira al coinvolgimento di giovani ricercatori con la comunità scientifica, ed alla promozione della scienza tra le comunità locali. I giovani scienziati - da studenti fino ai ricercatori post-dottorato - sono incoraggiat i ad organizzare sezioni che collaborano per lo sviluppo scientifico, networking e attività di sensibilizzazione.
È auspicabile infine la piena realizzazione dell’idea progettuale “DivertieEsperimenti, sperimentiamo la fisica moderna” e dunque la creazione di “un polo di riferimento per le attività di diffusione della cultura scientifica ed in particolare della fisica moderna sul territorio, favorendo la sinergia tra scuola ed Università”, continuando ad utilizzare l’IBSE o anche altre valide metodologie come veicolo metodologico.