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1.3 La nascita del bitcoin ed il suo funzionamento

1.3.3 Blockchain pubbliche e private

tecnologia blockchain nel settore pubblico, in quanto può rappresentare correttamente la complessità della revisione governativa e dei processi decisionali. Tale settore ha infatti maggiori probabilità di sfruttare le blockchain permissioned, le quali sono più adatte a modelli come il PoA, proprio perché una piattaforma così strutturata consentirebbe di avere solo determinati utenti autorizzati ad accedere ed aggiungere nuove informazioni al sistema (Berryhill et al, 2018).

1.3.3 Blockchain pubbliche e private

La blockchain di Bitcoin è una rete pubblica e chiunque può avervi accesso e proporre transazioni. È però corretto precisare che il sistema non è sempre lo stesso, esistono infatti anche blockchain private, dove possono partecipare solo specifici utenti autorizzati.

C’è quindi un'importante distinzione tra ledger permissionless (o pubblico) e ledger

permissioned (o privato). I registri permissionless, che sono le prime blockchain ad essere

state sviluppate con la creazione delle criptovalute come bitcoin, consentono a chiunque di fornire dati al ledger e di avere copie identiche a chiunque sia in possesso del registro. Tali registri, come visto nel paragrafo precedente, spesso usano il modello di consenso PoW o PoS, che consente agli utenti reciprocamente diffidenti di condurre transazioni tra di loro. Al contrario, nei registri permissioned i contributi al ledger sono limitati ad un gruppo ristretto di utenti ai quali è stato concesso tale diritto e anche l'accesso per visualizzare le transazioni potrebbe essere limitato (la visualizzazione potrebbe anche essere pubblica, tutto dipende delle impostazioni e dalle regole del ledger).

Waelbroeck (2018) spiega dettagliatamente la differenza tra blockchain pubbliche e private. La blockchain pubblica rappresenta per molti una soluzione di “fiducia decentralizzata”, mentre la blockchain privata può essere completamente centralizzata o controllata da un piccolo numero di utenti.

Una delle principali differenze tra blockchain privata e pubblica riguarda la riservatezza delle transazioni e dei dati personali. È facile garantire la riservatezza dei dati archiviati nelle blockchain private, dal momento che solo un numero limitato di nodi può accedervi; al contrario i dati memorizzati nelle blockchain pubbliche sono accessibili a tutti, poiché essi vengono utilizzati per costruire un registro pubblico decentralizzato.

Tuttavia è possibile garantire certe forme di riservatezza anche nelle blockchain pubbliche utilizzando pseudonimi e questo è il caso, ad esempio, della rete Bitcoin. L’autore spiega inoltre che le blockchain private e pubbliche differiscono per tre aspetti: il processo di convalida, la governance ed il problema della responsabilità legale.

Per quanto riguarda il primo aspetto, come visto in precedenza, ci possono essere problemi di scalabilità in una blockchain pubblica che usa un consenso basato sul PoW (come nel caso dalla rete Bitcoin), poiché l’hashrate cresce con le dimensioni della rete e il sistema richiede diverse convalide prima di aggiungere un nuovo blocco. Al contrario, le blockchain private utilizzano altri tipi di consenso per scrivere migliaia di transazioni al minuto, come ad esempio il Proof-of-Authority. Tuttavia l'aumento della velocità di convalida ha sicuramente un costo in termini di sicurezza, poiché nelle blockchain private vi sono meno nodi che convalidano i nuovi blocchi.

In secondo luogo, la governance di una blockchain pubblica richiede che vi sia l'accordo di tutti i nodi della rete per apportare un importante cambiamento al protocollo, mentre tale decisione può essere presa da un numero ristretto di utenti nel caso di una blockchain privata.

Infine sorge e rimane aperta la questione della responsabilità legale: gli studiosi ritengono che sia molto più facile stabilire delle responsabilità nel caso di una blockchain privata, mentre nel caso invece di una blockchain pubblica internazionale la questione è decisamente più complicata e a riguardo restano molti interrogativi. 1.4 I vantaggi e gli svantaggi del bitcoin Le criptovalute come bitcoin hanno vantaggi e svantaggi.

Tra i vantaggi si possono annoverare, ad esempio, gli inferiori costi di transazione rispetto ai tradizionali metodi di pagamento, dal momento che in questo sistema non vi è la presenza di intermediari. Un bonifico internazionale può avere commissioni molto elevate, anche di svariate decine di euro (dipende dalla banca, dall’importo da transare, dal fatto che il bonifico sia SEPA o meno, etc.); al contrario in una transazione nella quale si paga con bitcoin vi sono commissioni pari a 0.0001 BTC, cioè ad oggi meno di €0.30,

indipendentemente dall’importo e/o dalla distanza24. Si tenga presente che questa

24 Per avere un dato medio in termini di commissioni sulle transazioni in bitcoin si può far riferimento ai

commissione è a carico del mittente/del consumatore, a differenza delle tradizionali forme di pagamento (carte di credito, prepagate, etc.) dove la commissione è a carico dell’esercente/del commerciante. Questo tuttavia non deve far pensare ad un possibile svantaggio, infatti nei metodi di pagamento tradizionali la commissione richiesta ai commercianti non è impensabile che venga ricaricata sul prezzo del bene. Così facendo sarebbe sempre il consumatore finale a pagare tale commissione (con ogni probabilità maggiore di €0.30).

Altro vantaggio è legato ai tempi d’attesa per l’elaborazione delle transazioni, le quali possono essere regolate più velocemente di quelle delle che utilizzano valuta fiat, infatti

le tempistiche sono ridotte ad una manciata di minuti25. A tal proposito ricordo che

occorrono di norma circa 10 minuti affinché una transazione di bitcoin sia registrata nella blockchain, dovunque si trovino due soggetti nel mondo. È dunque un’attesa ben più contenuta rispetto alle tempistiche medie richieste dal circuito bancario. Questo gioca a favore delle criptovalute se paragonate ai tempi necessari per processare i bonifici (in modo particolare per i pagamenti tra diverse aree valutarie), anche perché si tenga in considerazione che l'elaborazione dei pagamenti con criptovalute avviene h24, 7 giorni su 7, a differenza dei pagamenti effettuati tramite i tradizionali sistemi di pagamento.

Altro vantaggio è riscontrabile nelle transazioni anonime (o meglio, pseudonime), le quali permettono agli utenti di non lasciare alcuna traccia direttamente collegabile alla loro persona.

Oltre a questi vantaggi vi sono anche degli svantaggi, riscontrabili ad esempio nella volatilità di prezzo che potrebbe attirare solamente gli speculatori e scoraggiare l’utilizzo della criptovaluta come mezzo di pagamento, la quale verrebbe vista più come un investimento speculativo che come una valuta. I commercianti, ad esempio, se il prezzo è molto volatile difficilmente riescono a fissare prezzi in bitcoin, dal momento che devono continuamente aggiornali in base ai cambi. Anche il fatto che le transazioni siano irreversibili può essere visto come uno svantaggio, dal momento che quando un utente invia dei bitcoin e la transazione viene inserita nella blockchain essa non è più annullabile. Il fatto, al contrario, potrebbe essere visto come un vantaggio per i commercianti, i quali sono sicuri dell’irreversibilità del pagamento. 25 A giugno 2018 il tempo di convalida di una transazione bitcoin era in media di 15 minuti. A dicembre 2017 invece per una transazione servivano in media anche più di 30 ore, ma è anche vero che è proprio in quel periodo che il bitcoin ha raggiunto il suo picco più elevato, sfiorando quota $20.000 (C. Nizza, 2018).

Vi è inoltre l’ampio tema della regolamentazione, il quale può essere considerato svantaggioso se si dovesse tradurre in una stretta dei Paesi allo sviluppo e all’utilizzo del bitcoin. L’argomento è ampiamente trattato nelle prossime sezioni.

In tema di vantaggi e svantaggi rientrano rispettivamente anche i potenziali benefici ed i potenziali rischi legati al fenomeno, infatti sulle criptovalute non vi è uniformità di pensiero. C’è chi vede il fenomeno come potenzialmente molto rischioso, con alcuni studiosi che pensano che tutto il sistema sia solamente una grande illusione, una grande

frode26; molti altri invece lo sostengono e, al contrario dei detrattori, ritengono che ci

possa essere un grande potenziale dietro le criptovalute, le quali sono in grado di favorire un’importante innovazione e potenzialmente cambiare il mondo della finanza

come noi lo conosciamo.

Nei due seguenti paragrafi vengono presi in considerazione i principali benefici e rischi legati al fenomeno. Si noti che queste sezioni non sono da intendersi come un elenco esaustivo di benefici e di rischi, bensì come un inquadramento generale. In aggiunta si tenga in considerazione che, essendo il fenomeno in costante evoluzione, non è possibile stilare una lista di rischi e benefici che risulti effettivamente completa ed esaustiva. 1.4.1 I potenziali benefici

I sostenitori delle valute virtuali identificano numerosi benefici e vantaggi nelle criptovalute.

Oltre alla velocità e ai costi di transazione molto contenuti, le valute virtuali contribuiscono anche alla crescita economica, infatti, rispetto ai sistemi di pagamento tradizionali con attori ben affermati, esse hanno creato nuovi tipi di attività, nuove opportunità di business che prima non esistevano. È il caso ad esempio dell'attività di

mining, già discussa in precedenza, la quale ha portato allo sviluppo di mining pools e di hardware specializzati.

Sono inoltre nate ulteriori opportunità di business per gli exchange a causa della necessità di convertire le valute virtuali in valuta fiat e viceversa.

26 Alcuni paragonano il sistema al Ponzi scheme, cioè uno schema piramidale che si concretizza in una

truffa nella quale vengono promessi agli investitori alti tassi di rendimento con pochi rischi. I primi “investitori” si vedranno corrispondere dei rendimenti ed in questo modo si va ad instaurare la fiducia nel confronti del truffatore. Quest’ultimo infatti riconoscendo il rendimento certifica il funzionamento del sistema. Ciò permetterà di attirare nuovi “investitori” fintantoché il sistema non collassa poiché diventa impossibile rimborsare tutti i partecipanti. È proprio così che si materializza la truffa, la frode.

Vi sono anche dei potenziali benefici di natura più concettuale, come l’inclusione

finanziaria27. A tal proposito l’EBA (2014) nel documento Opinion on ‘virtual currencies’

sostiene che “nelle giurisdizioni in cui i servizi finanziari non sono ampiamente disponibili, dove gli utenti hanno un profilo di rischio elevato, dove i servizi finanziari sono troppo costosi per gli individui o dove gli oneri amministrativi per ottenere un conto sono alti, le criptovalute forniscono un modo alternativo per le persone di raggiungere lo stesso scopo: accedere al commercio ed effettuare transazioni di pagamento. Tuttavia, questo potenziale beneficio è molto meno pronunciato nell'Unione europea, in quanto le direttive come la Payment Accounts Directive, adottata nell'aprile del 2014, forniranno conti bancari di base e a basso costo per tutti i cittadini nell'UE, aumentando così l’inclusione finanziaria”.

Altri benefici sono potenzialmente riscontrabili in termini di sicurezza dei dati personali, dal momento che le transazioni di pagamento con criptovaluta non richiedono la fornitura di dati personali o sensibili. Molti inoltre sostengono il sistema perché, come già spiegato in precedenza, considerano la moneta tradizionale un mezzo di pagamento inaffidabile a causa del potere che hanno i governi o le Banche Centrali di controllarne l’offerta. Essi supportano dunque le criptovalute poiché hanno il beneficio di avere

limitate interferenze da parte delle autorità pubbliche28.

1.4.2 I potenziali rischi

Dopo aver visto i potenziali benefici legati alle criptovalute, vengono ora esaminati i principali e potenziali rischi, identificando in modo particolare il portatore di tale rischio. Si possono identificare moltissimi rischi legati al fenomeno e già l’EBA nel 2014 ne aveva individuati circa settanta. Alcuni di questi sono simili, se non identici, ai rischi derivanti da servizi o prodotti finanziari convenzionali (come i servizi di pagamento o i prodotti di investimento), mentre altri sono specifici delle valute virtuali. 27 Con inclusione finanziaria si intendono le attività sviluppate per consentire l’accesso ai servizi finanziari a coloro i quali non sono completamente integrati nell’ordinario sistema finanziario. Il concetto è dunque legato all’intento di rendere i servizi finanziari accessibili a costi ragionevoli a tutti gli individui e a tutte le imprese, indipendentemente dal patrimonio e dalle dimensioni. 28 In realtà la questione è controversa. Mentre da un lato si potrebbe obiettare che un sistema basato su un’autorità centrale con la possibilità di determinare l'offerta di moneta non sia l'ideale, dall’altro questo non implica automaticamente che un'alternativa migliore sia, come nel caso delle criptovalute, avere un sistema interamente governato da algoritmi, il quale potrebbe subire, ad esempio, manipolazioni.